Giro 2009: spiegatemi la valenza tecnica di una crono di 15 km l'ultimo giorno

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Howling Wolf
00lunedì 15 dicembre 2008 15:19
La fantasia perversa del marketing RCS partorisce anche l'"epilogo"
Vi sfugge, forse, che una delle più grandi assurdità del Giro d'Italia 2009 sia una cronometro con percorso da prologo programmata per l'ultimo giorno di corsa? Ha qualche significato? Quante posizioni di classifica potranno cambiare con 15 km di percorso?
E ha qualche significato programmare una cronometro di 61 chilometri comprendente almeno 20 chilometri (dico 20) di discesa, lungo i quali non si esaltano certo le qualità di cronoman?
La ricerca di bizzarrie è talvolta cattiva consigliera.
MirkoBL
00lunedì 15 dicembre 2008 15:28
Sul tread risrvato al Giro 2009 io ho scritto che a me non piace per niente la crono finale così corta, e che ne avrei messa una almeno di 25 km.
Quella delle 5 Terre è un po' estrema, ma per una volta si può anche tentare un azzardo del genere.
Io resto dell'idea di un bel paio di crono di 40 km, bilanciate da qualche tappone di montagna di quelli tosti, possibilmente in più giorni consecutivi.

Come non riesco a farmi piacere la kermesse di Milano, che sarebbe andata bene come tappa conclusiva.
n@po.
00lunedì 15 dicembre 2008 15:47
Re: La fantasia perversa del marketing RCS partorisce anche l'"epilogo"
Howling Wolf, 15/12/2008 15.19:

Vi sfugge, forse, che una delle più grandi assurdità del Giro d'Italia 2009 sia una cronometro con percorso da prologo programmata per l'ultimo giorno di corsa? Ha qualche significato? Quante posizioni di classifica potranno cambiare con 15 km di percorso?
E ha qualche significato programmare una cronometro di 61 chilometri comprendente almeno 20 chilometri (dico 20) di discesa, lungo i quali non si esaltano certo le qualità di cronoman?
La ricerca di bizzarrie è talvolta cattiva consigliera.



E' tutta l'ultima settimana che è un orrore.
Ma voci di corridoio (il mio) mi hanno suggerito che sia un evidente tributo del giro del centenario a Bartali ed al suo 'L'è tutto sbajiato l'è tutto da rifare... [SM=g8119] [SM=g8119] [SM=g8119]
Bruno
00lunedì 15 dicembre 2008 15:55
Valenza tecnica
E anche la tappina del Blockhaus, ha una valenza tecnica minima. Livello cronoscalata a Plan de Corones.
Tappone autentico, invece, quello classico da Cuneo a Pinerolo.


MirkoBL
00lunedì 15 dicembre 2008 16:27
Ti dirò: la tappa Cuneo-Pinerolo, a mio parere, è perfetta per il Giro del centenario, in fondo è la tappa che ricorda l'impresa più famosa del Giro.
A me non dispiace, anche se ha l'arrivo in discesa, perché è lunga, contiene comunque 5 colli da scalare, è l'unico tappone alpino (per cui dovranno darsi battaglia per forza) e viene dopo il giorno di riposo, che qualcuno patisce sempre.
La tappa del Blockhaus non mi dispiace, perché, se fatta a tutta, può fare danni.
Howling Wolf
00lunedì 15 dicembre 2008 19:19
Quello del Centenario, che doveva essere un Giro particolarmente significativo, s'è attirato in effetti migliaia di critiche. Anche la tappa del Blockhaus, è vero Bruno, è orribile, inutile. I tapponi di montagna devono essere pochi, ma molto selettivi. Assai più interessante la frazione del Petrano. Non ha senso fare 100 chilometri di pianura, magari a velocità controllata, e poi, tac, via al finale agonistico, si chiami esso Blockhaus, Zoncolan e Poggio di Sanremo. Assurdo.
La cosa più assurda rimane comunque, secondo me, la crono conclusiva. Solo perché ci sono almeno 3 ragioni per cui non sta in piedi. Già sono contrario alle cronometro alla fine, quando la corsa è già decisa. Due crono importanti vanno collocate entro la seconda settimana. In pratica si tratta di un Giro senza crono: 1) il prologo è a squadre, quindi l'effetto crono è annullato; 2) la crono delle 5 Terre è falsata dai tratti in discesa; 3) la crono conclusiva di soli 15 km non può fare distacchi.
Zomegnan e Vegni, non avete capito una fava. Basta con le bizzarrie. Mettiamoci al tavolo e lavoriamo con pragmatismo, guardando alla sostanza, non agli effetti. Buuuuuuuuuuuuuuuuuuu
Alefederico
00lunedì 15 dicembre 2008 19:34
Stavolta non concordo. La crono delle 5 terre per me è comunque da specialisti. Nonostante le salite e le discese. Anzi, vi dirò che io vorrei tutte le crono così.
Perchè le crono devonoessere disegnate su un piano da biliardo?
Si va da Sestri a Riomaggiore, chi ci mette meno tempo vince. Questo è lo spirito di una crono. E dentro deve starci tutto. Salita, discesa, curve, contropendenze, pianura.
Per me sarà la tappa che decide il Giro. Mantre l'ultima settimana sarà quella dei grandi (speriamo) attacchi dei contendenti.

Finale a crono a Roma. E' vero, tecnicamente dice poco ed anche a livello spettacolo era meglio il classico circuito di gruppo. Ma non parlatemi di Milano che ha relegato il Giro a Porta Venezia da anni.

Milano non meritava il finale del Giro, mi spiace.
antares86.
00lunedì 15 dicembre 2008 21:03
D'istinto mi viene da dire che la crono alle 5 terre è interessante per il percorso(con salite, discese, parecchie curve) e l'inusuale lunghezza....
tuttavia la ragione mi dice che non va bene,io sono dell'opinione che in un giro di 3 settimane per completezza tecnica ci deve essere una crono lunga (più o meno 50 km) per cronoman specialisti quindi abbastanza piatta, con lunghi rettilinei (e lo dice uno scalatore che in pianura è FERMO)...Un cronoman puro non sò se riuscirà a esprimersi bene in una crono così, (Basso poi in discesa è una frana)
La crono di Roma è quasi inutile, a meno che alla vigilia uno scalatore abbia meno di 60 secondi (4 al km) di vantaggio su uno specialista...
mauro facoltosi
00lunedì 15 dicembre 2008 21:09
Corso Venezia, sempre meglio di Corso Sempione.... purtroppo le zone centrali sono pericolose per via delle rotaie del tram.
facchini
00martedì 16 dicembre 2008 01:38
Caro Wolf, domanda retorica, con un'unica possibile risposta. Non ha nessun senso. È una sciocchezzuola, una spruzzatina di glamour fatuo frou frou, alla fine di un Giro stuprato. Qualche amico dice che esagero. No, sono convinto di non esagerare. Parlo di stupro consapevolmente, perché questo tentativo di trasformare il Giro d'Italia in una marchetta o in una televendita produrrà danni permanenti e duraturi. Una grande corsa a tappe è strutturata su tradizioni che sono poi, concretamente, la sua grammatica storica. Piantare le montagne al quarto giorno non è una bizzarria: è un atto dadaista. Se poi vado a vedere meglio, e scopro che sembrano tappe alpine, e non lo sono... a questo punto tutto ha un nome. Anzi due e vi lascio la scelta: una pagliacciata oppure una truffa. Io dissento da te soltanto su una cosa: credo la crono delle Cinque Terre sarà una buona cosa. Severa, mossa, lunghissima. In un bel contesto anche paesaggistico. Tutto il resto è veramente da buttare. Non posso dare un voto ai singoli frammenti, giudicare e commentare i singoli frammenti, se l'insieme li stravolge e li pregiudica. Tolto che i contenuti tecnici restano veramente modestissimi, inadeguati. E che festeggiare il centenario senza le cime che hanno fatto la storia è un capolavoro di autolesionismo e involontaria comicità. Lo so anch'io che la tappa marchigiana è molto molto severa: 250km [!] e farà morti e feriti. Ma il problema, e non ci vuoleSherlock Holmes a capirlo, basta un'occhiata rapida alle altimetrie, è che tutto è pensato per il colonizzatore texano. Per averlo, vendono cento anni in cambio di un piatto di lenticchie. Il ragionamento è stato semplice, freddo come un teorema: Lance tornerà quello di prima, con la stessa squadra "monstre" dei suoi sette anni francesi. A Sestri Levante ammazzerà il Giro, e nel resto controllerà. Non c'è un solo punto, una sola rampa (per tipologia e collocazione chilometrica) che non possa essere anestetizzata con un bel treno in stile postini-esploratori. Non c'è l'ho personalmente con Armstrong, come ho già detto. E bisognerà vedere come il teorema regge alla prova della strada. Ma si tratta di un giuoco miserabile, offensivo per l'intelligenza di chiunque ama le due ruote. Credo tu abbia centrato la diagnosi, come sempre: forse Zomegnan non conta nemmeno più molto, è un uomo di paglia e poco più di un signorsì, di fronte agli incravattati giovani turchi del cosiddetto management. Questo, beninteso non lo salva. E lo rende – seppure non mi interessa fare un discorso ad personam – profondamente patetico, per esempio nel momento in cui il campione del mondo e il vincitore del Lombardia (con ragione) disertano la presentazione; e lui, strillando alti lai di pretesa indignazione, si ritrova poi sul palco con Garzelli e il (peraltro anche stimabile) bisnonno di Palù di Giovo. Siamo finiti molto in basso. Nessuno parla più di Contador (a cui del Giro, correttamente, frega meno di nulla). Però molte foto con Garzellino e Giovanni Visconti. Una farsa.
Alefederico
00martedì 16 dicembre 2008 09:07
C'è una frase che distingue come non altre il carattere chiuso e conservatore dei Genovesi - "emu sempre fattu cuscì" -

"Abbiamo sempre fatto così". Un modo per sottolineare che è inutile rompersi la testa e assumersi responsabilità cercando un cambiamento.

Io invece approvo il cambiamento che il percorso del Giro 2009 cerca di proporre. Un Giro sottosopra; perchè no? L'unica critica che ritengo tecnicamente sensata è quella rivolta all'epilogo romano. Le montagne ci sono eccome. Manca la grande vetta alpina, ed anche questo è un difetto, ma chissà che la frana del Maddalena non partorisca un... Agnello.
Le piccole Dolomiti al 4° e 5° giorno sono tanta roba e già mettono paura ai corridori. Il week end lungo tra toscana e Abruzzo è terribile ed il Vesuvio è sottovalutato.

E' vero. E' un Giro che cerca la spettacolarizzazione. Il circuito di Milano. La micro tappa del Blockhouse. Il cratere del vulcano. Il centro di Roma. Ed io dico... perchè no? Sostengo da sempre su questo forum che il nostro territorio ha tutto per attirare l'attenzione del pubblico internazionale. Adesso che gli RCS ci provano non mi sento di dargli addosso.

Consolatevi. Se andrà male (ne riparliamo a Giugno) l'anno prossimo ci riapproprieremo della collaudatissima tappa con Gavia e Mortirolo e lasceremo all'appennino un innocuo Abetone a 170 km dall'arrivo.
Finale a Milano zona Famagosta (così non ci sono le rotaie e non diamo fastidio al traffico).
Jack.ciclista
00martedì 16 dicembre 2008 09:24
Condivido Alefederico...
forse semplicemente abbiamo troppa paura di cambiare !

E' un giro più simile ai tour, critichiamo il percorso dopo che i corridolri lo avranno affrontato. Io sono convinto che ne verrà fuori una corsa molto combattuta e piacevole.

Crono finale di 15 km ? sempre meglio che una gita a 27 km/h in centro a Milano in cui le squadre dei velocisti si mettono a fare sul serio SOLO negli ultimi 15 km !
AuroDavide
00martedì 16 dicembre 2008 11:37
Ricordiamo che Roma ospiterà in una settimana....

La finale di Champions League

La tappa finale del Giro

La parata del 2 giugno

E in mezzo due partite di campionato Lazio-Reggina e Roma-Torino, secondo voi è meglio anticipare le due partite di campionato ?
Jack.ciclista
00martedì 16 dicembre 2008 12:18
Bella idea, ma piuttosto sarebbe meglio posticiparle, magari a Ferragosto, così siamo sicuri che non ci saranno problemi di parcheggio nella zona dello stadio !
simo
00martedì 16 dicembre 2008 18:18
A me piace!

Quoto le considerazioni di Alefederico. Edizione speciale, percorso speciale!
Del resto, il parco partenti annunciato è veramente ottimo e saranno loro, i protagonisti con le loro motivazioni, a poter rendere memorabile questo giro del Centenario.

E comunque dissento da chi dice che questo è un percorso che echeggia il Tour, a meno che mi si portino le prove di arrivi in salita alla 4a e 5a tappa alla Grande Boucle negli ultimi 20 anni.

Ciao
n@po.
00mercoledì 17 dicembre 2008 09:20
Re:
Alefederico, 16/12/2008 9.07:

C'è una frase che distingue come non altre il carattere chiuso e conservatore dei Genovesi - "emu sempre fattu cuscì" -

"Abbiamo sempre fatto così". Un modo per sottolineare che è inutile rompersi la testa e assumersi responsabilità cercando un cambiamento.

Io invece approvo il cambiamento che il percorso del Giro 2009 cerca di proporre. Un Giro sottosopra; perchè no? L'unica critica che ritengo tecnicamente sensata è quella rivolta all'epilogo romano. Le montagne ci sono eccome. Manca la grande vetta alpina, ed anche questo è un difetto, ma chissà che la frana del Maddalena non partorisca un... Agnello.
Le piccole Dolomiti al 4° e 5° giorno sono tanta roba e già mettono paura ai corridori. Il week end lungo tra toscana e Abruzzo è terribile ed il Vesuvio è sottovalutato.

E' vero. E' un Giro che cerca la spettacolarizzazione. Il circuito di Milano. La micro tappa del Blockhouse. Il cratere del vulcano. Il centro di Roma. Ed io dico... perchè no? Sostengo da sempre su questo forum che il nostro territorio ha tutto per attirare l'attenzione del pubblico internazionale. Adesso che gli RCS ci provano non mi sento di dargli addosso.

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Ale non scherziamo!! C'è cambiamento e cambiamento!! Qui siamo tornati ai giri Moser vs Saronni. Col tappone 'leggendario' con 3 salite di 10km ben distanziate e quindi utili solo a far dislivello per l'ultima salita (Il Petrano) e con l'ultima settimana con due ciofeche di salite che non ribalteranno mai una classifica già stabilizzatasi dopo Siusi, crono e Petrano (coma fai anche solo lontanamente ad immaginare che chi è in rosa sul Petrano perda sul Blocketthaus o in copp'a Vesuvio????
Sul fatto paesaggistico il tuo discorso non fa una grinza PECCATO che si potesse fare ESATTAMENTE lo stesso così:(non volevo scriverla ma me l'hai estorta):

ROMA cronosquadre sab (prefestivo a roma)
Anagni Napoli dom (festivo a Napoli)
Napoli Benevento
Benevento Sulmona (roccaraso)
Chieti-Rimini
Pergola\Pesaro-Petrano (cesane e Petrano)
Gubbio - Firenze (sterrati crete e basso fiorentino)
Firenze camaiore
Camaiore Genova madonna guardia (Termine bracco) festivo genova
cuneo\mondovì Pinerolo (Sestriere Finestre)
R mar
Faenza - Bologna (sluca)
Venezia crono 50km (piatta)
jesolo trieste
grado valdobbiadene
Padova san Martino (aune)
fiera primiero siusi (rolle valles pordoi sella pinei siusi)
bressanone mayrohfen (zillertal)
innsbruck chiavenna
Morbegno bormio2000 (srocco mortirolo gavia)
bormio - bergamo (smarco, colle san gallo,mte pedona,bergamo alta)
bergamo milano

Stesse località. stessi paesaggi (anzi no. Molto migliori grazie alle crete, al Finestre, al gavia, alla zillertal, alle dolomiti e non proseguo...) e non è certo il mio giro ideale del centenario visti i vincoli del passaggio dalle città proposte dal giro 2009.

Ale è un giro sbagliato. altro che spettacolarizzazione. Se si fa un giro che chiunque lo ribalti ne fa uscire uno migliore non siamo inpresenza di un genio... più probabile che siamo in presenza di un 'pistola' [SM=g8119] [SM=g8119]
Jack.ciclista
00mercoledì 17 dicembre 2008 09:47
E se invece che giocarsi sui minuti ci trovassimo nell'ultima settimana con 4 o 5 corridori a giocarsi il giro in poche decine di secondi ? sai che battaglia anche in volata, sull'ultimo cavalcavia a 2 km dal traguardo... e nell'ultima crono di 15 km !!

Si è cambiato tanto (troppo?), scegliendo strade mai percorse prima. Critichiamo e commentiamo, ma aspettiamo a corsa conclusa per i giudizi definitivi.


PS: In realtà una mia idea precisa non me la sono ancora fatta, preferisco temporeggiare ed andare controcorrente (anche con un pizzico di provocazione)
Alefederico
00mercoledì 17 dicembre 2008 10:10
per n@po
Mah, il Giro disegnato da te è davvero bello. Ma uguale a tanti altri. Stesso tema di sempre.

Quello presentato lo trovo molto più audace. L'idea di eleggere gli Appennini a giudice della corsa la trovo intelligente.
Nota che non è stato scelto Terminillo o Abetone ma salite che possono davvero cambiare la classifica. Forse non conosci Nerone, Catria e Petrano. Sono tutte in un fazzoletto (certamente più vicine che Gavia e Mortirolo...) e la selezione comincerà sin dal Nerone. Il Blockhouse... beh ma se 1500 metri di dislivello in 22 km di salita non bastano dove bisogna mandarla sta corsa?
Vesuvio. Certo, non è il massimo. Tra i migliori i distacchi saranno molto contenuti. Diciamo che dal Blockhouse sarei direttamente andato al Vesuvio e poi gran finale Napoli - Roma con finale spettacolare nelle strade del centro.

Scusate, ma perchè il Giro non deve cercare alternative tecniche alle Alpi? con la morfologia del nostro territorio? Perchè non consideriamo il Blockhouse con i numeri anzichè con la latitudine?
n@po.
00mercoledì 17 dicembre 2008 11:18
Perchè la sierra nevada che è più dura del Blocketto non ha mai fatto vera differenza.
Perchè nessuno attaccherà sul Nerone per farsi inseguire dal resto del gruppo, non hanno attaccato sul Manghen e nemmeno sul Giau nel 2008...che non sono certo meno duri (eufemismo) del Nerone. (se c'era Savoldelli attaccava in discesa dal Catria ma non ci sarà)
Perchè se sono in testa dopo il nerone\Catria\Petrano (io maglia rosa) allora so che il Blocketto ed il vesuvio, senza nemmeno salite in precedenza, non possono certo preoccuparmi, faccio andar via la fuga (a Napoli) e metto davanti i miei a tirare (sul 70% del blocketto) e poi mi limito a succhiare le ruote (che su quelle pendenze è un bel vantaggio e se poi ci fosse il vento come altamente probabile)....
n@po.
00mercoledì 17 dicembre 2008 11:26
Re:
Jack.ciclista, 17/12/2008 9.47:

E se invece che giocarsi sui minuti ci trovassimo nell'ultima settimana con 4 o 5 corridori a giocarsi il giro in poche decine di secondi ? sai che battaglia anche in volata, sull'ultimo cavalcavia a 2 km dal traguardo... e nell'ultima crono di 15 km !!

Si è cambiato tanto (troppo?), scegliendo strade mai percorse prima. Critichiamo e commentiamo, ma aspettiamo a corsa conclusa per i giudizi definitivi.


PS: In realtà una mia idea precisa non me la sono ancora fatta, preferisco temporeggiare ed andare controcorrente (anche con un pizzico di provocazione)




Per fare come dici basterebbe togliere tutte le salite, gli abbuoni e le crono. Avresti un giro 'spettacolarissimo, che si deciderebbe tra 50 corridori ancora in gara all'ultima tappa (oppure un giro deciso alla prima da una fuga). Ma avresti anche 22 giorni di telecronisti costretti ad inventarsi di tutto per tenere svegli i telespettatori. [SM=g8119] [SM=g8119]. L'organizzatore deve disegnare un giro in crescendo che sia POTENZIALMENTE ribaltabile fino alla fine. Poi se la corsa va in altra maniera pazienza. Ma non può affidarsi al caso del tipo: magari arrivano in 4 o 5 nelle ultime tappe...
simo
00mercoledì 17 dicembre 2008 13:47
Blocketto?

Oh, finalmente abbiamo scoperto che il monstre del centro Italia, che la vetta dal nome esotico tirata in ballo ogni anno per rendere più duro il tratto appenninico del giro, è diventata una spianata che non fa paura nemmeno a un Bruseghin qualsiasi in base a un ipotetico confronto fatto da un forumer spagnolo. Vabbé.
Per me non si può prevedere cosa accadrà sul Blockaus, semplicemente perché la tappa è assolutamente inedita nella sua conformzione da cronoscalata di gruppo. Forse non succederà niente, forse di tutto. Vedremo, la cosa comunque mi incuriosisce.
Come mi incuriosisce vedere se il primo tappone appenninico pensato per essere tale sarà all'altezza del suo ruolo, inedito anch'esso.
Così come attendo con ansia una cronometro atipica, che magari non favorisce i passisti puri, ma dove magari uno come Basso o Armstrong a Di Luca può dare anche 10 minuti. O magari no, che ne so: mai vista una crono così lunga e con 2 salite vere.
E potrei contunare con l'arrivo in salita dura alla 5a tappa, con la doppia tappa emiliana piena di insidie, con una frazione d'altri tempi come la Cuneo Pinerolo...

Insomma, tra il classico e il mai visto, Rcs ha scelto la seconda possibilità. Pur concordando con chi sostiene che la scelta più storicamente corretta sarebbe stata l'altra, questo giro curioso, markettaro e ammiccante fa parlare di sé.
E intanto arrivano Basso, Armstrong, Sastre, Menchov e forse Evans. Meglio di un bel percorso e Gonchar, no?
Jack.ciclista
00mercoledì 17 dicembre 2008 14:16
Re: Blocketto?
simo, 17/12/2008 13.47:


E intanto arrivano Basso, Armstrong, Sastre, Menchov e forse Evans. Meglio di un bel percorso e Gonchar, no?



Ottima sintesi del mio pensiero !
n@po.
00mercoledì 17 dicembre 2008 14:33
Re: Re: Blocketto?
Intanto Evans no e Sastre quasi pure (ha detto che Se viene viene per preparare il tour).
No pure Andy, contador, Valverde e probabilmente Cunego.
Insomma sarà Armstrong vs Basso e al più DiLuca (sempre che siano competitivi davvero i primi due). Mi ero illluso anch'io per una grande partecipazione ma evidentemente era marketing dei manager più che di RCS.
Poi sul tracciato la mia costernazione sui vostri commenti è totale:
fate questa prova:
prendete l'identico giro fino al Petrano (per me già bruttissimo e coi rischi dell'annullamento della pinerolo e della catastrofe a cronometro se dovesse piovere (rammento che alla GF5 terre un amatore ci è morto nella discesa del Bracco bagnata e molti altri si son ribaltati)
COMUNQUE:
prendete il giro così com'è sino al Petrano (unica tappa interessante se non fosse il tappone) poi invece di andare a sud andate a nord.
trasferimento
Tappa di 80Km trento-passo Coe (19km al 7,5% dunque decisamente più dura del blocketto)
tappa insignificante
tappa bergamo-Passo Cuvignone (10km all'8,2% dunque più dura del Vesuvio)
tappa insignificante
crono di 15km a Milano

Parlereste di giro innovativo o giro per debosciati? (eppure sarebbe più duro dell'originale)
Nel giro di rominger il Cuvignone fu l'ultima montagna (però scalato due volte di fila a fine tappa) e fu più selettiva la discesa che la salita (anche grazie al maltempo).

Vittorio P.
00mercoledì 17 dicembre 2008 14:34
Dico la mia, in breve.
Allora, il mio voto al Giro è 6 e mezzo.

Bella, davvero l'idea dell'arrivo a Roma (ma non nuova, è che nessuno aveva avuto il coraggio di attuarla) lasciando agli Appennini anziché alle Alpi l'ultima parola.

Leggo infatti il "Giro di n@po" di qualche messaggio fa e lo trovo abbastanza anonimo (non me ne voglia); o meglio: abbastanza uguale a tutti gli altri.
Qui almeno si è avuto il coraggio di dare una ventata di novità, mossa che mi piace in generale. Le cose non sono immutabili nel tempo (per fortuna) e comunque nessuno vieta che se le cose andranno male si possa tornare al passato già nel 2010.

Altri pregi di questo Giro? Tanti: su tutti la mancanza (o quasi) di tappe "noiose" (vedi i 2/3 delle tappe del Tour). Qui ogni giorno bisognerà inventarsi qualcosa. Bella la "crono infinita".

Le critiche? Molte.
Anzitutto, concordo con HW:
1) assolutamente inutile la crono di Roma, come tutte le crono a fine Giro.
2) le tappe del Blockhaus e del Vesuvio sono "monche". Qui concordo, infatti, con n@po, allorché dice: "L'organizzatore deve disegnare un giro in crescendo che sia POTENZIALMENTE ribaltabile fino alla fine".

Perfetto, sintetico, esatto! Qui n@po c'entra l'obiettivo e, a mio parere, Blockhause e Vesuvio poco possono dire nell'ultima settimana, a meno che i corridori non siano raggruppati in pochi secondi.

Sarebbe bastato predendere il versante più duro del Blockhouse o inserire il faito PRIMA del Vesuvio (e sarebbero ancora in tempo!!).
In quest'ultimo caso nulla sarebbe stravolto del percorso, si aggiungerebbe una sola montagna, DURA, a ridosso dell'arrivo sul Vulcano.

In ogni caso non nego che sono attratto da questo Giro del Centenario, anche in virtù degli attesi protagonisti. Scongelati, bombati, incartaperoiti finché si vuole... ma PROTAGONISTI!

Ai posteri l'ardua sentenza...
n@po.
00mercoledì 17 dicembre 2008 14:51
Re: Dico la mia, in breve.
Vittorio P., 17/12/2008 14.34:

A

Leggo infatti il "Giro di n@po" di qualche messaggio fa e lo trovo abbastanza anonimo (non me ne voglia); o meglio: abbastanza uguale a tutti gli altri.



Vittorio se c'era un giro che doveva essere classico era quello del centenario!!


olivier
00mercoledì 17 dicembre 2008 15:42
per quanto mi riguarda dovete spiegarmi anche la valenza tecnica della tappa del Blockhaus perche' sto cominciando a credere che il percorso del Trofeo Cetorelli a Fiumicino avrebbe tutte le carte in regola per diventare un Classicissima
Howling Wolf
00mercoledì 17 dicembre 2008 17:20
Cepu: per Zomagnon e Vegni sarà realizzato un corso accelerato
Io credo che N@po abbia ragione. Ho sempre sostenuto pure io che i tapponi sono tapponi non perché hanno una salita ripida alla fine della giornata ma perché hanno una serie di salite in successione. A volte, anzi, anziché tante salite dure, che invogliano ad andar piano, ne bastano altrettante brevi e non molto ripide. Al di là delle considerazioni sulla natura del percorso, io sono comunque convinto che la combattività e la selettività siano strettamente relazionate ad altri due elementi molto importanti: a) la creazione di un'elevata quantità di attrattive intermedie - traguardi volanti, premi della combattività in palio per i più coraggiosi e non come avviene al Giro per chi vince la tappa (quante volte il premio della combattività è andato a Petacchi!!!!!! dico Petacchi!!!25 punti esclamanti!!!!), visibilità televisiva per i corridori più coraggiosi, esaltazione delle imprese personali attraverso i media, smettendola di parlare dei trenini di Scirea e di Stanga -; b) la realizzazione di tappe strutturate su percorsi accidentati, dove si abbassi sensibilmente il rischio che la corsa venga assegnata nelle mani di una o di più squadre, siano esse quelle del capoclassifica o dei migliori velocisti o dei migliori scalatori; percorso accidentato significa anche salitelle dove magari si può viaggiare a 30-35 allora, ma proposte a ciclo continuo, in maniera tale che chi rimane staccato la prima volta dal gruppone non rientri dopo la successiva discesa e in maniera tale che chi rimane staccato sulla seconda salitella non abbia la possibilità di rientrare. Con le squadre messe veramente alla frusta, si avranno due conseguenze: 1) gli squadroni saranno decimati o perlomeno logorati; 2) non potendosi esercitare un controllo continuo sulla corsa, se non a costo di dispendiosissimi e quindi per nulla convenienti inseguimenti, l'opportunità di promuovere e sviluppare fughe e controfughe sarà notevolmente aumentata.
HOTDOG
00mercoledì 17 dicembre 2008 18:38
si poteva fare qualcosa di più ma non è colpa di Zomegnan se dal Po in giù non si trovano tre salite con 1500 metri di dislivello ciascuna consecutive
n@po.
00giovedì 18 dicembre 2008 10:00
Re:
HOTDOG, 17/12/2008 18.38:

si poteva fare qualcosa di più ma non è colpa di Zomegnan se dal Po in giù non si trovano tre salite con 1500 metri di dislivello ciascuna consecutive



E' colpa sì! Visto che nessuno lo obbligava ad andare a finire a Roma...


olivier
00giovedì 18 dicembre 2008 12:06
Re: Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:89403064=n@po., 18/12/2008 10:00]

E' colpa sì! Visto che nessuno lo obbligava ad andare a finire a Roma...


[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Per questo giro del Centenario penso che sia un'idea affascinante (forse l'unica quest'anno) quella di unire due citta' come Venezia e Roma e vedere, finalmente, l'arrivo finale sotto il Colosseo piuttosto che nel solito anonimo viale milanese.
L'arrivo a Roma non escludeva tappe alpine nell'ultima settimana. Non mi risulta che dalla cima della Tour Eiffel si veda il Monte Bianco. Era secondo voi impossibile fare l'ultima settimana sulle Alpi per poi raggiungere Roma con un paio di tappe e un trasferimento?

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