Ma la saga di Harry Potter è sempre stata piena di eccessi. Sembra strano parlare così di una serie di libri per bambini –eppure,per certi versi il maghetto non ha niente da invidiare a Sid Vicious. Roghi pubblici con tanto di bandiere naziste,quattrocento milioni di copie vendute)più o meno,ma l’ordine di grandezza è quello) in 67 diverse lingue,di cui almeno un paio
(latino e greco antico),morte da un pezzo e resuscitate per l’occasione. Fan club,dispute legali,sei film che dovrebbero diventare otto(l’ultimo libro sarà diviso in due pellicole),proteste di fondamentalisti religiosi,ma anche analisi universitarie,gadget,videogiochi,e un giro di affari multimiliardario. Harry Potter si è trasformato in un’icona culturale difficile da definire.Per un Jack Brock che la considera opera del demonio,c’è uno Scott Moore,professore della Baylor University,convinto che sia almeno in parte un allegoria cristiana.Moore ha osservato che alla fine del secondo libro Harry sconfigge il Male sotto forma di serpente:come a dire,ad Adamo ed Eva una mano avrebbe fato comodo.