IL MANOSCRITTO VOYNICH

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Walker - Lugo
00martedì 18 novembre 2003 12:54
IL MANOSCRITTO VOYNICH

Il Manoscritto Voynich rappresenta il più affascinante mistero linguistico fino ad oggi conosciuto; si tratta di un libro che viene fatto risalire al Rinascimento, un manoscritto che lo studioso americano Wilfrid Voynich scoprí nel 1912 a Villa Mondragone a Frascati, presso Roma; da quasi 90 anni questo documento sfida specialisti di crittografia e linguisti. Insieme al manoscritto venne rinvenuta una lettera, nella quale si spiegava come il documento fosse stato venduto all’Imperatore Rodolfo II di Boemia per la consistente cifra di 600 ducati (pari a circa tre chili e mezzo d’oro). Sempre secondo questa lettera, si ipotizzava che il manoscritto fosse opera di un monaco francescano, Roger Bacon. Il documento si presenta diviso in tre parti: una dedicata alla botanica, la seconda all’anatomia femminile e la terza all’astrologia; le piante rappresentate non hanno però alcuna attinenza con i vegetali a noi noti, le figure femminili sono tutte immerse in quelle che sembrano delle riproduzioni delle tube di Falloppio, ed i disegni astrologici sembrano addirittura rappresentare la Galassia di Andromeda. Il manoscritto Voynich accoglie in 300 pagine circa 250 mila parole (di 40 mila diversi tipi), scritte con un numero di caratteri variabile fra 23 e 30, di origine apparentemente europea o araba ma non riconoscibile. Non esiste traccia di errori o di correzioni effettuate durante o dopo la stesura e l’unico punto sul quale gli studiosi concordano è che esso è stato scritto da due mani differenti e sicuramente in due diverse lingue o, addirittura, dialetti. Il documento è ora conservato presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library della Yale University, negli Stati Uniti, e continua ancora oggi a sfidare chiunque si interessi di crittografia. Malgrado alcuni traduttori abbiano proposto diverse soluzioni, esse risultano applicabili soltanto al alcune parti del manoscritto, ma non a tutta l’opera; intorno agli anni Sessanta e Settanta, il manoscritto Voynich è stato accuratamente e scrupolosamente analizzato dagli esperti americani della National Security Agency, i risultati ottenuti hanno dato vita a due distinte ipotesi: 1) si tratta di una vera e propria lingua, con parole che non hanno ancora trovato un corrispettivo nell’idioma moderno e che quindi non possono essere comprese, 2) si tratta di un testo cifrato riferito ad una lingua nota, quale il latino oppure un idioma medioevale. In questa ultima ipotesi il mistero si infittisce di più in quanto dovrebbe esistere da qualche parte un codice, senza il quale la traduzione non sarebbe possibile. Le ultime notizie riguardanti il manoscritto Voynich si riferiscono ad un nuovo progetto sulla base delle diverse trascrizioni raccolte negli Anni Sessanta dalla National Security Agency, al fine di arrivare ad una versione definitiva e, soprattutto, riconosciuta da tutti gli studiosi. Per adesso il mistero continua!


"Palantir"
00martedì 18 novembre 2003 13:58
Walker e tutti gli altri, per un approfondimento cliccate qui





Walker - Lugo
00martedì 18 novembre 2003 18:31
Caro Palantir, questo è il tuo campo! Mi pareva strano che non ci fosse già!

[SM=x131203]
"Palantir"
00martedì 18 novembre 2003 18:36
parli di manoscritto e spunta il restauratore...
[SM=x131203]
Walker - Lugo
00martedì 18 novembre 2003 18:57
Re:

Scritto da: "Palantir" 18/11/2003 18.36
parli di manoscritto e spunta il restauratore...
[SM=x131203]

è già!!!


Comunque i libri antichi hanno un fascino incredibile!

Qual'è il libro più antico che hai avuto tra le mani?
"Palantir"
00martedì 18 novembre 2003 19:13
Tra le mani... un manoscritto del 1300, ti lascio immaginare l'emozione, quasi mi tremavano le mani.

Che ho restaurato, invece, un libro ecclesiastico della fine del 1400.
Ma in realtà ho anche restaurato una pergamena scritta a mano da amanuensi che originariamente era un manoscritto, ma nel corso dei secoli l'hanno smambrato e rivenduto le pagine in pergamena per fare ahimè più soldi... era del 1200... da brividi!
Walker - Lugo
00mercoledì 19 novembre 2003 17:14
io ho una bolla papale originale del 1848... che parla di un mio antenato



Più vari scritti autografi dello storico forlivese Spallicci (conosci?)

"Palantir"
00mercoledì 19 novembre 2003 17:37
Ahimè nn lo conosco, ma sono troppe le cose che nn so anche nel mio campo.
Per quanto riguarda la bolla papale ha i sigilli?
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