Giovanni Lindo Ferretti

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IoAnnarella
00venerdì 27 luglio 2007 16:37
La mia prima volta
Non so se avrei mai conosciuto questo forum, se non nutrissi un’ammirazione viscerale e incontenibile per Giovanni Lindo Ferretti.
I suoi dischi sono fuori dalla classificazione in ordine alfabetico, secondo la quale la mia nipotina di 13 anni ha catalogato i miei CD, perché ho bisogno di ascoltarli di tanto in tanto, a seconda dell’umore, senza dover scorrere le lettera c o p per arrivare a CCCP CSI e PGR.
Fedele alla mia linea di ritardataria incallita, ho assistito al mio primo concerto di GLF solo lo scorso 19 luglio. A villa Ada a Roma.
Bello!
E’ un posto che mi incanta. Ogni volta di più. E mi ha incantata GLF. Ho aspettato tanto tanto tempo prima di incontrarlo; dovrei dire “peccato non averlo fatto prima”?
Non avrei mai creduto che potesse emozionarmi in modo tanto personale e immanente, senza fare leva su ricordi, emozioni passate, altre vite e corrispondenze d’amorosi sensi e proiezioni e blablabla.
Mi ha emozionata e basta. E lo ha fatto proprio con me. Non con me in mezzo a tutti gli altri. Quel puntino luminoso lontano lontano, seduto su di uno sgabello, a volte in piedi, dinoccolato e saldo, senza una sola piccolissima sbavatura, né nei gesti né nella voce, né nell’espressione del viso, che da lontano potevo solo immaginare, per tutto il tempo è stato per me e per me sola.
Mi ha commossa quella immagine distante che ho dovuto ricostruire con la memoria e con la fantasia, quelle ginocchia ossute, quelle orbite scavate e profonde ma piene di occhi, quella voce metallica e affilata come una lama pulita, che in attimo può ricoprirti di migliaia di piccoli ferocissimi morsi o rovesciarti addosso una tonnellata di sospiri caldi.
Ho subito pensato che il concerto mi fosse piaciuto perché ne avevo tratto l’impressione che ogni parola detta o cantata quella sera ne presupponesse milioni di altre in attesa. Verso le parole nutro in verità sentimenti contrastanti perché a volte mi annoiano oltremodo. Altre volte, però, e sono le volte magiche, come quella di villa Ada, mi sembrano dotate di vita propria.
Poi ho anche pensato: “Bene, ora che ci conosciamo anche di persona, gli scrivo una lettera e gli chiedo se il suo cuore è libero e se vuole fidanzarsi con me per i prossimi 50 anni. Io ho 40 anni, cucino decentemente, so lasciare trasparire l’ammirazione dai miei occhi e scrivo lettere d’amore”.
E con questi pensieri, stamattina mi sono vestita carina. Ho messo un abito svolazzante e le scarpe alte. Non sono frequenti le riunioni con due bei ragazzi. Mi sono incamminata a passo leggero verso la sala pensando al modo meno invadente e/o stupido e/o regressivo in chiave mitomane di scrivere una lettera d’amore e ammirazione ad uno sconosciuto distante anni luce da me e imponderabile, di fargli sapere che quel giorno a Villa Ada c’ero anch’io, c’o’ core int’o’ zuccher' e la sua voce nelle vene.
E, mentre pensavo, il mio vestito svolazzava e la regressione psicologica verso la mitomania adolescenziale imperversava e i tacchi alti conferivano alla mia andatura un languore morbido che la mia timidezza raramente mi consente e sorridevo al pensiero di quanto fossi scioccamente innamorata di un’idea stupida e infantile, quella di scrivere una lettera inutile a qualcuno che ignorerà per sempre la mia esistenza, e con gli occhi sognanti ripercorrevo con la mente "Tu ed io" e pensavo: “se proprio non vuole fidanzarsi con me, che almeno mi dedichi una canzone”….ebbene, mentre tutto ciò accadeva nello spazio di pochi secondi nella mia testa..….sono caduta per le scale.
Un ruzzolone da manuale, con bella sforbiciata e avvitamento accompagnati dallo scenografico sventolio del vestito di seta, mutande rigorosamente e decentemente rimaste intime, e un atterraggio, circa dieci scalini più sotto, perfettamente riuscito, seduta sul culo e con la schiena massacrata contro lo scalino.
Semplicemente perfetto.
Mi sono alzata con disinvoltura. Una collega è accorsa preoccupata . Ma io detesto mostrare i miei umori. Le ho sorriso – cazzo che male! –e continuando a sorridere amabilmente, invece di ululare dalla rabbia e dal dolore, ho aperto con piglio deciso la porta del capo megagalattico e ho affrontato la mia riunione e i bei ragazzi.
La schiena mi fa male, un po’ anche la spalla e la caviglia destre. Staserà andrò al concerto degli Avion Travel, casertana anch’io, con tutt’altro spirito. E Capannelle non è Villa Ada.
Volevo farglielo sapere. Volevo che sapesse che da qualche parte a Roma un’inguaribile romantica sfessata innamorata della sua anima, oggi è caduta dalle scale pensando a lui.







CorContritumQuasiCinis
00venerdì 27 luglio 2007 20:27
Re: La mia prima volta

IoAnnarella, 27/07/2007 16.37:

Non so se avrei mai conosciuto questo forum, se non nutrissi un’ammirazione viscerale e incontenibile per Giovanni Lindo Ferretti.

[...]





Hai scritto delle cose belle, molto belle.
Di una sincerità quasi disarmante.

Non è poi così impossibile far recapitare una lettera a Giovanni.
E non è detto che non ti risponda.

E' stato molto bello leggere il tuo "outing" viscerale, scevro da qualsivoglia pregiudiziale che ne sporcherebbe la bellezza del contenuto.

Grazie.

Ciao, Annarella.
E benvenuta.


Ps.: Villa Ada, quella sera, ha avuto tanto da dire e da far "sentire".

... et à bientôt.



marco83p
00venerdì 27 luglio 2007 20:46
BENVENUTA!


(forse che la marmotta non ha dato l'allarme?)



comunicazione a cura del

COMITATO "PIU' 'BENVENUTA' PER TUTTI!"





bolormaa80
00lunedì 30 luglio 2007 22:47
Re: La mia prima volta
IoAnnarella, 27/07/2007 16.37:


Poi ho anche pensato: “Bene, ora che ci conosciamo anche di persona, gli scrivo una lettera e gli chiedo se il suo cuore è libero e se vuole fidanzarsi con me per i prossimi 50 anni. Io ho 40 anni, cucino decentemente, so lasciare trasparire l’ammirazione dai miei occhi e scrivo lettere d’amore”.




[modalità zabetta on]
eh no, non sono qualità sufficienti per trovare marito al giorno d'oggi...
[modalità zabetta off]

comunque benvenuta [SM=g27823]


zaren1
00venerdì 3 agosto 2007 07:03
Re: Re: La mia prima volta
bolormaa80, 30/07/2007 22:47:




[modalità zabetta on]
eh no, non sono qualità sufficienti per trovare marito al giorno d'oggi...
[modalità zabetta off]

comunque benvenuta [SM=g27823]





a quanto mi risulta, te, lettere d'amore..una cippa [SM=g27828]

io invece ne scrivo...e cucino, ma non crescentine, passatelli e tigelle...

Forse IoAnnarella ce la puo' fare.....





bolormaa80
00venerdì 3 agosto 2007 11:26
Re: Re: Re: La mia prima volta
zaren1, 03/08/2007 07.03:



a quanto mi risulta, te, lettere d'amore..una cippa [SM=g27828]

io invece ne scrivo...e cucino, ma non crescentine, passatelli e tigelle...

Forse IoAnnarella ce la puo' fare.....






e te che ne sai... anch'io ho una vita underground come diabolik [SM=g27828]


IoAnnarella
00venerdì 3 agosto 2007 13:14
Eeeehhhh...marito è una parola grossa...come disse Alberto Sordi: "cchè sò matto a mmeterme n'estraneo 'n'casa!"

Quanto alla cucina, che dire? Cucino decentemente ma quasi niente della cucina emiliana e nordica in generale. A parte gli arrosti e i roast beef. Sono più portata per la cucina terrona. Se ne ho voglia e mi impegno, cucino in modo accettabile piatti della tradizione napoletana: pastiera, casatiello, torta caprese, parmigiana, pasta al forno, legumi e pesci vari e, piatto nobile, anzi, il re dei piatti, il sartù di riso. Però a casa mia, sebbene il beveraggio ad alto livello non manchi mai e nemmeno il sorriso, chi arriva per primo apparecchia la tavola e chi se ne va per ultimo lava i piatti e butta la spazzatura. Insomma, l'accoglienza è calorosissima ma spartana.
Dato che tutto stò discorso è partito dalla mia volontà di fidanzarmi con "egli", invece di una lettera d'amore - che noia le lettere d'amore, sò dumila anni che ripetono sempre le stesse cose! E basta pure cò sté donne romantiche e lamentose, sempre coi lucciconi negli occhi! Ricordiamoci sempre che "Fimmina piccante pigghiala per amante. Fimmina cucinera pigghiale pè mugghiera"...insomma, dicevo, invece di una lettera d'amore, gli scrivo il menù-tipo della settimana....
ilbau
00venerdì 3 agosto 2007 14:29
...ma ferretti mangia? mah!!!!!
IoAnnarella
00venerdì 3 agosto 2007 14:46
In effetti me lo domandavo anch'io. C'è qualche un qualche esegeta-biografo che possa risponderci?
Ho letto da qualche parte che gli basta un pò di pane e formaggio e una bottiglia di vino. Non sarà mica uno di quegli asceti inappetenti e tristi? Confesso che ne sarei un pò delusa... :)
Ué, scherzo scherzo non vi offendete...so bene che i sogni, per essere tali, non devono essere corporei né mai diventarlo...
CorContritumQuasiCinis
00venerdì 3 agosto 2007 15:00
Re:
IoAnnarella, 03/08/2007 13.14:


"Fimmina piccante pigghiala per amante. Fimmina cucinera pigghiale pè mugghiera"...insomma, dicevo, invece di una lettera d'amore, gli scrivo il menù-tipo della settimana...



Che Dio (o chi più t'aggrada) Ti Benedica!

(Me sto a piscia' da le risate e non trovo il faccino ad hoc!)


IoAnnarella
00venerdì 3 agosto 2007 17:56
Ma io mi domando e dico:
è mai possibile che un sedicente panchettone "'nnammurat e chilli sciusc d'aria senza cunsistenza ca sò e pparole" (è un verso da Rondò, monologo sublime tratto da Rasoi di Enzo Moscato...ma gli abbiamo sentito fare spesso affermazioni del genere, seppure nella spuria lingua italiana), per quanto non particolarmente attratto dalla tecnologia, non senta il bisogno, o se non altro, la curiosità di rispondere alle provocazioni?
Ma allora forse è vero che di tipo ascetico-ieratico si tratta.
Al mio menù, però, non potrà opporre alcuna resistenza.
Ho bisogno di tempo per pensarlo (evvai con le citazioni: oggi le mie reminiscenze sono tutte in gran fervore). Elaborerò una proposta che sottoporrò al vaglio di questo forum. Mi metto subito al lavoro...
IoAnnarella
00venerdì 3 agosto 2007 18:00
a pensarci bene: ascetico ieratico ha un ritmo che si presta...
chi se la sente di inventare qualcosa?
Ascetico - ieratico - lunatico - salvatico .... Il ritmo governa le cose...
IoAnnarella
00venerdì 3 agosto 2007 18:21

Allora, è deciso: dovrà essere un lavoro da manuale.

Aperitivo
Antipasto
Primo
Secondo
Contorno
Frutta
Dolce
Caffè
Amaro

Poi, deciderò se sarà il menu di una settimana di un giorno o semplicemente di un pasto. Nel qual caso, però potrei anche decidere, per semplicità (ma non per semplificazione) di dedicarmi alla sola colazione o merendina, meno impegnativi ma perciò stesso più ambiziosi nel risultato.

Detto ciò, ad ogni pietanza dovrà essere abbinata non solo la bevanda giusta ma anche un pò di storielle, le proprietà organolettiche e quelle "evocative". Insomma, una specie di Ricette Immorali a scopo comunicativo (nel senso di canale di comunicazione, del tipo dimmi come mangi e ti dirò chi sei), non seduttivo. Dico non seduttivo perché la seduzione non può precedere la conoscenza.

Ecco, se mai scriverò una lettera ad un artista che ha sedotto la mia anima, sarà questo il contenuto. E sarà accompagnata da illustrazioni colorate a matita.

....io non so né cucinare né disegnare....

Ciao CCQC. Mi fa piacere farti sorridere
zaren1
00venerdì 3 agosto 2007 20:46



ADOTTA UN GODANO
mant(r)a
00sabato 4 agosto 2007 02:45
il buon Giorgio de la paix mi ha chiesto, via mail, di postare al posto suo questo messaggio, visto che a lui non è possibile accedere.
copincollo:


In una nota trattoria Romanesca nel centro storico, è stato avvistato GLF che pare avesse ordinato. Antipastino di verdure bollite, minestrone di legumi, e per secondo bollito di carne di manzo. 2 litri di vino, e ovviamente niente dolce. ps il bollito l'ha lasciato.
IoAnnarella
00sabato 4 agosto 2007 03:24
Adotta un godano....nel senso di "adotta Cristiano" o nel senso di "dedicati ad altro ovvero datti all'ippica"?

Giorgio, sei una fonte preziosissima di informazioni. Quasi quasi adotto te.

Buona notte a chi ancora non dorme.


bolormaa80
00sabato 4 agosto 2007 13:53
Re:
mant(r)a, 04/08/2007 02.45:


ps il bollito l'ha lasciato.



che spreco...



(san Tommaso, hai bisogno di altre conferme?)


emi.
00sabato 4 agosto 2007 17:53
Re:
mant(r)a, 04/08/2007 02.45:


In una nota trattoria Romanesca nel centro storico, è stato avvistato GLF che pare avesse ordinato. Antipastino di verdure bollite, minestrone di legumi, e per secondo bollito di carne di manzo. 2 litri di vino, e ovviamente niente dolce. ps il bollito l'ha lasciato.



sarà mica diventato vegetariano, neh? [SM=g27820]
IoAnnarella
00sabato 4 agosto 2007 19:17
(san Tommaso, hai bisogno di altre conferme?)

OK OK! mi arrendo! [SM=g27813]
bolormaa80
00sabato 4 agosto 2007 19:48
Re:
IoAnnarella, 04/08/2007 19.17:

(san Tommaso, hai bisogno di altre conferme?)

OK OK! mi arrendo! [SM=g27813]




no, il San Tommaso non era per te [SM=g27824]

WalterA
00domenica 5 agosto 2007 13:11
BENDETTA
00venerdì 5 ottobre 2007 21:43
A Forlì il 21 ottobre (voce solo) chissa che farà?
Non leggerà mica ancora brani di Reduce?? [SM=g27825] [SM=g27819]
BENDETTA
00venerdì 5 ottobre 2007 22:32
ad onor del vero
domenica 21 ottobre 2007 | Magazzini Interstock
ore 18:00 GIOVANNI LINDO FERRETTI - canto e voce sola [SM=g27829]
tabularasamercificata
00mercoledì 10 ottobre 2007 00:27
confermo villa ada
Ne avrò visti 30 di concerti di cccp/csi/pgr/glf in giro per l'italia e confermo che quello di villa ada 2007 è stato emotivamente molto intenso.(tipo villaggio glabale csi kodemondo live).
Avevo visto un altro "solo" di glf a villa panphili con sparagna
molti anni fa, molto bello, ma non fu intimo per niente perchè
il concerto in realtà era di sparagna e ad eccezione di un paio di sprazzi mi smosse solo...le gambe.
Così vanno le cose, credo che o glf non fosse ancora pronto a gestire un concerto solo o piu' probabilmente non ne avesse la piena disponibilità in quanto di fatto relegato al ruolo di ospite.
(chiarimenti dall'interessato necessitant!)
Codex è un progetto intenso e coinvolgente e finalmente ho avuto la possibilità di ascoltarlo liberamente interpretato anche se a distanza di anni dalla sua pubblicazione.
Bravissimi gli altri partecipanti.

Mancava solo:
Ballate su ballate belle femmine maritate...........

Pace

stefano a
IoAnnarella
00mercoledì 10 ottobre 2007 11:21
E' singolare aver sentiro "intimo" un concerto all'aperto, in uno spazio così grande, con alberi tanto alti tutt'intorno e sullo sfondo e tanta tanta tanta gente intorno a noi!
E quel bel fresco estivo (anzi, freddo) che mi richiamava alla realtà tirandomi per i piedi dall'aria dove fluttuavo inseguendo i miei pensieri.

Le emozioni non svaniscono.

Soprattutto quelle della prima volta...e per me Villa Ada lo è stata.

Non potevo essere più fortunata.




BENDETTA
00mercoledì 24 ottobre 2007 18:32
IL PROFETA DELL'EMILIA (di Edmondo Berselli)
Giovanni Lindo Ferretti intervistato da Giorgio Tonelli

In questa casa la presenza dei morti è quotidiana e anche estremamente vitale...
Era il Venerdì santo e su TV7, il magazine del Tg1, andava in onda un servizio di Giorgio Tonelli dedicato al "reduce", l'ex leader dei Cccp Fedeli alla linea, e poi dei CSI Consorzio suonatori indipendenti, e quindi dei Pgr (acronimo che vuol dire "per grazia ricevuta"), il "punk cattolico" Giovanni Lindo Ferretti. Sei minuti essenziali, con la fotografia di Giovanni Veronesi e il montaggio di Roberto Nerozzi. Essenziali perchè consentivano di vedere la casa di sasso di Ferretti a Cerreto Alpe, sul crinale dell'Appennino Reggiano, cioè il luogo del suo "ritorno". E riuscivano a mostrare il lato ipnotico, infinitamente suggestivo di questo visionario e realistico profeta dell'Emilia più lontana, aspra, povera e sconosciuta.
Il ritorno a casa di Giovanni Lindo Ferretti è il culmine simbolico di un viaggio che comincia dal cattolicesimo dell'infanzia, si sviluppa in trent'anni di religione comunista, nell'urlo punk che invoca il Patto di Varsavia, un piano quinquennale e "la stabilità", per poi tornare alla fede tradizionale. Con una luce negli occhi che sembra quella dei bambini: "io non ho paura di nulla", dice Giovanni Lindo Ferretti, forse riecheggiando il "non abbiate paura" di Karol Wojtyla. E mentre i più volgari tra quelli che gli sono diventati ostili scrivono sui muri "Giovanni Lindo Ferretti dalle pere a Pera", lui getta il suo sguardo sul mondo, si espone come un monaco predicatore, con la sua faccia bellissima da contadino medievale, un Wiligelmo vivente: e senza fare prediche, semplicemente annunciando una verità.
Non ci vuole molto a fare televisione, se c'è un'idea e la voglia di raccontare. Ci fosse stato qualche minuto in più, forse si potevano vedere i cavalli e i cani di Giovanni Lindo Ferretti, i boschi dell'Appennino, quella natura ancora poco corrotta che lascia uno spiraglio a qualche speranza. Ma in quella casa che forse assomiglia alle case di Silvio D'Arzo, a servizio finito restava sullo schermo l'alone della sincerità assoluta di Giovanni Lindo Ferretti, insieme al suo pudore. Per la prossima Pasqua, qualcuno si inventi un venerdì di Passione in cui Ferretti possa raccontare la sua casa, i suoi animali, i suoi pensieri, i suoi morti così vitali. Niente come il paradosso illumina la verità. E quei sei minuti a Pasqua non erano solo un frammento luminoso di televisione, erano un grano lucente di verità.

(Articolo di Edmondo Berselli da L'Espresso del 26 aprile 2007)
IoAnnarella
00mercoledì 24 ottobre 2007 18:38
Io l'ho visto.
Era davvero molto intenso.
Ciò che mi ha colpito di più di quell'intervista è stato il pudore antico di GLF, quel suo modo incantevole di guardare dritto negli occhi sbattendo le palpebre, come a voler distogliere lo sguardo per un attimo, nascondendosi dietro i suoi pensieri...
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