IL BATTESIMO

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Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:44

Si potrebbero citare tanti altri padri della Chiesa come Ambrogio, Cirillo, Girolamo, Cipriano ecc.


Ma preferisco lasciarvi leggere dei bellissimi testi di sant’Agostino d’Ippona 300 d.C. :

 I pelagiani ammettono il Battesimo dei bambini non per la vita eterna, ma per il regno dei cieli.


1. 2. I pelagiani ammettono che i bambini devono essere battezzati. Quindi non c'è questione tra noi e loro circa la necessità di battezzare i bambini; sorge il problema circa la motivazione della necessità del Battesimo. Dunque, ciò che ammettono teniamolo per fermo insieme con loro senza dubbio alcuno. Che i bambini si debbano battezzare, nessuno ne dubita. Nessuno lo metta in discussione, poiché non ne dubitano neppure coloro che non sono d'accordo sotto qualche aspetto.

Dicono che il bambino, sebbene non sia battezzato, deve avere immancabilmente la salvezza e la vita eterna: benché - dicono - non sia battezzato, e ciò a motivo dell'innocenza, in quanto non ha peccato alcuno, né personale, né originale, né derivato da sé, né contratto da Adamo; però dev'essere battezzato perché abbia anche accesso al regno di Dio, cioè al regno dei cieli. Se questo va messo in discussione, è certamente a causa loro che si deve fare, non dipende da noi. Sono nostri fratelli infatti, sono stati assai turbati dall'importanza della questione, però avrebbero dovuto lasciarsi guidare dall'esercizio dell'autorità. (Notare il senso dell'autorità affermato da Agostino....non parla di se stesso, ma della Chiesa della quale è vescovo...)


I pelagiani quando infatti dicono che non devono essere battezzati per poter ricevere la salvezza e la vita eterna, ma soltanto per il regno dei cieli e il regno di Dio, riconoscono certamente che devono essere battezzati, ma non per la vita eterna, bensì per il regno dei cieli. E quanto alla vita eterna? L'avranno, dicono. In grazia di che l'avranno? Perché sono esenti da ogni peccato e non può loro toccare la dannazione. Esiste dunque una vita eterna al di fuori del regno dei cieli?

5. 6. Ecco, c'è non so chi il quale dice: Il bambino, non avendo assolutamente alcun peccato, né commesso in vita sua, né ereditato dalla vita del progenitore, avrà sia la vita eterna che il regno dei cieli.

6. 6. Replicate, prendete il sopravvento su chi vi si oppone, voi che stabilite ben altra differenziazione. (E qui, Agostino pone prima la motivazione errata dei pelagiani) Voi, infatti, dite: Questo non battezzato avrà certamente la vita eterna, ma non avrà il regno dei cieli. Costui, al contrario: Anzi, avrà la vita eterna e il regno dei cieli. Per quale ragione, dunque, porti via ad un innocente l'eredità del regno dei cieli? Chi non guadagna il regno dei cieli è senza dubbio frodato di un grande bene. Che giustizia è questa? Spiega, perché? Che fa di male il bambino non battezzato, senza colpa alcuna, né propria, né derivatagli dal padre? Dimmi, che fa di male da non poter accedere al regno dei cieli, da non poter condividere la sorte dei santi, da essere bandito dalla società degli Angeli? Ti pare di essere misericordioso perché non lo privi della vita, però, chi escludi dal regno dei cieli tu lo condanni. Tu condanni: non lo uccidi, ma lo bandisci dalla patria. Così ad esempio, anche gli esuli vivono; se sono sani, non soffrono dolori fisici, non subiscono tortura non languiscono nell'oscurità di un carcere, hanno soltanto questa pena: non trovarsi in patria. È una gran pena se si ama la patria; se invece non la si ama la sofferenza morale è più grave. C'è poco male nell'animo dell'uomo che non desidera la società dei santi, che non desidera il regno dei cieli? Se gliene manca il desiderio, la pena ha origine dalla perversione: se invece ne prova il desiderio, la pena deriva dall'essergli sottratta la carità.


(E da qui Agostino riparte con le confutazioni..)

 Ribatti in contrario questo che ti contraddice, il quale, con una misericordia ed una giustizia maggiore della tua, vuol dare ai bambini non battezzati non solo la vita eterna, ma anche il regno dei cieli. Ribatti, se puoi, ma danne la ragione; ti compiaci, infatti, di gloriarti di essa.”

 

Da queste lettere  scritte contro i Pelagiani si evince ancora una volta come Agostino dia per scontato il battesimo dei bambini, essendo la prassi della Chiesa antica e di quei tempi. Quindi il battesimo degli infanti non era l’eccezione ma bensì la regola.

Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:45

Continua ancora Agostino con un’altra catechesi:


 
NELL'OTTAVA DI PASQUA AI NEOFITI

 

“Nel battesimo inizia la vita nuova che culminerà in cielo.


1.
Il mio discorso si rivolge a voi, bambini or ora nati, piccoli in Cristo, nuova prole della Chiesa, frutto della grazia del Padre e della fecondità della Madre, germoglio santo, sciame di nuove reclute, fiori sbocciati a nostro onore e frutto del nostro lavoro, mio gaudio e mia corona, voi tutti che state nel Signore Cf. Fil 4, 1.. Vi interpello con le parole dell'Apostolo: Ecco, la notte è passata e il giorno è ormai vicino. Deponete dunque le opere delle tenebre e indossate le armi della luce; come in pieno giorno, camminate con onestà: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non nei giacigli e nella lussuria non fra contese e gelosie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo, e non abbandonatevi alla prudenza della carne assecondando le sue concupiscenze Rm 13, 12-14.. Rivestitevi della vita di colui di cui vi siete rivestiti nel sacramento. In realtà tutti quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo, per cui non c'è più né giudeo né greco, non c'è più né schiavo né libero, non c'è più né maschio né femmina. Tutti infatti siete una cosa sola in Cristo Gesù Gal 3, 27-28.. Questo deriva dalla forza stessa del sacramento, che è un sacramento di vita rinnovata: comincia in questo tempo con la remissione di tutti i peccati passati e raggiungerà la perfezione nella resurrezione dei morti. Mediante il battesimo siete stati sepolti insieme con Cristo nella morte, per cui, come Cristo è risuscitato dai morti, così anche voi dovete camminare in novità di vita Rm 6, 4.. .....


Esegesi di Rom 5, 8-35: Cristo è morto anche per i bambini.


4.
8. Devi essere di certo molto testardo se tutto questo brano dell'Apostolo non riesce a correggerti dalla tua perversità. Quantunque tutto quello che ha detto, scrivendo ai Romani per raccomandare la grazia di Dio attraverso Cristo Gesù, abbia un'intima connessione, non ci è possibile citarlo per intero perché sarebbe troppo lungo. Ci limitiamo alla considerazione del passo dove dice: Dio dimostra il suo amore verso di noi per il fatto che Cristo è morto per noi quando eravamo ancora peccatori Rm 5, 8-9.. Vorresti far credere che questo è stato detto facendo eccezione dei bambini. Ma ti domando: Se questi (i bambini, ndr) non debbono essere annoverati tra i peccatori, perché mai è morto per loro colui che è morto per i peccatori? Risponderai che, quantunque è morto per i peccatori, non è morto solo per i peccatori. Negli autori divini, però, non leggerai mai che Cristo è morto anche per quelli che non hanno avuto alcun peccato. Presta attenzione alle valide testimonianze che ti incalzano. Tu dici che Cristo è morto "anche" per i peccatori; io sostengo che Cristo è morto "soltanto" per i peccatori, affinché tu sia costretto a rispondere che, se i bambini non sono legati da nessun peccato, Cristo non è morto per essi. Dice infatti ai Corinzi: Siccome uno solo è morto per tutti, tutti di conseguenza sono morti, ed egli è morto per tutti - 2 Cor 5, 14-15..

Non ti è permesso assolutamente negare che Gesù è morto solo per quelli che sono morti.
Che intendi qui per "morti"? Forse quelli che sono usciti dal corpo? Ma chi è tanto insensato di pensarlo? "Morti", per i quali tutti il solo Cristo è morto, va inteso secondo il senso dell'altro brano: E voi che eravate morti per le vostre colpe e per l'incirconcisione della vostra carne, egli ha fatto rivivere con lui - Col 2, 13.. Per questo aveva detto: Siccome uno solo è morto per tutti, tutti di conseguenza sono morti, per dimostrare che era impossibile che morisse se non per i morti. Proprio da questo ha dimostrato che tutti sono morti, perchè uno è morto per tutti. Te lo sbatto in faccia, te lo inculco, ti ci riempio, mentre lo rifiuti: accettalo, è salutare per te; non voglio che tu abbia a morire. Uno solo è morto per tutti, e tutti di conseguenza sono morti. Vedi come ha voluto essere logico per far comprendere che tutti erano morti, se è morto per tutti. Siccome non sono morti nel corpo, bisogna dire che sono morti nel peccato tutti quelli per i quali Cristo è morto. Nessuno lo neghi, nessuno lo metta in dubbio a meno che non neghi o dubiti di essere cristiano. Per la qual cosa, se i bambini non contraggono alcun peccato, non sono morti e, se non sono morti, non può essere morto per essi Colui che non è morto se non per i morti. Sin dal tuo primo libro, però, hai già gridato contro di noi che "Cristo è morto anche per i bambini" - Cf. 3, 25, 58.. In nessuna maniera, pertanto, ti è permesso di negare che i bambini contraggono il peccato originale. Donde, infatti, è venuta loro la morte se non da esso? O per quale morte dei bambini è morto colui che non è morto se non per i morti? Tu stesso hai dichiarato che è morto anche per i bambini. Torna dunque insieme con me a quello che avevo cominciato a dire sulla lettera ai Romani.” (S.Agostino)

Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:46

E qui di seguito ancora S.Agostino, nella sua lettera a Giuliano, un eretico di quei tempi.


 
Una sola fede della Chiesa Occidentale e Orientale.


“4.
14. Non c'è motivo pertanto che tu ti appelli ai vescovi dell'Oriente. Anch'essi sono cristiani e una sola è la fede delle due parti della terra: la fede cristiana. La terra occidentale ti ha generato e la Chiesa Occidentale ti ha rigenerato. Cosa vorresti introdurvi che non vi hai trovato quando sei entrato a far parte delle sue membra? Piuttosto perché vorresti portarle via ciò che in essa tu stesso hai ricevuto? Il peccato originale che tu neghi a danno degli altri bambini, in qualunque età tu sia stato battezzato, ti è stato perdonato da solo o insieme ad altri peccati. Se è vero, come ho sentito, che sei stato battezzato da piccolo, benché privo di peccati personali, anche tu hai contratto dalla nascita il contagio della morte antica, appunto perché sei nato da Adamo secondo la carne. Anche tu sei stato concepito nel peccato, sei stato esorcizzato e si è alitato su di te affinché, liberato dal potere delle tenebre, fossi trasferito nel regno di Cristo (34Cf. Col 1, 13.). Ma adesso, figlio mio, nato cattivo da Adamo e rinato buono in Cristo, tu stai cercando di togliere a tua Madre i Sacramenti con cui ti ha generato. Credi forse che essa sia stata manichea quando ti ha generato nella maniera con la quale non vuoi che generi gli altri? Perché offendi in essa questa nascita in modo da chiudere le viscere di misericordia dalle quali tu stesso sei nato? In questa maniera tu dividi il nome stesso dello Sposo affermando che è "Cristo" quando rigenera solo i bambini mentre è "Cristo Gesù" quando rigenera gli adulti, appunto perché Gesù significa Salvatore e tu sostieni che egli non è tale per i bambini che, secondo il vostro insegnamento, non hanno nulla da cui essere salvati.


Interessante leggere questo tratto, in cui Giuliano tentava di stravolgere un testo di Giovanni Crisostomo, pensate già all'epoca i testi dei vescovi venivano usati distorcendo il senso, e così Agostino spiega a Giuliano il senso vero del pensiero che era invece comune alla Chiesa, leggiamo:


La testimonianza di Giovanni Crisostomo, su cui si appoggiano i pelagiani.


“6.
21. Conosco già ciò che vai borbottando. Parla pure, parla, ti ascoltiamo. Verso la fine della tua opera della quale stiamo trattando, nell'ultima parte, cioè, del quarto libro, scrivi: "San Giovanni di Costantinopoli nega che nei bambini ci sia il peccato originale. Nell'omelia, infatti, che tenne ai battezzati, dichiara: "Benedetto Iddio che da solo ha fatto cose mirabili, che ha fatto ogni cosa ed ha cambiato ogni cosa. Quelli che poco prima erano prigionieri ora godono della serenità della libertà; quelli che poco prima erano erranti ora sono cittadini della Chiesa; quelli che poco prima si trovavano nella confusione del peccato, ora si trovano nella fortezza della giustizia. Essi non solo sono liberi, ma anche santi; non solo santi ma anche giusti; non solo giusti ma anche figli; non solo figli ma anche eredi; non solo eredi ma anche fratelli di Cristo; non solo fratelli di Cristo ma anche coeredi; non solo coeredi ma anche membra; non solo membra ma anche tempio; non solo tempio ma anche strumento dello Spirito". Vedi quanti sono i benefici del battesimo? E qualcuno crede che la grazia celeste consista solo nella remissione dei peccati! Ho enumerato dieci benefizi! Per questo battezziamo anche i bambini, pur non essendo macchiati dal peccato, affinché ricevano la santità, la giustizia, l'adozione, l'eredità, la fratellanza di Cristo e diventino sue membra"(50Homil. ad neophytos.).


Corretta interpretazione del testo.


6.
22. E così tu hai il coraggio di pensare che queste parole del santo vescovo Giovanni siano contrarie alle tesi di tali e tanti santi e che egli debba essere separato dalla loro concordissima compagnia e ritenuto un avversario? No, ben lontano sia credere o dire che Giovanni di Costantinopoli riguardo alla questione del battesimo dei bambini e della loro liberazione dal chirografo paterno per opera di Cristo, si opponga a tanti colleghi nell'episcopato e soprattutto ad Innocenzo di Roma, a Cipriano di Cartagine, a Basilio di Cappadocia, a Gregorio di Nazianzo, ad Ilario dei Galli, ad Ambrogio di Milano. È fuori dubbio che ci sono delle questioni, sulle quali, salva restando l'unità della fede, non concordano perfettamente anche ottimi e dottissimi difensori della stessa fede cattolica, e sulle quali dicono cose migliori e più vere di altri. Ma la questione di cui ora trattiamo riguarda le fondamenta stesse della fede. Tentare di far vacillare nella fede cristiana il senso delle parole: ...La morte venne per opera di un uomo, anche la risurrezione dai morti viene per opera di un uomo. Come infatti tutti muoiono in Adamo, così pure tutti in Cristo saranno richiamati in vita (511 Cor 15, 21-22.), significa distruggere tutto quanto crediamo in Cristo. Senza dubbio Cristo è il Salvatore anche dei bambini. Se non sono redenti da Lui, certamente periranno perché senza la sua carne e il suo sangue non possono avere la vita. Questo ha pensato, questo ha creduto, questo ha imparato ed insegnato anche Giovanni. Sei tu che volgi il senso delle sue parole nella tua direzione. Egli ha detto, è vero, che i bambini non hanno peccati, ma quelli personali. E giustamente proprio per questo li chiamiamo innocenti secondo il detto dell'Apostolo: Quando non erano ancora nati non avevano compiuto alcunché di bene o di male (52Cf. Rm 9, 11.), ma non secondo l'altro detto: Per la disubbidienza di un solo uomo gli altri furono costituiti peccatori (53Rm 5, 19.). Il nostro Cipriano poteva dire dei bambini la stessa cosa di Giovanni allorquando affermava che "i bambini non hanno peccato in nulla e che ad essi sono rimessi non i peccati personali, ma quelli di altri" (54CIPRIANO, Ep. 64, 5; PL 3, 1054 s). Paragonandoli dunque agli adulti, i cui peccati personali sono rimessi nel battesimo, Giovanni ha detto che "i bambini non hanno peccati", ma non nel senso che tu riporti le sue parole: "non son macchiati dal peccato", volendo far intendere che non sono macchiati dal peccato del primo uomo. Questo errore, per la verità, non lo attribuirei a te, ma al traduttore, anche se in alcuni codici che riportano la stessa traduzione, si legge non "dal peccato", bensì "dai peccati". Per la qual cosa non mi meraviglierei che qualcuno di voi non abbia preferito scrivere il singolare perché si intendesse un solo peccato secondo le parole dell'Apostolo: Poiché il giudizio che tenne dietro a quell'unico si conchiuse con una condanna; ma l'opera di grazia che venne dopo le tante colpe si conchiuse con la giustificazione (55Rm 5, 16.) . Quell'"unico" null'altro vuol significare se non peccato. Ora, affinché non si intendesse che i bambini sono macchiati da esso, voi avete preferito scrivere non "essi non hanno peccati", come diceva Giovanni, espressione che fa pensare ai peccati personali, e neppure "non sono macchiati dai peccati", come la traduzione stessa riporta in alcuni codici, ma "non sono macchiati da peccato", affinché venisse in mente solo il peccato del primo uomo. Evitiamo i pregiudizi. Si può trattare di errore di trascrizione o di diversa traduzione. Riporterò quindi le stesse parole greche usate da Giovanni: "", che in latino traduciamo: "perciò battezziamo anche i bambini quantunque non abbiano peccati". Vedi bene che egli non ha detto: "i bambini non sono macchiati da peccato" o "da peccati", ma semplicemente: "non hanno peccati"; aggiungi "personali" e cesserà ogni contrasto.”

(S.Agostino)

 

Credo che quanto scritto fino ad ora sia sufficiente a dimostrare che il battesimo dei bambini e tutto ciò che riguarda il battesimo professato dalla Chiesa Cattolica è sempre stato confessato e praticato sin dagli apostoli ad ora, quindi coloro che dicono il contrario sono bugiardi e ignoranti, sono lupi rapaci travestiti di agnelli.


E’ curioso pensare come i protestanti ignorino completamente questi antichi documenti, per dare credito alle fantasie di gente che ha avuto visioni e presunti mandati ministeriali a circa 2000 anni di distanza dalle testimonianze autentiche di vescovi retti nella fede.

   
Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:47
Riepilogo e conclusione

 

Uno dei testi fondamentali sul Battesimo è la Lettera di San Paolo ai Romani nella quale l’ Apostolo vuole mettere in evidenza che la salvezza ci è stata donata gratuitamente in Cristo.


“L'umanità si trovava in una situazione di peccato e di morte senza via d'uscita. Tutti hanno peccato. “Ma là dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5, 20). Questa è un'affermazione chiave per comprendere il pensiero di S. Paolo. Ma lo stesso Paolo si rende conto di quanto questa stessa affermazione sia rischiosa e suscettibile di fraintendimenti, allora egli si fa da solo l'obiezione prevedibile: “Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia?” (6,1). “E' assurdo! - si risponde Paolo - Noi che siamo già morti al peccato come potremo ancora vivere nel peccato?” (6,2). E' a partire di qui che egli sviluppa la sua teologia pasquale del battesimo: quanti siamo stati battezzati in Cristo siamo stati battezzati nella sua morte. “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (6,4). Per il cristiano tornare a peccare è una cosa assurda perché egli è morto ed è risorto con Cristo: “Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato e noi fossimo liberi dal peccato” (6,6).


C'è dunque un uomo vecchio che è morto, con la sua vita di prima, e un uomo nuovo che è risorto da questa morte e che non vive più per se stesso ma per Dio.


Questo discorso di Paolo era certamente comprensibile a chi aveva fatto l'esperienza del battesimo da adulto. Egli aveva creduto al buon annuncio di una vita nuova in Cristo, morto e risorto e, quindi, aveva deciso di iniziare questa vita nuova nel battesimo, rinnegando la vita di prima, con le sue opere di morte e ricominciando tutto da capo. Egli, che ora camminava nella speranza della risurrezione, poteva dirsi già un risorto.


La riflessione della chiesa dei primi secoli ha sviluppato questa intuizione di S. Paolo nelle catechesi mistagogiche, cioè nelle catechesi che si facevano agli adulti dopo che avevano ricevuto i sacramenti dell'iniziazione nella Veglia di Pasqua. Nelle famose catechesi di Gerusalemme, della fine del 4° o degli inizi del 5° secolo, si sottolinea che il battesimo è figura ed espressione della passione di Cristo, mettendo in relazione le tre immersioni nell'acqua, che il battezzato aveva compiuto, con i tre giorni passati da Cristo nel sepolcro. Con una espressione suggestiva, in una di queste catechesi, si dice ai nuovi cristiani: “Nello stesso istante siete morti e siete nati e la stessa onda salutare divenne per voi sepolcro e madre”.


Per un cristiano che si battezzava da adulto, avendo aderito ad una dottrina nuova, il significato pasquale di morte e risurrezione era ben comprensibile. Ma per chi, come noi, è stato battezzato da bambino e, quindi, l'inizio della vita nuova di cristiano ha coinciso praticamente con l'inizio dell'esistenza umana, questa dinamica pasquale è forse meno evidente. Ed è comprensibile che nelle formulazioni catechistiche quando si è parlato degli effetti del battesimo, più che la dinamica pasquale, si è avuta la tendenza a sottolineare altri aspetti del sacramento quali la remissione dei peccati e in particolare del peccato originale, l'essere fatti figli adottivi di Dio, l'essere incorporati alla Chiesa, aspetti indubbiamente veri ma collocati, forse, in una ottica troppo statica.” (Prof. Gianni Cioli)


Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:49

IL BATTESIMO DEI BAMBINI


Una delle critiche che vengono fatte ai cattolici è il battesimo che viene amministrato ai bambini nei primi anni d i vita. La frase che si sente più spesso ripetere è: “Sono stato battezzato da piccolo  senza che potessi dire la mia in merito. Il Battesimo dovrebbe essere fatto solo quando uno ha la possibilità di credere. La Bibbia del resto dice che bisogna prima credere e poi essere battezzati.”


Queste sono le obiezioni più comuni. Comunque se è vero che la Bibbia non dice esplicitamente di non battezzare i neonati, d’altro canto non afferma esplicitamente neppure il contrario. Quindi vediamo di capire che cosa la Bibbia vuole dai veri credenti. In questo breve commento mi limiterò a citare esclusivamente la Scrittura. In realtà noi cattolici abbiamo anche la Tradizione e il Magistero della Chiesa a guidarci nei nostri giudizi e, in questo caso, l’ insegnamento della Chiesa è unanime e privo di ambiguità: i bambini devono essere battezzati. Quando vi dicono che la Chiesa primitiva non battezzava i neonati vi imbrogliano. O per ignoranza o per malafede vi raccontano delle frottole grandi come una casa. In effetti il primo gruppo che si oppose al battesimo dei bambini appena nati furono gli Anabattisti nel 16° secolo. Prima di allora questo tipo di battesimo era accettato da tutti senza tanti problemi tant’è vero che Lutero e Calvino ( usando il principio della Sola Scriptura) lo predicavano nei loro scritti con Lutero che parlava esplicitamente di “rigenerazione battesimale”.


Io intendo provare che la pratica di battezzare i bambini appena nati è assolutamente coerente con gli insegnamenti biblici. Ovviamente quello che dico non è farina del mio sacco ma è semplicemente quello che la Chiesa di Cristo, da 2000 anni a questa parte, insegna ai suoi fedeli.

  1.  IL PECCATO ORIGINALE

La Bibbia afferma in maniera estremamente chiara che dopo Adamo ed Eva la razza umana è stata infettata da un virus che colpisce l’ anima stessa dell’ uomo. Da allora il peccato è nella nostra anima. Il salmo 51 al versetto 7 ( un salmo attribuito a Davide) dice:  “Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre”. Che siamo stati concepiti nel peccato è confermato anche da  Gb 15,14 :” Che cos’è l’uomo perché si ritenga puro?”


Anche il N.T. affronta il problema e, nella Lettera ai Romani, Paolo non solo espone il problema ma dimostra come la venuta di Gesù sia stata la cura che Dio Padre ha riservato all’ umanità per affrancarsi dalla schiavitù del peccato d’origine.

San Paolo dimostra chiaramente come il peccato da Adamo in poi affligga tutta l’umanità ma subito dopo, al cap. 6, ci dà anche la soluzione: il Battesimo.


Ci si potrà chiedere: tutto questo vale anche per i neonati? La risposta, che affronteremo più avanti, la si trova in 1 Cor 7 dove si afferma che anche i bambini nascono impuri.


A coloro che sono contrari al battesimo dei bambini possiamo chiedere che se anche i più piccoli nascono in uno stato di peccato, come evidenziato da Davide, Giobbe e Paolo, perchè dovremmo lasciarli in questo stato e non farli entrare nella Grazia di Dio? Anche se, per forza di cose, i bambini piccoli non hanno peccato personalmente, perchè lasciare nella loro anima il virus del peccato originale? Nessun bambino ha scelto spontaneamente di nascere impuro e quindi perchè dovremmo lasciare a loro, che non possono decidere, la decisione di restare impuri o di essere purificati?

2 LE PAROLE DI GESU’ IN GV 3,5


Credo che il versetto sopra-citato sia fatale a coloro che sostengono la teologia del non battezzare i neonati, ed ecco perchè lo inserisco da solo.

Abbiamo detto che il peccato originale è come un virus nell’ animo dell’ uomo ma  Dio ci ha donato la cura per questo virus e questa cura ha avuto tre fasi:la morte, la sepoltura e la resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo. Ciò che Lui ha fatto per noi sulla Croce si applica alla nostra anima. Come? Gesù ci ha dato un insegnamento chiarissimo sulla nostra necessità di salvezza. In Gv 3,5 dice “In verità, in verità vi dico:se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel Regno di Dio” Notate bene la frase. Innanzitutto inizia con la formula “In verità” ripetuta due volte che è il modo classico per dire: Prestate molta attenzione, sto per dirvi qualcosa di fondamentale.


Poi l’ affermazione assoluta, senza alcuna eccezione. Tutti devono nascere da acqua e Spirito Santo. Non c’è alcuna ambiguità nella dichiarazione di Gesù. Non dice: Tutti devono nascere da acqua e Spirito tranne i bambini che invece entreranno nel Regno dei Cieli senza passare per questa fase. L’ affermazione di Gesù è universale e si applica a tutti.


A coloro che dicono che si può “nascere di nuovo” solo quando si raggiunge l’ età della ragione per accettare Gesù nella propria vita,  si può rispondere che la loro teologia condanna all’ inferno tutti quelli che muoiono in tenera età, dato che a loro è assolutamente preclusa la nuova nascita.


3 L’A.T. INCLUDEVA ANCHE I BAMBINI?


Già nell’ A.T. era chiaramente stabilito il principio che anche i bambini erano inclusi nel patto stabilito fra Abramo e Dio. (Gn 17,9-14). Da allora i bambini di 8 giorni venivano circoncisi perchè anche loro potessero entrare a far parte dell’ alleanza stabilita fra Dio e l’umanità. Ovviamente questi bimbi non potevano decidere se seguire il patto di Abramo o se rifiutarlo. Ma Dio aveva detto che chi non si fosse fatto circoncidere avrebbe rotto il patto e quindi questi neonati sarebbero stati ritenuti peccatori. I bambini entravano nell’alleanza grazie e attraverso a loro famiglia ed ecco perchè la necessità di circonciderli era ritenuta così importante.


Tutti noi ricordiamo la decima piaga d’Egitto, vale a dire la morte di tutti i primogeniti. Cosa successe in quell’ occasione? Dio comandò di segnare con il sangue di un agnello ( che a noi cristiani ricorda il sacrificio cruento di Gesù) gli stipiti delle porte delle loro case. Chi era protetto da quel sangue? Solo coloro che avevano segnato le porte o, al contrario, tutti coloro che vivevano in quella casa, indipendentemente dal fatto che fossero piccoli o grandi, capaci di scegliere la loro fede o incapaci di farlo?. La risposta è ovviamente che il sangue proteggeva tutti gli abitanti di quella casa. Quindi anche i bambini incapaci di capire vennero salvati grazie alla fede dei loro genitori. Questo ci deve insegnare che i genitori che credevano inserivano anche i loro bimbi più piccoli nell’ alleanza con Dio.

Nel Libro di Giosuè ( 5,8-9) si legge che Dio punì Israele perchè non aveva fatto circoncidere i suoi figli e la punizione non cessò  finchè tutti non furono circoncisi.

Da questo si capisce chiaramente che i bambini che non erano ancora nell’ età di poter decidere in maniera autonoma, venivano inseriti nell’ alleanza con Dio attraverso la fede dei loro genitori.  A questo punto ci si potrebbe chiedere se la Nuova Alleanza cancella quella vecchia, vale a dire se Gesù è venuto ad abolire l’ Antico Patto. Non credo che ci sia un solo cristiano che possa affermare un’eresia di questo genere. Dopo tutto la grazia della Nuova Alleanza eccede ( ma non cancella) quella dell’ Antica Alleanza come spiega molto chiaramente Paolo nella Lettera ai Romani cap 5,15.

Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:52

IL BATTESIMO, LA NUOVA CIRCONCISIONE


Abbiamo appena dimostrato che nel Vecchio testamento i bambini entravano a far parte dell’Allenza con Dio attraverso la fede dei loro genitori. Nel N.T. ci sono dei versetti che ci dicono che i bambini sono esclusi da questa Alleanza e che quindi gli si può rifiutare il battesimo? La motivazione per comportarsi così è data dall’ idea che ci si debba prima pentire e poi farsi battezzare.

Per dare una risposta a quest’obiezione, chiediamoci dove il concetto di circoncisione dell’ A.T. può essere ritrovato nel Nuovo.


In Col. 2,11-14 Paolo fa riferimento alla circoncisione quando parla del Battesimo

“In Lui però voi siete stati anche circoncisi di una circoncisione però non fatta da mano d’uomo, mediante la spogliane del nostro corpo di carne, ma della evra circoncisione di Cristo. Con Lui siete stati infatti sepolti nel Battesimo, in Lui siete stati anche resuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha resuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l’ incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i nostri peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli.”


Paolo dice esplicitamente che la circoncisione è stata sostituita dal Battesimo. Che cosa fa il Battesimo? Allontana la carne, perdona i peccati e fa risollevare ( risorgere) l’uomo).


Abbiamo visto in precedenza che tutti nasciamo nel peccato e quindi tutti abbiamo necessità di essere purificati nel Battesimo. E in effetti San Paolo dice , anche se solo di sfuggita come se fosse una cosa che tutti dovrebbero già sapere, che il Battesimo che purifica dai peccati, sostituisce la circoncisione. Da questo si comprende che i bambini entrano nella Nuova Alleanza tramite il Battesimo. San Paolo non dice assolutamente che la circoncisione era per i bambini ma il Battesimo è solo per coloro che sono nell’ età della ragione. Al contrario, nella Lettera ai Colossesi, San Paolo equipara esplicitamente il Battesimo alla circoncisione. La circoncisione andava fatta l’ ottavo giorno e, ovviamente, senza il consenso del neonato.

BAMBINI E BATTESIMO NEL N.T.


Quali indicazioni abbiamo per il Battesimo dei bambini nel N.T.?


In At  2,38-39 San Pietro parla di una grande promessa di salvezza, la stessa promessa che era stata fatta ad Abramo e che ora con la Nuova Alleanza diventa per tutti. E’ limitata a coloro che hanno l’ età della ragione? No di certo poichè è rivolta a tutti i credenti e ai loro figli, quindi anche i bambini sono inclusi. Coloro che ascoltavano Pietro erano tutti Giudei e conoscevano bene l’ Alleanza di Abramo. Quindi per loro era ovvio che anche i bambini erano compresi in quello che diceva San Pietro. Come avrebbero potuto pensare che un patto migliorativo ( tanto per usare una terminologia contrattualistica) avrebbe potuto prevedere un peggioramento di alcune condizioni. Del resto, se i bambini avessero dovuto essere esclusi, sarebbe nata una grossa controversia e Pietro avrebbe dovuto intervenire e spiegare che, anche se aveva detto che la promessa era per i loro figli, in realtà si sarebbe realizzata solo dopo che questi figli avessero raggiunto l’età della ragione ma, nel frattempo, essi ne erano esclusi. 

 

Questa che segue è l'ultima parte del mio esame della Bibbia sull'argomento del Battesimo. Spero che sia servito. A me è servito tantissimo perchè mi ha obbligato a scavare nel cuore stesso degli insegnamenti della Chiesa da cui deriva la nostra fede.

LA FEDE DEGLI ALTRI


Abbiamo visto in precedenza che Dio, attraverso Abramo e Mosè, aveva ordinato di circoncidere i bimbi i quali, ovviamente, non potevano interloquire. In pratica, il Patto di Alleanza era basato sulla fede di una parte del popolo di Israele. Anche nel N.T. ci sono indicazioni che ci dicono che le benedizioni spirituali e il perdono dei peccati poteva avvenire attraverso la fede di altri. Nell’ episodio del paralitico guarito, ad esempio, non si parla affatto di fede del malato ma della fede di coloro che lo trasportarono fino a calarlo da un buco nel tetto. La stessa cosa succede nel miracolo della resurrezione della figlia di Giairo, dove è evidente solo la fede del padre. Quindi da questi due esempi m( ma ce ne sono degli altri) si capisce chiaramente che sia nell A.T. che nel N.T. le benedizioni spirituali, nonché fisiche, possono avvenire grazie alla fede di altre persone.


 BATTESIMO DELLA FAMIGLIA NEL N.T


Nel N.T. ci sono delle indicazioni chiare che ci dicono che sono stati battezzati anche dei bambini. Più volte leggiamo che in determinate occasioni è stato battezzato qualcuno e poi si aggiunge “con tutta la sua famiglia”. E’ il caso di Lidia,di Crispino, del carceriere di Paolo e Sila,e, nella prima Lettera ai Corinzi, Paolo ricorda di aver battezzato Stefana e “anche la famiglia di Stefana”. Quando si parla di famiglia non si intende solo la moglie o il marito, si intendono tutti i familiari compresi, naturalmente, i bambini. Chi è contrario al Battesimo dei bambini potrebbe obiettare che forse in quelle famiglie non c’erano bambini piccoli. E’ un’obiezione molto debole perché in un epoca storica nella quale avere figli era considerata una benedizione di Dio ( e in un’epoca in cui non esistevano mezzi per il controllo delle nascite) è abbastanza difficili che in tutte quelle case non ci fosse neppure un bambini.

Comunque un’indicazione più precisa sul reale senso del Battesimo la troviamo in 1 Cor 7,14 dove si legge: “Perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri mentre invece sono santi”


BISOGNA CREDERE PER ESSERE BATTEZZATI?


E’ fuor di dubbio che la Chiesa Cattolica pretenda dal catecumeno che si battezza in età adulta una conversione personale. Questo è fondamentale perché il Battesimo possa essere amministrato.  Anche per il battesimo dei bambini la Chiesa Cattolica esige un'analoga condizione. Analoga nel senso che il bambino non può fare direttamente una scelta di fede; ma la può fare indirettamente tramite i suoi genitori o chi ne fa legittimamente le veci. Ed è sempre una fede valida. In effetti il capo famiglia non solo esprime validamente la fede per i membri della propria famiglia, ma si rende garante perchè la nuova vita soprannaturale gettata come seme nel battezzato venga debitamente coltivata, cresca e maturi.


Perciò la Chiesa Cattolica prima di amministrare il battesimo ai bambini vuole essere sicura non solo della fede del capo di famiglia, ma di tutti e due i genitori, dei padrini e di tutti i presenti al sacro rito del battesimo. In particolare la Chiesa Cattolica esige che per battezzare lecitamente un bambino:


1) I genitori o almeno uno di essi o chi tiene legittimamente il loro posto, vi consentano:

2) che vi sia la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica; se tale speranza manca del tutto, il battesimo venga differito, secondo le disposizioni dei diritto particolare, dandone ragione ai genitori”.

 Per i bambini, quindi si richiede che giunti all’ età della ragione dimostrino di credere in Gesù. E’ anche indubbio che, se i genitori prendono seriamente il loro compito di educare in maniera cristiana i loro figli, è più facile che i bambini battezzati da piccoli raggiungano una fede più autentica di quelli non battezzati proprio in virtù dell’ insegnamento che i genitori si impegnano a dare loro.

Ma come si deve interpretare l’ affermazione che bisogna pentirsi e credere prima di essere battezzati? Ovviamente tutto ciò che leggiamo nella Bibbia deve essere vagliato con un po’ di buon senso. Prendiamo come esempio un altro ordine di Paolo in 2 Ts3,10 “Chi non lavora, neppure mangi”. In quel periodo molti abitanti di Tessalonica attendevano come imminente il ritorno di Cristo e avevano smesso perfino di lavorare. A loro Paolo ordina di riprendere il lavoro. E’ un ordine da intendersi in senso assoluto? Se così fosse i bambini non avrebbero dovuto mangiare, in quanto non in grado di lavorare, e così pure le donne o i vecchi. In realtà l’ ordine di Paolo era riferito solo a quelli che potevano lavorare. Se adesso torniamo al tema del Battesimo e pretendiamo di applicare alla lettera questo comando, ci comporteremmo come coloro che vogliono negare il cibo ai bambini perché non lavorano. Se il cibo è tanto importante, cosa dire della salvezza dell’ anima?

Qualcuno potrebbe obiettare che Gesù con la Sua morte e Resurrezione ha cancellato il peccato originale dei bambini che non sono nell’ età della ragione e poi viene citato il versetto di Lc18, 15-16. che dice  “ Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite.” Se questo versetto parla del perdono del peccato originale allora non fa altro che confermare quanto affermano i cattolici. Infatti Gesù dice esplicitamente di NON IMPEDIRE che i bambini vadano a Lui. Se la sua morte avesse automaticamente cancellato il peccato originale niente e nessuno avrebbe potuto impedire che il peccato venisse cancellato. Ma, se qualcuno ha la facoltà di impedirlo, allora bisogna concludere che esiste anche la facoltà di agire,di fare qualcosa per far entrare i bambini nel Patto della Nuova Alleanza. La Chiesa Cattolica chiama questo “qualcosa “ Battesimo dei bambini. Chi rifiuta questo Battesimo si comporta come chi voleva impedire ai bambini di avvicinarsi a Gesù.

Per fare una riflessione conclusiva, dobbiamo sempre tener presente che il battesimo è essenzialmente un'opera di Dio, Uno e Trino (cf. Matteo 28,19; Atti 2,41).'E Cristo che, avendo immolato se stesso, fa che la Chiesa sia santa, purificata dall'acqua e dalla sua parola (cf. Efesini 5,26). Questo vuol dire che Dio, in virtù della redenzione operata dal Figlio e mediante l'opera dello Spirito Santo, attua la rinascita della creatura umana. Egli è il datore della vita soprannaturale come di quella naturale. Il ruolo della creatura è secondario. Il battesimo produce i suoi meravigliosi effetti quando non trova ostacolo da parte della creatura umana. Nel battesimo dei bambini, consenzienti i genitori, nessun ostacolo è frapposto all'opera della grazia
.

Il battesimo purifica dai peccati?

Si!: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati,  Atti 2:38

 Il battesimo ci incorpora a Cristo?

Si!; Quanti siamo stati battezzati in Cristo ... tutti siamo una cosa sola in Cristo Gesù" (Gal 3,28). 

 Il battesimo ci incorpora alla Chiesa?

Si!; In realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo  (1 Cor 12,13)

 Il battesimo ci da la nuova nascita?

Si!; noi siamo "battezzati nel Cristo", con Lui fummo seppelliti e con Lui. ... possiamo camminare in "novità di vita" (cf Rm 6,3-4) 

 Il battesimo giova a salvezza?

Si!; Quest'acqua era figura del battesimo esso ora salva anche voi 1Pietro 3:21 

 Il battesimo rigenera?

Si!; Tito 3,5: "Egli (Dio) ci ha salvati non in virtù di opere… ma … mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo".


Cattolico_Romano
00giovedì 4 dicembre 2008 11:55

Qui finisce il mio breve esame dell' argomento.

Vorrei concludere con un paio di riflessioni finali.


Per nostra fortuna il Signore ci fa i doni senza che noi glielo chiediamo.

In Is 65,1 dice "MI feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi "Eccomi" a gente che non invocava il mio nome.


Quando mio figlio è malato, io non aspetto che mi chieda di essere portato dal medico. Lo faccio io senza chiedere il loro consenso. E se io mi comporto così, come potrebbe il nostro Padre celeste essere meno caritatevole da aspettare il nostro consenso per farci passare dall' impurità del peccato originale alla purezza?
 

Fratelli vi esorto a rileggere con molta attenzione quanto scritto in questo studio; riflettete in modo sereno, mettendo da parte i pregiudizi, in fondo io scrivo questo con molto amore, chiamandovi fratelli, e passando sopra al vostro modo di chiamare noi cattolici, “quelli del mondo”, smettiamola di accusarci a vicenda, se consideriamo gli errori umani allora possiamo riempire interi libri da entrambe le parti, piuttosto studiamo e valutiamo serenamente la Bibbia, preghiamo insieme affinché un giorno non lontano tutti i cristiani possano riunificarsi, e formare un'unica sola grande Chiesa, non facendo un minestrone, ma seguendo scrupolosamente la Parola di Dio, lodando all’unisono il nostro Signore Gesù Cristo.


Ringrazio i fratelli Salvatore, Massimo, Gino e la sorella Tea per i preziosi contributi. 

A Cristo sia la Gloria!
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