Giappone: un'altra centrale nucleare in fiamme
A soli 4 mesi di distanza dal disastro che ha colpito Fukushima, un’altro incendio è divampato in un impianto per lo smaltimento di scorie nucleari ubicato accanto al reattore due della centrale nucleare di Tokai, nella provincia giapponese di Ibaraki.
La notizia è stata diramata da fonti ufficiali della Japan Atomic Power, la società che gestisce l’impianto; i responsabili hanno spiegato ai giornalisti che il fuoco, sviluppatosi mentre gli operai stavano spostando alcuni rifiuti in una vasca, è stato nell’immediato domato e quindi, non ci sono state fughe di materiale radioattivo.
In queste ore intanto, il governo di Tokyo, comunica a mezza del ministro dell’Economia Banri Kaieda, che effettuerà stress test su tutte le centrali nucleari nipponiche in modo tale da allontanare timori e incertezze sulla sicurezza delle centrali. Questi timori, continua il ministro, hanno sino ad oggi impedito di riavviare 35 dei 54 reattori chiusi in seguito al terremoto e allo tsunami dello scorso 11 marzo e questa situazione ha fatto calare la produzione di energia elettrica con pericoli di possibili black out.
Per questo motivo, le autorità governative locali hanno imposto per tutta l’estate a società e amministrazioni pubbliche delle regioni di Tokio e Tohoku di ridurre del 15% i propri consumi.
Ad oggi, solo le compagnie Kansai Electric Power e la Hokkaido Electric Power, che avevano effettuato i test di funzionamento poco prima della tragedia di Fukushima, hanno riattivato le rispettive centrali di Ohi e Tomari, senza comunque aspettare il via libera definitivo dell’Agenzia per la sicurezza.
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