Hola Franky!!
Il fatto è che da un punto di vista (di ascolto!)
funzionale, gli accordi diatonici possono essere raggruppati fondamentalmente in tre famiglie, ciascuna con caratteristiche specifiche:
famiglia di tonica
dà una sensazione di "casa", di riposo, di "punto di arrivo" (molto più che "punto di partenza"); in questo gruppo sono compresi l'accordo di
I grado (ovviamente...), ma anche quello di
vi grado e quello di
iii grado (meno ovvii, ma in contesti armonici contemporanei possono tranquillamente interscambiarsi, tanto sono simili... e non si parla di questioni teoriche astratte, ma di faccende da ascoltare!!)
famiglia di sottodominante
dà una sensazione di "movimento", come un allontanarsi da "casa" per incamminarsi verso territori meno stabili... non c'è ancora vera e propria "tensione", è più... prepararcisi. Qui c'è ovviamente l'accordo di
IV grado (chiaro...), ma c'è pure l'accordo di
ii grado (senti, poi valuta tu perché possono essere raggruppati assieme: entrambi si allontanano dalla sonorità di tonica, ed entrambi sembrano intrdurre la...)
famiglia di dominante
questa è tensione allo stato puro, terremoto, hitchcock... tutta "colpa" dell'accordo di
V grado, che sembra pigliare l'orecchio a calci in culo
per spingerlo verso la tonica!! (a sua volta, per uno strano scaricabarile armonico
, lui potrebbe obiettare che è tutta "colpa" del
tritono interno tra 3a e b7a...) Fatto sta che la sensazione è di urgenza, l'orecchio tende a reclamare
subito la tonica! E lo stesso tipo di sensazione, in qualche modo, lo dà il
vii° grado (poco usato, in questo ruolo, ma piuttosto efficace...)
A breve, appena riesco, vedrò di inserire qualcosa suq uesti argomenti nella sezione "
didattica" del sito...