II-V-I

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SuperGiovane76
00domenica 16 novembre 2003 10:52
Sento spesso parlare diquesto tipo di progressione.. che viene definita molto consueta.
Ma non ho capito perchè..

e poi ci sono altre progressioni tipiche?

Come si approccia lo studio a questo tipo di progressioni?


Grazie.
LuigiLuke
00domenica 16 novembre 2003 12:48
Hai mai suonato ad esempio su questa sequenza:

Dm7,G7,CMaj7

Bè stai suonando su un II-V-I..
Adesso lascio ad Andrea l'onere di spiegare il tutto..
Luigi
infusibile
00domenica 16 novembre 2003 13:31
...peccato sono arrivato tardi...sono sicuro che ad andrea avrebbe fatto piacere che fosse stato un suo allievo a rispondere...paznz...la prossima volta...
il coccia
00lunedì 17 novembre 2003 11:38
L'importanza pratica della ii V I sta nel fatto che esprime in maniera assoluta la tonalità, con tutte le sue implicazioni armoniche funzionali: hai il ii (famiglia di sottodominante) che si allontana dalla tonica e introduce al V, hai il V (famiglia di dominante)che spinge fortissimamente verso la tonica, e infine hai l'I (famiglia di tonica) che chiude il discorso e fa da "casa madre".
Proprio perché ha questa efficacia così "forte" nell'esprimere il senso tonale, è una cadenza usatissima, specialmente in ambito pop e jazz (il rock non fa uso quasi mai uso di cadenze: lì i meccanismi di tensione/risoluzione vengono giocati su altri piani più che su quello armonico: il suono, il groove...).
Nel jazz, in particolare, qualcuno ha calcolato che la ii V I costituisce circa il 75% di tutti gli standard[SM=g27818] , perciò pare che sia piuttosto utile saperla affrontare con una certa spigliatezza...[SM=g27811]
L'aspetto che più distingue la ii V I nel jazz è soprattutto l'alterazione del V, che per aumentare la sua tensione e la sua spinta verso l'I può essere "manipolato", specie nella 5a e nella 9a, bemoliizzandole o diesizzandole; a quel punto, è chiaro che improvvisarci sopra può diventare un po' più complesso[SM=g27825] , ed ecco perché bisogna spenderci un po' di tempo a impratichircisi...
Se ti serve altro, fai un fischio!

Ciao!
Franky the original
00lunedì 17 novembre 2003 13:03
Re:

Scritto da: il coccia 17/11/2003 11.38
L'importanza pratica della ii V I sta nel fatto che esprime in maniera assoluta la tonalità, con tutte le sue implicazioni armoniche funzionali: hai il ii (famiglia di sottodominante) che si allontana dalla tonica e introduce al V, hai il V (famiglia di dominante)che spinge fortissimamente verso la tonica, e infine hai l'I (famiglia di tonica) che chiude il discorso e fa da "casa madre".
Proprio perché ha questa efficacia così "forte" nell'esprimere il senso tonale, è una cadenza usatissima, specialmente in ambito pop e jazz (il rock non fa uso quasi mai uso di cadenze: lì i meccanismi di tensione/risoluzione vengono giocati su altri piani più che su quello armonico: il suono, il groove...).
Nel jazz, in particolare, qualcuno ha calcolato che la ii V I costituisce circa il 75% di tutti gli standard[SM=g27818] , perciò pare che sia piuttosto utile saperla affrontare con una certa spigliatezza...[SM=g27811]
L'aspetto che più distingue la ii V I nel jazz è soprattutto l'alterazione del V, che per aumentare la sua tensione e la sua spinta verso l'I può essere "manipolato", specie nella 5a e nella 9a, bemoliizzandole o diesizzandole; a quel punto, è chiaro che improvvisarci sopra può diventare un po' più complesso[SM=g27825] , ed ecco perché bisogna spenderci un po' di tempo a impratichircisi...
Se ti serve altro, fai un fischio!

Ciao!




Scusa coccia, ...un dubbio con conseguente questione.
Parlando in termini di scala maggiore e non tonalità maggiore, spesso ci si riferisce al secondo grado (inteso dunque come nota) col nome sopratonica e al quarto grado (sempre nota) col nome di sottodominante.
Venendo agli accordi, ho letto che tu identifichi il ii come appartenente al gruppo di sottodominante... Quali altri accordi della tonalità maggiore sono in questo gruppo? ...Suppongo il IV...dato il nome della nota nella scala, ...però forse mi sbaglio...[SM=g27825]

CIAO



[Modificato da Franky the original 17/11/2003 13.05]

il coccia
00lunedì 17 novembre 2003 13:34
Hola Franky!!

Il fatto è che da un punto di vista (di ascolto!) funzionale, gli accordi diatonici possono essere raggruppati fondamentalmente in tre famiglie, ciascuna con caratteristiche specifiche:

famiglia di tonica
dà una sensazione di "casa", di riposo, di "punto di arrivo" (molto più che "punto di partenza"); in questo gruppo sono compresi l'accordo di I grado (ovviamente...), ma anche quello di vi grado e quello di iii grado (meno ovvii, ma in contesti armonici contemporanei possono tranquillamente interscambiarsi, tanto sono simili... e non si parla di questioni teoriche astratte, ma di faccende da ascoltare!!)

famiglia di sottodominante
dà una sensazione di "movimento", come un allontanarsi da "casa" per incamminarsi verso territori meno stabili... non c'è ancora vera e propria "tensione", è più... prepararcisi. Qui c'è ovviamente l'accordo di IV grado (chiaro...), ma c'è pure l'accordo di ii grado (senti, poi valuta tu perché possono essere raggruppati assieme: entrambi si allontanano dalla sonorità di tonica, ed entrambi sembrano intrdurre la...)

famiglia di dominante
questa è tensione allo stato puro, terremoto, hitchcock... tutta "colpa" dell'accordo di V grado, che sembra pigliare l'orecchio a calci in culo[SM=g27816] per spingerlo verso la tonica!! (a sua volta, per uno strano scaricabarile armonico[SM=g27833] , lui potrebbe obiettare che è tutta "colpa" del tritono interno tra 3a e b7a...) Fatto sta che la sensazione è di urgenza, l'orecchio tende a reclamare subito la tonica! E lo stesso tipo di sensazione, in qualche modo, lo dà il vii° grado (poco usato, in questo ruolo, ma piuttosto efficace...)


A breve, appena riesco, vedrò di inserire qualcosa suq uesti argomenti nella sezione "didattica" del sito...

infusibile
00lunedì 17 novembre 2003 13:43
crst d n d! coccia! nemmeno a lezione le spieghi cosi stracazzutissimamente! faccio un dannato cntrlC/cntrlV e me le stampo!
il coccia
00mercoledì 26 novembre 2003 11:25
L'aspetto più intrigante delle ii-V-I poi è che in realtà il V è spesso (moooolto spesso... praticamente "sempre") alterato. Il che significa che, per aumentare la sua "spinta" verso l'I, si tiene il tritono (che è quello che gli dà la sua identità) e per il resto... liberi tutti!![SM=g27823]
In pratica, i gradi alterabili sono la 5a e la 9a (entrambe in entrambe le direzioni: bemolle e/o diesis), che "colorano" l'accordo di speziature assai "piccanti" [SM=g27818] lasciando intatta la sua funzione.
Anche improvvisativamente, questo può comportare parecchie possibilità diverse...
Qualche esempio?[SM=g27833]

frigio dominante
1 b2 3 4 5 b6 b7
1 3 5 b7 b9 11 b13

usato tipicamente sull'accordo (in DO) C7b9, calza splendidamente quando l'i è minore... ma non solo!!

diminuita semitono-tono
1 b2 #2 3 #4 5 6 b7
1 3 (b5) 5 b7 b9 #9 (#11) 13

ha il suo "habitat" naturale sugli accordi con la 9a alterata e la 13a maggiore, tipo C13b9 o C13#9; è sfruttabile anche l'ambiguità funzionale tra #4a e b5a... In ogni caso, ha una sonorità splendida, anche se magari sulle prime è facile cadere in pattern molto geometrici e poco musicali...

esatonica
1 2 3 #4/b5 #5/b6 b7
1 3 (b5) (#5) b7 9 (#11) (b13)

è una sonorità molto particolare, usata meno di quanto meriterebbe (usi intensivi li ha invece nell'impressionismo alla Debussy e nelle colonne sonore: ascendente quando uno entra nel sogno e discendente quando ritorna alla realtà[SM=g27824] ); gli accordi di riferimento più usuali sono quelli con la 9a maggiore e la 5a alterata (es: C9b5, C9#5...)

superlocrio
1 b2 #2 3 #4/b5 #5/b6 b7
1 3 (b5) (#5) b7 b9 #9 (#11) (b13)

la madre di tutte le alterazioni! Qui ci sono tutte, ma proprio tutte... e infatti se la suoni come "scala", in ordine, fa piuttosto schifo[SM=g27825] ... Ma appena riesci a estrarne qualche FRASE (magari passando attraverso gli arpeggi...)... wow!![SM=g27811] Fantastica!! Gli accordi tipici su cui usarla sono cose tipo C7#5b9, C7#5#9, C7b5b9, C7b5#9... cose così... o più spesso dei generici C7alt...
SuperGiovane76
00mercoledì 26 novembre 2003 12:35
Minchia Coccia.. !!

Mo' stampo, nei prossimi giorni studio e dopo chiedo ancora.

Grazie [SM=g27811]
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