Grandi Campioni o Enormi Buffoni

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giove(R)
00mercoledì 17 febbraio 2010 20:18
c'è chi gioca a pallone e chi ne parla soltanto. c'è chi gioca ad alti livelli internazionali e vince trofei che restano nella storia, c'è chi parla (o scrive) ad ordinari livelli locali e produce chiacchiere al vento (solo che i germi si propagano e molti ovini si accodano al gregge).
c'è chi lotta e suda, e c'è chi cazzeggia in poltrona.
ci sono i Grandi Campioni... e poi ci sono degli Enormi Buffoni.

i Grandi Campioni parlano così:

GERRARD: ´SAREMO AD AMBURGO IL 12 MAGGIO´

Steven Gerrard, capitano del Liverpool, eliminata dalla Champions League a opera della Fiorentina e in assoluto una delle più temibili possibili avversarie per la vittoria finale dell'Europa League per Juventus e Roma, analizza ad ampio raggio la stagione dei Reds, finora avara di soddisfazioni, e carica l'ambiente in vista della competizione continentale, divenuta fondamentale per risollevare il brutto andamento dell'annata in corso: «In questa stagione non siamo stati costanti e non sta andando secondo i piani. Ma io come capitano, e l'intera squadra, vogliamo sollevare un nuovo trofeo. Daremo tutto per arrivare fino in fondo. Amburgo è una città speciale con un bello stadio. Chiunque sottovaluti la Europa League non fa per me perché io ho già sollevato la Coppa UEFA in passato. E' un trofeo speciale e quella del 2001 fu una finale stupenda. Speriamo di vivere un'altra esperienza come quella. Siamo usciti dalla Champions League per dei dettagli ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, e per ripagare i nostri tifosi dovremo fare bene in Europa League, e aggiungere la finale di Amburgo. Da leader della squadra questa è una sfida per me. Dovremo riportare il sorriso sulle facce dei tifosi».


.... e poi ci sono gli Enormi Buffoni che pontificano. che parlano di sport, fanno i saputi, senza sapere un cazzo di come si fa ad essere un grande nello sport.

e forse non solo nello sport.
chiefjoseph
00mercoledì 17 febbraio 2010 21:43
David R.(tipo Goran P. [SM=g27989] )è il primo della lista [SM=g27987]

cci sua e de chi je va appresso! [SM=g27996]
lucaDM82
00mercoledì 17 febbraio 2010 22:20
Ecco,vorrei sentire da un nostro calciatore in conferenza una frase tipo:chi non vuole vincere l'europa league non è romanista,è un perdente e un cretino.

lucolas999
00giovedì 18 febbraio 2010 09:12
Re:
lucaDM82, 17/02/2010 22.20:

Ecco,vorrei sentire da un nostro calciatore in conferenza una frase tipo:chi non vuole vincere l'europa league non è romanista,è un perdente e un cretino e si chiama David R..



[SM=g27987]



E_Dantes
00giovedì 18 febbraio 2010 10:19
(..)“Non è mai facile fare gol, l’importante, poi, non è tanto che segni io, quanto che vinca la Roma, noi all’Europa League ci teniamo, ci piacerebbe molto arrivare alla finale” ha sussurrato ieri mattina il montenegrino sul charter(..)

...eheh... [SM=g27989]



faberhood
00giovedì 18 febbraio 2010 11:44
Re:
E_Dantes, 18/02/2010 10.19:

(..)“Non è mai facile fare gol, l’importante, poi, non è tanto che segni io, quanto che vinca la Roma, noi all’Europa League ci teniamo, ci piacerebbe molto arrivare alla finale” ha sussurrato ieri mattina il montenegrino sul charter(..)

...eheh... [SM=g27989]







il "mi piacerebbe" e il gesto di sussurrare non è soddisfacente nella rivalutazione di un calciatore da buon elemento a grande campione.
Si attendono modifiche, nelle future dichiarazioni da parte del soggetto in questione, per una rivalutazione auspicabile del sig.Vucinic.
Credo comunque che ciò non basti a Giovanni! [SM=g27988]
giove(R)
00giovedì 18 febbraio 2010 13:33
al mondo c'è la gente a cui "piacerebbe" vincere... e poi c'è la gente che "vuole" vincere.

caro faber, credo che Dantes non abbia fatto quella sottolineatura a caso.
credo che l'abbia fatto apposta perchè ricorda (bello quando i tuoi interlocutori ricordano CHI ha detto COSA, segno che ti ascoltano e non semplicemente...sentono) quelle frase lì come uno dei miei classici aneddoti per spiegare certe differenze.

non so se dipenda dalla traduzione, ma Gerrard ha detto:
"Ma io come capitano, e l'intera squadra, vogliamo sollevare un nuovo trofeo.".

per carità...dev'essere solo un caso che un vero agonista usi un vocabolo e chi è ancora un ...ragazzo che gioca sul prato... usi l'altro
[SM=g27989]
giove(R)
00giovedì 18 febbraio 2010 17:42
TUTTO STA NEL POTERE DELLA MENTE

Il Romanista- Rooney, Ronaldo, Fabregas, Ribery. E’ l’Europa che ci riguarda. Non è semplice far finta di non saperlo. Che stiamo giocando nella B del calcio che conta. Che non sarà mai la stessa cosa. E che, anche quando incontreremo club nobili come Liverpool o Juventus, si tratterà comunque di nobili decadute. Claudio Martello vive uno stato di grazia. Di questi tempi saprebbe motivare anche un somaro di Ginostra, convincendolo che il buio e la fatica sono indispensabili per accedere al paradiso dei somari. Ci consola sapere che, come svago calcistico di un dio minore, siamo di passaggio.
Pochi mesi ancora e saremo ancora lì, magari non sarà Cicoria ma il più telegenico Montali, a chiederci che palla, che incubo sarà, Manchester o Barcellona. Sarà molto istruttivo registrare stasera, nel casino amplificato di Atene, fino a che punto arriva il genio motivatore di Ranieri. Senza Totti, senza Toni e un pensiero, l’Inter, che prende corpo. Venti risultati utili consecutivi sono un pieno che rasenta la costipazione. La pancia piena reclama di svuotarsi, per rimettere in moto i suoi mantici. Legge dei numeri ma anche regole della fisiologia.
Fino a quando Ranieri riuscirà a tenere, in questa pienezza sempre più piena, quella piccola, necessaria frazione di vuoto, di non realizzato, di tensione verso quello che ci manca, di rabbia al pensiero di quello che non è stato? Questa è la domanda su cui si gioca la stagione della Roma. La straordinaria parabola di Ranieri, reietto in bianconero, un eroe in giallorosso, conferma come tutto sia nel potere della mente. Potere che tutto pervade nel bene
e nel male, a partire dalla sua arma letale, la parola. Ranieri ha ritrovato a Trigoria la parola che a Torino aveva perduto. Che Spalletti a Roma aveva perduto. La parola si logora come le scarpe, come il volto della donna amata. Con Ranieri, De Rossi, Pizarro e compagni, hanno ritrovato il piacere di ascoltarla. Anche per questo il gesto dell’orecchio sta diventando l’immagine di questa Roma.


[SM=g27991]
"tutto sta nel potere della mente" e poi fai sta ode al "che schifo sta coppa"...
mah... [SM=g28001]
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