I gruppi di pallavolo

Visto che in un altro topic è stato gettato un sasso nello stagno relativamente all'organizzazione dei gruppi e di come vengono gestiti da parte delle società, accennando anche ad alcune "furbizie" adottate a mò di specchietto per le allodole da parte di talune società, ho voluto parire questo nuovo topic.

L'intenzione sarebbe quella di descrivere un po' quali sono i modelli che vengono adottati in giro e capirne quali siano i vantaggi e svantaggi, piuttosto che "sparlare" di questa/quella società (anche se le polemiche solitamente fanno audience!!!).
In particolare, quali sono secondo voi le età in cui suddividere gli/le atleti/e, da che età partire con i campionati, quali criteri di selezione adottare, sempre che se ne adottino, e quali e quanti allenamenti/campionati/partite far disputare ai vari gruppi.

Questo un po' a tutti i livelli e con questo intendo sia una società strutturata ed organizzata che una con meno organizzazione e con spirito meno agonistico e più sociale. Questo è anche un invito ad essere sì "idealisti" ma tenendo i piedi per terra e calando l'ideale nella realtà.

Ovvio che altri o diversi argomenti potrebbero nascere discutendo.

Quando avrò tempo non mancherò di portarvi le mie idee anche se qualcuno, probabilmente, già le conosce.

sparo per primo alcune considerazioni in proposito. Parlo del femminile perché del maschile conosco poco o nulla. Non credo ci sia una tabella per definire a quali età un giocatore debba fare una categoria piuttosto di un'altra. Se si parla di giovanile il discorso credo sia più fisico che altro. Se la Foppa con le annate 2002 gioca under 13 e under 14, non credo ci sia nulla di azzardato, per caratteristiche fisiche, ore di allenamento e livello di selezione. Ma se tutti facciamo questa scelta allora l'under 14 diventa di un livello imbarazzante. Se una ragazzina 2002 con certe caratteristiche gioca coi 2001 in under 14 il discorso è diverso. Stesse considerazioni per l’under 16, con i 2 gironi di eccellenza nati con le migliori intenzioni, che sono diventati tutto fuorché quello per cui erano pensati. Troppe squadre che avrebbero dovuto aspettare una stagione e invece hanno avuto fretta di richiedere la partecipazione. Se davvero così forti, perché non provare a vincere il girone tradizionale e arrivare a giocarsi le fasi finali guadagnandole sul campo. Personalmente non capisco che cosa ci sia di costruttivo o istruttivo nel perdere sempre 3-0 con parziali imbarazzanti. Per le divisioni, credo ci vorrà ancora qualche stagione per un livellamento verso l’alto, ma non mi aspetto molto di più. Però anche qui credo si dovrebbe preferire il merito. Se la stagione precedente vinci con un under 14 la terza divisione, probabilmente in seconda ci stai benissimo, ma se quell'under 14 non ha fatto nulla di che, stare in seconda potrebbe essere un azzardo. Le valutazioni le devono fare le varie società e gli stessi allenatori. Sperando che la categoria non sia usata come specchietto per attrarre giocatrici, ma come passo di una crescita ponderata. Credo ci sia una corsa a fare le cose precocemente. Come se arrivare a giocare in serie D e C, per restare al regionale, a 23-25 anni fosse un fallimento. Ma arrivarci a 16-18, da immatura e impreparata, è un successo? Forse bisognerebbe avere più pazienza e dare alle giocatrici il tempo necessario. E l'allenatore, in questo caso, deve avere un ruolo importante nella scelta, e capire i limiti della propria squadra. Non capisco sta fretta. Anche perché è facile poi creare dei “fenomeni” che a 14-16 anni giocano in seconda e poi????

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Troppe squadre che avrebbero dovuto aspettare una stagione e invece hanno avuto fretta di richiedere la partecipazione. Se davvero così forti, perché non provare a vincere il girone tradizionale e arrivare a giocarsi le fasi finali guadagnandole sul campo.

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Non credo sia questa la motivazione visto che nei gironi di eccellenza passano solo le prime tre (per le qualificazioni regionali) e le prime due (per le finali provinciali).Le squadre che stanno perdendo 3-0 con parziali imbarazzanti credo che abbiano fatto il ragionamento inverso, e cioè che è inutile fare gironi di basso livello solo per arrivare alle finali di qualificazione o provinciali.. molto meglio giocare partite con squadre più forti e non passare quest'anno. Non so se poi sia davvero la cosa migliore da fare... ma sicuro non credo volessero giocare finali non meritate. (anche perchè non si qualificheranno a queste finali)

Aggiungo una considerazione. Bergamo è l'unica provincia in Italia che indice gironi eccellenza senza dare a tutte la possibilità di qualificarsi alle finali di qualificazione al regionale o alle finali provinciali. Personalmente ritengo che le quarte dei due gironi di eccellenza siano alla pari (se non più forti) delle seconde degli altri gironi.

Matteo

Scusami Matteo, ma forse non mi sono spiegato bene. Io intendo dire che se vuoi entrare in eccellenza, lo devi dimostrare sul campo. Quest'anno ti smazzi il girone classico, dimostri di poterlo vincere o arrivare secondo etc etc e poi incontri le squadre di eccellenza nelle fasi finali. Allora te lo sei meritato. Richiedere l'iscrizione all'eccellenza, o non rinunciarvi se non più all'altezza (penso alle squadre con tanti 98 che sono uscite dall'annata), è una scorciatoia per giocare partite impegnative senza averne merito. Infatti, come dici tu, la quarta del girone di eccellenza è quasi sicuramente meglio di molte seconde tradizionali, ma l'ultima del girone di eccellenza che perde i set al 15, non credo sia sicuramente così più forte delle prime tradizionali. E il senso del girone di eccellenza si svilisce con partite non costruttive ne per chi perde ne per chi vince. Aver allargato l'eccellenza ha poi portato alla conseguenza del taglio dei play off, con la considerazione finale che hai fatto tu. L'idea del girone di eccellenza era per far giocare partite importanti e tirate alle varie squadre, con questi due gironi credo sia venuta un pò meno.
Poi, è evidente che non approvo la partecipazione di alcune squadre all'eccellenza, ma ribadisco che è un opinione personale e quindi appunto opinabile.
ciao a tutti