una cosa unica
Ciao ragazzi; come sapete per me le ferrate sono un mezzo, non un fine, e mi sono accorto che quest’anno mi manca (non nel senso della “raccolta”….ma proprio dell’emozione) un grande giro circolare; ho fatto ferrate….”tremila”….”quattromila”….”creste”….ma la meraviglia di conoscere ogni anfratto di un gruppo montuoso è una cosa fantastica per me.
L’anno scorso ho fatto il periplo del Pelmo, di tutto il gruppo del Tamer (meraviglioso), degli Sfornioi (montagne selvagge, solitarie), e ora mi frulla in testa ( e da una vita) sta cosa; è una mezza pazzia, non dal punto di vista tecnico (ovviamente per gente esperta come voi), ma per la notevolissima lunghezza; ma però penso che ne uscirebbe un giro che non so quanti hanno fatto.
Partenza da P.sso Duran (1.601 – Rif. Tomè) ,
> direzione Est, col sole che sorge, e si va con il “Troi del Buragnol” al Biv. Grisetti (2.050) / (ore parz.2,00)
> da qui maestosa traversata con i sentieri “Angelini” e “Tivan” e passando per la forc. inf. delle crepe (2.300 ca.) fino al Rif. Coldai (2.132) / (ore parz. 4,30 – tot. 6,30)
> ora per la forc. Coldai (2.191) e sotto alla imponente “parete delle pareti” , la Ovest della Civetta, si raggiunge il Rif. Tissi al col Rean (2.262) / (ore parz. 1,30 / tot. 8,00)
> andiamo percorrendo tutta la Ovest verso la Sella di Pelsa e poi al sottostante Rif. Vazzoler (1.714) / (ore parz. 1,00 / tot. 9,00)
> da qui si scende fino al bivio a quota 1.430 e poi per la forc. del Col Palanzin (1.700), la forc. Del Col dell’Ors (1.750 , 1,45 ore dal Vazzoler) e la forc. Del Camp. (1.933) andiamo a raggiungere, dopo aver incrociato la discesa attrezzata della “Costantini”, ma nessun tratto attrezzato per noi, il Rif. Carestiato (1.834) / (ore parz. 3,45 / tot. 12,45)
> ci siamo…..un ultimo sforzo e ritorniamo al P.sso Duran (1.601) / (ore parz. 0,45 / totali 13,30)
Lo so…..sembra una pazzia, ma mi piacerebbe un’ “avventura” simile.
Se sabato prossimo (o domenica) il tempo è stabile, potrebbe essere il giro della vita.
I rifugi sono ancora aperti; si può andar via leggerissimi (2 barrette e 1 litro d’acqua) e poi ai rifugi fare tappa, e in caso di ritardi emergenze o quant’altro abbiamo appunto 5 rifugi d’appoggio.
Ecco….se qualcuno ha voglia di condividere una emozione penso irripetibile con lo Sherpa, sono qua.
p.s. ovviamente sarà una levataccia….una partenza al quasi buio (la volta che ho fatto la Costantini, dal P.sso Duran ho visto l’alba più bella della mia vita) e ….portare la frontale.
A voi…..
MauroSherpa