Amara realtà
La mente di Enzucc si agitò in un vortice di riflessioni.
Broydal gli appariva in quel momento come il ritratto dell'illusione spezzata.
Già da bambino era stato illuso di poter salvare la vita del padre,
perchè Nejef da perfido incantatore si era fatto strada nella sua debolezza;
ma l'amato genitore si era invece spento tra le lacrime sue e dei suoi fratelli.
E tutta la sua vita fin da quel momento era stata mera illusione:
Nejef l'aveva fatto vivere da immortale,
non gli aveva mai fatto incontrare la malattia, la sofferenza,
lo aveva reso comandante....
Ma comandante di quale mondo????
Di un mondo di inganno e sfruttamento !!!! Ecco di quale mondo !!!!
E la sofferenza, che forse poteva non aver provato in tutti quegli anni al servizio di Nejef,
gli si era riversata addosso tutta, ora che la realtà gli era apparsa nitida,
come un gravissimo fardello.
Aveva distrutto la sua vita,
quella di piccole creature,
quella di sua sorella Pilar.....
Enzucc poteva leggere negli occhi di Broydal tutta la frustrazione.....
Ed in fondo l' Aspirante non riusciva a provare odio verso quell'uomo, ma solo tanta compassione.
Tanto crimine poteva aver commesso, quanto in realtà non ne era cosciente.
Solo una colpa poteva aver avuto:
e non quella di aver sbagliato per amore,
ma almeno solo per un'istante di aver amato nel modo sbagliato.....
E ad un bambino un simil peccato poteva essere perdonato....
MA L'ORRIDO NEJEF NE AVEVA COSTRUITO PERDIZIONE ETERNA !!!!!
Allora, Enzucc si rivolse a Broydal, articolando a fatica le parole:
" Quando .... Quando vi siete reso conto di tutto questo? Quando vi ho mostrato la pietra? "
" Sì.... " rispose amaro il mago.
" E'stata una sensazione terribile! La mia mente è stata devastata dall' amara realtà che finora mi era stata nascosta ....
ma forse più doloroso è stato acquisire la consapevolezza del male compiuto.
Quando poi ho assunto coscienza di me stesso e ho capito di possedere l'energia vitale di un altro uomo, mi sono messo alla ricerca della mia vera sostanza corporea.
Ma non ho dovuto far molto per ritrovare ciò che dovrei in realtà essere e non sono.....
Perchè in realtà ha sempre viaggiato con me, da quando, per prima, ha scoperto l'ingannevolezza del mondo in cui vivevo.
Ma io non avrei mai potuto vederlo, prima di essere accecato dalla pietra blu. "
E dalla folla si fece largo a fatica un'anziana e minuta figura.
Era Broydal. Quel che doveva essere.
Si fece lentamente incontro ad Enzucc.
Fece un breve cenno col capo.
Poi parlò:
" Voi dunque siete il prescelto..... colui che secondo Pilar avrebbe dovuto farmi rinsavire!!!
Peccato che la mia mente abbia già veduto da qualche tempo:
sono passati quasi ottant'anni da quell'ignobile inganno che le posi !!!!!
Ma grazie alla vostra presenza, adesso, le energie che sono presenti nella vostra pietra blu e nella pietra rossa in mio possesso, potranno essere fuse e utilizzate per porre rimedio ad almeno una piccola parte delle sofferenze che ho arrecato....... "
Il vecchio prese la pietra rossa e la consegnò ad Enzucc.
L' Aspirante pose sul palmo della mano entrambe le pietre.
Esse levitarono in aria e si fusero insieme a dar vita ad una pietra di color viola.
Broydal gridò:
" Da quest'ametista, adesso, liberate il potere di modo che il giovane che ho schiavizzato possa essere libero e reintegrato in tutte le sue energie vitali smarrite !!!! "
Enzucc invocò il potere della pietra.
Dalla stessa fu emessa una luce viola che si posò sul capo del giovane uomo posseduto da Broydal.
Il corpo cadde lentamente a terra come in un sonno profondo.
Poi, il vecchio mago continuò:
" E grazie a questa pietra, adesso, Enzucc, liberate tutti i bambini dalle loro prigioni e restituite loro la gioia della vita!!! ".
E l' Aspirante di nuovo invocò il potere.
Le funi furono spezzate.
I carnefici gemettero a terra.
Le piccole vittime si acquietarono in un placido sonno.
Alla fine dell'incantesimo, Broydal guardò il sole volgere al tramonto:
Lisogor aveva ormai esalato l'ultimo respiro.
" E' il momento...... Nejef tra poco saprà ogni cosa !!! " pensò il mago.
La terra cominciò a tremare di nuovo.
Enzucc e Broydal erano gli unici rimasti in piedi.
Il mago rivolse le sue ultime parole al giovane:
" Il mio potere si sta spegnendo e per questo la bolla sta venendo meno.................
questo mondo scomparirà tra breve e Nejef non potrà mai trovarvi!
Ricordate Enzucc:
al di fuori delle bolle mentali, Nejef è un essere che non può destarvi preoccupazione alcuna !!! ".
Lunghe fenditure percorsero la terra.
L'ingannevole luce che aveva illuminato quel mondo venne d'improvviso a mancare del tutto.
Le tenebre l'avvolsero.
" Non preoccupatevi, Enzucc!!!!!
Non preoccupatevi!!!!
Sarà solo come un lungo sonno ...... un lungo sonno.... "
E solo quelle parole udì, prima che il terreno potesse mancargli da sotto i piedi.
Precipitò come in un abisso.
Un profondo abisso.