I produttori dei Queen

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fabio3076
00venerdì 22 giugno 2007 11:49

Penso che l'accoppiata Mike Stone-Roy Thomas Baker sia rimasta insuperabile nel corso degli anni...Personalmente ritengo Mike Stone il miglior ingegnere del suono che i Queen abbiano mai avuto e Roy Thomas Baker il produttore che di più mise in evidenza e portò al massimo le capacità dei nostri...colloco David Richards come secondo perchè l'intero album Innuendo e MIHeaven(in collaborazione con Macrae e Smith), e alcune canzoni di AKOM e The Miracle sono davvero ben Prodotti...seguono i Queen da soli, che produssero ADATR con risultati inferiori ad ANATO, ma sempre di buon livello, e per ultimo Mack, che sì magari era il meglio che si poteva trovare in circolazione, ma che non incise più di tanto sulla produzione di album come Hot Space e The Works, salvandosi per the Game...
e voi che ne pensate?


[Modificato da fabio3076 22/06/2007 12.57]

DragonflyTrumpeter
00venerdì 22 giugno 2007 12:36
D'accordissimo con te, fabio3076... Roy Thomas Baker rimane insuperato, secondo il mio modo di vedere! [SM=g27811]
DavBS
00venerdì 22 giugno 2007 12:57
Re:

Scritto da: fabio3076 22/06/2007 11.49


Penso che l'accoppiata Mike Stone-Roy Thomas Baker sia rimasta insuperabile nel corso degli anni...Personalmente ritengo Mike Stone il miglior ingegnere del suono che i Queen abbiano mai avuto e Roy Thomas Baker il produttore che di più mise in evidenza e portò al massimo le capacità dei nostri...colloco David Richards come secondo perchè l'intero album Innuendo, e alcune canzoni di AKOM e The Miracle sono davvero ben Prodotti...seguono i Queen da soli, che produssero ADATR con risultati inferiori ad ANATO, ma sempre di buon livello, e per ultimo Mack, che sì magari era il meglio che si poteva trovare in circolazione, ma che non incise più di tanto sulla produzione di album come Hot Space e The Works, salvandosi per the Game...
e voi che ne pensate?





concordo tranne che per Mack...

lui incise profondamente in quei due album, che suonano proprio come dovrebbero suonare gli album di Mack...

il fatto che siano diversi dai precedenti o prodottu superficialmente non è perchè furono affidati a Mack ma semplicemente perchè il concetto di produzione di Mack è proprio questo.

Mack ha influito molto sui Queen..e il suo apporto agli album prodotti da lui è molto evidente e importante
fabio3076
00venerdì 22 giugno 2007 13:15
Re: Re:

Scritto da: DavBS 22/06/2007 12.57


concordo tranne che per Mack...

lui incise profondamente in quei due album, che suonano proprio come dovrebbero suonare gli album di Mack...

il fatto che siano diversi dai precedenti o prodottu superficialmente non è perchè furono affidati a Mack ma semplicemente perchè il concetto di produzione di Mack è proprio questo.

Mack ha influito molto sui Queen..e il suo apporto agli album prodotti da lui è molto evidente e importante



Forse il termine che ho usato, "incise" ,è incompleto..dovevo aggiungere "in malo modo" [SM=g27824] ...volevo intedere che si vede la mano di Mack, sicuramente, ma giudico mediocre il suo apporto come co-produttore e come ingegnere del suono...per esempio,tutta sta bravura [SM=g27814] che Roger gli ha sempre attribuito nel registrare i suoni della batteria non la vedo e soprattutto non la sento [SM=g27820]: !!...Freddie ne usciva pazzo...lo adorava perchè da Mack riusciva a ottenere il sound e lo stile che a lui piaceva in quel periodo..ma complessivamente rimango della mia idea!!


lasthorizon
00venerdì 22 giugno 2007 16:17
I miei favori vanno tutti a David Richards! Ha dato al sound della band l'eleganza e la potenza di Innuendo, dosando il corretto uso di sinth ed effetti vari, come già anticipato in The Miracle! Credo che mai prima del '91 la band abbia tirato fuori un sound così intenso.
fabio3076
00venerdì 22 giugno 2007 16:53
Re:

Scritto da: lasthorizon 22/06/2007 16.17
I miei favori vanno tutti a David Richards! Ha dato al sound della band l'eleganza e la potenza di Innuendo, dosando il corretto uso di sinth ed effetti vari, come già anticipato in The Miracle! Credo che mai prima del '91 la band abbia tirato fuori un sound così intenso.



A me di Richards ha sempre colpito il fatto che riuscì a rendere al massimo in maniera straordinaria ogni strumento preso singolarmente, a partire dalla batteria di Roger passando per la Red Special ed infine esaltando l'aggressività e la dolcezza della voce di Freddie...messi insieme danno un sound davvero "pieno" e inoltre non mortificò nessuna parte strumentale...


Tony Iommi 84
00sabato 23 giugno 2007 11:55
Per quanto riguarda la qualità dei primi album secondo me più importante è stato Mike Stone (dopotutto ADTR non è diverso da ANATO come sound) che Roy e quest'ultimo non lo vedo poi così tanto influente nelle scelte dei Queen, perchè li lasciava fare molto (vedi l'intervista di Bohemian Rhapsody dove tutti assecondavano le richieste di Freddie senza battere ciglio)...dopotutto i Queen in quel periodo avevano un ben progetto ben definito e sapevano quello che volevano essere e cosa volevano fare, quindi persone esterne avrebbero influito veramente poco se non in termini di denaro...

Mentre invece Mack diede una nuova identità ai Queen, che agli inizi degli '80 (vedi lo spezzettato the game, metà jazz e metà hot space) non avevano ben chiaro cosa dovevano fare e come dovevano fare le cose...Mack è stata la loro fortuna, altrimenti non so se sarebbero stati in grado di creare qualcosa con un sound adatto ai tempi...potevano fare canzoni bellissime, ma il sound è fondamentale e se non sei al passo con i tempi vieni tagliato fuori...ok, hot space poi non ebbe il successo sperato, ma non fosse stato per Mack i Queen sarebbero entrati in crisi perchè o non sarebbbero riusciti a stare al passo con i tempi creando album che non se li sarebbe filati nessuno o addirittura a non trovare più nuova ispirazione..Mack può piacere o no (a me piace in hot space ma non in The Works), ma senza di lui i Queen non sarebbero andati avanti, questo è evidente...oltrettutto le produzioni di quegli album non li definirei proprio "anni '80", ma "Mackiane" perchè gli anni '80 furono caratteristici per la voglia di sperimentare i suoni, a differenza dei '70 e quindi anche in questo i Queen si distinsero da altri sound anni '80...(infatti gli album solisti di Freddie e Roger sono tipicamente anni '80, ma non hanno un sound Mackiano...)

David Richards: beh, il sound del 1989-1991 è quello che preferisco, però c'è da dire che gli anni '90 sono alle porte ed è ovvio che ci sia questo sound così potente e più nitido, quindi non penso che influì chissa quanto...

[Modificato da Tony Iommi 84 23/06/2007 11.57]

SebastianMelmoth
00domenica 17 aprile 2011 20:49
Non so se masticate un po' i dietro le quinte della scena musicale, io prima di interessarmici di maledetto negli anni della mia adolescenza leggevo - ad esempio - i libretti degli album dei Queen e vedevo scritto: "prodotto da Roy Thomas Baker", "prodotto da Queen e Mack"... e mi figuravo questi due dietro il mixer a tirar su e giù le manopole.
Be': oggi ho capito che, band permettendo, i produttori hanno un ruolo molto ma molto più centrale nella genesi e nello sviluppo di un disco. In alcuni casi possono addirittura venir considerati come un surrogato del direttore d'orchestra (solo che dirige il processo di - appunto - produzione... di vera e propria realizzazione del prodotto musicale...) o di un quinto musicista aggregato.
Forniscono idee, danno un punto di vista "esterno" alla band sul materiale su cui si lavora... poi a seconda di chi è il produttore c'è chi è più specializzato nelle operazioni di mixaggio, chi nell'aggiunta e/o nella modifica di suoni (per assurdo l'intro di One Vision è una di quelle cose in cui è specializzato un certo Flood, produttore degli U2, degli Smashing Pumpkins...), chi invece come Daniel Lanois (produttore di U2, Bob Dylan...) magari imbraccia una seconda chitarra... o magari come nel caso di David Richards in Made in Heaven tira fuori un'intera canzone dal nulla.

La mia impressione è che i Queen non abbiano mai lavorato con chissà quali grossi produttori. Eccezion fatta, forse, per Roy Thomas Baker, che difatti li ha aiutati a realizzare quelli che da molti sono considerati i loro album migliori, i primi quattro.
Fateci caso: poi hanno cambiato produttori. E non sempre gli album sono stati all'altezza dei primi 4.
In realtà non ho veri elementi per squalificare un produttore ai danni di un altro. Guardo soprattutto a ciò che hanno realizzato in carriera. Roy Thomas Baker ha prodotto molti album bellissimi, mentre gli altri non ho davvero trovato informazioni all'altezza (colpa mia?).

Voi conoscete i produttori dei Queen? La band ha mai espresso apprezzamenti o critiche nei confronti dei propri "producers"?
Io ho sempre pensato... tra le altre cose... che se un album come Hot Space avesse potuto avvalersi della produzione di Quincy Jones (leggendario produttore della Motown e dei lavori di Michael Jackson come Thriller) be', si sarebbe rivelato il Thriller che invece fece uscire qualche tempo dopo Michael Jackson (non nascondendo una piccola influenza dei Queen... anche se sull'album Thriller in realtà ciò che si sente è soprattutto lo stile e la produzione di Quincy Jones).

Ma cos'ha spinto i Queen a un certo punto a non volersi più avvalere di produttori più collaboratori che meri tecnici del suono? Cavoli, la figura del produttore è utile perché ti aiuta a tirar fuori la musica che c'è in te, ti tiene sempre concentrato sul lavoro (chiaramente ci dev'esere feeling), ti sprona, ti fornisce idee... pensate a Under Pressure. Be', la presenza di Bowie come "collaboratore" alla canzone, ha aiutato i Queen a esprimersi su un territorio musicale un po' atipico per loro, nel senso che non ci sono molte canzoni dei Queen che suonano come Under Pressure...
The Millionaire
00giovedì 21 aprile 2011 02:26
Guarda mi dispiace che sia passata inosservata una discussione davvero tanto interessante.

Ma il discorso è lungo, ora vò a nanna, domani ti rispondo sicuro.

;-)
lasthorizon
00giovedì 21 aprile 2011 12:55
Il tema è molto interessante e per certi versi sottovalutato anche da noi fans che abbiamo sempre ritenuto il sound dei Queen frutto esclusivo della band stessa.

Negli anni, invece, mi sono convinto che molto spesso tante scelte sono state determinate dai produttori ai quali sono affiancati, tanto che le differenze tra un disco prodotto con un Mack e uno fatto con Richards sono più che evidenti.

Io credo che in ogni caso i Queen non si siano mai fatti condizionare dal produttore del momento. Semmai hanno sempre cercato di affiancarsi a chi era in grado di capire ciò che volevano e, quindi, di esaltarne le potenzialità. Ma ovviamente molto dipende anche dalla personalità del produttore. Uno come Alan Parson ha inevitabilmente finito per determinare in qualche modo lo stile dei Pink Floyd, tanto che i suoi album "Project" sembrano cugini di quelli dei Pink.

Allo stesso modo un produttore come Brian Eno ha conferito al sound degli U2 delle caratteristiche che probabilmente da soli non avrebbero mai potuto raggiungere, almeno secondo me.

Nei Queen invece non ho mai riscontrato tale "dominio" del produttore sul gruppo, anche perchè è inverosimile che quei 4 si facessero guidare o condizionare da un quinto soggetto.

Oggi è vero comunque che i produttori la fanno da padroni: scelgono i membri del gruppo, lo stile, i suoni....letteralmente sono loro a comandare il processo creativo. E infatti la musica di oggi è tutta uguale perchè alla fine dietro i dischi ci sono sempre le stesse persone che, trovato un percorso vincente, lo sfruttano fino alla nausea. Quindi gli artisti oggi sono molto meno libero, anzi molto meno artisti di una volta.
fraccobaldo79
00giovedì 21 aprile 2011 14:36
argomento molto interessante che secondo me si può prestare a piu interpretazioni. io parlo della mia esperienza di ascoltatore e dico la mia senza avere pretese di verità assoluta

Il produttore è quello che caccia il soldo. Quindi fa un investimento, quindi nella maggior parte dei casi influenza e decide le sonorità dell album. Ci sono dei produttori che sono riconoscibili addirittura dal suono della batteria come Mutt Lange che haprodotto Def Leppard, Bryan Adams e la moglie Shania Twain. Se ascoltate i dischi di questi tre combaciano perfettamente.
Don Was ad esempio è famoso per la cura dei suoni, per dare un senso di perfezione e a me nn piace molto, non lo trovo molto adatto al rock.
Spesso, uno stesso produttore fa suonare due dischi in modo completamente diverso. penso a Brendan O brien che ha prodotto gli ultimi del boss, facendo un lavoro secondo me mediocre (con la e street band relegata a band di passaggio) e molti dei pearl jam (vs su tutti) che sono quelli che hanno il sound che mi piace di piu. Da ciò deduco che l artista dice la sua sul suono da adottare.

Nel caso dei queen la situazione si complica. Roy Thomas baker ha prodotto i primi dischi e Jazz e secondo me la differenza si sente, nonostante dietro la consolle ci fosse sempre il biondo cocainomane.
Il sound mi piace molto di piu nei dischi non prodotti dda lui (ADATR E NOTW), molto piu secchi e senza fronzoli. Mack ha dato un suono piu tagliente alla chitarra ma pare fosse un produttore molto brano nei suoni di tipo danzereccio. David Richards non l ho inquadrato bene tranne nell ultimo made in heaven che sembra un po di plastica. Ma i queen di solito co producevano i loro dischi per cui la loro influenza era molto forte, quindi la decisione finale spettava a loro e ancor di piu all autore del pezzo.
The Millionaire
00giovedì 21 aprile 2011 15:20
Innanzitutto credo che ci sia da chiarire un aspetto, il produttore in questo caso non è quello che caccia i soldi, cioè Baker (o chi per lui) era semplicemente un tecnico del suono dipendente dell'etichetta (la Parlophone) che svolgeva il suo lavoro.

Certo possono anche esserci produttori che investono il loro denaro per un progetto, ma non credo questo sia il caso dei Queen.

Comunque sia la figura del produttore è controversa e spesso sottovalutata, ma è assolutamente determinante nella musica.

Secondo me Roy Thomas Baker è un pò sopravvalutato, e senza addentrarmi troppo nei tecnicismi (che a dire il vero sto ancora imparando) vi do una dimostrazione abbastanza semplice.

Queen: produttore Roy Thomas Baker... produzione un pò così e così, la batteria non è il massimo e i cori non sono proprio omogenei.

A Night At The Opera: produttore Roy Thomas Baker con l'assistenza di Mike Stone, disco PERFETTO dal punto di vista della produzione.

A Day At The Races: produttori Queen con l'assistenza di Mike Stone, altro disco perfetto come produzione (a prescindere dall'aspetto compositivo).

News Of The World: Queen e Mike Stone, ottima produzione anche qui.

Jazz: torna il buon vecchio Roy da solo, e il disco suona di una piattezza imbarazzate, la batteria sembra registrata con i fustini del Dash e anche i pezzi più rock si afflosciano.


Tutto questo per dire cosa? Che il vero genio della produzione anni 70 dei Queen era Mike Stone!! :-D

Poi i Queen si affideranno a Mack per i successivi 4 album raggiungendo risultati alterni, alcune pagine (più pop, funky etc) avranno una produzione fantastica, invece secondo me Mack (e gli stessi Queen) tendevano a sottovalutare i pezzi hard rock e il sound potente che esprimevano sul palco, infatti quasi tutti i pezzi hard rock dei primi anni 80 suonano davvero piatti.

Con Magic la produzione torna di nuovo ai Queen affiancati da David Richards e si sente che col tempo e l'esperienza i nostri sono diventati ottimi produttori, finalmente anche i pezzi rock tornano allo splendore e la carica di un tempo.

Certo The Miracle (secondo me) è una specie di "Get Back" Made in Queen... volevano tornare ad un sound più grezzo e diretto, ma ci sono riusciti solo in parte, infatti qualche pezzo sembra uscire dai primi anni 80 per la piattezza (Scandal, Party, Rain Must Fall).

Poi vabbè, in Innuendo sapendo che non c'era più molto tempo da perdere hanno deciso di fare il capolavoro e secondo me è il disco prodotto nel modo migliore.

Made in Heaven è un capitolo a parte, ma anch'esso ha una produzione fantastica, sulla linea di Innuendo (però secondo me ha qualcosina in meno).
DavBS
00giovedì 21 aprile 2011 15:33
Re:
The Millionaire, 21/04/2011 15.20:

Tutto questo per dire cosa? Che il vero genio della produzione anni 70 dei Queen era Mike Stone!! :-D





beh, ma questo lo hanno detto anche gli stessi Queen
Ihatethe80s
00giovedì 21 aprile 2011 15:37
Tutto giusto quello che scrivete ma per me il vero mistero è la produzione orrenda di Jazz. Non la capisco ancora. Ma chi gliel'ha fatto fare? Ci stavano con la testa? Non sentivano che per la maggior parte sono registrati malissimo e prodotti anche peggio? Oppure hanno visto tutto come una prova generale dei nuovi studio di Montreux? Boh?
DavBS
00giovedì 21 aprile 2011 15:37
unito ad altra discussione già esistente
The Millionaire
00giovedì 21 aprile 2011 15:38
Re: Re:
DavBS, 21/04/2011 15.33:




beh, ma questo lo hanno detto anche gli stessi Queen




Ma molti ancora non lo sanno [SM=g8585]
MercuryMayDeaconTaylor
00giovedì 21 aprile 2011 17:25
in effetti, il "genio" li in mezzo era mike stone! Tutte le idee improbabili che freddie o brian tiravano fuori era lui ad assecondarle...
Roy Thomas Baker diciamo che ad oggi è piu la fama che s'è creato x aver prodotto a night at the opera, che effettivamente la sua bravura...
I suoi lavori successivi ai Queen sono a dir poco orripilanti... per non parlare delle condizioni in cui arrivava in studio....altro che piste per registrare....

Mack era un profondo conoscitore dei sintetizzatori, i Queen non avrebbero mai tirato fuori quei suoni per flash, game, hot space e works senza di lui...anche se i suoi missaggi erano molto orientati alla pop-dance x certi versi...

David Richards subentrò in un momento in cui erano i Queen a dirgli cosa doveva fare!

A quanto ho potuto vedere comunque, i Queen a parte i primi lavori in cui peccavano d'esperienza, si sono sempre affidati a qualcuno che assecondava le loro scelte, senza interferire troppo nella composizione e nel suonato.
Cioè per dirvi, non avrebbero mai registrato con gente tipo Desmond Child, Bob Ezrin ecc.ecc. gente che è capace di tirarti fuori un album dal nulla (vedi il rilancio degli aerosmith e di alice cooper sul finire degli anni '80 tutto merito di child)
I queen volevano lavorare in santa pace, avendo affianco qualcuno che ne capisse di elettronica e di nuove tecnologie.

Anche oggi, si affidano a Justin Shirley-Smith, che da collaboratore di Richards è diventato produttore vero e proprio! Ma la sua figura la vedo sempre come quello a cui Roger dice "come diamine si mette il reverbero su questa traccia?" Va lui e alza la manopola giusta....tutto qui....

Ovviamente questo ha i suoi pro e i suoi contro. I pro sono che la musica dei queen non è stata mai intaccata da produttori esuberanti, i contro è che un produttore alla Desmond Child o alla Mutt Lange forse qualche "slancio" compositivo piu efficace, l'avrebbe dato in alcune composizioni...
fraccobaldo79
00giovedì 21 aprile 2011 17:33
Re:
MercuryMayDeaconTaylor, 21/04/2011 17.25:

per non parlare delle condizioni in cui arrivava in studio....altro che piste per registrare....





io l ho sospettato dalla faccia. tu invece sembri conoscere qualche aneddoto...RACCONTA!
MercuryMayDeaconTaylor
00giovedì 21 aprile 2011 19:08
no guarda niente di che, però dopo che produsse il secondo disco dei darkness in cui nella prima traccia si sente la strisciata di coca e successivamente il cantante dichiarò i suoi problemi di droga ponendo fine al gruppo....si vociferò che insomma, l'ingresso di Roy thomas baker non avesse fatto granchè bene al tentativo di farlo smettere....
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