Glauco Onorato

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ugo.p
00mercoledì 12 marzo 2008 03:21
A proposito di Gianni Musy, uno che con musy ha lavorato diverse volte è Glauco Onorato uno dei più bei volti dello spettacolo italiano con una voce profonda e calda che ha contribuito alla fortuna di diversi attori stranieri da lui doppiati, vedete lista:

Bud Spencer
Charles Bronson
Arnold Schwarzenegger
James Coburn
Danny Glover
Anthony Quinn in "Il magnate greco" (Theo Tomasis), "Revenge - Vendetta" (Tibby Mendez), "Jungle Fever" (Lou Carbone)

Telly Savalas in "I guerrieri", "L’uomo di Alcatraz", "Capricorn One" (Albain)

Karl Malden in "Le strade di San Francisco" (Mike Stone, 1^ voce) e molti altri

La voce? eccola

ugo.p
00mercoledì 12 marzo 2008 03:22
Foto


eccolo in W Django

ugo.p
00mercoledì 12 marzo 2008 03:24
Biografia (da Wikipedia)
Glauco Onorato (Torino, 7 dicembre 1939) è un attore e doppiatore italiano.

Figlio dell'attore Giovanni Onorato, è padre di Riccardo Niseem Onorato - attore e doppiatore - e Sara Onorato - doppiatrice.

Famoso per aver doppiato molteplici attori tra cui Bud Spencer in Nati con la camicia, Banana Joe, Chi trova un amico trova un tesoro, Lo chiamavano Trinità, ...continuavano a chiamarlo Trinità, Io sto con gli ippopotami, I due superpiedi quasi piatti e ...Più forte ragazzi!; Charles Bronson in I magnifici sette, Il giustiziere della notte 5; Arnold Schwarzenegger in Terminator, Predator, Commando e Una promessa è una promessa, Oliver Reed in ...e poi, non ne rimase nessuno e Il gladiatore; Sterling Hayden in Il lungo addio e Fred Williamson in Dal tramonto all'alba.

Ha inoltre recitato in svariate pellicole, tra cui La freccia nera, I tre volti della paura di Mario Bava, W Django!, Profondo Rosso e Le cinque giornate di Dario Argento nonché Il vizietto II, Zucchero, miele e peperoncino.


Ha recitato anche nello storico sceneggiato televisivo I Promessi Sposi (1967) diretto da Sandro Bolchi, interpretando il ruolo del Griso, uno dei bravi di Don Rodrigo.



ugo.p
00mercoledì 12 marzo 2008 06:25
Note biogarafiche
Glauco Onorato ha anche un interessantissimo sito, che vi invito a visitare:
www.glaucoonorato.it

dal sito abbiamo preso la sua biografia, ma vi troverete anche foto e clip audio e video moooooooooolto interessanti

Biografia

Nasce casualmente a Torino da Giovanni Onorato e Graziella Ceri, entrambi impegnati in una tournée teatrale. Il padre, nato a Palermo, recita a teatro dalla prima metà degli anni trenta prima di esordire al cinema nel 1937 con Il dottor Antonio di Enrico Guazzoni. Socio fondatore della CDC, si fa apprezzare come un simpatico e spigliato caratterista in oltre cinquanta filma tra i quali è doveroso ricordare la figura del Lungo in tre film della serie “Don Camillo”. Anche la madre, nata a il Milano, svolge un’intensa attività teatrale.

Glauco, pur essendo figlio d’arte, curiosamente da piccolo non vuole inraprende la carriera di attore.Di carattere estroverso ed irrequieto,mal sopporta le imposizioni di qualsiasi genere:

frequenta il liceo schientifico per un interesse verso i problemi scientifici ma contesta la scuola in generale per come è strutturata. L’attore Manlio Busoni lo persuade ad entrare, nel 1954, all’Accademia d’Arte Drammatica di Silvio D’Amico. Ha come insegnanti Annibale Ninchi, Wanda Capodaglio, Sergio Tofano e Orazio Costa, I compagni di corso, futuri attori di successo, sono Gian Maria Volonté, Ilaria Occhini, Mario Missiroli, Umberto Orsini, Giuliana Lojodice, Orazio Orlando.
L’esordio in teatro avviene a Milano con “Uomini e topi” di Enzo Ferrieri in cui recita, nella parte di Lenny, accanto a Luigi Vannucchi e Ferruccio Soleri. E’un grande successo e la sua voce calda, pastosa e robusta viene subito notata. Glauco viene scelto per doppiare Sideny Poitier nel film La parete di fango. Si impone subito come eccellente doppiatore; nel frattempo continua col teatro, la televisione ed il cinema dove fa il suo esordio nel 1959 con Spavaldi e innamorati di Giuseppe Vari; occasione in cui conosce Mario Girotti, anch’egli interprete alle prime armi. Per la televisione partecipa a diversi sceneggiati di successo come “Delitto e castigo” (1963) di Anton Giulio Majano, in cui recita accanto ai suoi ex compagni d’Accademia come Luigi Vannucchi e Ilaria Occhini; “I grandi camaleonti” (1964) di Edmo Fenoglio, “I Promessi sposi” (1967) di Sandro Bolchi, in cui fa la parte del Griso, “Caravaggio” (1967), scritto da Andrea Barbato e Ivo Perelli e diretto da Silverio Blasi, in cui recita a fianco di Gian Maria Volonté. Seguiranno, tra gli altri, “La freccia nera” (1968) di Anton Giulio Majano, in cui recita accanto ad Aldo Reggiani e Arnoldo Foà. A teatro recita ancora, tra l’altro, con Eduardo De Filippo in “La paura n°1” e “Mia famiglia” e ne “L’ultimo yankee” di Arthur Miller.

La sua attività cinematrografica lo vede quasi sempre in parti di fianco in cui, però, fa valere sempre il suo professionismo di attore serio e preparato, esprimendo un forte temperamento artistico. Gira I baccanali di Tiberio (1960)di Giorgio Simonelli,I tre volti

della paura (1963) di Mario Bava, Le piacevoli notti (1966) di Luciano Lucignani e Armando Crispino, La collina degli stivali (1969) di Giuseppe Colizzi, I girasoli (1969) di Vittorio De Sica, W Django (1971) in cui viene doppiato da Ferruccio Amendola.
Ha ventun’anni, Glauco, quando presta la voce a Stephen Boyd in Ben Hur. In tale occasione si trova a lavorare accanto a uno dei mostri sacri delle sale di sincronizzazione, Emilio Cigoli, che presta la voce a Charltone Heston. Il giovane regge bene il confronto doppiando Boyd che interpreta Messala. Messala, fraterno amico di Giuda Ben Hur (Charlton Heston) finisce per diventarne il suo nemico più temibile. Dopo una corsa di bighe passata agli della cinematografia per via della sua perfetta scansione ritmica, zeppa di sequenze mozzafiato, Messala, che giace su di un lettino dopo essere stato travolto dai cavalli, aspetta la morte nella speranza di rivedere il vecchio amico. Messala/Onorato (con voce rotta dalla sofferenza): “Trionfo comp… Trionfo completo, Ben Hur! La corsa è vinta, il nemico distrutto!”- Ben Hur/Cigoli: “Non vedo alcun nemico! – M/O: “E alora cosa vedi, il corpo maciullato di un animale? Ciò che rimane di me è sufficiente per il tuo odio? Ti offro io il motivo! Tu credi morte tua matre e Tirzah! Morte… E’finita la corsa… Non è finita… Non sono morte!”- BH/C: “Dove sono? (Nessuna risposta da parte di Messale che seguita a guardare il vuoto). Dove sono?” Al silenzio insistente di Messala, Ben Hur chiede con stizza, di nuovo: “Dove sono?” – M/O: “Cercale se vuoi nella valle dei lebbrosi, se potrai riconoscerle! (con sorriso beffardo, mentre Ben Hur riesce solo ad emettere un gemito strozzato di dolore). Prosegue… prosegue ancora la corsa… La corsa non è fnita!” E’ l’ultimo rantolo di Messala/Boyd/Onorato prima di morire. L’attività di doppiatore di Glauco prosegue sempre ai massimi livelli e con ottimi risultati; Chuck Connors ne L’ultimo bazooka tuona, Vic Morrow ne Il piccolo Campo, Woody Strode in 38° parallelo: missione compiuta e I professionisti, Charles Bronson in Quando l’inferno si scatena, Due sporche carogne e I magnifici sette, I quattro del Texas, Richard Jaeckel in Agguato ai Caraibi, Steve Forrest in Attenti alle vedove, Richard Anderson in Duello alla pistola, Richard Rust ne La valle dei Mohicani, Steve Brodie in Tre vengono per uccidere, Sidney Poitier ne La pelle degli eroi, John Ireland in Spartacus, Tom Allen in Ombre, Casey Adams ne Il nudo e il morto, James Coburn ne L’albero della vendetta, La grande fuga, Sciarada, Jamie Smith ne Il bacio dell’assassino, Jeff Daley in Duello nell’Atlantico, Gerard Landry in Esecuzione in massa, Clarles McGraw in Imputazione omicidio, Albert Salmi ne Gli Inesorabili, Hugh Marlowe ne L’uomo di Alcatraz, Fess Parker ne L’inferno è per gli eroi, Warren Oates in Sierra Charriba, Michel Constantin ne Il buco, Patricke Wayne ne I Comancheros, Lee Marvin ne L’uomo che uccise Liberty Valance, Robert Preston ne La conquista del west, Anthony Quinn ne L’armatore greco e Il sergente Flynt, Gene Hackman in Senza via di scampo, Orson Welles in Nostradamus, Topol ne Il violinista sul tetto, che lo stesso Onorato considera il suo doppiaggio più significativo.
Glauco instaura con i colleghi un rapporto aperto e gioviale, non disdegnando di approntare scherzi tra un turno e l’altro con alcuni colleghi, tra cui Giuseppe Rinaldi e Ferruccio Amendola. Il lavoro in sala di doppiaggio può, a volte, assumere aspetti opprimenti; le “incursioni” in questi ambienti bui e seriosi di personaggi come Onorato portano una ventata di freschezza e ilarità. Capelli lunghi e barba incolta, Onorato è un giovane del suo tempo che veste seconda la moda dell’epoca: blue jeans e maglioni a collo alto. Invece un doppiatore attempato come Giorgio Capecchi ha i capelli “impomatati”, viso rasato e abiti confezionati su misura. Capecchi, che guarda i giovani doppiatori come è facile immaginare, ama le scarpe, le cravatte e le bretelle: un paio soprattutto di colore giallo con disegni geometrici che dice di aver pagato “una cifra”. Onorato fa una colletta tra i doppiatori burloni e compra lo stesso paio di bretelle che l’indomani puntualmente indossa. Capecchi non crede ai suoi occhi quando scorge Glauco nella penombra della sala di doppiaggio, non resistendo a chiedergli dove le ha comprate. Onorato, con aria di sufficienza, gli risponde che a Porta Portese “te le buttano dietro, ahò”.
Diversi gli attori italiani doppiati da Glauco: Alan Steel (Sergio Ciani) in Sansone, Angelo Zanolli in Maciste nella valle dei re, Alvaro de Luna ne I due gladiatori, Mario Petri ne L’ira di Achille, Mimmo Palmara ne Il colosso di Rodi, Rock Stevens in Golia alla conquista di Baghdad, John Kitzmiller ne I pirati della costa. Ma Onorato è soprattutto la voce di Bud Spencer (Carlo Pedersoli) in quasi tutti i film iniziando da La collina degli stivali dove Glauco ha anche una piccola parte nella quale si autodoppia. Tra gli interpreti, Terence Hill (Mario Girotti), che la voce di Sergio Graziani. Nasce la coppia più comica del western all’italian. Uno dei film più celebri Lo chiamavano Trinità di E.B.Clucher (Enzo Barboni), dà definitivamente l’avvio al western farsesco. Trinità (Terence Hill, voce di Pino Locchi) e suo fratello Bambino (Bud Spencer, voce di Glauco Onorato) si incontrano dopo qualche tempo, proprio mentre Bambino, che fa lo sceriffo, deve difendersi dalle minacce di tre pistoleri. L’indolente Trinità si limita a guardare senza portargli il minimo aiuto. I due hanno nell’ufficio di Bambino il primo significativo dialogo: Trinità/Hill/Locchi: “Te la cavi ancora bene con la pistola!”-B/S/O: “ Già, ma presto saranno in molti in questo dannato paese! Quindi, fratello mio, è meglio che te ne vai, prima che tutta la feccia dell’ovest piombi qui con la voglia di misurarsi con te!”- T/H/L : “Ah, io non cerco rogne!” – Bambino/Spencer/Onorato: “Ma se non sai fare altro…”
ugo.p
00mercoledì 12 marzo 2008 07:10
date un'occhiata a questo Videoclip vi troverete un giovanissimo Fazio intervistare il nostro e Pino Locchi. 2 miti del doppiaggio italiano.

P.S. ricordo quella trasmissione anche perche` ricordo la gaffe sul nome Onorato-Mauri


jules maigret
00martedì 18 marzo 2008 14:45
W Ellis Duckworth
Onorato, per la mia generazione, sarà sempre, oltre ad un grande doppiatore, il Capo della freccia nera.
Onore ad Ellis Duckworth [SM=x875377]
jules maigret
00martedì 18 marzo 2008 14:47
jules maigret
00venerdì 1 gennaio 2010 16:54
ci ha lasciati ieri, all'età di 73 anni.
R.I.P.[SM=x875398]
bibba
00venerdì 1 gennaio 2010 22:50
grande tristezza
mi mancherà, sia come attore che come voce.
ugo.p
00sabato 2 gennaio 2010 03:15
NOOOOOOOOOOOOO
ah che brutta notizia.
sapete che lo conoscevo. alcuni anni fa leggendo alcune cose interessanti sul suo sito gli mandai una mail e lui mi rispose. da allora ci siamo sentiti diverse volte e alcuni mesi fa gli telefonai perche' volevo intervistarlo sia per il forum che per gli articoli di cinema che scrivo.
fu molto breve e mi parlo' di nevralgie che aveva e che era in terapia, per cui non poteva stare tanto al telefono. La voce era infatti stanca ora realizzo che in realta' si trattava di cose ben piu' gravi.
l'articolo di questo mese lo dedico a lui, appena scritto lo posto anche qui.
ADDIO GLAUCO [SM=x875398]
jules maigret
00sabato 2 gennaio 2010 13:22
Re: NOOOOOOOOOOOOO
ugo.p, 2010/01/02 3:15:

ah che brutta notizia.
sapete che lo conoscevo. alcuni anni fa leggendo alcune cose interessanti sul suo sito gli mandai una mail e lui mi rispose. da allora ci siamo sentiti diverse volte e alcuni mesi fa gli telefonai perche' volevo intervistarlo sia per il forum che per gli articoli di cinema che scrivo.
fu molto breve e mi parlo' di nevralgie che aveva e che era in terapia, per cui non poteva stare tanto al telefono. La voce era infatti stanca ora realizzo che in realta' si trattava di cose ben piu' gravi.
l'articolo di questo mese lo dedico a lui, appena scritto lo posto anche qui.
ADDIO GLAUCO [SM=x875398]


trova il modo di scannarizzarlo che mi piacerebbe vedere l'originale

ugo.p
00lunedì 25 gennaio 2010 08:07
meno male che ogni tanto
mantengo le promesse. ecco l'articolo dedicato a Glauco uscito venerdi' scorso su Okinawa Times.
di seguito la traduzione.
prima di trarre conclusioni affrettate vi prego di tener presente che:
I giornali vengono letti da tutti i giapponesi. Giornali come mainichi shinbun o Asahi shinbun tirano oltre 20 milioni di copie a testa. il mio nella sua piccolezza ne fa 450.000 ( in Italia si piazzerebbe sul podio) Quindi i giornalisti di qui scrivono per la gente e non per se' stessi come accade in Italia dove, soprattutto negli articoli di critica, sembra che chi scrive voglia far vedere quanto e' bravo a padroneggiare la lingua.
se scrivessi articoli del genere qui in Giappone non me ne pubblicherebbero neanche uno.
Il linguaggio che uso nell'articolo, percio' puo' sembrare estremamente puerile se paragonato alla media italiana, ma al contrario in terra d'oriente viene apprezzato proprio per la sua chiarezza.
inoltre dovete tener presente che mi riferisco ad un pubblico che non conosce Glauco Onorato e per il quale cinema italiano significa Mastroianni - Loren- Maccaroni Western.
detto questo buona lettura
ugo.p
00lunedì 25 gennaio 2010 08:59

ma perche' cxx"#$% non si vede?
ugo.p
00lunedì 25 gennaio 2010 09:02

ce l'ho fatta [SM=x875384]
ugo.p
00lunedì 25 gennaio 2010 09:09
ed ecco la trduzione
Il 2009 e’ stato decisamente un anno negativo per il cinema italiano, pochissime soddisfazioni e non pochi dispiaceri. Come un animale feroce che diventa piu’ pericoloso quando sente approssimarsi la fine, il 2009 ha colpito piu’ duramente nel mese di Dicembre, prima confermando anche agli Oscar Europei il digiuno di premi per l’Italia e infine il 31 portandosi via Glauco Onorato.
Qui in Giappone il suo nome non era famoso, probabilmente solo gli appassionati di Maccaroni Western lo ricordano per film come W Django e la Collina degli Stivali oppure nei panni del soldato incontrato alla stazione dalla Loren ne“ I girasoli” ma in Italia era attore e soprattutto doppiatore molto apprezzato.
Cominciai ad affezionarmi a lui da bambino quando lo vidi nel popolarissimo sceneggiato “La freccia nera” (1968) , dove interpretava Ellis Duckworth, un bandito/eroe assai simile a Robin Hoood.
In quegli anni Onorato era all’apice del successo. Oltre alla Tv infatti, pubblico e critica lo avevano apprezzato sia in teatro, dove aveva lavorato con uno dei piu’ grandi commediografi italiani del Novecento: Edoardo De Filippo, sia al cinema con numerose pellicole di successo.
Col passsare degli anni, progressivamente il suo impegno’ si oriento’ sempre di piu’ sul doppiaggio e finii per perderlo quasi di vista. Di vista, ma non di udito, dato che spesso, guardando un film o un telefim, avevo occasione di riconoscere la sua voce calda e profonda a cui tanti attori stranieri devono parte del loro successo in Italia.
Lo scorso anno durante una conversazione telefonica gli chiesi perche’ proprio all’apice della carriera avesse scelto una strada meno gratificante dal punto della notorieta’ come quella di diventare una voce. E lui con l’autoironia che lo contraddistingueva mi rispose: “perche’ sono un vagabondo, con il cinema e il teatro sei sempre a giro per il mondo, invece con il doppiaggio non mi devo muovere da Roma”.
Tanto pigro poi non doveva essere dato che per anni e’ stata una delle voci piu’ attive del doppiaggio italiano. Ha prestato la voce a Arnold Swarzenegger, Bud Spencer, Antony Quinn, Charles Bronson, Danny Glover, James Coborn e tanti altri.
In Italia non esiste la sottotitolatura, quasi tutti i film vengno doppiati per cui fino al mio arrivo in Giappone non avevo mai ascoltato la voce originale degli attori. Ricordo che una volta dopo la visione di un film con Swarzenegger chiamai Glauco per fargli i complimenti in quanto la sua recitazione era meglio dell’originale. Dando prova di modestia mi rispose che succedeva di rado che dovesse rimediare a carenze recitative dell’attore, anzi doppiando i grandi attori aveva imparato molto riguardo alla modulazione ed inflessione della voce.
A quel punto mi venne spontaneo chiedergli quale doppiaggio lo avesse divertito di piu’ e con grande sorpresa mi sentii rispondere che era stato quando, molti anni prima, aveva dato la sua voce a Zenigata il poliziotto che da la caccia a Lupin III. Vi assicuro che riusciva renderlo veramente divertente. Mi mancherai tanto e mancherai tanto anche a quegli attori rimasti senza voce, la tua calda e indimenticabile voce. Addio Gluaco
Felice74
00lunedì 25 gennaio 2010 17:44
[SM=x875377] Bravo ugo, l'ho letto d'un fiato.
[SM=x875398] a Onorato
ugo.p
00giovedì 7 marzo 2013 07:01
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