HALF LIFE 2 - PC

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pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:26
Abbiamo aspettato 5 anni, siamo saltati sulla sedia ad ogni nuova notizia, abbiamo spulciato con cura ogni singolo comunicato stampa. Ora l'attesa è finita: Half Life 2 è tra noi e il dottor Gordon Freeman è tornato. Eravate rimasti a Black Mesa? Ora è giunto il momento di visitare City 17. Le sorprese non saranno mai troppe...
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:26
COMMENTO

Half Life 2, un gioco atteso, attesissimo, che ha suscitato un livello di hype elevatissimo. Eppure, la cosa incredibile è che in molti hanno continuato ad attenderlo persino dopo averlo acquistato. Di cosa stiamo parlando? Ne parleremo in coda alla recensione e in un box apposito preparato dal buon Lord Axl. Per ora limitiamoci a commentare il gioco in sé. Partiamo dalla trama. Tutti voi conoscerete la storia di Half Life, che ha come protagonista il dottor Gordon Freeman alle prese con strani fenomeni biologici nella località di Black Mesa. Si venne a scoprire che il Combine, una sorta di corporazione aliena, aveva invaso la Terra, attratta dalle sue risorse naturali. Tutto ciò fu possibile grazie a una spaccatura temporale provocata nei laboratori di Black Mesa. Gordon Freeman, uno dei responsabili dei laboratori, si trovò a combattere contro queste entità e a legarsi indissolubilmente con una figura nota come G-Man, avvolta nel mistero. Nessuno sapeva che fine avesse fatto Gordon, fino alla sua ricomparsa a City 17. In Half Life 2 ci ritroveremo (ovviamente nei panni di Gordon, improvvisamente riapparso) a City 17, una sorta di città-ghetto in cui vengono svolti bizzarri esperimenti e in cui i cittadini vivono nel terrore. Il tutto è comandato dall'amministratore Wallace Breen, che firmò la resa della Terra al Combine e, che appare su ogni schermo presente in città, enunciando pistolotti volti ad annullare la coscienza della popolazione umana. Praticamente si vive in un monopolio mediatico e in uno stato di polizia a regime restrittivo. Gordon Freeman è tornato per tentare di fermare tutto questo e porre fine alla minaccia del Combine.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:27
Un Fps che ha fatto e farà storia

Indossati i panni di Freeman, il nostro scopo sarà esplorare in lungo e in largo le zone di City 17 e trovare le vie per continuare l'avanzata. Diciamolo subito: HL2 non offre una grande libertà d'azione e alla fine scoprirete che, come in quasi tutti gli FPS, la strada giusta da percorrere è una e solo una. I percorsi, infatti, sono praticamente obbligaie ed è possibile fare solo piccole deviazioni per cercare medikit o munizioni, oppure per trovare piccole chicche e segreti come le apparizioni del G-Man in giro per la città. Freeman disporrà di tutte le potenzialità della tuta “Nevironmental Mark Hazard V”, progettata, oltre che come corazza vera e propria (che potrete ricaricare con le apposite celle di energia), anche come HUD per tenere sotto controllo la vostra salute, le vostre munizioni e per segnalare la la provenienza dei colpi nemici. Dispone anche di una energia che si ricarica gradualmente e che vi permette di utilizzare la famigerata torcia o di resistere qualche secondo in più sott'acqua. La prima arma di cui disporrete sarà il mitico piede di porco (divenuto ormai lo stesso simbolo del gioco), con cui potrete iniziare a menare un po' le mani. Più avanti avrete la pistola, il mitra, la magnum, lo shotgun fino ad arrivare ad alcune armi particolari come la pistola gravitazionale. Un arsenale piuttosto modesto, a ben guardare, ma ha il vantaggio di essere ben bilanciato e adatto a ogni occasione ci si porrà davanti. Così come già visto nel primo, memorabile Half Life, alcune delle nostre armi disporranno di un fuoco primario e uno secondario. Così se il mitra, per esempio, ha come fuoco primario i normali proiettili, avrà come fuoco alternativo un utilissmo lanciagranate. Altra caratteristica sarà la possibilità di guidare alcuni mezzi come l'aliscafo, ovvero una sorta di via di mezzo tra un hovercraft e un catamarano, e una scout car, praticamente una piccola dune buggy.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:27
Una delle peculiarità che risaltano subito in HL2 è la varietà degli ambienti: si può passare da quelli claustrofobici alla Doom, a quelli enormi e larghissimi alla Far Cry. Questo permette anche una discreta varietà nel gameplay, che ovviamente dovrà essere adattato alla situazione, adattando il nostro stile di gioco anche in base ai nemici che ci si porranno davanti: dai poliziotti che ci colpiranno anche dalla lunga distanza, a quelli veloci e sfuggenti come gli orribili headcrab, fino a quelli lenti ma resistenti, come i classici zombie. C'è anche da sottolineare una cosa non proprio usuale negli Fps di questo tipo: la necessità di risparmiare più munizioni possibili, utilizzando tutto ciò che si trova sullo schermo come armi improprie. Al di là dei bidoni esplosivi (da Doom in poi ormai è un classico), tutti gli altri oggetti che incontrerete sul vostro cammino, potranno essere afferrati e lanciati sui vostri nemici, risparmiando preziose munizioni che, specie a livello difficile, saranno risicatissime. E questo fattore, al di là del beneficio dirett, aumenta anche la soddisfazione personale del giocatore che, al contrario di Doom3 ad esempio, ha quasi la sensazione fisica di danneggiare il nemico che gli sta di fronte. In ogni caso, la differenza maggiore tra i due giochi sembra essere l'approccio: frenetico e “ignorante” in Doom3, più ragionato in HL2, pur non arrivando ai livelli altissimi di Operation Flashpoint o Call of Duty.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:28
Incollate la vostra mandibola, o vi cadrà per terra!

Il punto forte di tutta la produzione è sicuramente il comparto grafico. HL2 può vantare effetti di luci dinamiche, textures, effetti di rifrazione, e character design a livelli praticamente unici. Gli effetti più impressionanti sono quelli dei liquidi e quelli dei vetri. Avete presenti i vetri zigrinati ”vedo non vedo” presenti spesso sulle porte degli appartamenti? Beh, qui sono stati resi in maniera sublime e, soprattutto, realistica. Il design dei livelli è quanto di meglio ci sia capitato di vedere. Osservare la cura con cui sono stati realizzati tutti i particolari, persino i muri, è una vera gioia per gli occhi. Il motore grafico proprietario vanta una fluidità impressionante, e una fisica che sfrtta al meglio il pluriosannato Havoc. Certo, tutto questo lo si puà evincere con una configurazione hardware medio-alta, ma il titolo, grazie alla scalabilità del motore grafico, rimane ottimo e giocabilissimo anche con un PC di fascia media, riducendo alcuni effetti secondari. Altro fattore grafico impressionante, sono le espressioni facciali dei personaggi, dando veramente spessore e credibilità alle situazioni di gioco. Il comparto sonoro rasenta la perfezione praticamente in tutto. Musiche, poche ma da pelle d'oca (basta ascoltare quella che vi introduce a Ravenholm, da brividi), effetti sonori curatissimi, dal rumore del legno a quello dell'acciaio, dalle radio dei poliziotti, allo scoppiettio del fuoco.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:29
Unico neo, un doppiaggio italiano non esattamente allo stato dell'arte. Alcuni personaggi sono doppiati discretamente, ma altri sono da dimenticare. Alyx, in particolare (ovvero la “bella” del gioco), ha un doppiaggio piatto e irritante, confrontato alla cura con cui è stata realizzata visivamente, specie nelle sue espressioni. Questo è comunque un problema legato al doppiaggio italiano, perché quello inglese è invece perfetto. Altra nota di demerito, la lunghezza incredibile dei caricamenti: per avviare il menu principale del gioco ci vogliono circa 5 minuti su un sistema medio come quello con cui abbiamo provato il gioco. Un po' troppo, decisamente, senza contare i passaggi tra le aree che portano via comunque un bel po' di tempo. In ogni caso, la cosa è accettabile, se poi la qualità del gioco ne ripaga il prezzo. Il vero problema è stato un altro.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:29
Il gioco? Ottimo. Il prodotto? Pessimo.

Arriviamo finalmente alla questione che ha scatenato e scatenerà polemiche, ovvero il sistema di autenticazione Steam. Spieghiamo innanzitutto di che si tratta: Steam è un sistema che permette di registrare il proprio account sui server Valve, associando ogni account unilateralmente a un codice CD che si trova nel gioco. In molti, compreso il sottoscritto, pensavano fosse un buon sistema per cercare in qualche modo di far fronte al problema di pirateria. Tuttavia, in molti ci siamo dovuti ricredere, soprattutto il sottoscritto. Dopo aver installato il gioco (procedura che comporta circa mezz'ora), è necessario connettersi a Steam per permettere che i file di gioco vengano sbloccati. Questa procedura comporta un'attesa di circa 20 minuti con una connessione in fibra ottica (larghezza di banda potenziale fino a un Megabyte per secondo). Con una vecchia connessione analogica a 56K non vogliamo nemmeno pensare quanto possa essere lungo sbloccare il gioco(ci vorranno almeno un paio d'ore). Quindi, i fortunati possessori di fibra ottica potranno giocare dopo “appena” 1 oretta dall' aver inserito il DVD nel loro lettore, ma tutti gli altri? La banda larga è ancora poco diffusa, specie in Italia. Questo è il più eclatante caso di razzismo telematico mai accaduto. Non solo bisogna possedere un buon PC, ma anche una connessione almeno DSL, dato che, con connessione analogica, o si possiede una flat (e comunque ci vuole tantissimo tempo prima di giocare), oppure si rischia di pagare una bolletta stratosferica per giocare un titolo che si è già profumatamente pagato. Come se non bastasse, la rete Steam è tutt'altro che stabile e infallibile. Il giorno che abbiamo installato il gioco, causa sovraccarico dei server, non ci è stato possibile registrarlo e quindi nemmeno giocare offline. Il giorno dopo tutto è filato liscio. Ma dopo ancora pochi giorni, ci è capitato l'incredibile: il nostro account era stato disattivato!
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:30
Dopo due giorni, l'account è stato riattivato misteriosamente come era stato disattivato, ma la nuova procedura di identificazione ha convertito il gioco in italiano in gioco in inglese. Quindi, nuova installazione da “soli” 50 minuti (grazie alla fibra ottica) e abbiamo potuto giocare nuovamente in maniera “italiana” e normale. Ora, non sappiamo se tutto questo sia accaduto a causa di un disservizio di Steam o per qualsiasi altro motivo. Comunque, o l'uno o l'altro caso, non farebbe differenza. Di una cosa siamo certi: è un metodo davvero poco democratico. Insomma, lottare contro la pirateria è giusto e insindacabile, ma bisognerebbe escogitare un altro sistema perché è assolutamente inaccettabile che un utente “regolare” debba subire tutto ciò che abbiamo subito noi. Specialmente considerando che ogni volta che si disinstalla il gioco, bisogna rifare nuovamente la trafila, se lo si reinstalla. Oltretutto, voci di corridoio trovate in alcuni forum e newsgroup dicono che il sistema sia stato già sapientemente aggirato dai pirati. Ciò significa (se la cosa dovesse risultare reale) che alla fine chi ci sta rimettendo siano solo gli utenti regolari con una connessione lenta. Altra cosa inspiegabile è la completa mancanza di un manuale di gioco all'interno della confezione, se non un piccolo vademecum per l'installazione e i comandi principali. Concludiamo con la sintesi di tutto: dobbiamo giudicare HL2 come gioco? Merita un bel nove; come prodotto? Zero spaccato. La media, se vi interessa, la potete ricavare voi. Un consiglio: in attesa di tempi migliori per i server Steam (nel caso in cui riescano a velocizzarli, e ammesso che ci riescano), consigliamo HL2 solo a chi possieda ALMENO una linea DSL o una flat analogica (considerando sempre il tempo necessario a sbloccare il gioco). Gli altri ci pensino mille volte.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:31
box apposito

Arriva il guasta feste.

Il titolo del box dovrebbe già dirvi tutto, ma cercherò comunque di essere più chiaro. Half Life 2, detto alla Jhonny Stecchino, “non mmè piaciuto penniente”. Al di là di quelle che sono state le beghe con Steam, di cui parlerò più avanti e su cui si è già espresso il nostro Oasis, è proprio questa seconda avventura di Gordon Freeman che proprio non riesce ad andarmi giù. Ho comprato HL2 (avete capito bene, l'ho comprato), con il miraggio di vivere un'avventura pari a quella vissuta a Black Mesa, con ritmi così serrati, con il cuore perennemente in gola e con la sensazione di essere veramente parte dell'ambiente circostante, continuamente in fuga dagli alieni e dall'esercito e costantemente alla ricerca di quelle risposte che mi avrebbero permesso di capire cosa esattamente fosse accaduto. Ma non solo. Half Life era un po' un riscatto del genere FPS, capace forse per la prima volta (e forse anche l'ultima se si eccettua qualche rara eccezione), di allontanarsi dal “spara a tutto quello che si muove”, introducendo invece delle meccaniche più ragionate, prese a prestito da svariati generi ludici.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:32
Ho comprato Half Life 2 per tutto questo. Invece mi ritrovo, ad un passo dalla fine, ad aver vissuto un'esperienza di gioco piatta e piuttosto monotona. Non discuto il lato tecnico di Half Life 2, per cui bisogna fare tanto di cappello ai ragazzi della Valve. Quello che mi ha lasciato l'amaro in bocca è proprio il gameplay di Half Life 2. Troppo sfilacciato, troppi livelli interminabili (che mi hanno riportato alla mente i dialoghi di Matrix 2 e 3, volutamente interminabili per “riempire gli spazi”), troppe situazioni risolvibili dal solito bidone esplosivo (ce ne saranno qualche migliaio sparsi per i livelli), e dalle immancabili assi di legno sopra le nostre teste ad indicare la via di fuga. Mi sarei aspettato più fantasia da chi mi ha fatto “scervellare” nella mia prima “mezza vita”. Invece niente, tracciato piatto. Un quarto di vita a scappare dalle fogne, un altro quarto di vita sulla moto d'acqua, con qualche pausa di circostanza per far fuori i nemici di turno e aprire qualche cancellata chiusa, un altro quarto sulla jeep a percorrere interminabili strade vuote e poi prigioni, laboratori improvvisati e così via.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:32
Il tutto condito da caricamenti interminabili, gli stessi caricamenti su cui tanti redattori si scagliano per i giochi console (chi ha detto Mafia ?), ma che misteriosamente vengono perdonati se il gioco si chiama Half Life 2. Avrei anche da ridire qualcosa sulla tanto sbandierata fisica e interattività con l'ambiente circostante. Mi è capitato più volte di prendere oggetti (a proposito, ma in tutto questo popò grafico, inserire due mani che afferrano le cose era chiedere troppo?) e di scagliarli lontano e avere la netta sensazione che sedie, televisori e lattine avessero lo stesso peso, percorressero le stesse traiettorie e cadessero nello stesso modo. Niente di scandaloso, sia intesi, però anche da questo aspetto del gioco era lecito, a mio avviso, attendersi qualcosa in più. Vogliamo poi parlare del doppiaggio? Encomiabile, senza dubbio, la volontà di Vivendi per localizzare un titolo così “carico” come quello proposto dalla Valve, a cui però non ha fatto seguito una realizzazione all'altezza. Voci piuttosto piatte, inadatte ai personaggi assegnati o malamente caratterizzate (l'apertura dell'uomo in nero sfiora il comico).
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:33
In ultimo, ma di cose da dire ce ne sarebbero tante, il famigerato Steam. Un nuovo mezzo di tortura per gli utenti, costretti non solo a doversi munire di computer con i controattributi per potersi godere i giochi senza fastidiosi rallentamenti o intoppi, ma che ora grazie a Valve dovranno essere muniti anche di connessione Internet per poter installare Half Life 2. Meglio una connessione veloce, ovviamente, perché altrimenti la vostra installazione potrebbe passare dall'ora trascorsa noiosamente dal sottoscritto davanti al monitor, alle tre ore che i poveri possessori dei 56k si sono dovuti sorbire prima di poter avviare il gioco e fruire finalmente di quanto pagato profumatamente. Ovviamente, se l'utente non è possessore di una flat, si ritroverà sul groppone anche qualche ora di connessione, il cui costo andrà ad aggiungersi a quanto pagato “sull'unghia” per portarsi a casa un prodotto-farsa. Sta forse cominciando una nuova forma di “razzismo videoludico”? Forse. E' curiosa comunque la posizione di Valve, capace di riuscire ad andare completamente controcorrente rispetto alle esigenze del pubblico, sicura comunque di uscirne vincitrice. I giocatori chiedono di più a meno? Bene, beccatevi di meno a più e cercate di finire HL2 prima che qualche srampalato upgrade di Steam, vi cancelli i salvataggi, o che vostro account possa inspiegabilmente essere cacnellato, impedendovi di utilizzare il gioco da voi regolarmente acquistato. E mentre voi vi arrabbattate a installare, upgradare, sbraitare e tirare giù qualche santino dal Paradiso, c'è qualcuno che tutto rilassato, tranquillo e gioioso, senza aver speso un solo euro, sta giocando il suo Half Life 2. E per una volta, triste a dirsi, ha ragione lui.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:33
HARDWARE

I requisiti minimi riportati da confezione: processore 1.2 ghz, 256 Mb di Ram, scheda grafica compatibile con DirectX 7, lettore DVD-Rom, 4.5 Gb di spazio su hard disk, connessione internet, Windows 98/ME/2000/XP.
Provato su un Athlon Xp 2500 con 1 Gb di Ram e una Geforce Fx 5900XT, il gioco non ha dato alcun problema alla risoluzione di 1024x768 e con molti effetti attivati. Consigliamo una configurazione quanto più possibile vicina a questa o superiore. In ogni caso, la scalabilità del motore grafico permette risultati apprezzabili anche con configurazioni prossime a quella minima. Praticamente indispensabile anche una connessione ALMENO DSL, per l'autenticazione con Steam.
pandado
00mercoledì 27 aprile 2005 13:34
PREGI

Tecnicamente sbalorditivo.
Adrenalinico, ma anche tattico.
Cura dei dettagli incredibile.
Interazione con gli scenari esemplare.
Trama accattivante.
Buon bilanciamento delle armi.

DIFETTI

Sistema di autenticazione Steam.
Assenza di manuale di gioco.
Doppiaggio italiano piatto.
Caricamenti snervanti.
Chi ama Doom 3 potrebbe non digerirlo.

MULTIPLAYER

Supportato il multiplayer online (rappresentato da Counterstrike), sui server approvati da Valve e dal circuito Steam.
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