I cattolici praticanti: promossi o bocciati?

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SWG
00sabato 2 aprile 2005 19:18
 
Marzo 2005 - SWG per Famiglia Cristiana

color=#000066>Promossi con la sufficienza, ma emergono delle lacune: tra facili e difficili, solo sei domande su dieci hanno registrato infatti una risposta corretta da più di metà del campione. Questa è la fotografia scattata da un'indagine condotto dall’istituto di ricerche SWG per il settimanale Famiglia Cristiana tra 600 cattolici praticanti. 

Ma, nello specifico, a cosa si riferiscono le lacune? Al numero dei Vangeli per esempio: se il 73% dei cattolici praticanti sa che sono 4, colpisce che più di 1 intervistato su 10 nemmeno azzardi un’ipotesi. E se c’è una larga maggioranza (82%) che sa cos’è l’Apocalisse di Giovanni, il libro biblico della rivelazione di Gesù Cristo, diverte sicuramente il 2% che lo ritiene invece un romanzo italiano di fantascienza.

Nonostante il periodo, nemmeno il significato di Pasqua è ben chiaro: dall’indagine emerge infatti che è solo il 59% dei cattolici praticanti ad associarne il giusto senso: “Passaggio”. Per il 19% significa “Agnello” e per il 15% “Festa” o “Banchetto”.

Rispetto invece all’autore del “ Cantico di frate sole”, appare emblematico il 23% di interpellati che non cita San Francesco.

Non sorprende invece la scarsa conoscenza storica dimostrata dagli interpellati sul secolo in cui si tenne il Concilio di Trento: è appena il 34% a dare la risposta corretta (nel Cinquecento).

Se poi il “Diario di un curato di campagna” di Bernanos è praticamente sconosciuto (risponde esattamente solo il 18%), non è nemmeno il caso di parlare dell’”Esamerone”. In quest’ultima domanda, è solo l’11% a dimostrarsi acculturato citando Sant’Ambrogio.

Migliora la situazione quando si parla di ascesi, ossia un cammino di perfezionamento spirituale: il suo significato è infatti conosciuto da una netta maggioranza (68%). Per contro, il 7% pensa sia un ideale filosofico e il resto dei cattolici praticanti preferisce non rispondere.

Infine nemmeno la famosa – e spesso citata – frase “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” sembra avere un autore così scontatamente conosciuto: è infatti il 33% a non attribuirla a Gesù.




Nota informativa:
face=Verdana color=#000066 size=1>Soggetto realizzatore: istituto di ricerche SWG.
Committente - acquirente: Famiglia Cristiana
size=1>
face=Verdana color=#000066 size=1>Tipo di rilevazione: sondaggio telefonico CATI su un campione nazionale di 600 soggetti maggiorenni, cattolici praticanti (su 3.200 contattati).
face=Verdana>Data di esecuzione: 7-10 marzo 2005.
Il documento completo è disponibile sul sito: www.agcom.it

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