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Furlanetto non si accontenta del gol: «Antoniol è stato espulso inutilmente»
TREVISO. Comunque la si rigiri sono due punti buttati via. Ed Ottoni solo sa quanto il suo Treviso avrebbe bisogno al più presto di iniziare una serie di vittorie, almeno per agganciare il treno dei...
17 novembre 2015
TREVISO. Comunque la si rigiri sono due punti buttati via. Ed Ottoni solo sa quanto il suo Treviso avrebbe bisogno al più presto di iniziare una serie di vittorie, almeno per agganciare il treno dei playoff. Invece dopo un passo avanti arriva puntualmente quello indietro. Il derby con il Nervesa è stato… nervoso, soprattutto in sala stampa: netta disparità di vedute tra i due mister sulla interpretazione dell’arbitraggio. Giovanni Furlanetto, che le due squadre le conosce bene, l’ha vista così: «Non è terminata come volevamo perché qualcuno ci ha messo del suo: a parte il finale non ho visto falli eclatanti, ma un’espulsione come quella di Antoniol io non l’avevo mai vista: ha beccato il secondo giallo solo perché ha dato la palla indietro per farla battere, ma dai. La partita la stavamo strameritando, in 11 contro 11 il Nervesa cos’ha creato di importante?»
Per la verità Gava dice di aver visto dominare il Nervesa.
«Ma certo, che altro volete che dica? Io però sul 2-2 l’ho sentito gridare: Stiamo dietro, dietro ragazzi. Potevamo anche fare il 3-0, purtroppo l’espulsione ci ha fatto arretrare di 20-30 metri, poi s’è fatto male pure Cattelan».
La realtà che è che avete sprecato un’altra occasione.
«Vero. Ma credo anche che la prestazione sia stata buona, contro un Nervesa che aveva meritatamente battuto la Vigontina e che di sicuro ha delle qualità importanti, anche fisicamente. Direi che la loro classifica e la nostra non rispecchiano la qualità che tutti e due abbiamo».
Andamento lento il vostro, così non si progredisce.
«E già, lo sappiamo. Ma sono sempre più convinto che chi domenica doveva portare a casa i tre punti era il Treviso. Il motivo per cui non ci siamo riusciti lo si è visto bene».
Proprio non individuate alcun demerito da parte vostra?
«Dovremmo stare più attenti sulle punizioni, già nel primo tempo ci avevano messo in difficoltà; e comunque abbiamo preso due reti di testa. Ma confermo che l’uomo in nero, anzi no, in giallo ha fatto la differenza».
Sinceramente: speranze di risalita ne avete ancora?
«Ovvio che ci siano, il campionato non è mica finito domenica. È naturale che ci dispiaccia non aver vinto una partita del genere, adesso dobbiamo recuperare tutti gli infortunati, che non sono pochi. Ed i giovani subentrati pagano un
po’ d’inesperienza. Purtroppo non ci gira bene».
Tu come stai? Hai attraversato un periodo molto nero.
«Mi sto riprendendo. Però il gol di domenica lo volevo a tutti i costi e spero sia un buon viatico per le prossime gare, a cominciare da quella di Istrana». (s.f.)
17 novembre 2015