Gesù Cristo non è il Padre

Manlio-
00mercoledì 30 giugno 2010 19:47

Gesù Cristo non è il Padre (affinchè non siate sedotti dai ‘Gesù solo’)

Fratelli, girano anche su Facebook tanti antitrinitariani o unitariani, chiamati comunemente ‘Gesù solo’, i quali dicono che ‘Gesù è il Padre’ , e che ‘Gesù non è solo la manifestazione di una delle tre persone della Divinità, ma Egli è l’incarnazione del Padre, il Jehovah dell’Antico Testamento’ (David K. Bernard, The Oneness of God, pag. 144), ‘Gesù è il Padre incarnato’ (Doctrines of the Bible, pag. 25). E questo perché Isaia disse che sarebbe stato chiamato Padre eterno, e perché la Bibbia attribuisce molte opere sia al Padre che a Gesù come la risurrezione del corpo di Cristo, lo spargimento dello Spirito Santo, l’esaudimento della preghiera, la santificazione dei credenti e la risurrezione dei morti.

Ecco la confutazione di questa eresia

Non si può in nessun modo affermare che Gesù Cristo è il Padre, o che Lui e il Padre sono la medesima persona, perché le seguenti Scritture mostrano chiaramente che il Padre ed il Figliuolo sono due persone distinte l’una dall’altra (e quindi non due termini che starebbero a indicare rispettivamente la divinità di Cristo e la sua umanità).

- Quando Gesù fu battezzato da Giovanni nel Giordano è scritto che venne una voce dai cieli che disse: “Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto” (Matt. 3:17). Ma di chi era quella voce? Chi disse quelle parole? Gesù che era in terra? Affatto, perché la voce venne dal cielo. Quindi quella voce era la voce del Padre del Signore nostro Gesù Cristo e non la voce di Gesù Cristo. Per questo non possiamo affermare che il Padre è solo un titolo dato a Gesù (per indicare la sua Divinità) e non una persona divina distinta da lui perché quella voce procedette dalla persona del Padre che era in cielo mentre il suo Figliuolo era in terra. Ma diciamo qualcosa d’altro: ora, gli Unitariani convengono con noi che Gesù fu unto di Spirito Santo al Giordano, vorremmo quindi domandare loro: ‘Se Gesù è il solo vero Dio e fuori di lui non v’è altro Dio, come mai nei Salmi, a proposito dell’unzione di Gesù Cristo sono scritte le seguenti parole: “Tu ami la giustizia e odii l’empietà. Perciò Iddio, l’Iddio tuo, ti ha unto d’olio di letizia a preferenza de’ tuoi colleghi” (Sal. 45:7)? Come mai viene detto di Dio che è stato unto dal suo Dio? Non è forse perché il Cristo era Dio, e al Giordano fu unto di Spirito Santo dal suo Dio, cioè il Padre suo? Certo, altrimenti la frase non avrebbe nessun senso? Quindi Gesù non poteva essere il Padre.

- Quando Gesù fu trasfigurato sul monte santo i discepoli udirono dal cielo questa voce che disse: “Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi son compiaciuto; ascoltatelo” (Matt. 17:5). Domandiamo anche in questo caso: ma di chi era quella voce? Di Gesù o di un’altra persona? Di un’altra persona e precisamente del Padre suo. Questo lo ha confermato Simon Pietro quando disse nella sua seconda epistola: “Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e gloria quando giunse a lui quella voce dalla magnifica gloria: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto” (2 Piet. 1:17). Quindi ancora una volta si giunge alla conclusione che Gesù Cristo, benché anche nei giorni della sua carne fosse Dio, non era il Padre perché il Padre suo era in cielo. Certo, in Gesù abitava tutta la pienezza della Deità e per questo egli fu anche adorato sulla terra, sia prima di morire che dopo essere risorto, ma pure egli rimaneva il Figliuolo dell’Iddio vivente e vero che era in cielo. Egli disse che il Padre dimorava in lui e che lui dimorava nel Padre, egli affermò di essere uno con il Padre, egli disse di esistere prima che Abramo nascesse, ma tutto questo non ci porta ad affermare che lui era il Padre perché sappiamo che questa affermazione contrasta la Parola di Dio e viene da essa annullata. Certamente se lui fosse stato il Padre, o in altre parole se quello del Padre fosse stato solo un titolo che possedeva Gesù, sarebbe stato un controsenso per Gesù dire che il Padre suo era in cielo. Dunque, domandiamoci: perché Gesù Cristo disse: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli” (Matt. 7:21), ed anche: “Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è ne’ cieli, esso mi è fratello e sorella e madre” (Matt. 12:50)? E perché Gesù un giorno disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savî e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, Padre, perché così t’è piaciuto” (Matt. 11:25-26)? Ed ancora; perché Gesù davanti alla tomba di Lazzaro disse: “Padre, ti ringrazio che m’hai esaudito” (Giov. 11:41)? La risposta non è forse perché lui era il Figlio di Dio ed il Padre suo era nel cielo? Certo, e non può essere altrimenti.

- Paolo disse ai Romani: “Iddio, al quale servo nello spirito mio annunziando l’Evangelo del suo Figliuolo, mi è testimone ch’io non resto dal far menzione di voi in tutte le mie preghiere…” (Rom. 1:9).
Ai Corinzi egli disse: “Voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio” (1 Cor. 3:23), ed anche: “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati; ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quand’egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre…” (1 Cor. 15:22-24), ed ancora: “E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti” (1 Cor. 15:28).
Ai Galati: “Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo; ma quando giunse la pienezza de’ tempi, Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge” (Gal. 4:3-5).
Agli Efesini: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti d’ogni benedizione spirituale ne’ luoghi celesti in Cristo” (Ef. 1:3).
Ai Filippesi: “Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al disopra d’ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Fil. 2:9-11).
Ai Colossesi: “Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo…” (Col. 1:3).
Ai Tessalonicesi: “Vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo, il quale Egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall’ira a venire” (1 Tess. 1:9-10).
A Timoteo: “Io ti scongiuro, dinanzi a Dio, dinanzi a Cristo Gesù e agli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza prevenzione…” (1 Tim. 5:21), ed ancora: “Nel cospetto di Dio che vivifica tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza dinanzi a Ponzio Pilato con quella bella confessione, io t’ingiungo d’osservare il comandamento divino…” (1 Tim. 6:13-14).

- Lo Scrittore agli Ebrei dice: “Dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, è ne’ secoli dei secoli, e lo scettro di rettitudine è lo scettro del tuo regno. Tu hai amata la giustizia e hai odiata l’iniquità; perciò Dio, l’Iddio tuo, ha unto te d’olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni” (Ebr. 1:8-9; cfr. Sal. 45:6-7), ed ancora: “Così anche Cristo non si prese da sé la gloria d’esser fatto Sommo Sacerdote; ma l’ebbe da Colui che gli disse: Tu sei il mio Figliuolo; oggi t’ho generato” (Ebr. 5:5).

- Giacomo dice all’inizio della sua epistola: “Giacomo, servitore di Dio e del Signor Gesù Cristo…” (Giac. 1:1).

- Pietro dice: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo…” (1 Piet. 1:3).

- Giovanni dice: “Quello, dico, che abbiam veduto e udito, noi l’annunziamo anche a voi, affinché voi pure abbiate comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col suo Figliuolo, Gesù Cristo” (1 Giov. 1:3); ed anche: “Se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto….” (1 Giov. 2:1).

Come potete vedere da voi stessi, tutte queste Scritture attestano inequivocabilmente in una maniera o nell’altra che Dio Padre ed il suo Figliuolo, cioè Gesù Cristo, sono due persone e non la stessa persona, perciò errano grandemente gli Unitariani che dicono che Gesù è anche il Padre.

A conferma di quanto appena detto vogliamo anche citare questi versetti che attestano che Gesù in cielo si trova alla destra di Dio Padre.

- Davide disse: “L’Eterno ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io abbia fatto de’ tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi” (Sal. 110:1). L’Eterno si riferisce al Padre e il mio Signore si riferisce al Figliuolo di Dio, cioè Gesù Cristo. Ciò è confermato anche dallo scrittore agli Ebrei il quale parlando di come il Figliuolo sia superiore agli angeli dice: “ed a qual degli angeli diss’Egli (cioè Dio Padre) mai: Siedi alla mia destra finché abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi?” (Ebr. 1:13) Ora, noi domandiamo agli Unitariani: Ma Gesù le udì queste parole o no? Se sì, da chi provenivano? Non provenivano forse da Dio Padre?

- Marco dice che dopo che Gesù ebbe parlato ai suoi discepoli “fu assunto nel cielo, e sedette alla destra di Dio” (Mar. 16:19).

- Luca dice che Stefano poco tempo prima di essere lapidato “essendo pieno dello Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, e disse: Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell’uomo in piè alla destra di Dio” (Atti 7:55-56). Ora domandiamo; ma se Stefano vide il Figliuol di Dio alla destra di Dio, ciò vuol dire che alla sua sinistra c’era Dio, vero? Quindi, il Figliuolo non era colui che era alla sua sinistra.

- Paolo dice: “Cristo Gesù è quel che è morto; e più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi” (Rom. 8:34), ed anche: “Cristo è seduto alla destra di Dio” (Col. 3:1). Ora, se Gesù è alla destra di Dio e intercede per noi, non vuol dire ciò che lui non è colui che è alla sua sinistra? E poi, se di lui viene detto che intercede per noi, che è il nostro mediatore, il nostro avvocato (Giovanni dice infatti che noi abbiamo un avvocato, presso il Padre, cioè Gesù Cristo), ciò vuol dire che ci deve essere qualcuno oltre a lui a cui lui si rivolge per noi. Un mediatore non è mediatore di uno solo, ma di due. Quindi chi è Colui a cui noi possiamo rivolgerci mediante la sua mediazione? Gesù Cristo? No, perché lui è il nostro avvocato, il nostro intercessore, ma Dio Padre. Non può essere altrimenti. Ma riflettete per un momento su questo: ‘Se Gesù è anche il Padre nostro celeste che senso avrebbe pregare il Padre nostro nel nome di Gesù Cristo?’ Nessuno, perché sarebbe come dire che noi diciamo di pregare una persona che è in cielo che è sia il destinatario delle nostre suppliche e delle nostre intercessioni, che il mediatore su cui noi ci appoggiamo nelle nostre preghiere!! O ancora, sarebbe come dire che noi preghiamo solo Gesù Cristo, soltanto che nel rivolgerci a lui lo chiamiamo Padre e usiamo il suo nome che prese sulla terra per fare capire che andiamo a Lui nel suo stesso nome!!! Ma allora se è così, perché gli Unitariani non dicono quando pregano: ‘Gesù, noi veniamo a te nel nome di Gesù?!, invece che: ‘Padre, noi veniamo a te nel nome di Gesù!’? La ragione è evidente; perché se usassero la prima espressione, apparirebbe contraddittorio non poco il loro comportamento oltre che assurdo. Ma ecco che essi fanno ricorso all’espressione: ‘Padre, noi ti preghiamo nel nome di Gesù’, al fine di non apparire assurdi. Il fatto è che nella pratica essi agiscono in maniera assurda, e questo a motivo della loro dottrina su Gesù Cristo. Stando a quanto essi dicono sui titoli di Padre e di Figliuolo che possiede Gesù Cristo, è come se essi dicessero: ‘Noi ci rivolgiamo alla natura divina di Cristo nel nome della sua natura umana’!!! Non è questa un’assurdità?!! Certo che lo è. Noi siamo arrivati alla conclusione che con questa dottrina di ‘solo Gesù’ costoro hanno di fatto tolto di mezzo la mediazione di Gesù Cristo, perché hanno fatto di Gesù una persona che non è, cioè il Padre a cui sono rivolte le nostre preghiere. E’ inutile quindi, dal punto di vista degli Unitariani, dire di pregare il Padre nel nome di Gesù. Loro dovrebbero pregare solo Gesù e direttamente lui, senza fare uso di frasi come: ‘Padre nostro noi veniamo a te nel nome di Gesù’. Ma come farebbero a non menzionare il termine Padre, così abbondantemente presente nelle Scritture? Ecco allora che lo menzionano ma non riferendosi alla stessa persona a cui ci rivolgiamo noi, ma niente di meno che a Gesù Cristo. Attenzione dunque quando li sentite dire che pregano il Padre nel nome di Gesù, perché il loro parlare non ha per nulla il significato che gli dà la sacra Scrittura.

- Lo scrittore agli Ebrei dice che Gesù “quand’ebbe fatta la purificazione dei peccati, si pose a sedere alla destra della Maestà ne’ luoghi altissimi” (Ebr. 1:3), ed anche: “Abbiamo un tal Sommo Sacerdote, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli…” (Ebr. 8:1), ed ancora: “Questi, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è posto a sedere alla destra di Dio” (Ebr. 10:12).

- Giovanni dice nell’Apocalisse: “Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che pareva essere stato immolato, ed avea sette corna e sette occhi che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Ed esso venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. E cantavano un nuovo cantico, dicendo: Tu sei degno di prendere il libro e d’aprirne i suggelli, perché sei stato immolato e hai comprato a Dio, col tuo sangue, gente d’ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e de’ sacerdoti; e regneranno sulla terra” (Ap. 5:6-10). Si notino le parole: “venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono”, perché esse attestano in maniera molto chiara la distinzione tra il Figliuolo e il Padre.

Ora, volete sapere cosa dicono gli Unitariani a proposito dell’espressione biblica che Gesù è seduto alla destra di Dio? Bene, ecco cosa scrive David Bernard: ‘La frase è un espressione idiomatica dell’Antico Testamento, che denota che Cristo possiede tutta la potenza, l’autorità e la preminenza di Dio’. Questi sono sofismi generati dal diavolo. Ma noi diciamo: se fosse così, come mai Stefano, uomo pieno di Spirito Santo e di grazia e di potenza, che conosceva bene l’Antico Testamento e il suo linguaggio, dopo che parlò davanti al Sinedrio disse di vedere i cieli aperti e Gesù che stava alla destra di Dio? Vide o no Gesù che stava alla destra di Dio? Se, sì perché non intendere letteralmente che Gesù stava alla destra di Dio Padre? Perché lo si deve allegorizzare? Non c’è nessuna ragione per farlo. Le visioni date da Dio sono verità, e dunque se Gesù fu visto da Stefano (come anche da Giovanni) alla destra di Dio, noi crediamo che Gesù è fisicamente seduto alla destra di Dio Padre in cielo. Non importa quali ragionamenti faranno gli Unitariani per annullare questa verità, Gesù continuerà a sedere alla destra di Dio fino a che i suoi nemici siano ridotti ad essere lo sgabello dei suoi piedi, come gli ha promesso Dio secondo che è scritto: “Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi” (Sal. 110:1). Qui è Dio Padre che ha parlato. O Unitariani smettete di sostenere che il sedere di Gesù alla destra di Dio è un’espressione idiomatica dell’Antico Testamento, e non la realtà celeste. Smettete di ragionare in questa maniera storta e perversa che getta tenebre sulla luce che emana la Parola di Dio.

Fratelli nel Signore, state molto attenti, nessuno di questi ‘Gesù solo’ vi seduca con vani ragionamenti.

Giacinto Butindaro

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