+cecily+
00giovedì 12 dicembre 2013 09:57
Sarò anche impopolare, ma sta cosa mi sta facendo ragionare un po'.

Ieri sera mio moroso è rimasto bloccato a Vicenza mezz'ora tornando dal lavoro, per questo motivo tutto il nostro equilibrio si è sfracellato facendomi fare le corse per riuscire a tornare puntuale al lavoro alle 21, senza praticamente cenare.
Stamattina altro blocco e mi sono trovata in ufficio con mezz'ora di ritardo.
Per carità piccoli problemi quotidiani che potevano capitare anche senza forconi.
La mia impiegata abita a 30 km dall'ufficio e ci mette circa mezz'ora in più a venire e tornare da lunedì. Non le tolgo di certo la mezz'ora di paga, ma potrei farlo.

Tutto questo per dire che alla fine i disagi li abbiano noi e non le persone contro cui si protesta.

Mi potete replicare, bè aggregati e fai la rivoluzione pure tu. E io allora ti dico, sono scelte, io voglio poterlo fare, valutare i pro e contro e scegliere se scioperare.

Io ho scelto di non farlo a prescindere dal fatto che creda o non creda alla validità di questa manifestazione perchè ho un mutuo da pagare per 30 anni e tra poco ne avrò un altro. Perchè quindi se chiudo qui perdo lavoro e domani sarò un'altra dei disoccupati, perchè il mio stipendio di dicembre è andato in IMU, perchè non ho la tredicesima e ultimamente le tasse mi ammazzano, ma se decido di scioperare il mutuo non me lo bloccano, nè l'imu nè le tasse.

Poi se gli altri che hanno i miei stessi problemi, e so che ce ne sono tanti, decidono di scioperare lo facciano, ma perchè devono rendere la vita difficile alla gente che è come loro e cerca di tirare avanti?
Bò in tutto questo c'è qualcosa che non mi torna.
Il vecchio Gio
00giovedì 12 dicembre 2013 11:55
Mi viene in mente la massima... "la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri"... lo sciopero funziona così, più disagi crei più risultati ottieni.
Secondo me lo sciopero è un'arma efficace solo nel settore della produzione di beni.
Nei servizi è una guerra dei poveri... perchè a pagare sono altri lavoratori, anche in termini economici.
Esempio stupido e banale... ma efficace. Io ho l'abbonamento annuale dei mezzi pubblici, e quando loro scioperano io mi ritrovo per strada, ma comunque per quel giorno avevo già pagato, quindi io ci rimetto il viaggio, lo scioperante ci rimette le ore di paga, l'azienda intasca tutto e se la cava con qualche protesta. [SM=g10303]

Il blocco stradale secondo me è un atto criminale. Avevano parlato di presidi con volantinaggi e manifestazioni informative, così si raccoglie la solidarietà delle persone. Col blocco, oltre a mettere a repentaglio la loro sicurezza, le fai incazzare e te le rigiri contro. [SM=g10650]


radcla
00sabato 14 dicembre 2013 00:12
Re:
+cecily+, 12/12/2013 09:57:

Sarò anche impopolare, ma sta cosa mi sta facendo ragionare un po'.

Ieri sera mio moroso è rimasto bloccato a Vicenza mezz'ora tornando dal lavoro, per questo motivo tutto il nostro equilibrio si è sfracellato facendomi fare le corse per riuscire a tornare puntuale al lavoro alle 21, senza praticamente cenare.
Stamattina altro blocco e mi sono trovata in ufficio con mezz'ora di ritardo.
Per carità piccoli problemi quotidiani che potevano capitare anche senza forconi.
La mia impiegata abita a 30 km dall'ufficio e ci mette circa mezz'ora in più a venire e tornare da lunedì. Non le tolgo di certo la mezz'ora di paga, ma potrei farlo.



Esatto, piccoli problemi quotidiani che è bene restino tali, altrimenti la serenità (o anche solo qualcosa di accostabile ad essa) ce la potremmo dimenticare. Per quanto riguarda la tua impiegata, apprezzo la tua decisione di non farle pagare il ritardo ma la spronerei anche, quando vi siano situazioni di prevedibili ritardi, a "muoversi" con un adeguato anticipo, in modo tale da essere a lavoro in orario o quasi (che poi in alcuni casi l'anticipo non possa essere prevedibile, è cosa che comprendo).


Tutto questo per dire che alla fine i disagi li abbiano noi e non le persone contro cui si protesta.

Mi potete replicare, bè aggregati e fai la rivoluzione pure tu. E io allora ti dico, sono scelte, io voglio poterlo fare, valutare i pro e contro e scegliere se scioperare.

Io ho scelto di non farlo a prescindere dal fatto che creda o non creda alla validità di questa manifestazione perchè ho un mutuo da pagare per 30 anni e tra poco ne avrò un altro. Perchè quindi se chiudo qui perdo lavoro e domani sarò un'altra dei disoccupati, perchè il mio stipendio di dicembre è andato in IMU, perchè non ho la tredicesima e ultimamente le tasse mi ammazzano, ma se decido di scioperare il mutuo non me lo bloccano, nè l'imu nè le tasse.

Poi se gli altri che hanno i miei stessi problemi, e so che ce ne sono tanti, decidono di scioperare lo facciano, ma perchè devono rendere la vita difficile alla gente che è come loro e cerca di tirare avanti?
Bò in tutto questo c'è qualcosa che non mi torna.



Nello specifico dell'attuale "protesta dei forconi" ci sono tante cose che anche a me non tornano.
In via generale, quando si tratta di fare qualcosa che possa portare ad avere benefici a tutti, vale la regola che "tutto ha un costo", ossia il lavoratore che sciopera non avrà la giornata di lavoro in busta paga, il lavoratore autonomo che sciopera non avrà gli introiti della giornata occupata scioperando anziché lavorando.
Ognuno, in base alla propria situazione e alla coscienza civica e senso di solidarietà, decide in autonomia come agire, in queste situazioni.
I cambiamenti (per non citare grosse parole come le "rivoluzioni") hanno anche dei costi e comportano sacrifici.

Personalmente ho grosse riserve verso questa ondata denominata "dei forconi", ma ho anche grosse riserve verso la politica del governo attuale.


SPACC THE BALLS
00lunedì 16 dicembre 2013 17:25
Re:
+cecily+, 12/12/2013 09:57:

Sarò anche impopolare, ma sta cosa mi sta facendo ragionare un po'.

Ieri sera mio moroso è rimasto bloccato a Vicenza mezz'ora tornando dal lavoro, per questo motivo tutto il nostro equilibrio si è sfracellato facendomi fare le corse per riuscire a tornare puntuale al lavoro alle 21, senza praticamente cenare.
Stamattina altro blocco e mi sono trovata in ufficio con mezz'ora di ritardo.
Per carità piccoli problemi quotidiani che potevano capitare anche senza forconi.
La mia impiegata abita a 30 km dall'ufficio e ci mette circa mezz'ora in più a venire e tornare da lunedì. Non le tolgo di certo la mezz'ora di paga, ma potrei farlo.

Tutto questo per dire che alla fine i disagi li abbiano noi e non le persone contro cui si protesta.

Mi potete replicare, bè aggregati e fai la rivoluzione pure tu. E io allora ti dico, sono scelte, io voglio poterlo fare, valutare i pro e contro e scegliere se scioperare.

Io ho scelto di non farlo a prescindere dal fatto che creda o non creda alla validità di questa manifestazione perchè ho un mutuo da pagare per 30 anni e tra poco ne avrò un altro. Perchè quindi se chiudo qui perdo lavoro e domani sarò un'altra dei disoccupati, perchè il mio stipendio di dicembre è andato in IMU, perchè non ho la tredicesima e ultimamente le tasse mi ammazzano, ma se decido di scioperare il mutuo non me lo bloccano, nè l'imu nè le tasse.

Poi se gli altri che hanno i miei stessi problemi, e so che ce ne sono tanti, decidono di scioperare lo facciano, ma perchè devono rendere la vita difficile alla gente che è come loro e cerca di tirare avanti?
Bò in tutto questo c'è qualcosa che non mi torna.

[SM=g8431]




il tobas
00martedì 17 dicembre 2013 11:07
I forconi sono parenti stretti degli allevatori col problema delle quote latte.

Hanno delle rimostranze da fare, probabilmente anche legittime solo che per portarle avanti se ne fregano se danneggiano anche chi sta messo come e peggio di loro quindi non posso aver stima di loro ne dare appoggio morale.
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