Every Man For Himself
da Kata web
Negli USA hanno venduto milioni di copie ma per l'Italia - e per altri paesi europei - gli Hoobastank sono ancora quelli di The Reason, la ballata rock che nel 2004 regalò al gruppo un successo planetario. Il terzo album Every Man For Himself, uscito in tutto il mondo proprio in questi giorni, è forse il miglior lavoro mai realizzato dalla band californiana composta da Doug Robb (voce), Dan Estrin (chitarre) e Chirs Hesse (batteria). Al tanto rumore per nulla degli esordi, caratterizzato da un sound troppo spesso paragonato a quello degli Incubus, gli Hoobastank hanno preferito questa volta melodie più orecchiabili con interessanti assoli di chitarra (Look Where We Are) e sorprendenti strumenti. In More Than A Memory, uno dei pezzi migliori dell'album, si alternano per quasi sette minuti chitarre, tromba, fisarmonica e flauti che ricreano una vaga atmosfera jazz. If I Were You, infine, è il primo singolo estratto che tranquillizzerà i fan in cerca di una nuova The Reason. Il cambiamento di rotta della band, testimoniato da ascolti durante la lavorazione come Pink Floyd e Beatles, ha portato gli Hoobastank a una presentazione speciale dell'album al teatro La Cigalle di Parigi dove, la settimana scorsa, il gruppo ha suonato nuovi e vecchi successi (Crawling In The Dark, Pieces, Same Direction) accompagnato da un'orchestra.