I RISCHI DI INTERNET

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)albert(
00sabato 10 marzo 2007 15:18
RIPORTO DAL WEB.........


Roma, 7 mar . (Adnkronos Salute) - Più aggressivi e dimentichi della propria identità. Sono solo alcuni dei rischi che corrono gli adepti delle comunità virtuali, fenomeno che ormai appassiona milioni di internauti nell'intero pianeta. Solo 'Second life', la comunità più gettonata dai giovanissimi, conta oltre quattro milioni di utenti. Si entra in rete e si naviga in un mondo virtuale inventandosi, appunto, una 'seconda vita' che può essere vicinissima, ma anche lontana anni luce da quella reale. A snocciolare rischi e limiti delle comunità virtuali è lo psichiatra Stefano Pallanti, direttore dell'Istituto di neuroscienze di Firenze. "Il primo pericolo è quello della dipendenza - precisa all'ADNKRONOS SALUTE l'esperto - L'impossibilità di connettersi a Internet ed entrare in gioco può produrre irritabilità, insonnia, deconcentrazione e cattivo umore". Ma non è certo questo l'unico rischio degli appassionati di 'Second life' e simili. "Anche l'aumento dell'aggressività - spiega - è un elemento da prendere in considerazione. Queste realtà virtuali sono alienanti, e l'alienazione è legata a doppio nodo con l'aggressività. Anche in auto tendiamo a diventare più irascibili e questo perché viviamo chiusi nella nostra macchina, senza contatto con gli altri che non possiamo vedere, toccare, conoscere. La mancanza di comunicazione aumenta l'aggressività, perciò in strada siamo pronti ad attaccare gli altri con più veemenza. E questo avviene anche in chi esagera con il pc, ore e ore a creare legami che non hanno nulla di reale. Poi, quando si fanno i conti con la vita vera, si perde molto più facilmente la calma e si dà spazio all'aggressività".

Con le comunità virtuali si creano "bisogni artificiali di cui spesso non riusciamo a fare a meno". E spesso si finisce per pagare un conto salatissimo. "In Cina - ricorda Pallanti - un utente di 'Second Life' ha trascinato un altro webnauta in tribunale, reo di avergli rubato una spada virtuale. Naturalmente, il presunto ladro è stato assolto suscitando l'ira dell'uomo che l'aveva portato davanti ai giudici. La rabbia era lievitata a tal punto che questi ha deciso di farsi giustizia da sé e ha ammazzato l'artefice del furto virtuale. L'uomo è stato condannato alla pena di morte". Un caso, quello verificatosi in Cina, che evidenzia un altro rischio corso dagli adepti delle comunità virtuali. "Chi esagera trascorrendoci gran parte della propria vita - avverte il neuropsichiatra - rischia di perdere il confine tra realtà e fantasia, smarrendo l'interesse per le cose autentiche, sentimenti compresi". Ma qual è l'identikit del webnauta dipendente da comunità virtuale? "Si tratta di persone frustrate - risponde Pallanti - introversi che trovano in queste forme di socializzazione una risorsa per uscire dalla propria noia. Gente che ha problemi nel relazionarsi con gli altri e difficoltà nell'accettare gli aspetti più duri della vita reale. Così decidono di rifugiarsi in una realtà virtuale che è quanto di più lontano dal loro vissuto quotidiano. Però, una volta lontani dal pc - conclude l'esperto - i problemi non mancano e spesso diventa ancor più difficile affrontarli".

)albert(
00sabato 10 marzo 2007 15:20

LO PSICHIATRA DICE CON PAROLE COMPETENTI QUELLO CHE DICO IO DA PROFANO. FRA TUTTI I RISCHI IL PIU' PERICOLOSO E' QUELLO DI CONFONDERE LA FANTASIA CON LA REALTA', ARRIVANDO QUINDI A UN VERO E PROPRIO DISTACCO DAL MONDO REALE CON CONSEGUENZE PSICOLOGICHE INIMMAGINABILI.

SENZA ARRIVARE A CASI ECLATANTI COME QUELLO CINESE, RESTANDO VICINO A NOI BASTERA' RICORDARE COME ALCUNE DECINE DI PERSONE SI SIANO DATE DA FARE PER ORGANIZZARE UNA CENA A BOLOGNA PER FESTEGGIARE....IL BANNAGGIO DA UN FORUM DI SIBILLA E ALBERT, CON GLI ANNESSI E CONNESSI: CARTELLI CON I NICK DI COMODO, VISITE E FOTOGRAFIE DELLA PROFUMERIA DI SIBILLA, SOSPETTO TENTATIVO DI DANNEGGIAMENTO, ECC ECC.

NON E' FORSE UNA DIMOSTRAZIONE DI PERDITA DI CONTATTO CON LA REALTA'?

NEI DISABILI, CHE SONO PIU' FRAGILI E SUGGESTIONABILI, QUESTO RISCHIO E' SEMPRE IN AGGUATO.

sibilla522
00domenica 11 marzo 2007 04:41
GRAZIE PER QUESTO INTERESSANTE ARGOMENTO
sibilla522
00domenica 11 marzo 2007 04:47
QUELLO CHE SUCCEDE IN COM E' ANOMALO E NON DA PRENDERE QUASI IN CONSIDERAZIONE. SONO UN BRANCO SPARPAGLIATO E NON SE NE SALVA QUASI NESSUNO. MI VIENE IN MENTE, PER FARE UN ESEMPIO, QUANDO UN UOMO DICE CHE VA A PROSTITUTE....LO FA MA RESTA UN CERTO AMARO IN BOCCA E SI PENTE DI ESSERCI ANDATO. SO PER CERTO CHE QUALCUNO, PER ANDARE A QUELLA CENA DI CUI PARLI, HA CHIESTO I SOLDI ALLA MAMMA INVENTANDO UNA SCUSA ......NATURALMENTE SOLDI DI UNA POVERA PENSIONATA E IL TUTTO....PER FESTEGGIARE APPUNTO IL NOSTRO BANNAGGIO. CHE DIVERTIMENTO DA POVERI UTONTI ULTIMI DELLA CLASSE!!
TORNANDO A QUELLO CHE HAI RIPORTATO, CREDO CHE INTERNET DOVREBBE ESSERE UN DIVERSIVO E A VOLTE UN COMPAGNO PER NON SENTIRSI SOLI. E' ANCHE UN VOLO DALLA REALTA' ALLA FANTASIA. SE PERO' QUESTO NON IMPLICA FARE DEL MALE A NESSUNO. MI PIACE QUELL'ARTICOLO. MOLTO. GRAZIE AMORE......... [SM=g28002]
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