Giro d'Italia

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leocreolo
00sabato 6 maggio 2006 11:21
comincia oggi la mitica corsa rosa!

peccato che la partenza sia in belgio????

vi copio sotto un po' di articoli!

e magari vi terro' aggiornati sulle classifiche!!!

[SM=x1047626]
leocreolo
00sabato 6 maggio 2006 11:22
Durissimo. Questo è l’aggettivo che meglio spiega l’89° Giro d’Italia, che scatta sabato da Seraing. Un’altra caratteristica è la grande incertezza del pronostico. Ci sono almeno 5-6 corridori con le carte in regola per vincerlo. Insomma, ci sono gli ingredienti per un grande Giro. Per un Giro appassionante, che anche quest’anno avrà tante stelle al via.
FAVORITI Col numero 1 sarà ai nastri di partenza Paolo Savoldelli. Il bergamasco ieri ha ritrovato il sorriso dopo un buon allenamento. Il virus intestinale che lo ha costretto ad abbandonare il Romandia, cominciato alla grande, è passato: «Lo stomaco non è ancora perfettamente a posto ma è normale. Però va molto meglio». Il grande favorito è considerato Ivan Basso, che ha già provato anche l’emozione della maglia rosa, lo scorso anno. Lui, come Savoldelli, ha a favore le cronometro ma soffre le pendenze ripide, più adatte a corridori leggeri, a scalatori puri. Gilberto Simoni è il primo di questa categoria. Sta bene, ha motivazioni enormi, è un combattente e nella classifica finale del Giro c’è sempre. Ieri è andato a testare il Bondone «per tenermi in allenamento su una salita lunga». Oggi prova la cronosquadre Piacenza-Cremona. C’è poi Damiano Cunego, che è in gran forma, come ha dimostrato al Trentino e a Larciano (il ritiro dal Toscana, domenica, non è significativo): rispetto agli altri favoriti è quello che paga di più a cronometro. Danilo Di Luca ha puntato tutte le sue carte sul Giro. Gioco pesante, ma non azzardo. «Partirò da Seraing consapevole di avere fatto tutto il possibile per disputare il miglior Giro possibile».
Capitolo a parte per Jan Ullrich, la sesta stella. Ha iniziato la stagione al Romandia, dove solo cinque semisconosciuti sono finiti alle sue spalle e punta a fare bene in qualche tappa nell’ultima settimana, con l’occhio al Tour de France. Il problema è che in questo Giro un corridore non in forma rischia di non arrivare all’ultima settimana.
OUTSIDER Josè Rujano 3° nel 2005 è un mistero. Il venezuelano è stato fermo praticamente 11 mesi, si è ripresentato in Trentino e s’è subito messo in evidenza. Le salite ripide sono il suo pane. Lo spagnolo Juan Manuel Garate è uomo da piazzamento. Emanuele Sella spera in un piazzamento nei cinque, come Leonardo Bertagnolli che ha fatto una buona primavera. Ivan Parra, dominatore delle Dolomiti nel 2005, tenterà di ripetere l’impresa. Sergej Gonchar è stato 2° nel Giro 2004 e il suo motore turbodiesel può portarlo in alto. Michael Rasmussen è uomo dalla lunghe fughe: l’anno scorso ne ha centrata una che gli ha regalato gloria e maglia a pois al Tour.
GUASTATORI Paolo Bettini nelle prime tappe vuole riprendersi la rivincita sulle Ardenne, che quest’anno non gli hanno dato le soddisfazioni sperate: la tappa di Namur sembra fatta apposta per lui. Discorso identico per Davide Rebellin che punta alla maglia ciclamino. Occhio anche a Luca Mazzanti, nelle tappe dure, e Tom Danielson, in quelle di montagna.
CRONOMAN Michael Rogers è il principe del cronometro. Negli ultimi tre anni la maglia iridata non è mai scesa dalle sue spalle. Vuole evolversi in corridore da grandi giri. Ivan Gutierrez nel 2006 ha già vinto due crono e a Pontedera sarà tra i favoriti. Bradley McGee è uomo da crono brevi, ma quella di Seraing è atipica, tecnica e con una salita. Da seguire, anche Bobby Julich e Viatcheslav Ekimov, il più vecchio in corsa.
VELOCISTI Alessandro Petacchi è il re degli sprinter. Nessuno può mettere in dubbio che dal 2003 sia il migliore. Inoltre sta andando fortissimo. I progressi in salita non sono andati a scapito della punta di velocità e l’unico in grado d’impensierirlo al Giro è l’australiano Robbie McEwen, 5 vittorie tra cui la prima tappa del Romandia. I tedeschi Olaf Pollack e Robert Forster sono un gradino, forse due, sotto. Il problema maggiore per Petacchi e McEwen sarà tenere unito il gruppo per arrivare in volata.
Claudio Ghisalberti

papabert
00sabato 6 maggio 2006 13:32
Mitico Leo, in effetti aspettavo un tuo intervento su questo tema...
Direi che però questo Giro inizia un po' in sordina, poco pubblicizzato dagli organi di stampa che non siano quelli per addetti ai lavori...che dici?
Visto la tua preparazione in materia, mi farebbe piacere sapere:
1. Perchè partono proprio dal Belgio? Forse per compiacere le istituzioni Ue (Parlamento ha sede a Bruxelles)???? Finchè è Francia anocra ancora perchè siamo vicini, ma da lassù... la seconda tappa cos'è, visita a Vaduz?
2. Che tappe fanno qui in Friuli? Ha sentito che passano per Gemona e poi?
Mi rendo conto che la copncentrazione di domande in questo messaggio e paurosa, scusatemi. [SM=x1047616] [SM=x1047616] [SM=x1047612] [SM=x1047612] [SM=x1047612]
leocreolo
00domenica 7 maggio 2006 02:14
PRIMA TAPPA

Giro, è subito super-Savoldelli

Il trionfatore dell'edizione 2005 domina la cronometro di apertura a Seraing (6,2 km): staccato di 11" McGee. Il Falco: "Ripartire in rosa è il massimo, 6 km alla Armstrong"

SERAING (Belgio), 6 maggio 2006 - Un extraterrestre è piombato sul Giro. Paolo Savoldelli ha dominato la prima tappa, una cronometro di 6,2 km. "Una cronometro alla Armstrong", ha dichiarato estasiato Johan Bruyneel, il team manager della Discovery Channel. "Sei chilometri alla Armstrong", lo ha corretto con il sorriso il Falco, che è stato il migliore sia nel tratto in salita, dove aveva 10 secondi su McGee, sia in quello in discesa, dove ha aggiunto un altro secondo di vantaggio sull’australiano finito alle sue spalle. Sul palco delle premiazioni un Savoldelli inedito ha innaffiato tutti con lo spumante: "Non sono ancora stressato, quindi riesco a godermi la gioia. Però ripartire in rosa è il massimo".
Ivan Basso, attesissimo, non è andato bene: 13° a 23 secondi da Savoldelli, quattro secondi peggio di Danilo di Luca ("ho fatto una delle migliori crono della carriera"). Male, in genere, tutta la Csc, con Julich e Voigt lontanissimi dai primi. Cunego, stremato ("non è in queste tappe che io riesco a rendere al meglio"), ha fatto un secondo meglio di Simoni ("finalmente siamo partiti. Sono contento che noi di classifica siamo tutti lì"). Evidentemente Gibo non considera Savoldelli un pretendente, su questo percorso, per la vittoria finale. Davide Rebellin ha fatto una delle migliori crono della carriera (9° a 18 secondi), e lunedì a Namur andrà a caccia della maglia rosa. Ullrich ha chiuso 80° a 49 secondi. Non male, invece, Rujano, 46° a 36 secondi.
Il 7 maggio Paolo Savoldelli compie 33 anni. Li festeggia in maglia rosa. Ma anche verde, ciclamino e blu, perchè tutti i simboli del primato sono sulle sue spalle. "Ma il compleanno è sempre meglio festeggiarlo a casa, in famiglia. Ma una bottiglia di champagne stasera la pago". Gigante.
dal nostro inviatoClaudio Ghisalberti

[Modificato da peopeoleo 11/05/2006 1.41]

leocreolo
00domenica 7 maggio 2006 02:16
Re:
partoni dal belgio essenzialm per motivi di sponsor o pubblicitari o simili.... pensa che qualche anno fa sono partiti oltremanica!!!!!!!

questa e' la risp alla prima domanda.. per le altre mi informo
(sapevo che passavano per gemona)


Scritto da: papabert 06/05/2006 13.32
Mitico Leo, in effetti aspettavo un tuo intervento su questo tema...
Direi che però questo Giro inizia un po' in sordina, poco pubblicizzato dagli organi di stampa che non siano quelli per addetti ai lavori...che dici?
Visto la tua preparazione in materia, mi farebbe piacere sapere:
1. Perchè partono proprio dal Belgio? Forse per compiacere le istituzioni Ue (Parlamento ha sede a Bruxelles)???? Finchè è Francia anocra ancora perchè siamo vicini, ma da lassù... la seconda tappa cos'è, visita a Vaduz?
2. Che tappe fanno qui in Friuli? Ha sentito che passano per Gemona e poi?
Mi rendo conto che la copncentrazione di domande in questo messaggio e paurosa, scusatemi. [SM=x1047616] [SM=x1047616] [SM=x1047612] [SM=x1047612] [SM=x1047612]

leocreolo
00domenica 7 maggio 2006 18:44
SECONDA TAPPA

Giro, il fulmine è McEwen

Al 33enne australiano della Davitamon-Lotto, in volata, la seconda tappa: bruciati Pollack, Bettini e Petacchi. Savoldelli resta leader

ApCHARLEROI/MARCINELLE (Belgio), 7 maggio 2006 - Robbie McEwen (Davitamon Lotto) ha vinto in volata la seconda tappa del Giro d'Italia, da Mons a Charleroi/Marcinelle di 197 chilometri: bruciati allo sprint il tedesco Olaf Pollack (T-Mobile) e Paolo Bettini (Quick Step). Solo quarto Alessandro Petacchi (Milram). Paolo Savoldelli (Discovery Channel) ha conservato la maglia rosa conquistati ieri con la vittoria nella cronometro d'apertura. Domani terza tappa: Perwez-Namur, 202 km.

Per McEwen si tratta del nono successo di tappa al Giro. La seconda frazione è stata caratterizzata da una fuga di quattro corridori: Delage, Labbe, Albizuri, Missaglia, in testa già dalla prima ora di corsa e con 7' di vantaggio dopo 86 chilometri. Gli ultimi ad arrendersi, Missaglia e Albizuri, sono stati ripresi a 20 chilometri dall'arrivo.

a breve il servizio completo
dal nostro inviatoClaudio Ghisalberti

[Modificato da peopeoleo 11/05/2006 1.41]

papabert
00domenica 7 maggio 2006 19:04
Io ho una spiegazione del perchè partano dal Belgio, ma la fonte non è molto attemdibile. In una storia di Topolino [SM=x1047650] dedicata al giro di Italia, uno dei nipotini afferma che parte in Belgio in onore della popolazione italiana della Vallonia. Potrebbe anche essere....Topolino non mente mai..... [SM=g27987] [SM=x1047611] [SM=x1047642]
puccipucciosa
00domenica 7 maggio 2006 22:53
io protesto......
non trovo giusto che il giro d'Italia parta da un altro stato....non sono per niente d'accordo con questa scelta, qualunque sia la motivazione!!! (che poi....si è scoperto qual'è? [SM=x1047616] )

papabert
00lunedì 8 maggio 2006 12:38
Sono d'accordo con te Cora!
L'Italia è un paese così bello, pieno di magnifici posti da scoprire e di magnifiche strade che la corsa rosa può percorrere....perchè andare a finire nel (più)freddo Belgio....
Fa sempre aprte della ricerca di consenso internazionale che l'Italia va affannosamente cercando di questi tempi??? [SM=x1047628] .....
Comunque mi pare che ancora oggi e domani e poi torna in Italy... [SM=x1047611] [SM=x1047611] [SM=x1047642]
leocreolo
00lunedì 8 maggio 2006 15:13
concordo con voi, cmq secondo me i moitvi sono solo di soldi o pubblicita' o sponsor!!!

preferirei un sacco che il giro fosse tutto in italia, ma rimane che in belgio ci sono dei percorsi davvero fantastici!!! [SM=x1047626]
humbertulus
00martedì 9 maggio 2006 21:48
forza basso o cunego
comunque speriamo che simoni muoia presto... [SM=x1047648] [SM=x1047645]
papabert
00mercoledì 10 maggio 2006 14:10
ATTENZIONE!!!!!!!
Comportamento anti sportivo rilevato nel forum.......
Cartellino giallo per Giolito, ed anche esclusione da ogni possibile candidatura a moderatore...
La GUERRA è APERTA MIO CARO...
e finirà solo quando verra proclamata MISSION ACOMPLISHED.... AHAHAHAH
[SM=x1047607] [SM=x1047619] [SM=x1047624] [SM=x1047625] [SM=x1047626] [SM=x1047645] [SM=x1047642]
leocreolo
00mercoledì 10 maggio 2006 16:35
aggressivo il bert!
peccato che non centri nulla con la discussione!
1 puinto in meno anche per te!

io intanto approfitto:

ovviam dalla gazza:

TERZA TAPPA

Uno Schumacher in maglia rosa
A Namur il 24enne tedesco della Gerolsteiner anticipa di 2" Rubiera ed è la nuova maglia rosa. Terzo Rebellin a 6", 4° Bettini. Savoldelli guadagna ancora secondi

NAMUR (Belgio), 8 maggio 2006 - Stefan Schumacher si rivela al grande pubblico italiano vincendo a Namur la 3ª tappa del Giro e conquistando sia la maglia rosa, sia quella ciclamino. Schumacher è tedesco, ha 24 anni, quest’anno ha già vinto il Circuito della Sarthe. Sullo strappo che porta alla Cittadella il primo ad attaccare è stato Rubiera, ai 1400 metri. Schumacher ha risposto e ai 1000 metri e ha agganciato lo spagnolo. Ai 500 metri, un attimo prima che la strada spianasse, ha allungato e ha chiuso con 2" su Rubiera.
Schumacher tecnicamente è un corridore abbastanza veloce, è bravo a cronometro (4° nella prima tappa del Giro) e va molto forte sulle salite di media lunghezza. Ha iniziato a pedalare con il mito di Indurain, è alla sua prima corsa a tappe di tre settimane, quindi nemmeno lui conosce i suoi limiti di tenuta sia sulle grandi salite, sia di tenuta per la classifica. Lo scorso anno correva per la Shimano e ha ottenuto 7 vittorie.
E’ stato anche al centro di un caso doping dopo una positività per un corticosteroide al Giro di Renania ed è stato fermo da metà giugno a fine settembre. Ma non è mai stato squalificato in quanto è stata provata la sua buona fede visto che il farmaco gli era stato prescritto dal medico sociale dopo avere avuto l’ok, per errore, dalla Wada.
Da questa stagione Schumacher è alla Gerolsteiner, che a Namur completa il successo con il 3° posto di Davide Rebellin e il 7° di Andrea Moletta. Savoldelli, che in teoria avrebbe potuto rischiare qualcosa, ha perso 6" e la maglia rosa, che al di là delle dichiarazioni voleva tenere visto che ha sganciato all’attacco il compagno Rubiera per togliere secondi di abbuono ai rivali, ma ha guadagnato sui rivali di classifica. Damiano Cunego è finito a 13" dal vincitore e s’è lamentato per il finale pericoloso. Dietro una posizione Di Luca e nello stesso gruppetto anche Rogers e Basso. Mezzo passo falso, invece, per Gilberto Simoni che ha perso 29" e ora è a 1’02" dalla maglia rosa. Brutte notizie invece da Alessandro Petacchi caduto a circa 47 km dal traguardo e che ha concluso a 14’38".
dal nostro inviatoClaudio Ghisalberti

[Modificato da leocreolo 11/05/2006 1.39]

humbertulus
00mercoledì 10 maggio 2006 20:03
ma che c'entraaaaaaaaaa
io son rimasto in tema, ho solo espresso preferenze!!!!!!!!!!! [SM=x1047623] [SM=x1047623] [SM=x1047623] [SM=x1047623]
leocreolo
00giovedì 11 maggio 2006 00:57
il bert e' degenerato! [SM=x1047621]
leocreolo
00giovedì 11 maggio 2006 01:21
mi han dato questa info: sarebbe da verificare...

sembra che 50 anni fa siano morti a Marcinelle degli operai italiani emigrati.

[SM=x1047614]
leocreolo
00giovedì 11 maggio 2006 01:39
sempre ovviam dalla gazza!

QUARTA TAPPA

Giro d'Italia, bis di McEwen
Il 33enne australiano della Davitamon ad Hotton rispetta il pronostico: battuti allo sprint Bettini e Loddo. Schumacher sempre leader, domani riposo

HOTTON (Belgio), 9 maggio 2006 - Alessandro Petacchi resta in albergo con la gamba sinistra ingessata a causa della frattura alla rotula (in serata è rientrato in Italia, domani verrà visitato a Pisa, quasi certa l’operazione) e per l’australiano Robbie McEwen è ancora più facile vincere la seconda tappa di questo Giro, la decima in carriera, l’ottava stagionale.
La trama della volata non cambia con la Milram che fa il treno per Mirco Lorenzetto. McEwen gli prende la ruota come fosse quella di AleJet e quando parte ai 200 metri chiude la partita. Paolo Bettini si deve inchinare e perde la maglia ciclamino che finisce sulle spalle dell’australiano, mentre la rosa resta tranquilla sulle spalle del tedesco Stefan Schumacher (con la classifica immutata). Il terzo posto è di Alberto Loddo, poi l'argentino Max Richeze, Olaf Pollack, Mirco Lorenzetto e gli altri.
Una vittoria, quella di McEwen, con doppia dedica: "A Petacchi, che spero di rivedere presto in corsa, e al mio compagno Christophe Brandt che ieri è stato investito da una moto e s’è rotto il gomito". La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga (164 km) di Bertolini, Casar, Van de Walle, Calcagni e Niermann. Partiti al km 16 hanno raggiunto il vantaggio massimo di 6’55" a Francorchamps e sono stati ripresi al km 178, quando all’arrivo ne mancavano 15.
Ma la star della 4ª tappa è stato Lance Armstrong che a Wanze, località di partenza, ha fatto visita alla "sua" Discovery Channel e i complimenti a Paolo Savoldelli. "Paolo mi ha sorpreso. È un ragazzo forte e intelligente che è ulteriormente cresciuto. Per il Giro il favorito resta Basso, ma su di lui c’è tanta pressione". In serata due charter hanno riportato la carovana in Italia. Domani la prima delle due giornate di riposo, l'altra sarà mercoledì 17, giovedì la cronosquadre Piacenza-Cremona di 38 km. In gara, dopo il ritiro di Leonardo Bertagnolli tormentato dall’allergia, rimangono 195 corridori.
dal nostro inviato Claudio Ghisalberti

leocreolo
00giovedì 11 maggio 2006 01:45
in attesa della quinta tappa (domani), dopo il riposo-trasferimento la temuta crono a squadre!

dalla gazza un articolo decisam tecnico:

In fila indiana per una maglia
Dopo la ricognizione mattutina, le squadre scelgono la tattica. In doppia fila si rischia di perdere corridori per strada, cadenze di 102-105 pedalate al minuto, medie oltre i 55 km/h

PIACENZA, 10 maggio 2006 - La cronosquadre manca dal Giro d’Italia da 17 anni fa. L’ultima volta, nella Villafranca Tirrena-Messina del Giro 1989 poi vinto da Laurent Fignon, vinse l’Ariostea del danese Sorensen e la maglia rosa cambiò spalle per la terza volta in tre giorni, passando dal portoghese Acacio Da Silva a Silvano Contini.
Ma come si corre una cronosquadre? Tutti i team al mattino fanno un’ultima ricognizione sul percorso anche per una verifica dei materiali. Poi, dopo un pranzo leggero si provede al riscaldamento che dura circa 40 minuti e termina dagli 8 ai 12' prima del via. Il riscaldamento viene effettuato sui rulli con uno sforzo incrementale, cioè con la frequenza cardiaca che sale di circa 8 battiti al minuto fino a raggiungere la frequenza del medio. Alcuni minuti di defaticamento, poi un’altra serie fino alla frequenza di soglia o poco oltre.
Le tattiche di gara: doppia fila e fila indiana. La doppia fila esaspera la prestazione, permette di raggiungere velocità più elevate, ma la squadra deve essere molto omogenea altrimenti i più deboli, quasi sempre gli scalatori quindi soprattutto in questo caso gli uomini di classifica, non reggono il ritmo e si staccano andando alla deriva. Nella Piacenza-Cremona, 38 km, quasi tutte le squadre opteranno per la fila indiana.
Da considerare che a ruota si risparmia circa un terzo di energia, cioè se chi è in testa spinge a 450 watt, si sta a ruota con 300 watt. In testa i corridori tirano dai 5" (scalatori) ai 25" (specialisti), ma non è da escludere che qualcuno salti i cambi. Una volta lanciati, il rapporto usato sarà per la maggior parte dei corridori il 54x11-13. La cadenza ideale è di 102-105 pedalate al minuto. La media potrebbe essere attorno ai 55 orari. Tra le prime squadre classificate i tecnici si aspettano distacchi minimi, nell’ordine dei pochi secondi, tra una squadra forte e una debole (ma con uomini di classifica) il ritardo potrebbe essere di 1-2" al km, quindi dai 40" al 1’20" all'arrivo.

dal nostro inviato Claudio Ghisalberti
leocreolo
00giovedì 11 maggio 2006 01:50
domani la classifica sara' rivoluzionata!

quindi beccatevi quella aggiornata ad oggi!
(primi venti posti )

1 SCHUMACHER Stefan GER GST 14:52:55 0:00
2 SAVOLDELLI Paolo ITA DSC 14:53:08 0:13
3 REBELLIN Davide ITA GST 14:53:18 0:23
4 GUTIERREZ PALACIOS José Ivan ESP CEI 14:53:24 0:29
5 RUBIERA VIGIL José Luis ESP DSC 14:53:26 0:31
6 HONCHAR Serhiy UKR TMO 14:53:26 0:31
7 MCGEE Bradley AUS FDJ 14:53:26 0:31
8 PEREZ SANCHEZ Francisco ESP CEI 14:53:27 0:32
9 GUTIERREZ CATALUNA José E. ESP PHO 14:53:28 0:33
10 BETTINI Paolo ITA QSI 14:53:30 0:35
11 ROGERS Michael AUS TMO 14:53:32 0:37
12 DANIELSON Tom USA DSC 14:53:32 0:37
13 VOIGT Jens GER CSC 14:53:33 0:38
14 DI LUCA Danilo ITA LIQ 14:53:34 0:39
15 BRUSEGHIN Marzio ITA LAM 14:53:35 0:40
16 POLLACK Olaf GER TMO 14:53:36 0:41
17 BASSO Ivan ITA CSC 14:53:38 0:43
18 CUNEGO Damiano ITA LAM 14:53:40 0:45
19 CIONI Dario David ITA LIQ 14:53:41 0:46
20 HORRACH RIPPOLL Joan ESP CEI 14:53:44 0:49



humbertulus
00giovedì 11 maggio 2006 03:08
non postare così tanta roba!!!
metti piuttosto i tuoi commenti... [SM=x1047639]
leocreolo
00giovedì 11 maggio 2006 22:31
purtroppo nonho commenti.... non ho molto tempo per seguire purtroppo! pero' vi tengo informati! [SM=x1047611]

anzi approfitto!

QUINTA TAPPA (crono a squadre!)

Crono alla Csc, Gonchar rosa
Cambio al vertice del Giro d'Italia: alla squadra di Basso la Piacenza-Cremona (media record di quasi 57 km/h), all'ucraino della T-Mobile il primato

CREMONA, 11 maggio 2006 - Festa per due a Cremona al termine della cronosquadre: Ivan Basso festeggia la prima vittoria in questo tipo di prove della sua Csc; Sergei Gonchar, che con la sua T-Mobile perde la frazione per un secondo, ritrova la maglia rosa, gioia che aveva già provato per due giorni nel Giro del ’98, quando correva per la Cantina Tollo. E' nella prima fase di 9,7 km che la Csc costruisce la vittoria: 10’32" il tempo. La T-Mobile è a 8", la Discovery addirittura 8ª a 24". Nel secondo tratto (dal km 9.7 al km 16.1) che la Csc copre in 6’29", la T-Mobile perde altri 6" e la Discovery 9".
Le differenze calano nel terzo tratto (dal km 16,1 al km 22,4), ma la Csc (7’08") guadagna un altro secondo sui tedeschi e 4 sugli americani. Nel quarto tratto (dal km 22,4 al km 27,3) i più svelti sono i tedeschi (5’18") con i danesi a 2" e gli americani a 5". Nell’ultima frazione (dal km 27,3 al km 35) il forcing della T-Mobile che impiega 7’15". La Discovery perde 11" e la Csc 12". L’azione della squadra di Gonchar è così violenta che Kessler, sfinito, si stacca ai 200 metri. Il tempo all’arrivo viene preso sul 5°, che è proprio Kessler. Un cedimento che forse costa la vittoria. Così il successo della Csc porta in alto Jens Voigt (secondo nella generale a 6"), mentre con Gonchar, nella T-Mobile, salgono Michael Rogers (terzo a 6") e Olaf Pollack (quarto a 10") che con gli abbuoni di oggi potrebbe andare in rosa.
Chi ha viaggiato un po’ al di sotto delle aspettative è la Discovery Channel di Savoldelli che alla fine chiude al terzo posto e perde 39". Benissimo Di Luca con la sua Liquigas, una posizione e 3 secondi dietro gli americani. La Lampre di Cunego contiene bene la perdita (8ª a 1’04"). Tra gli uomini di classifica chi perde di più è Gilberto Simoni che con la Saunier Duval chiude a 1’26" (18ª posizione). Un ritardo che comunque Gibo definisce "un pareggio".
dal nostro inviatoClaudio Ghisalberti

[Modificato da peopeoleo 13/05/2006 18.12]

leocreolo
00sabato 13 maggio 2006 18:10
SETTIMA TAPPA

Festa per Verbrugghe e Gonchar
La 7ª tappa si infiamma nel finale: a Saltara vince il belga della Cofidis, secondo Savoldelli a 14", Di Luca in difficoltà. L'ucraino di nuovo leader

SALTARA, 13 maggio 2006 - Rik Verbrugghe (Cofidis) ha vinto per distacco la settima tappa del Giro d'Italia, la più lunga, da Cesena a Saltara per 236 chilometri. A 5 chilometri dall'arrivo Verbrugghe aveva staccato i compagni di fuga Mori, Garate, Vila e Pena, superstiti di un attacco a lunga gittata lanciato a circa 150 chilometri dalla fine. Cinque anni fa il belga aveva vinto, a Pescara, il prologo più veloce della storia: è il suo terzo successo di tappa nella corsa rosa.

Secondo, a 14", Paolo Savoldelli (Discovery Channel), che ha conquistato anche 12" d'abbuono, terzo con lo stesso distacco Luca Mazzanti (Panaria), quarto sempre a 14" J. E. Gutierrez. A 16" Rebellin, quinto, a 17" Basso, Gonchar e Simoni. Leggermente più staccato Cunego, in ritardo anche Di Luca, in difficoltà soprattutto nella parte centrale della frazione, e Rujano. Diversi i ritiri: Moreni, Marichal, Bertolini, Fernandez, Korff.

La maglia rosa è tornata a Sergei Gonchar (T-Mobile). In classifica generale il 35enne ucraino ha 5" su Savoldelli, 11" su Basso, 32" su Rogers e 53" su Rebellin. Domani ottava frazione con arrivo in salita: Civitanova Marche-Maielletta, km 171.
leocreolo
00sabato 13 maggio 2006 18:11
e domani il primo arrivo in salita!!! [SM=x1047635]
leocreolo
00domenica 14 maggio 2006 15:41
Prova del 9 per Savoldelli
L'8ª tappa, Civitanova Marche-Maielletta, propone il primo finale in salita. Una grande occasione per il Falco, ma occhi puntati anche su Basso e Simoni

SALTARA (Pesaro-Urbino), 13 maggio 2006 - La Civitanova Marche-Maielletta Passo Lanciano, 8ª tappa del Giro, propone il primo dei quattro arrivi in salita. I primi 97, cioè fino a Montesilvano, sono piatti, poi 57 km ondulati. A Manopello comincia l’ascesa, che è molto regolare. Sono 12,330 km, per un totale di 1030 metri di dislivello. La pendenza media è dell’8,4 per cento, la massima del 13 per cento dopo 1,5 km di salita.
Tra i favoriti, Savoldelli, Basso e Simoni, quest'ultimo il più applaudito alla firma del foglio di partenza, cui si è presentato dopo tutti gli altri. Molto interessante sarà seguire le prove di Cunego e Di Luca. Entrambe, stamane alla partenza, hanno minimizzato le crisi di ieri. "Ho avuto buone sensazioni", ha affermato Cunego. "E' stata colpa del caldo - ha spiegato Di Luca - ma nella notte mi sono ripreso". Rujano ha promesso battaglia, ma verso Saltara non è stato bene. Si sarà ripreso? Gonchar, la maglia rosa, dice che sta molto bene e pedala facile. Terrà? Partenza alle ore 12.45, arrivo dopo 171 km, previsto per le 17.
leocreolo
00domenica 14 maggio 2006 23:49
OTTAVA TAPPA

Domina Basso: tappa e rosa
Sulla Maielletta, primo arrivo in salita, il varesino stacca tutti (secondo Cunego a 30") ed è il nuovo leader. Simoni a 1'15", più lontani Di Luca e Savoldelli

MAIELLETTA/PASSO LANCIANO (Pe), 14 maggio 2006 - "L’unica speranza per vincere questo Giro è che la mia condizione cresca e quella di Basso cali". Parole di Danilo Di Luca (ottavo a 1’32") sul dominatore del primo arrivo in salita di questo Giro d’Italia: tappa in solitario e maglia rosa. Ma più o meno è il concetto che esprimono anche Gilberto Simoni (settimo a 1’15", comunque tranquillo) e Damiano Cunego (secondo a 30" ma molto nervoso). Un altro appiglio a cui possono tentare di aggrapparsi i battuti di Passo Lanciano è che questa era una salita senza pendenze terribili, come quelle che invece ci saranno nelle ultime settimane, dove oltrettutto saranno proposte in serie.
Però è dura per ora pensare di vincere questo Giro perché Ivan Basso ha dato dimostrazione di grande condizione, fisica e psicologica. Ora, però, bisogna vedere come il corridore della Csc saprà controllare lo stress da primato che lo scorso anno lo mandò in tilt sulle Dolomiti. L’ultima considerazione riguarda la salita di oggi in generale. Una pendenza non proibitiva è terreno fertile per una lotta più dura. Quindi per uno spettacolo più bello.
E Paolo Savoldelli? Ha patito tantissimo. "Sono andato subito fuori giri e ho cercato di contenere i danni. forse ho pagato la prima grande salita", ha detto il bergamasco che ha chiuso 15° a 2’20". Poi, stemperata la tensione e la delusiuone, ha rilanciato: "Non è finita". "Non è finita", gli hanno fatto eco Di Luca e Simoni. Ma intanto Basso sorride. Non molto bene neanche Gonchar, in maglia rosa, 19° a 2’34". Bravi, e molto, Giampaolo Caruso (quarto a 45"), Luca Mazzanti (quinto a 1’09") e Leonardo Piepoli (sesto a 1’15") che non ha mai perso di vista il suo capitano Simoni.
papabert
00martedì 16 maggio 2006 16:47
Quand'è che il giro passa per il Friul...? E per dove, solo Glemone e vonde????Mandulis [SM=x1047626] [SM=x1047612]
leocreolo
00martedì 16 maggio 2006 17:45
Il giorno di Pellizotti
A Peschici Axel Merckx tenta il contropiede, ma viene rimontato ai 150 metri: la decima tappa va al veneto della Liquigas. Basso sempre in rosa, domani riposo

PESCHICI, 16 maggio 2006 - Franco Pellizotti (Liquigas) ha vinto la decima tappa del Giro d'Italia, Termoli-Peschici, km 190. Il 28enne veneto ha rimontato ai 150 metri Axel Merckx, che aveva tentato l'azione a 15 chilometri al traguardo: il belga della Phonak, figlio di Eddy, non ha trattenuto le lacrime a tappa conclusa. Secondo, con lo stesso tempo di Pellizotti, il russo Efimkin (Balears), poi via via sono arrivati gli altri protagonisti della fuga di 18 atleti che ha animato la giornata.

Il gruppo maglia rosa ha tagliato il traguardo a poco più di 3'. Ivan Basso (Csc) ha conservato la maglia rosa con 1'34" su Josè Enrique Gutierrez (Phonak) e 1'48" su Damiano Cunego (Lampre-Fondital). Franco Pellizotti è salito al 4° posto, a 2'05". Domani secondo e ultimo giorno di riposo: giovedì ci sarà l'attesa cronometro individuale (50 km) a Pontedera.
leocreolo
00mercoledì 17 maggio 2006 01:35
Il giro in friuli
(per rispondere al bert)

18ª tappa
SILLIAN - GEMONA DEL FRIULI (Km 210)

La partenza di questa tappa avviene in territorio austriaco, appena aldilà del confine di Dobbiaco, precisamente a Sillian. Siamo nella regione dell'Alta Val Pusteria che si trova tra le Dolomiti di Lienz e dell'Alto Adige che offre molte attrattive turistiche e paesaggistiche. E' una zona dove il ciclismo suscita sempre parecchio entusiasmo e proprio in questo territorio, nel recente passato, si sono disputate varie tappe del Giro d'Italia.
Da Sillian si prosegue in territorio austriaco per passare da Lienz, il capoluogo della circoscrizione e puntare verso il passo di Monte Croce Carnico, a 1360 metri di quota, che riconduce la corsa in Italia. Siamo in Friuli e l'itinerario si sviluppa attraverso i monti della parte nord della regione, nel territorio della Carnia, ricco di tradizioni, per i centri di Paluzza, Arta Terme e Tolmezzo. Si punta quindi verso l'inedito Cuel di Forchia con sensibili pendenze ed il finale, molto mosso, prima dell'arrivo a Gemona del Friuli.
E' una tappa impegnativa e che vuole ricordare, a distanza di trent'anni, la triste evenienza del terremoto del 1976 che seminò morte e distruzione ma che dimostrò anche la grande capacità della popolazione friulana di reagire alla calamità e ricostruire con tempestività e tenacia. Ne è un tipico esempio Gemona che ha saputo rimarginare le gravi ferite subite con il sisma e di cui il Duomo ne costituisce un esempio significativo.Gemona ha già ospitato un arrivo nell'anno subito dopo il terremoto, era il 1977 e la frazione, una semitappa con partenza da Trieste, fu vinta dal belga Marc Demeyer.





leocreolo
00mercoledì 17 maggio 2006 01:37
19ª tappa
PORDENONE - PASSO DI SAN PELLEGRINO (Dolomiti Stars) (Km 224)

Si prospetta un'altra tappa altamente impegnativa con un profilo altimetrico molto segmentato e ben quattro gran premi della montagna all'orizzonte. La partenza è ancora in Friuli, nel basso Friuli, a Pordenone, capoluogo di provincia con un signorile centro e caratterizzato da un territorio con sviluppate attività industriali ed agricole. Si passa per Sacile, Vittorio Veneto, Ponte nelle Alpi, Longarone ed affrontare quindi il primo gran premio della montagna, alla Forcella Staulanza. Discesa su Caprile e da Malga Ciapela superare l'impegnativa salita del Passo Fedaia, a quota 2057 metri. Discesa su Canazei e subito risalita verso il Passo Pordoi, a metri 2239. Ancora discesa verso Caprile, Cencenighe e quindi Falcade per affrontare poi la salita finale verso il Passo di San Pellegrino, a quota 1918 metri, dove è posto il traguardo.
L'arrivo si prospetta su un vasto altopiano, all'interno del comprensorio sciistico Dolomiti Stars, che costituisce una base di partenza ideale per piacevoli escursioni che consentono visioni di grande effetto spettacolare delle Dolomiti. I nomi che ricorrono sono quelli del Civetta, del Pelmo, delle Pale di San Martino, la parete sud della Marmolada e Cima Uomo. Falcade, grazioso centro ai piedi del Passo di San Pellegrino, in provincia di Belluno, si collega anche al nome di Augusto Murer, noto scultore.
Nel 1971 è stata sede di un arrivo di tappa del Giro con la vittoria di Felice Gimondi davanti al belga Van Springel ed allo svedese Gosta Pettersson che s'aggiudicò la maglia rosa finale di quel Giro



leocreolo
00mercoledì 17 maggio 2006 01:38
abbastanza esauriente???? [SM=x1047619]
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