I DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI
Articolo di Anffas Trentino ( direttore@anffas.tn.it)
Verso l'approvazione della Convenzione dell'ONU. La soddisfazione di Anffas Trentino Onlus.
L'ONU varerà nelle prossime settimane la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Si tratta di un documento che può essere definito di portata storica.
La Convenzione, che rappresenterebbe il primo trattato in materia di diritti umani nel ventunesimo secolo, interessa una popolazione di persone con disabilità che è stimata nel mondo attorno ai 650 milioni di individui.
Nei giorni scorsi la bozza del testo è stata approvata da parte di un Comitato Ad Hoc. Ora l'iter prevede l'approvazione da parte dell'assemblea generale, quindi, la Convenzione entrerà in vigore a seguito della ratifica da parte di un numero minimo di Stati
Il documento, atteso da anni, ovunque è stato accolto con soddisfazione. Al coro di commenti positivi si aggiunge anche Anffas Trentino Onlus.
La Convenzione impegna gli Stati a sviluppare politiche, legislazioni e regolamentazioni per assicurare i diritti in essa previsti a tutte le persone con disabilità, eliminando ostacoli, giuridici e materiali, alla loro realizzazione.
Alle persone con disabilità è assicurato il diritto alla vita su un piano di parità con tutti gli altri esseri umani (articolo 10). Ad esse deve essere assicurata la possibilità di eguale accesso all'istruzione, alla formazione, all'inserimento nel mondo del lavoro, secondo le loro capacità ed inclinazioni (articoli 24 e 25). Nessuna discriminazione deve avvenire tra soggetti di sesso maschile o femminile (articolo 6) ed una speciale protezione deve essere garantita ai bambini (articolo 7). Sul versante sanitario, a tutti deve essere garantito l'accesso ai servizi medici e riabilitativi, e nessun trattamento medico o farmacologico può essere effettuato senza il consenso della persona interessata (articolo 15). Particolare attenzione deve essere posta alla tutela della privacy di ogni soggetto con disabilità (articolo 19) ed a ciascuno va assicurato il diritto di vivere il più possibile autonomamente, di scegliere dove e con chi vivere, di accedere ai servizi pubblici (articolo 19) ed agli edifici senza barriere che impediscano il movimento (articolo 20).
Ogni Stato dovrà garantire un adeguato standard di vita e di protezione sociale, comprensivo di alloggi pubblici, servizi ed assistenza per le necessità, anche di carattere economico (articolo 28 ).
Infine, ogni persona con disabilità deve poter partecipare alla vita pubblica su un piano di parità, compreso il diritto di elettorato attivo e passivo e di ricoprire cariche e ruoli di pubblica rilevanza (articolo 29).
La Convenzione – sottolinea Anffas Trentino Onlus – ha una portata storica poiché gli Stati che hanno espresso voto favorevole alla bozza (in numero di 102) hanno raggiunto un accordo diretto a realizzare un effettivo miglioramento nella qualità della vita di ogni persona con disabilità, spostando il ragionamento dal piano meramente assistenziale a quello dei diritti umani. Si tratta di una “rivoluzione culturale”, dove l'attenzione viene posta non alla disabilità ma alla persona, nella sua interezza, che viene collocata al centro di ogni politica pubblica.
Anffas Trentino auspica che anche gli Stati che non hanno espresso un voto favorevole alla bozza di Convenzione, per varie ragioni (fra gli altri, gli Stati Uniti, il Canada, Israele ed il Giappone), rivedano la loro posizione per assicurare, in seno all'Assemblea Generale, il più ampio consenso possibile ad un trattato di importanza notevolissima per tutti coloro che da anni lavorano e si impegnano per un futuro migliore per tutte le persone con disabilità.
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[Modificato da vanni-merlin 17/09/2006 16.39]