Herta Muller

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sergio.T
00giovedì 8 ottobre 2009 16:48
Nobel per la Letteratura a Herta Müller
la scrittrice che si oppose a Ceausescu
Nelle motivazioni: «Ha rappresentato lo scenario degli espropriati»

ROMA (8 ottobre) - E' andato alla scrittrice
tedesca di origini rumene Herta Müller (1953) che, si legge nella motivazione, «con la concentrazione di poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato lo scenario degli espropriati».

Nata nel 1953 a Nitzkydorf nel Banato Svevo, regione di cultura e lingua tedesca passata dopo la seconda guerra sotto il controllo della Romania, ha studiato letteratura tedesca e rumena a Timisoara, legata a un gruppo di scrittori e poeti rumeno-tedeschi (l'Aktionssgruppe Banat di cui facevano parte Richard Wagner - con cui si è sposata e trasferita in Germania nel 1987 - Nikolaus Bergwanger, Rolf Bossert, Franz Hodjak) che praticava la letteratura come opposizione culturale al regime di Ceausescu.

Pubblicò il suo primo libro, Niederungen, a Bucarest nel 1982 e gli altri dopo il suo arrivo in Germania, dove ha vinto nel 1994 il Premio Kleist, nel 2003 (a pari merito con altri due autori) il Joseph Breitbach e l'anno dopo il Konrad Adenauer. Nelle sue opere ha rappresentato, puntando molto sullo stile e la scrittura gli aspetti più crudi del suo ambiente (la miseria e l'arretratezza culturale della minoranza tedesca del Banato) e della situazione politico-sociale della Romania, con un riferimento particolare alla condizione delle donne.

In italiano esiste il romanzo Il paese delle prugne verdi edito da Keller e il suo racconto "Una mosca attraversa un bosco dimezzato" nell'antologia Fuoricampo di scritti di autrici austriache e tedesche, edito da Avagliano.

La denuncia: ancora attivi i servizi di Ceausescu. «Vent'anni dopo l'esecuzione di Ceausescu il suo servizio segreto vive ancora». Per la prima volta la scrittrice tedesco-rumena Herta Muller ha descritto la sua esperienza del terrore della Securitate nella Romania comunista con un ampio memoriale a sua firma apparso sul giornale tedesco «Die Zeit» il 23 luglio 2009. Muller, scrittrice riparata in Germania perchè perseguitata dalla Securitate, racconta di come sia riuscita ad entrare in possesso del dossier che il servizio segreto aveva compilato su di lei e confronta i propri ricordi con le annotazioni, i rapporti e gli omissis - più o meno voluti - nel materiale fornitole dai nuovi custodi dei servizi segreti rumeni del post-comunismo. Nel 2004, dopo insistenti richieste di poter accedere al materiale raccolto sul suo conto dai servizi segreti del dittatore Ceausescu, la scrittrice ebbe accesso a Bucarest al suo incartamento, classificato con il nome di «Cristina»: tre volumi di complessive 914 pagine.

mujer
00giovedì 8 ottobre 2009 18:47
Poco fa sentivo, alla radio, un'intervista al piccolo editore, giovanissimo, dell'unico libro della Muller tradotto in Italia.
Lo prendevano in giro e lui faceva i salti di gioia.

Sono soddisfazioni, queste...(anche se ha detto che ora, il libro, subirà un aumento. Porca paletta)

Non sono propensa a leggere i libri che vincono i nobel, a meno che l'autore non si chiami Italo Calvino.
penso che non lo leggerò prima dei 65 anni. [SM=g10529]
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