I MAMMIFERI

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Rhal
00lunedì 3 luglio 2006 14:16
I Mammiferi sono rappresentati da 42 specie.

Particolare rilievo meritano i Chirotteri. Alcune specie appartenenti a questo ordine erano, fino ad una ventina d'anni or sono, assai numerosi nelle grotte della Vena del Gesso Romagnola e nei vicini Gessi Bolognesi. La diminuzione di queste specie è imputabile all’uso dei pesticidi in agricoltura, che provoca la diminuzione degli insetti di cui i pipistrelli si nutrono.

Il Toporagno appenninico (Sorex samniticus) è un interessante insettivoro endemico della catena montana italiana, presente con altre 7 specie di Insettivori: Riccio (Erinaceus europaeus) [1], Talpa (Talpa europaea) [2], Toporagno comune (Sorex araneus) [3], Crocidura ventre bianco (Crocidura leucodon) [4], Crocidura minore (Crocidura suaveolens), Toporagno acquatico di Miller (Neomys anomalus) [5], Mustiolo (Suncus etruscus) [6].

La Lepre (Lepus europaeus) [7] è piuttosto comune, anche nelle zone di gariga, oltre che nei coltivi e nei calanchi a nord della Vena.

Sono presenti 12 specie di Roditori, tra cui alcune molto comuni e banali, come l’ubiquitario Ratto delle chiaviche (Rattus norvegicus), il Ratto nero (Rattus rattus) [8] e il Topolino delle case (Mus domesticus), tutte legate alle abitazioni umane, l’Arvicola di savi (Microtus savii) [9] comune nelle aree prative e nei coltivi, il Topo selvatico (Apodemus sylvaticus) [10] caratteristico delle aree boscate, ma molto adattabile. Più strettamente legati ai boschi sono il Topo selvatico collogiallo (Apodemus flavicollis) [11], l’Arvicola rossastra (Clethrionomys glareolus) [12], lo Scoiattolo (Sciurus vulgaris) [13], il Ghiro (Glis glis) [14], il Moscardino (Muscardinus avellanarius) [15] e il Quercino (Eliomys quercinus) [16]; quest’ultima specie, piuttosto rara in Italia, è spesso presente anche nelle macchie termofile delle rupi.




Istrice

Immagine ad alta risol.
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Infine, il roditore più importante è l’Istrice (Hystrix cristata) [17], che trova nei caldi ambienti della Vena un habitat ideale ad ospitare una importante popolazione. Questo grande e spettacolare roditore mediterraneo fino a qualche anno fa era molto raro a nord del crinale appenninico ed essenzialmente localizzato in Romagna, dove la Vena del Gesso ha rappresentato uno dei primi siti di colonizzazione, già a partire dai primi anni ’80. Attualmente la specie è stabilmente presente in Romagna, ove risulta in ulteriore espansione. Nella Vena del Gesso si segnala l’utilizzazione di grotte come tana; comportamento coerente con le abitudini note per l’Istrice, che si rifugia in anfratti e buchi sotterranei appositamente scavati o adattati da cavità preesistenti.


Tra i Carnivori è comune la Volpe (Vulpes vulpes) [18] e sono presenti 4 specie di Mustelidi: Faina (Martes foina) [19], Tasso (Meles meles) [20], Donnola (Mustela nivalis) [21] e Puzzola (Mustela putorius) [22]. Quest’ultima è sicuramente la specie di maggiore interesse conservazionistico, poiché ovunque in forte diminuzione.

Infine, sono presenti due specie di Artiodattili, il Cinghiale (Sus scrofa) [23], fin troppo abbondante, e il Capriolo (Capreolus capreolus) [24], importante elemento dell’ecosistema forestale.

FONTE: www.venadelgesso.org/fauna/mammiferi/mammiferi.htm













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"Palingenesi: è l'obliterazione dell'io subcosciente che si immadesima nella genesi archeotipica dell'antropomorfismo universale".

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[Modificato da Rhal 03/07/2006 14.17]

Rhal
00lunedì 3 luglio 2006 14:20
In zoologia i Mammiferi (Mammalia, Linnaeus 1758) sono una classe del phylum dei Cordati.

Indice [nascondi]
1 Caratteristiche
2 Sistematica
2.1 Prototheria
2.2 Theria
2.2.1 Metatheria
2.2.2 Eutheria


Rhal
00lunedì 3 luglio 2006 14:21
Caratteristiche

I Mammiferi sono Tetrapodi omeotermi con alcune caratteristiche distintive:

sono provvisti di peli, che svolgono la stessa funzione delle piume degli Uccelli;
posseggono ghiandole sebacee, che secernono una sostanza grassa, il sebo, che serve a lubrificare il pelame;
hanno ghiandole sudoripare, per la termoregolazione e l'escrezione;
la mandibola si articola direttamente con il cranio; l'osso quadrato, che nei rettili sta tra i due, si è trasformato in uno dei tre ossicini dell'orecchio medio;
i denti hanno la struttura complessa che riscontriamo nell'uomo; sono di diversi tipi: incisivi, canini, premolari e molari (eterodontia);
possiedono il diaframma, lamina muscolare che divide il torace dall'addome e contribuisce alla respirazione;
le femmine secernono un liquido mammario (da cui il nome della classe) per il nutrimento della prole.

Rhal
00lunedì 3 luglio 2006 14:22
Sistematica
Mammiferi viventi si dividono in due sottoclassi: Prototeri (Prototheria) e Teri (Theria). Una terza sottoclasse, gli Alloteri (Allotheria), include specie esclusivamente fossili.


Prototheria
I Prototeri (Prototheria) comprendono l'unico ordine dei Monotremi, considerato un ramo discosto dal corso principale dell'evoluzione della classe. Il nome dell'ordine (con un solo buco) indica che condividono con Rettili ed Uccelli la presenza della cloaca, che costituisce il tratto terminale del canale digerente, dell'apparato escretore e di quello riproduttore. Essi sono inoltre ovipari e condividono con i Metateri il fatto di avere una temperatura più bassa e meno costante di quella degli Euteri.
I Monotremi non possiedono veri capezzoli: il liquido mammario cola su ciuffi di peli da cui è leccato dal cucciolo .
Appartengono all'ordine l'ornitorinco e l'echidna.

Theria
La sottoclasse dei Teri (Theria) viene ulteriormente suddivisa in due infraclassi: i Metateri (o Mammiferi Marsupiali) e gli Euteri (o Mammiferi Placentati).


Metatheria
I Metateri (Metatheria) comprendono l'ordine dei Marsupiali, il cui nome deriva dal marsupio, posseduto dalle femmine di quasi tutte le specie. Essi sono vivipari: possiedono però una placenta vitellina, che non riesce a nutrire il feto oltre ad un grado di sviluppo ridotto. Il neonato ha ben sviluppate solo la faringe e le zampe anteriori, con cui si arrampica fino al marsupio, dove si attacca ad un capezzolo fino a che non è più autonomo.
I Marsupiali, un tempo presenti in tutti i continenti, sopravvissero solo in Australia ed in Sud America, separate dagli altri continenti in cui furono soppiantati dagli Euteri. In seguito all'unione delle due Americhe alcune specie, come l'opossum, si diffusero in Nord America.


Eutheria
Gli Euteri (Eutheria) posseggono una placenta molto efficiente, che consente un notevole scambio di sostanze tra il nascituro e la madre. Si sono differenziati in diversi ordini, tra i quali sceglieremo alcuni esempi:

gli Insettivori sono un gruppo abbastanza primitivo. Comprendono ad esempio ricci e talpe.
i Chirotteri comprendono i pipistrelli
i Roditori sono caratterizzati da denti a crescita continua. Comprendono ad esempio topi, ratti, scoiattoli, castori.
i Lagomorfi (lepri e conigli) si distinguono dai roditori per la disposizione degli incisivi in due file
i Primati sono caratterizzati da unghie piatte, visione stereoscopica con buona discriminazione dei colori, corteccia cerebrale molto sviluppata. I Primati più primitivi sono i tarsi e i lemuri, non molto diffusi. Le piccole scimmie si dividono in: Ceboidei (o scimmie del Nuovo Mondo), tipici del Sud America, con naso piatto e coda sviluppata e prensile; Macacoidei (o scimmie del Vecchio Mondo), di Europa, Asia e Africa, dotati di naso più stretto e, in genere, privi di coda o quasi. Gli Ominoidei comprendono le scimmie antropomorfe (scimpanzé, orango, gibbone e gorilla) e l'uomo.
gli Artiodattili comprendono ad esempio Bovidi, Suidi, Cervidi, Camelidi, e sono caratterizzati da un numero pari di dita funzionanti in ogni zampa
i Perissodattili (equini, tapiri e rinoceronti) mostrano uno sviluppo prevalente del dito medio
i Proboscidati comprendono le due specie di elefanti viventi
i Carnivori vengono attualmente divisi in base alla genetica molecolare in due sottordini i Feliformia e i Caniformia. Nella classificazione classica venivano invece divisi in tre sottordini:
i Pinnipedi includono ad esempio foche, otarie, leoni marini, elefanti marini.
i Fissipedi comprendono importanti famiglie come i Canidi (quali i cani, le volpi, i lupi, gli sciacalli, i coyote), gli Ursidi (quali gli orsi, i panda gigante), i Procionidi, i Mustelidi (quali i furetti, i visoni, le lontre) e i Felidi (quali i gatti, le tigri, i leoni, le linci e i ghepardi).
i Creodonti (estinti).
i Cetacei rappresentano un interessante esempio di evoluzione con ritorno non solo alla vita acquatica, ma anche ad una forma simile a quella dei pesci. Si dividono in due sottordini:
gli Odontoceti (tra cui sono i capodogli, i delfini, le orche)
i Misticeti, le balene vere e proprie, al posto dei denti posseggono i fanoni, strisce elastiche che servono a filtrare il plancton.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Mammalia"

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