tram a roma primi novecento (3)
Corso Vittorio Emanuele con motrice 400 sulla linea 1, in transito davanti alla chiesa di sant'Andrea della Valle. L'edificio esattamente di fronte alla chiesa sarà demolito per la realizzazione del futuro corso Rinascimento.
Quest'ultima immagine è del 1908, anno in cui la SRTO esercitava le seguenti linee tranviarie (do la descrizione delle tabelle colorate che precedettero i numeri di linea):
A TRAZIONE ELETTRICA:
P.za S. Silvestro – Piazza Venezia per via Q. Sella, Stz Termini (insegna: cerchio rosso in campo bianco);
San Giovanni – Piazza Venezia per via Merulana, via Cavour (insegna: bianca e rossa)
Piazza Venezia – San Paolo per P.za della Consolazione, via Marmorata (insegna: rosa e blu)
P.za San Silvestro – Stz Termini per via Milano (insegna: bianca con iscrizione in nero)
Stz Termini – San Pietro per via Nazionale e Corso Vittorio (insegna: fascia rossa in campo bianco)
P.za S. Silvestro – San Giovanni per Stz Termini, San Giovanni (insegna: triangolo blu in campo bianco)
Porta Pia – P.za del Popolo per via XX Settembre, P.za Venezia (2 triangoli verdi in campo bianco)
P.za S. Silvestro – S. Agnese per Via Quintino Sella, via Nomentana (insegna bianca e verde)
P.za Venezia – P.za Venezia per San Pietro, P.za Cavour, Pantheon (insegna: croce rossa in campo bianco)
Stz Termini – Stz Trastevere per Via Nazionale, viale del Re (insegna: fascia blu in campo bianco)
Stz Termini - San Pietro per Via due Macelli, P.za del Popolo (insegna: due fasce rosse in campo bianco)
P.za S. Silvestro – P.za Vittorio per Via Nazionale, via Merulana (insegna: blu con iscrizione bianca)
P.za Cancelleria – Portonaccio per via Cavour, Porta S. Lorenzo (insegna: bianco, rosso, blu)
Stz Termini – Porta Maggiore per via Gioberti, P.za Vittorio Emanuele (insegna: blu con iscrizione bianca)
Via Marmorata – Mattatoio (tronco di via Glavani: servizio navetta senza insegna)
A TRAZIONE ANIMALE:
Piazza del Popolo – Ponte Milvio
P.za Venezia – Piazza del Popolo
P.za Montanara – San Pietro per Corso Umberto, P.za Cola di Rienzo
P.za di Spagna – San Pietro
Una 400 SRTO in via Arenula, all'angolo con via delle Zoccolette, accanto all'area dove sarà costruito l'attuale ministero di Grazia e Giustizia. E' un percorso soppresso con la riforma del 1930 e ripristinato 68 anni dopo con l'attivazione dell'attuale linea 8.
Piazza della Rotonda con motrice 200 e furgone Fiat delle "Regie Poste". I percorsi tranviari della zona seguivano itinerari diversi (Via dei Cestari, Piazza e Via della Minerva all'andata e via della Rotonda e via di Torre Argentina al ritorno), aggirando nei due sensi l'edificio del Pantheon. Da piazza della Minerva si staccava il percorso di ritorno verso piazza Venezia (Via del Piè di Marmo, Piazza del Collegio Romano, Via della Gatta). Erano, questi, alcuni dei nodi obbligati della rete, percorsi anche da 10 linee, che imposero quel ripensamento che porterà alla riforma tranviaria del 1930.
La vettura municipale a sei finestrini 196, costruita dalla Carminati & Toselli, è appena giunta a Roma via ferrovia su un apposito carrello ferroviario. Una cosa che non tutti sanno (una delle tante mai riferite dai singoli autori), è che le prime motrici municipali furono dotate in fabbrica non di archetto 1923 (che era un invenzione tutta romana, derivata dall'archetto ungherese Fischer), bensì con la più normale (per l'epoca), presa di corrente "a pertica", il classico trolley a rotella utilizzato dalle altre aziende romane e quasi ovunque in Italia.
Questa che segue è un immagine un po' particolare. E' anzitutto una delle poche immagini dove si vede un rimorchio SRTO in servizio. I pochi autori che l'hanno pubblicata indicano senza esitazione il convoglio di motrice e rimorchio come AATM (l'azienda municipale), ma è un grossolano errore. Questo perché:
1) in gestione municipale le motrici ex SRTO non trainarono mai rimorchi, poiché nel 1920 passarono all'AATM le sole motrici 200 e 300, tutte sprovviste di freno continuo;
2) la SRTO tenne per l'ultima sua linea (la 16, San Pietro-San Giovanni), l'intero parco delle 400 e dei rimorchi (il verbale di consegna è conservato presso l'Archivio Storico Capitolino), che fu ceduto solo nel 1929, a pochi mesi dalla riforma tranviaria: in previsione del minor bisogno di materiale che ne sarebbe conseguito i rimorchi furono da subito accantonati in attesa di demolizione (o di decisioni: ciò che spiegherebbe la riverniciatura nel verde bicolore nazionale), ed è il motivo che probabilmente giustifica la sovrapposizione di numeri, evidenziata da Muscolino, tra i rimorchi stessi (1001-1041), e le ultime motrici municipali a otto finestrini (1001-1055);
3) la presa di corrente ad archetto strisciante della motrice (peraltro archetto del tipo definitivo, ciò che lascia intendere questa immagine databile almeno al 1923), e l'apparente assenza del trolley a rotella confermerebbe che siamo dopo il 1920, quando l'intera rete era ormai in gestione municipale. Il materiale SRTO non necessitava più della doppia presa di corrente poiché l'intera rete aerea era stata aggiornata alle esigenze della Municipale;
4) in gestione municipale furono pochissime le 400 che circolarono sulla rete come tali. La maggior parte di esse fu immediatamente accantonata presso le Officine Centrali ATAG (dove giacevano dal 1928 le 200), in previsione della ricostruzione di parte di esse (le cosiddette "rinnovate", i pochissimi tram ex SRTO in servizio tra il 1930 e il 1950);
5) l'immagine è stata realizzata prima del 1925 o nei primi mesi di quell'anno, poiché il tram circola sul binario di sinistra (non era ancora stato istituito il cambio di mano), e tenuto conto che l'archetto darebbe a intendere che siamo al 1923, risale quindi ad un periodo in cui la Municipale non aveva sicuramente ancora acquisito il parco delle 400.
Tram municipali, carrozze e furgoni delle Regie Poste di fronte alla vecchia stazione Termini. Questa immagine (stando alla disposizione degli impianti tranviari), dovrebbe essere successiva al 1924, quando al percorso a quattro binari che da piazza Indipendenza tirava dritto verso largo Villa Peretti, fu aggiunto il raccordo a doppio binario che raggiungeva gli impianti dell'Esquilino e consentiva di effettuare fermate più comode per la stazione stessa.
[Modificato da apptras 07/10/2006 8.40]
[Modificato da apptras 07/10/2006 8.41]