I VECCHI TRAM DI ROMA

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apptras
00venerdì 22 settembre 2006 08:37
segue immagini istituto luce (2)
Un incrocio di motrici tranviarie di fronte alla vecchia Termini...



L'edificio è stato demolito per far posto alla nuova stazione che, come si può notare, sta sorgendo in posizione notevolmente arretrata rispetto alla vecchia (i binari che piegano apparentemente verso piazza dei Cinquecento danno un idea di dove arrivava la facciata del vecchio edificio)... Non è ancora stata effettuata la demolizione di parte delle costruzioni legate alla vecchia stazione...



...a lavori terminati, nel 1950, i tram transitano su un percorso rettilineo che parte da via Cavour (con confluenza da via Giovanni Giolitti)...



...e prosegue verso via Marsala, piegando a sinistra subito dopo il grosso fornice aperto in un edificio delle FS (fornice ancora oggi visibile...).




apptras
00venerdì 22 settembre 2006 08:40
immagini istituto luce (3)
Il nodo di scambio di Piazzale Flaminio: un articolata MATER sulla circolare nera, e i capilinea delle linee autobus centrali con vetture Lancia Omicron C (B.425), e Fiat 656 RN.2 (D.1523). Si nota un "primo piano" delle aste di un filobus...



Il percorso tranviario di via Marmorata, con lavori di sistemazione stradale, ancora oggi in esercizio e percorso dalla linea 3 (Stz Trastevere-Valle Giulia).



Altro percorso tranviario attualmente in esercizio (e sempre interessato dai lavori), lungo il viale Regina Elena. Una classica composizione di allora, motrice a otto finestrini con rimorchio a sei sulla linea 19 (S. Maria Maggiore-P.za Zama), in seguito fusa con la linea 8 (P.za Bologna-Termini), nella nuova linea 8/19 (P.za Bologna-Piazza Zama): ridenominata in seguito 7 ed esercitata dal 1963 al 1966 sul percorso piazza Istria-Piazza Zama fu dapprima limitata al percorso piazza Indipendenza-piazza Zama, per i lavori dei sottovia di piazza Croce Rossa, e sarà definitivamente soppressa nel 1972.




A Montesacro, i binari tranviari seguivano il percorso oggi previsto per le autolinee (e la filovia), della zona: l'incrocio è quello tra il viale Adriatico (sulla destra), e via ... (a sinistra): l'operatore sta dando le spalle a piazza Sempione, da dove partiva la linea 7P (con P che stava per prolungata: evidentemente il simbolo del crociato non era ancora stato associato a queste linee): era, quest'ultima, una breve linea circolare che collegava alle altre due linee che raggiungevano la zona dal centro (7 e 7 barrato), le case del fascio dell'attuale via delle Isole Curzolane. Il percorso ufficiale era identificato come C.so Sempione-Viale Ionio, e la linea non deve essere confusa con la 7L, l'altra circolare di Montesacro che da piazza Sempione effettuava il giro di via Maiella, e che all'epoca di questa immagine era già stata soppressa.



Un fotogramma da un inquadratura piuttosto breve. Non si decifra il numero della linea su cui sta lavorando la motrice a sette finestrini, e non siamo riusciti a riconoscere la località. Se qualcuno tra i lettori la riconosce... Si tratta sicuramente di una zona profondamente mutata dagli anni '30 ad oggi, e gli edifici visibili sono probabilmente tutti scomparsi, dal momento che tutto l'arredo urbano appare piuttosto arrangiato alle esigenze dei lavori in corso.



Tramviere
00sabato 23 settembre 2006 11:54
Vecchio tram
Ciao, qualcuno sa dirmi dove ci troviamo, e in che decennio? E' un'immagine estrapolata dal DVD Roma città del Luce, contenente un'interessantissima carrellata di filmati sulla città eterna durante gli anni ruggenti, con un capitolo dedicato proprio ai tram.



PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO

[Modificato da XJ6 26/09/2006 22.33]

Tramviere
00sabato 23 settembre 2006 11:57
...ah, ma vedo che proprio ieri apptras ha avuto la mia stessa idea! Telepatia? Immagino che il DVD sia lo stesso...
pkrainer
00domenica 24 settembre 2006 10:40
viale regina elena?
mi par di capire che non sia il viale Regina Elena di oggi (che mi pare sia stato ricavato dalla parte finale di viale regina Margherita, in anni relativamente recenti), anche perché il 19 non c'entrerebbe affatto. Di quale via si tratterebbe allora?
apptras
00domenica 24 settembre 2006 11:06
Re: viale regina elena?
Per quanto riguarda la linea c'è la storia di fusioni e rinumerazioni... Sul punto esatto non discuto (l'impressione nasce dallo sfondo, che appare in discesa)

[Modificato da XJ6 26/09/2006 22.29]

apptras
00domenica 24 settembre 2006 11:14


potrebbe essere piazza delle crociate? ne discutevamo in gruppo ieri pomeriggio, ed era l'impressione di alcuni...
Roberto Amori
00domenica 24 settembre 2006 11:28
Bellissime
Complimenti ad Apptras per l'ottimo lavoro di ricerca... speriamo vi siano ancora altre sorprese dagli archivi dell'istituto luce.
La foto con l'ubicazione misteriosa mi ricorda, posso benissimo sbagliare, l'ampia curva di Viale del Policlinico con Piazza della Croce Rossa sullo sfondo.
apptras
00domenica 24 settembre 2006 16:07
Re: Bellissime
Sorprese ce ne sono, eccome... In TV ho visto passare, piu o meno di sfuggita, moltissime immagini... Queste sono tratte dal dvd la Roma di Mussolini, e ne ho ricavato quasi 200 screen (contando autobus, filobus, camioncini del latte della STA, la città scomparsa con le demolizioni, etc)...

[Modificato da XJ6 26/09/2006 22.30]

apptras
00domenica 24 settembre 2006 16:16
Re: Vecchio tram
Il tram è su Ponte Garibaldi (l'edificio sullo sfondo, con la torre, è la cosiddetta Casa di Dante di piazza Belli, in Trastevere, cosi chiamata perché sede di uno dei tanti sodalizi che si dedicano allo studio del divino poeta)...
Siamo tra il 1930 e il 1936 (quando la linea fu prolungata a Monte Savello per essere trasformata in autobus due anni dopo),

[Modificato da XJ6 26/09/2006 22.35]

Tramviere
00lunedì 25 settembre 2006 08:35
Grazie
Grazie apptras per le tue precisazioni. Mi sai dire come hai fatto a inserire l'immagine nel corpo del messaggio? Io ancora non sono riuscito a capirlo, dopo essermi letto le regole del forum... [SM=x346222]
apptras
00lunedì 25 settembre 2006 15:06
Re: Grazie

Scritto da: Tramviere 25/09/2006 8.35
Grazie apptras per le tue precisazioni. Mi sai dire come hai fatto a inserire l'immagine nel corpo del messaggio? Io ancora non sono riuscito a capirlo, dopo essermi letto le regole del forum... [SM=x346222]



basta inserire il link dell'immagine tra i TAG [IMG] e [/IMG]
Se, ad esempio, vuoi inserire un immagine simbolo di questa parte del forum, anzitutto cliccala col pulsante destro e scegli proprietà: l'indirizzo web del file (http://www.mondotram.it/images/forumroma.gif) è quello che devi inserire tra i due tag prima indicati, in modo da ottenere



Se rispondi quotando questo msg vedrai com'è strutturato l'insieme dei tag e dei link
Tramviere
00martedì 26 settembre 2006 08:24
Grazie!
Adesso è tutto molto chiaro...



PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO

[Modificato da simopa 26/09/2006 11.36]

apptras
00martedì 26 settembre 2006 17:39
ridurre le immagini
ora devi solo imparare a ridurre la risoluzione delle immagini, in modo che non superino il massimo consentito dal forum. Il modo piu semplice è farne anzitutto una copia, quindi usare il programma front page... riducila manualmente (trascinandola per un angolo in modo da rispettare le proporzioni), quindi premi il pulsante adatta risoluzione. Salvando la pagina che la contiene ti verrà chiesto di confermare il cambiamento di risoluzione. Una volta effettuato il salvataggio l'immagine avrà le nuove dimensioni e il nuovo peso (ridotto), in Kb.
Pagina di front page e file immagine dovrebbero stare nella stessa cartella (in modo che tutto sia piu facile e che puoi usare sempre lo stesso file di frontpage per ridurne altre).
=rosmau=
00mercoledì 4 ottobre 2006 14:55
uscita Mrs 2047
Questa mattina la Mrs 2047 è uscita in giro per la rete tranviaria romana. Il motivo era per svolgere la scuola guidatori. A bordo c'erano alcuni giovani conducenti, da poco assunti e credo che abbiano svolto prove di guida per essere abilitati a portare anche questo tipo di vettura. Sono riuscito a fotografarla una prima volta a Via Manin.



Poi in via Prenestina subito dopo l'incrocio con viale Togliatti.


Saluti. [SM=x346219]
Daniele2595
00mercoledì 4 ottobre 2006 14:57
Bella vettura!! [SM=x346227]
Quante sono le MRS ancora esistenti in ambito ATAC/Trambus?
[SM=x346219]
Daniele
=rosmau=
00mercoledì 4 ottobre 2006 15:06
Per Daniele2595
Le Mrs ancora esistenti in ambito Atac sono tre. La 2035, 2047 e 2137 in versione ristotram.
saluti. [SM=x346219]
Daniele2595
00mercoledì 4 ottobre 2006 15:18
E presso demolitori/collezionisti/altro?

Grazie mille delle info, le MRS mi hanno sempre affascinato!
[SM=x346219]
Daniele
=rosmau=
00mercoledì 4 ottobre 2006 15:37
Per Daniele2595
Proprio oggi apptras ha inserito delle immagini nella sottosezione discussione tram di Roma, dove si vedono in un demolitore alcune rotabili radiati tra cui ci sono due Mrs. Mentre nella sottosezione Stefer sempre apptras ha pubblicato un elenco di materiale di propietà di collezionisti o associazioni, tra cui ci sono anche mrs della Stefer.
Saluti. [SM=x346219]
Daniele2595
00mercoledì 4 ottobre 2006 16:35
Ahi ahi........ho visto le immagini delle MRS dal demolitore....che peccato [SM=x346222] !

Grazie delle info!
[SM=x346219]
Daniele
apptras
00sabato 7 ottobre 2006 08:26
tram a roma primi novecento
Comincio con una foto de "La Domenica del Corriere" del 4 maggio 1912: una 400 SRTO, "perduto il contatto col filo che trasporta la corrente, scese a precipizio insensibile ai freni. All'imbocco di via Cremona, uscita in una curva dalle rotaie, abbattè uno steccato e cadde da sette metri di altezza nel sottostante Foro, sulla Cloaca Massima, infrangendo un blocco di marmo. Un solo ferito grave."


Una 200 e una 400 SRTO (si vedono sullo sfondo altre due motrici serie 200), in via del Plebiscito negli anni '10. La 400 è in servizio sulla linea 1 (San Pietro-Ferrovia Centrale), che sarà autobus, filobus e poi di nuovo autobus, denominato nel 1930 "MB" (Macao-Borgo), e "64" nel 1951. In questa immagine si nota una motrice 200 che sta per svoltare da via Florida sul percorso alternativo di via S. Eufemia (realizzato quando su via del Plebiscito esisteva un solo binario), percorso che portava al Foro Traiano e a via Alessandrina (strada quest'ultima non più esistente, come via di Testa Spaccata e via Cremona, le strade del ritorno di questo itinerario, abbandonato nel 1930). Istituita nel 1899 la linea 1 (che assumerà questo numero nel 1908), è - salvo smentite - la più antica linea urbana di Roma ancora oggi in esercizio.


Lungo la via Nomentana, l'esperimento di presa di corrente mediante i cosiddetti "plots" sistemati tra i due binari. “Il nuovo sistema è a contatto superficiale ed è dovuto a tre italiani, Marco Tullio De Felice, Giorgio Tosi e Alfredo Parboni. Il sistema è caratterizzato dall’impiego di uno speciale commutatore, semplice e solido ed è formato da due circuiti magnetici studiati in modo da avere una considerevole forza di attrazione. La società Romana dei Tramways ha esperimentato questo sistema a Roma” (l’Illustrazione Italiana, 12 gennaio 1902).


Motrice municipale in transito sul Ponte Vittorio. E' uno dei tratti della rete dove (come testimonia la foto a seguire), la linea aerea era attrezzata per le due prese di corrente ad archetto strisciante (Municipale) e trolley a rotella (SRTO).


Ancora Ponte Vittorio, stavolta con motrici 200 e 400 della SRTO.


Sul problema relativo alla diversa presa di corrente delle due aziende la SRTO, con proprio Ordine di Servizio n. 58/1911, dispose che "per disciplinare il regolare svolgersi del servizio sugli incroci tra le nostre linee e quella esercitata dal Comune (Piazza Colonna – Santa Croce in Gerusalemme) si danno provvisoriamente le seguenti disposizioni:

1° ) Le nostre vetture dovranno sempre essere fermate, siano esse dirette in un senso o nell’altro, prima degli incroci:
a) Via Nazionale- Via Agostino Depretis;
b) Piazza dell’Esquilino- Via Cavour.
2°) Le nostre vetture avranno invece la precedenza su quelle comunali, e potranno quindi proseguire la corsa, agli incroci:
a) Via Due Macelli-Via del Tritone;
b) Via dello Statuto-Via Leopardi.
prima dei quali incroci spetta alle vetture comunali in qualsiasi senso procedano di eseguire la fermata.
3°) Per il tratto di via dello Statuto, esercitato cumulativamente dal Comune e dalla Società, si dispone che qualora al quadrivio di via Merulana, Via dello Statuto, Via Giovanni Lanza si presentino contemporaneamente due vetture, una della SRTO proveniente da via Giovanni Lanza e una dell’Azienda proveniente da Via Merulana, avrà la precedenza la vettura della SRTO.”

[Modificato da apptras 07/10/2006 8.42]

apptras
00sabato 7 ottobre 2006 08:30
tram a roma primi novecento (2)
La motrice 324 SRTO, già passata all'ATAG (e quindi rinumerata 1324 e dotata di archetto), in servizio sulla linea 6 (anch'essa ex SRTO).


Visuale dei primi del novecento su via Cesare Battisti. Notare i binari che piegano verso destra, un anello di inversione a doppio senso di marcia che aggirava Palazzo Valentini, di cui non si è mai parlato nei libri scritti sulla storia tranviaria di Roma. Non vi transitarono mai linee in regolare servizio, e veniva utilizzato perlopiù per esigenze di manovra, più raramente per spostare provvisoriamente i capilinea della stazione tranviaria di piazza Venezia (fu fatto per l'inaugurazione del Vittoriano, nel 1911). Fu abolito col passaggio degli impianti da SRTO ad azienda municipale ma i binari non rimossi furono riutilizzati nel 1926, quando per l'abolizione della stazione tranviaria di piazza Venezia fu deciso di attestarvi in via provvisoria alcuni capilinea cacciati dalla piazza stessa.


Via Nazionale: la foto non può essere posteriore al 1903 (si vede sullo sfondo una 300), ma la vettura 216 appare ancora non dotata delle chiusure sulle piattaforme (operazione che altri danno per completata al 1901). Notare il cartello che indica la fermata: “a partire dal 16 giugno 1901 la Società Romana, previo il consenso delle autorità competenti, esperimenterà sulle linee San Pietro-Dogana di Termini e San Silvestro-Piazza Venezia il sistema delle fermate in punti fissi, allo scopo di migliorare il servizio, specie per quanto concerne il più regolare succedersi delle partenze e la maggior speditezza delle corse pur mantenendo i consueti limiti di velocità.Le fermate sulla prima linea avverranno nei seguenti punti: piazza Scossacavalli, piazza Pia, Ponte di Ferro, Banco Santo Spirito, Chiesa Nuova, San Pantaleo, Sant’Andrea della Valle, largo Argentina, Gesù, piazza Venezia, via Tre Cannelle, Quirinale, Banca d’Italia, via Milano, via Genova, Quattro Fontane, Via Firenze, Esedra, palazzo Massimo, dogana. I punti di fermata saranno indicati lungo le linee da appositi segnali rossi. I viaggiatori che desiderano scendere dalle vetture potranno come al presente, usufruire del campanello, ma l’arresto della carrozza non verrà effettuato che alla più prossima fermata stabilita: coloro che desiderano salire sui tramways dovranno attendere il passaggio presso il segnale.Le vetture non si fermeranno nemmeno dove vi è il segnale d’arresto se presso di esso non vi sia alcuno che accenni a salire, o se nessun viaggiatore abbia richiesto di scendere.Le vetture dell’altra linea nei tratti comuni con le due, nei tratti San Pietro-Ferrovia e piazza Venezia San Silvestro, si fermeranno negli stessi punti stabiliti per queste.E’ vietato salire o scendere durante la corsa. La società non può essere ritenuta responsabile delle disgrazie che potessero accadere a chi trasgredisce questa norma.” (Il Mesaggero). Le fermate, nate a richiesta, diventeranno obbligatorie nelle ore serali (dalle ore 20 al termine del servizio), a partire dal 3 febbraio 1903.


La stazione tranviaria di piazza Venezia con motrici 200 e 300. E' in costruzione il Vittoriano (sulla destra). Notare sullo sfondo gli edifici che saranno demoliti negli anni '30 per la realizzazione di via dell'Impero (oggi via dei Fori Imperiali). Questo articolato capolinea fu inaugurato il 6 gennaio 1903. Il quotidiano "Il Messaggero" ne dà notizia con queste parole: “dopo il collaudo eseguito dall’ing. Talocci per l’ispettorato governativo e dall’Ingegnere Botoli in rappresentanza del Comune, questa mattina veniva attuata la nuova stazione dei tram in piazza Venezia, nell’area lasciata sgombra dalla demolizione del palazzo Torlonia. Mediante l’attuazione di questo progetto dovuto alla iniziativa del Direttore della Società ingegner Fucci, è stato raggiunto il duplice scopo di liberare i binari delle linee trascorrenti (che vanno dalla ferrovia a San Pietro, a Trastevere e da Porta Pia a piazza del Popolo), e di evitare l’agglomeramento verificatosi fin qui di vetture e di pubblico, specie nei giorni festivi, perché tutte le vetture in partenza per le linee dei Prati di Castello, di San Paolo, di San Giovanni e di via Cavour-Ferrovia stazioneranno da ora in poi nei nuovi binari. Dobbiamo quindi far plauso all’amministrazione comunale per aver accolto, dopo maturo esame, l’ottimo provvedimento che ricadrà a reale vantaggio del pubblico e del servizio.Ci permettiamo tuttavia una osservazione, ed è che si dovrebbe munire i refuges-stazione di un riparo non ingombrante, per difendere il pubblico dalla canicola in estate e dalle intemperie invernali. Infatti, essendo la vasta piazza sfornita assolutamente di qualunque rifugio laterale, ed essendo essa limitata dalla parte dell’area già Torlonia, da un semplice steccato – ci pare la misura – s’imponga, se non altro in via provvisoria.” La stazione tranviaria fu abolita in previsione della riforma tranviaria, nel 1926.

[Modificato da apptras 07/10/2006 8.31]

apptras
00sabato 7 ottobre 2006 08:35
tram a roma primi novecento (3)
Corso Vittorio Emanuele con motrice 400 sulla linea 1, in transito davanti alla chiesa di sant'Andrea della Valle. L'edificio esattamente di fronte alla chiesa sarà demolito per la realizzazione del futuro corso Rinascimento.


Quest'ultima immagine è del 1908, anno in cui la SRTO esercitava le seguenti linee tranviarie (do la descrizione delle tabelle colorate che precedettero i numeri di linea):

A TRAZIONE ELETTRICA:
P.za S. Silvestro – Piazza Venezia per via Q. Sella, Stz Termini (insegna: cerchio rosso in campo bianco);
San Giovanni – Piazza Venezia per via Merulana, via Cavour (insegna: bianca e rossa)
Piazza Venezia – San Paolo per P.za della Consolazione, via Marmorata (insegna: rosa e blu)
P.za San Silvestro – Stz Termini per via Milano (insegna: bianca con iscrizione in nero)
Stz Termini – San Pietro per via Nazionale e Corso Vittorio (insegna: fascia rossa in campo bianco)
P.za S. Silvestro – San Giovanni per Stz Termini, San Giovanni (insegna: triangolo blu in campo bianco)
Porta Pia – P.za del Popolo per via XX Settembre, P.za Venezia (2 triangoli verdi in campo bianco)
P.za S. Silvestro – S. Agnese per Via Quintino Sella, via Nomentana (insegna bianca e verde)
P.za Venezia – P.za Venezia per San Pietro, P.za Cavour, Pantheon (insegna: croce rossa in campo bianco)
Stz Termini – Stz Trastevere per Via Nazionale, viale del Re (insegna: fascia blu in campo bianco)
Stz Termini - San Pietro per Via due Macelli, P.za del Popolo (insegna: due fasce rosse in campo bianco)
P.za S. Silvestro – P.za Vittorio per Via Nazionale, via Merulana (insegna: blu con iscrizione bianca)
P.za Cancelleria – Portonaccio per via Cavour, Porta S. Lorenzo (insegna: bianco, rosso, blu)
Stz Termini – Porta Maggiore per via Gioberti, P.za Vittorio Emanuele (insegna: blu con iscrizione bianca)
Via Marmorata – Mattatoio (tronco di via Glavani: servizio navetta senza insegna)

A TRAZIONE ANIMALE:

Piazza del Popolo – Ponte Milvio
P.za Venezia – Piazza del Popolo
P.za Montanara – San Pietro per Corso Umberto, P.za Cola di Rienzo
P.za di Spagna – San Pietro

Una 400 SRTO in via Arenula, all'angolo con via delle Zoccolette, accanto all'area dove sarà costruito l'attuale ministero di Grazia e Giustizia. E' un percorso soppresso con la riforma del 1930 e ripristinato 68 anni dopo con l'attivazione dell'attuale linea 8.


Piazza della Rotonda con motrice 200 e furgone Fiat delle "Regie Poste". I percorsi tranviari della zona seguivano itinerari diversi (Via dei Cestari, Piazza e Via della Minerva all'andata e via della Rotonda e via di Torre Argentina al ritorno), aggirando nei due sensi l'edificio del Pantheon. Da piazza della Minerva si staccava il percorso di ritorno verso piazza Venezia (Via del Piè di Marmo, Piazza del Collegio Romano, Via della Gatta). Erano, questi, alcuni dei nodi obbligati della rete, percorsi anche da 10 linee, che imposero quel ripensamento che porterà alla riforma tranviaria del 1930.


La vettura municipale a sei finestrini 196, costruita dalla Carminati & Toselli, è appena giunta a Roma via ferrovia su un apposito carrello ferroviario. Una cosa che non tutti sanno (una delle tante mai riferite dai singoli autori), è che le prime motrici municipali furono dotate in fabbrica non di archetto 1923 (che era un invenzione tutta romana, derivata dall'archetto ungherese Fischer), bensì con la più normale (per l'epoca), presa di corrente "a pertica", il classico trolley a rotella utilizzato dalle altre aziende romane e quasi ovunque in Italia.


Questa che segue è un immagine un po' particolare. E' anzitutto una delle poche immagini dove si vede un rimorchio SRTO in servizio. I pochi autori che l'hanno pubblicata indicano senza esitazione il convoglio di motrice e rimorchio come AATM (l'azienda municipale), ma è un grossolano errore. Questo perché:

1) in gestione municipale le motrici ex SRTO non trainarono mai rimorchi, poiché nel 1920 passarono all'AATM le sole motrici 200 e 300, tutte sprovviste di freno continuo;
2) la SRTO tenne per l'ultima sua linea (la 16, San Pietro-San Giovanni), l'intero parco delle 400 e dei rimorchi (il verbale di consegna è conservato presso l'Archivio Storico Capitolino), che fu ceduto solo nel 1929, a pochi mesi dalla riforma tranviaria: in previsione del minor bisogno di materiale che ne sarebbe conseguito i rimorchi furono da subito accantonati in attesa di demolizione (o di decisioni: ciò che spiegherebbe la riverniciatura nel verde bicolore nazionale), ed è il motivo che probabilmente giustifica la sovrapposizione di numeri, evidenziata da Muscolino, tra i rimorchi stessi (1001-1041), e le ultime motrici municipali a otto finestrini (1001-1055);
3) la presa di corrente ad archetto strisciante della motrice (peraltro archetto del tipo definitivo, ciò che lascia intendere questa immagine databile almeno al 1923), e l'apparente assenza del trolley a rotella confermerebbe che siamo dopo il 1920, quando l'intera rete era ormai in gestione municipale. Il materiale SRTO non necessitava più della doppia presa di corrente poiché l'intera rete aerea era stata aggiornata alle esigenze della Municipale;
4) in gestione municipale furono pochissime le 400 che circolarono sulla rete come tali. La maggior parte di esse fu immediatamente accantonata presso le Officine Centrali ATAG (dove giacevano dal 1928 le 200), in previsione della ricostruzione di parte di esse (le cosiddette "rinnovate", i pochissimi tram ex SRTO in servizio tra il 1930 e il 1950);
5) l'immagine è stata realizzata prima del 1925 o nei primi mesi di quell'anno, poiché il tram circola sul binario di sinistra (non era ancora stato istituito il cambio di mano), e tenuto conto che l'archetto darebbe a intendere che siamo al 1923, risale quindi ad un periodo in cui la Municipale non aveva sicuramente ancora acquisito il parco delle 400.


Tram municipali, carrozze e furgoni delle Regie Poste di fronte alla vecchia stazione Termini. Questa immagine (stando alla disposizione degli impianti tranviari), dovrebbe essere successiva al 1924, quando al percorso a quattro binari che da piazza Indipendenza tirava dritto verso largo Villa Peretti, fu aggiunto il raccordo a doppio binario che raggiungeva gli impianti dell'Esquilino e consentiva di effettuare fermate più comode per la stazione stessa.

[Modificato da apptras 07/10/2006 8.40]

[Modificato da apptras 07/10/2006 8.41]

Augusto1
00sabato 7 ottobre 2006 09:42
Veramente interessante
Complimenti ad apptras per la bella e particolareggiata ricostruzione storica, e per le foto di queste vetture col trolley ad asta. [SM=x346220]
apptras
00sabato 7 ottobre 2006 09:53
apptras ringrazia... [SM=x346242]
cmq credo sia giusto adoperarsi in queste operazioni, altro non fosse per ricambiare chi a sua volta fornisce info e immagini altrettanto interessanti...
Daniele2595
00sabato 7 ottobre 2006 11:53
Che meraviglia tutte queste foto!!! [SM=x346227] [SM=x346227]
Come sarebbe bello se tutto questo "ben di Dio" tranviario esistesse ancora oggi!!!!
Roma avrebbe una rete tranviaria da far invidia a Vienna o a Budapest, una rete di livello davvero europeo!!!
Insomma, l'Italia ERA europea, poi si é persa per strada.... [SM=x346222]
[SM=x346219]
Daniele
RomaTram
00sabato 7 ottobre 2006 14:37
Se analizziamo la situazione tranviaria ante 1929 avevamo circa 140 Km di impianti tranviari ma una lunghezza di esercizio di quasi 400 Km...e Roma non raggiungeva il milione di abitanti. Questo perchè esistevano numerosi sovrapposizioni di linee e lunghe linee diametrali (scrive Formigari che in Via del Plebiscito si registravano anche punte di 270 tram/ora)
La zona centrale sarebbe stata servita da una nuova linea tranviaria circolare con un percorso di circa 12 km, attestata ad un certo numero di nodi di scambio, capilinea sia di una serie di linee tranviarie dirette verso la periferia, sia delle linee di autobus interne. I criteri della riforma dovevano rispondere a diverse esigenze: liberare le strade dalla rotaie che richiedevano manutenzione, ridurre il numero dei tram ed il rumore che già allora provocava fastidio, liberare la zona dei Fori che secondo Mussolini doveva essere "pura da qualsiasi installazione" e ridurre la congestione nelle strade centrali. Un altro importante motivo era puramente ideologico: il tram era visto come un mezzo antiquato, e si voleva che i cittadini arrivassero in centro con mezzi moderni, ovvero autobus e filobus. La soluzione scelta per tanto non fu certo la migliore, abbandonandosi con essa del tutto l'itinerario diametrale tranviario costituito da via Nazionale, via Arenula e corso Vittorio Emanuele. Si ponevano così le basi per la crisi del trasporto tranviario romano che si manifesterà alla fine degli anni '50.
Nel dopoguerra,secondo i dati ATAC le linee più cariche erano le seguenti: 1, 5, 7, 8, 12, 14, 23, 28, CD, CS, ED, ES. Negli anni '50, infatti, la seconda linea della metropolitana è ancora un'idea molto vaga e la linea B non presenta un'affluenza notevole, sia perché siamo ancora ben lontani da un biglietto unico, sia per il suo tracciato , molto marginale rispetto alla mobilità cittadina. Il 3 luglio 1955 la linea 12 è prolungata lungo la Via Prenestina fino a Villa Gordiani, ma lo stesso giorno è soppresso l'intero sistema su rotaia di Monte Mario, linee 27 (P.za Cavour - S. Maria della Pietà) e 27 barrato (P.za Cavour - Parco Monte Mario) , sotto la spinta di una dissennata campagna di stampa che inizia a vedere il tram solo come un ostacolo alla circolazione e al parcheggio delle automobili private. Altra soppressione di una antica linea tranviaria, il 25 (P.za di Ripetta - Via Andra Doria), si ha il 21 maggio 1956 con il prolungamento del filobus 70.
Ovviamente non si può ancora parlare di crisi del trasporto tranviario a Roma, anche se si sono abbandonati diversi itinerari fondamentali.
Se nel 1958, con l'istituzione del 14 assistiamo all'ultima espansione della rete, il 1959 è l'inizio della distruzione. E vediamo il perchè:prima per la costruzione della starda a scorrimento veloce in Via del Muro Torto ed in corso Italia vengono trasformati in bus l'8 e la circolare interna, linee ancora molto cariche e che potevano essere salvate sia sfruttando gli impianti tranviari ancora rpesenti in Via Campania,sia deviando il tram all'interno di Villa Borghese.
Poi arrivano le Olimpiadi e vengono "provvisoriamente" adottati i sensi unici di marcia sui lungotevere, condannando alla scomparsa le linee 23 (Via della Giuliana - Basilica San Paolo) e 28 (P.za Bainsizza - Monteverde Nuovo), mentre la circolare rossa viene ad essere esercitata, caso unico, con tram in un senso (ED) e con autobus nell'altro (ES). Al posto del 23 viene istituito il 23/ (Basilica San Paolo - Monte Savello) mentre al posto del 28 viene istituito il 13/ (Monte Savello - Monteverde). Emergono chiaramente i limiti della riforma del 1930 che aveva il suo punto di forza nelle due circolari: con la chiusura di esse entra in crisi tutta la rete tranviaria. Manca, ovviamente, la volontà di studiare percorsi alternativi o di razionalizzare la rete esistente: molte decisioni vengono direttamente imposte sia a livello Ministeriale che dal Comune di Roma:all'ATAC non resta che adeguarsi. Chiudono in questo periodo anche le linee del quartiere Parioli, il 3 e il 4 (anche per l'istituzione dei sensi unici in Via Salaria) e l'8 (Portonaccio - Via della Giuliana)Il tutto accompagnato ovviamente da commenti entusiasti da parte della stampa, che in pieno boom economico inizia ad essere tutta schierata compatta contro il tram.
Ci son i casi demenziali come per l'1, dove l'ATAC modifica gli impianti di P.le flaminio per adattarsi alla nuova disciplina del traffico. Una settimana dopo il termine dei lavori il comune cambia i sensi di marcia in Via Flaminia ed in Viale Tiziano e l'1 eve essere soppresso.
Nel 1963 vengono soppresse e trasformate in autobus, senza apparente motivo, le linee 6,15 e 16. Qualche flebile speranza di rinascita si ha con il prolungamento del 7 a P.zza Istria, ma l'anno dopo l'ATAC riprende le soppressioni sostituendo con autobus il 9, il 10 rosso, il 10 nero ed il 18 (anche qui senza apparenti motivi)Infine, nel 1966 la limitazione a P.za Indipendenza del 5 e del 7 per i lavori di costruzione del sottovia in P.za della Croce Rossa, fa perdere a queste due linee gran parte della loro utilità.
Torniamo quindi al punto di partenza: si fossero ancora avuti i binari all'interno del centro, quante linee si sarebbero potute salvare studiando itinerari alternativi? Immagino che qualcuno di voi possa dire: "si, ma tanto con il clima che c'era negli anni'60 le avrebbero soppresse cmq". Vero, ma è anche vero che magari, con una infrastruttura esistente, il discorso sarebbe stato diverso. Cmq alla fine, se analizziamo, un pò in tutta Italia si potarono linee tranviarie senza motivo....Il tutto perchè si dovevano far vendere automobili...è da allora che il trasporto pubblico diventa per "sfigati" per chi non può permettersi la macchina, per chi non ha la patente ecc ecc

Scusate la logorroicità, cmq tutti i riscontri son sul sito di Fomigari per ogni approfondimento
apptras
00sabato 7 ottobre 2006 15:49
Monte Mario

Scritto da: RomaTram 07/10/2006 14.37
Il 3 luglio 1955 la linea 12 è prolungata lungo la Via Prenestina fino a Villa Gordiani, ma lo stesso giorno è soppresso l'intero sistema su rotaia di Monte Mario, linee 27 (P.za Cavour - S. Maria della Pietà) e 27 barrato (P.za Cavour - Parco Monte Mario) , sotto la spinta di una dissennata campagna di stampa che inizia a vedere il tram solo come un ostacolo alla circolazione e al parcheggio delle automobili private.

Una piccola aggiunta: è vero che la soppressione del tram consentiva la sosta lungo i marciapiedi, e che gli abitanti della zona non chiedevano di meglio, ma il vero motivo della chiusura della rete di Monte Mario è legato allo scandalo della Società Generale Immobiliare, che costruì il famoso palazzo che impose lo spostamento del binario in largo delle Medaglie d'Oro. Questa costruzione diede il là ad una poderosa inchiesta giudiziaria in cui fu coinvolta la stessa ATAC, che ad evitare coinvolgimenti ulteriori, dagli esiti non prevedibili, preferì procedere alla chiusura degli impianti prima di affrontare un improbabile (ma non impossibile), sequestro degli stessi.
Tutta la storia dello scandalo dell'Immobiliare fu raccontata da "L'Europeo", periodico che esordì occupandosi interamente nel primo numero, e per gran parte nei successivi, di questa vicenda le cui conseguenze si protrassero fino all'inizio degli anni '70.

[Modificato da XJ6 07/10/2006 22.59]

RomaTram
00sabato 7 ottobre 2006 16:28
Notizia molto interessante. L'Europeo ha sempre fatto dell'ottimo giornalismo e questa inchiesta non la conoscevo. Quindi nei fatti l'ATAC aveva un pò di coscenza zozza e preferì chiudere tutto? Potresti, dato che mi sembra tu conosca bene i fatti, descrivere un pò l'accaduto?
apptras
00lunedì 9 ottobre 2006 16:35
Anche io mi trovo nella condizione di non sapere più dove mettere le scartoffie prodotte in oltre venti anni di ricerche in archivi e biblioteche, e potrò riprodurre dei testi quando mi riuscirà di ritrovare il frutto di quella ricerca... Appena trovo il tempo (che in questo momento non ho...), pubblicherò un ampio riassunto della vicenda...

[Modificato da XJ6 10/10/2006 12.00]

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