claudio.41
00martedì 2 maggio 2006 11:29
Il vedere aggiustata la nostra umanità al piano di DIO, è forse per noi il più grande conflitto. Dopo che ci siamo arresi a LUI, vi è, a volte un tumulto che non riusciamo a dominare.
Ma il giorno arriva che stanchi, siamo fatti prigionieri da qualche cosa dentro di noi che vogliamo governata e non annientata, perchè sappiamo che non ne saremo liberati, perchè è la corda con cui il Signore ci lega definitivamente al Suo Carro di Vincitore.
Non vorremmo sentire agitazione per il mezzo usato e, allora gridiamo a DIO : Ma , o Signore, qual'è il Tuo piano e la Tua volontà, che io debba essere così occupato del mezzo che Tu usi, da quasi smarrire il piano stesso?
La risposta, se ci fa conoscere la volontà di DIO, anche nei particolari è di grande aiuto.
Una, fra le varie, può essere la ragione del lungo affanno, ed è che dobbiamo gridare al Signore che Egli stesso scenda nelle parti profonde del nostro cuore come in vasto castello, e se ne impossessi, occupando tutte le porte e le piazze, ed ogni viabilità dell'anima, serrandoci dentro e di fuori alla Sua volontà, in maniera che d'ora in avanti, le cause seconde, i mezzi da Lui usati non ci turbino più, ma che siamo occupati solo di Lui, e che tutte le cose e persone, le vediamo solo alla Sua luce come mezzi a fine.
Nel libro dei Proverbi , al capo 8 : 28 , si legge : "Quando Egli fermava il cielo di sopra; quando Egli fermava le fonti dell'abisso"; e nel Salmo 36:6 " La Tua giustizia è simile a monti altissimi, i Tuoi giudizi sono un grande abisso".
In Efesini 4:8-10:
"Essendo salito in alto, Egli ha portato con sè dei prigionieri....ora , questo "è salito" che cosa vuol dire se non che Egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinchè riempia ogni cosa"
Nel Cantico dei Cantici, al capo 4:12, si legge che il Signore chiama la Chiesa : "O Sposa, sorella mia tu sei un orto serrato, una fonte chiusa, una fontana suggellata".
La conclusione di tutto è che il Signore vuole signoreggiare "dentro" e in tale modo che tutte le facoltà dell'animo siano controllate da Lui solo, affinchè nulla da dentro vada fuori, o nulla entri senza che Lui apra.
Il tempo di tale "orto serrato e fonte chiusa" non è al principio del Cantico dei Cantici, ma al centro, quando la Chiesa deve essere un "giardino di piante novelle, di frutti deliziosi, e di eccellenti aromi". Hanno preceduto svariate e dolorose esperienze. ma ora è pervenuta ad essere fruttifera, vera adoratrice e piena di umiltà, volendo che tutti i frutti siano per lo Sposo solo (cantico 4:16 , ultima parte). "Tu sei un orto serrato, una fonte chiusa". E' la condizione in cui Egli ora l'ha messa, e per la quale l'ha preparata da tempo.
Il Signore vuole signoreggiare dentro.
Chi può controllare la mente e il cuore? A noi tutto è fallito su questa linea; anche il ricorrere alla preghiera è stato un aiuto ben parziale, fino a che la luce dello Spirito Santo ha indicato una nuova condizione che lui vuole produrre in noi attraverso conflitti, che sono mezzi, a fini elevati.
Egli vuole scendere in tutti gli angoli del nostro essere, giudicare gli abissi dell'animo e impadronirsene. Essendo Sposo, vuole che noi, stanchi di un governo misto, parte nostro, parte Suo, in noi, Gli facciamo formale invito di venire Lui DENTRO e compiacersi di scendere e giudicare, chiudere , serrare, tutto a Lui, mettendo ogni cosa al suo posto.
E il giorno viene che Lui condiscende per liberare noi da noi.
E DOPO : Egli sale al di sopra di tutto e di tutti i cieli a cui eravamo pervenuti, ci controlla di dentro, ferma i cieli sopra di noi, e spande, del continuo, i Suoi doni sull'animo, ormai fortificato a riceverli e usarli solo per LUI.