I need something

Continuo a scontrarmi con il passato che mi tormenta, e non riesco a darmi pace. Le continue vittorie non leniscono la mia rabbia, il mio continuo dominio non sazia la mia voglia di vendetta.
Il passato continua a ronzarmi attorno, e tutto questo mi lascia totalmente indifferente.
Credevo di poter dar libero sfogo ai miei sentimenti, una volta giunti alla soluzione del tutto. Non ci sono più dubbi, colui che ha dato origine alla mia misera esistenza è venuto allo scoperto, nel modo peggiore possibile. Eppure non mi sento realizzato, fatico a trovar stimoli per poter andare avanti, fatico a provare rabbia nei suoi confronti. Ma…
Allo stesso tempo, fatico a provare pietà per lui. Non comprendo questa situazione di stallo, la trovo assolutamente ridicola e inutile. Eppure non riesco a compiere l’ultimo passo, quel “qualcosa” che mi permetterebbe di impegnarmi al massimo, quello stimolo che credevo di aver trovato.



I need something.

Il coraggio l’ho trovato strada facendo, non subito.
Non avevo, in principio, la forza necessaria per reagire a questa rivelazione, mi ero lasciato andare e ognuno poteva disporre di me come meglio credeva. Il mio corpo e il mio spirito erano in completa balia del fato, anche un signor nessuno avrebbe potuto avere la meglio su di me.
Fortunatamente, questa situazione è mutata in breve a mio favore. Ho compreso che mettermi in gioco sarebbe stata la carta vincente, ed i fatti mi han dato ragione. Credevo che rischiando il tutto per tutto sarei riuscito a trovare dentro di me le motivazioni adatte, ma sono ancora qua a chiedermi cosa manca alla mia completa maturazione.



I need something.

La rabbia non mi è mai mancata, sin da giovane.
La società si è rivelata per quello che è in realtà, il nemico principale della vita di un ragazzo di strada. Nessuno comprende le motivazioni che ti spingono a compiere certe azioni, probabilmente per la troneggiante posizione di benessere che pervade la maggioranza della gente.
Nessuno pensa alle difficoltà che si possono incontrare quotidianamente se non si possiede una casa, se non si ha cibo con il quale potersi sfamare.
Avevo fame, moltissima fame.
Ed ero povero, molto povero.
Non avevo altre possibilità, ma nessuno si sforzava di comprendermi, perciò per quale motivo avrei dovuto comprendere io gli altri? Questa superbia della gente nei confronti di noi emarginati non l’ho mai compresa, ma è servita comunque a farmi covare quel sentimento di rabbia che mi ha permesso, una volta trovata la mia vera dimensione, di emergere.



I need something.

Giocare d’astuzia è sempre stato il mio forte.
Molte vittorie sono nate da questo concetto di fondo, la mia superiorità intellettiva nei confronti altrui. Non ho una formazione professionale tale da potermi considerare intelligente o sapiente, ma non è necessario conoscere la fisica, la matematica o l’arte per potersi considerare più astuti.
Vivere nelle condizioni alle quali ho vissuto io non è certamente semplice, poiché nei quartieri malfamati vige la legge del più forte, meglio conosciuta come la legge della giungla.

IL PIU’ FORTE SOPRAVVIVE, IL PIU’ DEBOLE SOCCOMBE.

La forza bruta non basta a lenire lacune mentali. Se ti trovi di fronte ad un uomo di due metri e di oltre 150 kg di peso, esser allenato a dure battaglie non basta affatto. Ed è proprio lì che entra in gioco la tua capacità di saper valutare il da farsi, è li che viene messo in risalto il tuo spirito d’iniziativa.
Non ero di certo la mente più brillante del quartiere, ma se sono ancora vivo un motivo ci sarà.



I need something.

Il rispetto e la capacità di non sottovalutare gli ostacoli che mi si presentano l’ho compresa da poco.
Ero abituato a ridere del pericolo, e a non rendermi conto dell’effettivo rischio che correvo nell’intraprendere certe decisioni. Ho messo a repentaglio la vita mia e quella di mia moglie in più frangenti, ma ho finalmente compreso.
Ho compreso che giocare con la vita mia non è uno scherzo.
Ho compreso che giocare con la vita altrui è folle.
Ho compreso che giocare con la vita di una persona a te cara è da immaturi.
Ora sono maturo, o almeno credo di esserlo. Ma non sta a me giudicare, lascio a voi formulare ipotesi sul mio conto, poiché la mia idea non coinciderà mai con quella degli altri. Su nulla.



I need something.

L’esperienza che ho accumulato in quest’ultimo anno mi ha fortificato ulteriormente. Un’infanzia di stenti superata di slancio. Fatica e riposo, sudore e freschezza, disfatte e trionfi si sono susseguiti con irregolare cadenza. Ma ogni singolo episodio mi ha reso un po’ più migliore rispetto al giorno precedente, e un po’ meno valido rispetto al giorno successivo.

Ma allora, perché sono così deluso da questo feud?
Perché non vorrei avere questo match finale, decisivo per la mia carriera di wrestler e per il mio onore di figlio ferito?
Forse perché, al di fuori di mia moglie, non avrò nessuno a cui telefonare una volta finito il match, per sfogarmi a cuore aperto. Forse perché non ho qualcuno a cui parlare di ogni problema che mi assilla, non ho qualcuno a cui raccontare le mie disavventure.
Mi manca una figura del genere.
Mi manca qualcuno che possa sopperire a tale defezione.
Mia madre, quella santa donna, è in viaggio da chissà quanto per chissà dove, fuggiasca, incapace di mantenere fede ai suoi impegni.
Mia sorella mi conosce poco o nulla per potermi giudicare e consigliare al meglio.
Rimane solo una persona, una singola persona. L’unica in grado di darmi quel qualcosa che mi manca. L’unica in grado di fornire ciò di cui ho bisogno.
Parlo di lui. Così vicino, ma al tempo stesso così lontano. Ho bisogno di te, ne ho davvero bisogno Jack…ma non lo ammetterò mai. Forse.



I need something.
I need a father.

Bello, conciso, significativo... E' l'esempio vivente di come dovrebbe essere sviluppato uno Shorthought. Forse un poco forzato, ma davvero poco. Nulla di chè.
In principio appare come un work qualunque, ben scritto e scorrevole... A lungo andare migliora sempre più, attirando l'interesse dei lettori e chiudendo il tutto con un finale ad effetto che racchiude in sè l'intero concetto del lavoro.
Mi ricorda molto il mio stile... Ma è un'idea sviluppata in maniera molto differente dal mio solito. Bè, insomma... Mi piace, realistico e un tantino passionale, ma quel che serve per acquistare un pizzico di pathos.

si vede che questo stile lo usano in molti, perchè la frase ripetitiva ad effetto la uso parecchio anchio, anche se ultimamente non tanto. Dave sta diventando uno dei punti fissi della zona alta del main event e con questo spot di certo arriva a livelli molto alti. E' uno spot costruito perfettamente e ha una cosa che mi fa dare voti alti: ti attira e ti tieni li a leggere che succede. Ecco per me uno spot deve farti arrivare alla fine con il fiato in gola, farti porre delle domande e questo ci è riuscito. Bravo Dave.

cavolo, Davide, bellissimo lavoro. :Sm1: Devo dare il massimo per battere il tuo spot. Quindi, in bocca al lupo e che vinca il migliore, il finale mi ha fatto venire i brividi. :Sm1:

spot lento e macchinoso, ma il finale è splendido, vale la pena di leggerlo solo per quello. ottimo stile di scrittura, pecca un pò l'impaginazione.


in bocca al lupo a te e max! :Sm1:

Vi ringrazio per i commenti!
Lo spot è volutamente lento x mettere in risalto il carattere a tratti malinconico di Denny, mentre il finale spiega il perchè di tutto ciò!
Thanks a lot :Sm1:

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Scritto da: wordlife85 12/09/2006 23.42
Vi ringrazio per i commenti!
Lo spot è volutamente lento x mettere in risalto il carattere a tratti malinconico di Denny, mentre il finale spiega il perchè di tutto ciò!
Thanks a lot :Sm1:

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Sai che l'avevo intuito dal post precedente? :

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Scritto da: TheLT 13/09/2006 0.01
Sai che l'avevo intuito dal post precedente? :

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E non si comprende come sia possibile : mi ha messo due volte lo stesso post senza un perchè!

Ah, ma come è bello esser moderatori e poter cancellare il mio post : Via l'errore, via il giudizio :

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Scritto da: wordlife85 13/09/2006 0.28


E non si comprende come sia possibile : mi ha messo due volte lo stesso post senza un perchè!

Ah, ma come è bello esser moderatori e poter cancellare il mio post : Via l'errore, via il giudizio :

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fottiti : : :

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Scritto da: wordlife85 13/09/2006 0.28


E non si comprende come sia possibile : mi ha messo due volte lo stesso post senza un perchè!

Ah, ma come è bello esser moderatori e poter cancellare il mio post : Via l'errore, via il giudizio :

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Che bugiardo! Erano due post leggermente differenti e con due minuti di distanza! :ahsisi

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Scritto da: TheLT 13/09/2006 23.44
Che bugiardo! Erano due post leggermente differenti e con due minuti di distanza! :ahsisi

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Allora c'è qualcuno che ha scoperto la mia password, non vedo altra soluzione, non sono mica così scemo da fare due post uguali in 2 minuti eh : :
Chi è che ha scritto?

è veramente uno spot bellissimo... Bravissimo, ti faccio i miei complimenti :Sm1:

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Scritto da: wordlife85 14/09/2006 12.57


Allora c'è qualcuno che ha scoperto la mia password, non vedo altra soluzione, non sono mica così scemo da fare due post uguali in 2 minuti eh : :
Chi è che ha scritto?

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no, probabilmente ha postato due messaggi in uno. Le password sono criptate, cmq c'è il pannello di sicurezza dove puoi vedere gli ip di tutte le persone che entrano.