HIV: SI RIPARLA DI STAMINALI

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harrypotter79
00lunedì 27 dicembre 2010 20:11
LE SPERANZE COMINCIANO A TRASFORMARSI IN REALTA?
Dalla Germania, arriva l'eco di una clamorosa notizia. Un uomo, un paziente americano di nome Timothy Ray Brown, è guarito dall'Hiv dopo una terapia basata sul trapianto di cellule staminali associata a chemioterapia. L'aspetto stupefacente è che l'uomo era contemporaneamente affetto da una leucemia mieloide, un cancro del sistema immunitario.
Ebbene, secondo i dati pubblicati dal team di ricercatori tedeschi dell'Università di Berlino sulla rivista Blood, il paziente è da considerarsi completamente ristabilito, avendo superato anche una recidiva del tumore grazie a un secondo trapianto. Il sig. Brown è stato operato per la prima volta nel 2007, e da allora ha smesso di curarsi con le tradizionali terapie anti-Hiv. Dopo circa un anno, la leucemia si è ripresentata e il paziente è stato sottoposto al secondo trapianto di cellule staminali, proveniente sempre dallo stesso donatore. Le cellule staminali del donatore, stando alle affermazioni degli autori della ricerca, posseggono una rara mutazione genetica di carattere ereditario che le rende fisiologicamente resistenti al virus. Secondo la coordinatrice dello studio, Kristina Allers, il virus avrebbe dovuto ripresentarsi nel giro di qualche mese, cosa che al contrario non è avvenuta.
Al momento, a tre anni e mezzo dal primo intervento, il paziente non mostra alcun segno di leucemia e di replicazione virale, e il suo sistema immunitario è tornato alle condizioni normali.
Il dott. Michael Saag, direttore del Birmingham Aids Center dell'Università dell'Alabama, si mostra tuttavia cauto sulle possibili ripercussioni della ricerca: “la purificazione del sistema immunitario è un trattamento assai rischioso. Anche se nella maggior parte dei casi il paziente sopravvive, ci sono complicazioni che rendono la vita del paziente difficoltosa. Inoltre, il trattamento costerebbe centinaia di migliaia di euro per ogni paziente e non è comunque applicabile a meno che il paziente non abbia sviluppato una leucemia e non abbia bisogno di un trapianto di midollo osseo”. Lo studio – continua il prof. Saag – “conferma di fatto che la nostra comprensione biologica del virus Hiv è corretta e che se si eliminano tutte le cellule del corpo che replicano il virus rimpiazzandole con quelle sane, si ottiene una cura”.
Al di là dei limiti evidenti di un approccio terapeutico simile, le speranze indotte dall'utilizzo delle cellule staminali continuano ad essere forti e cominciano in alcuni casi a trasformarsi in realtà.

italiasalute.leonardo.it/copertina.asp?Articolo_ID=8287

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