Beh
in effetti quel saggio è un po scarno, dice tutto e niente: le solite cosa che penserebbe chiunque. Magari era pure un cinque se Charro non ci avesse messo del suo stile.
So per sensate esperienze che Gebba ha fatto il saggio, ma mi stupisco di scoprire che l'ha scritto in due ore dalle nove di sera. Praticamente come me, solo ch'io iniziai giovedì. E finii venerdì, sempre in quell'arco di tempo dalle nove alle dieci (non mi inoltro alle 23 perchè mi decompogno), in cui la mente riesce meglio ad assemblare le varie idee che girano.