IL PENSIERO DEBOLE di L.Litizzetto

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preda999
00giovedì 5 aprile 2007 21:10
Vorrei fare un appello a reti unificate. Una supplica. Non c'entra Ruini, giuro. Un'implorazione accorata. Guarda. Scrivo il pezzo in ginocchio. Mi rivolgo a voi, costruttori di cartucce per stampante. Vi scongiuro. Potete fare le cartucce del nero un po’ più grosse così durano di più? Potete evitare cortesemente di sfornare cartucce piccole come gianduiotti con dentro l'inchiostro sufficiente per stampare «Ciao pirla» in Arial 14? Vi prego amici. Smettetela di produrre pistolini minuscoli. Io non vi chiedo mica di abbassare i prezzi? Se voi pensate che una cartuccia debba costare più o meno come un paio di jeans va bene. Se voi ritenete che una cartuccia costi praticamente come una stampante mi sfugge la logica ma lo accetto.

Conviene comprarsi una stampante poi buttarla via e tenere la cartuccia. Non chiedo neanche di migliorare la distribuzione in modo da non dover girare quei 27 negozi prima di trovare la mia. Che faccio prima a trascrivere a mano. Che si fa prima a trovare un tartufo. Però vi imploro. Fate in modo che il nero duri un pochinino di più. «Eh ma la nuova tendenza è di produrre stampanti piccoline, portatili, molto più comode…». Va bene. Fate pure delle stampanti mignons ma con cartucce enormes.

Fate dei fenomeni della natura come la Clerici che è piccolina con le tette grosse. Vi faccio una proposta. Perché non fate la cartuccia del nero grossa almeno il doppio delle altre? Se volete vederci esultare fatela grossa il triplo. Anzi. Ti dico di più. Grande metà della stampante. Triplicate i costi, non voglio limitare i vostri guadagni, per carità. Perché poi tu la cambi e frrrrtttt frrrrrtttt frrrrrttttt la stampante ti stampa di sua sponte la prova stampa che ti consuma già di suo metà cartuccia. Ratatatapatapatatapatà. Due pagine di geroglifici e caratteri atzechi tutti in grassetto. Ma non basterebbe una scritta in minuscolo: «guarda come stampo bene?». Punto? Adesso per gli isterici come me vendono anche i kit per ricaricare le cartucce. Una siringa come quella che Dottor House adopera per sedare gli oranghi, una boccetta di inchiostro, e la maledizione di Michel Jackson, perché chi la usa fa il percorso inverso, da bianco diventa nero. Ma quello delle stampanti fa parte di quei misteri tipo. Perché e ripeto perché, i rotoli del fax sono di 1800 tipi? Lunghi corti, spessi larghi, stretti lunghi? Anche lì. Perdo meno tempo a portare la mano il documento che non a cercare il rotolo per il fax che funzioni. E vogliamo forse parlare dei caricabatteria dei telefonini? Io ne avrò 36.

Ogni telefono c'ha il suo. Chi ce l'ha tondo, e chi ce l'ha quadro, e chi con lo spinotto piccolo e chi col buco grande. Mavi rendete conto o no che per ingrossare le vostre tasche ci tirate tutti scemi? Fatene uno universale che vada bene per tutti i buchi. D'altronde la natura insegna. Pensa se le donne dovessero cercare il maschio dotato di spinotto giusto per ognuna. Sarebbe una follia. I maschi hanno un caricabatteria universale. E noi donne non abbiamo mai fatto un plissè. Mai una rimostranza alla direzione generale.


Una donna, un mito.
prudor
acecca
00venerdì 6 aprile 2007 12:18
Quando il pensiero di uno supera di gran lunga le nostre aspettative.
sconvolto
00venerdì 6 aprile 2007 20:58
La Litizzetto è un mito, bisogna che guardi sul mulo per vedere se c'è da scaricare qualcosa di lei (che ovviamente non sarà un calendario... [SM=x148308] )
Lady Ba$tard
00venerdì 6 aprile 2007 21:45
litty N.1 [SM=x148334]
preda999
00martedì 24 aprile 2007 21:30
another
LUCIANA LITTIZZETTO
Bon. E' arrivata l'estate. Se il termometro di Porta Susa segna 27 gradi è estate. Si può con tutta sicurezza affermare che: non ci sono più le mezze stagioni. Non ci son più le mezze stagioni ma neanche le stagioni intere. Se dopodomani Mercalli viene a dirci che a Ferragosto nevica a Palermo non possiamo neanche dargli del cretino perché magari potrebbe succedere. Non ci sono più primavera estate autunno e inverno, c'è un'unica gigantesca stagione, un'unica poltiglia di pioggia, vento, sole, gelo, trombe d'aria, nebbia e sconocchiate di grandine. E' una tragedia anche per gli stilisti.

Io ve lo dico. Scordatevi le sfilate autunno-inverno, primavera-estate. Fate che fare un'unica collezione. La monostagione. La collezione monostagione che rilanci lo strato. Tutti vestiti come pasta sfoglia. Una roba sull'altra. Con il prendisole che sbrindella da sotto il maglione e gli short sopra i fuseaux di lana cotta. Pensa Vivaldi se nasceva adesso? Altro che star lì a scrivere «le quattro stagioni» una per una. Faceva un'unica strombazzata con fischi e pernacchi la chiamava «Tempo di merda» ed ecco fatto. Anche i giornali si adeguano. Niente più articoli sul soprabito e le diete purificanti di primavera, ma si arriva subito al «Torna di moda il costume intero». Che poi sono balle.

Basta vedere le foto. Quelli non sono veri costumi interi. I costumi interi son quelli di una volta, scafandri compatti da cui sbucavano a stento le cosce, strizzate come due salame da sugo. Delle armature di nylon blu suora che appiattivano le tette come sottilette, con delle spalline che ti segavano a x tutte e due le scapole. I costumi che vanno di moda adesso sono bikini collegati. E' tutto un cordino, uno sfilaccio, un giunto cardanico, una catena e un collare. Giusto per coprire le parti fondamentali della donna, che sono poi 3: tette culo e portale YAOO. Appendono fra le due parti del bikini qualsiasi cosa. Corde, medaglie, ritagli, frattaglie, stoppa, cordura e grogren ed ecco fatto il costume intero alla moda. Dei ponticelli di perline e Svarosky che se non sei più che brava a nuotare appena entri in acqua dal peso affondi. Senza contare che finisce che ti abbronzi a spruzzo. Tante sono le cose che si fanno a spruzzo, soprattutto se si abusa di bifidus attivo come fa la Marcuzzi, ma l'abbronzatura no.

Son già sempre bianca come un Pierrot permetti che quei tre giorni che vado al mare non voglia tornare stampata a lunette e quadretti come le federe dei neonati? Un'abbronzatura a macchie nere e gialle come le salamandre? Costumi così non li puoi tenere più di un'ora addosso altrimenti finisci come i festoni delle tortiere. Io direi una cosa. Per levarsi dall'impiccio. A questo punto esageriamo. Brevettiamo un costume che fa i tatuaggi. Tipo stencil. Che lo puoi comprare al Brico center. Un costume che da dietro c'ha un traforato che ti stampa una catenella di quadrifogli lungo tutta la spina dorsale. O una ghirlanda di cozze sotto le tette o addirittura una scritta a caratteri cubitali sopra il pube. «Se interessati telefonare al….massima serietà».
sconvolto
00giovedì 26 aprile 2007 12:04
[SM=x148336] [SM=x148336]
acecca
00giovedì 26 aprile 2007 12:22
Mi sono perso a metà [SM=x148348]
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