Gestazione GHADIA 3/3 + 1/1 [OK] (visite + parto) (OK VISITE)

Erranhe
00lunedì 7 ottobre 2013 19:44

I VISITA

Riassunto

Ghadia si reca al Sanitarium perchè sospetta una gravidanza,
ad accogliere la drow Nephe ed Edave,
nel frattempo ad inizio role si aggiunge Varienel per riprendere
il suo gattino.
Restano infine da sole Ghadia e Nephe che procede alla visita.

Commento

La "femminilità" dei drow è per orizzontale hihi [SM=g27832]
Role molto divertente, è stato bello scoprire la storia dei
drowettini che assassinano i fratelli e/o le sorelle!
Grazie alla mia Drow preferita, e buona fortuna!!! [SM=g27822]

Fonti

In forum ufficiale ho letto che i drow hanno una gravidanza di
3,5 mesi quindi la piggina non avendone mai visti e visitati ha
ipotizzato 100 giorni all'incirca dal momento del concepimento
a quello del parto.

Cure apportate

- Visita generica su sintomatologia: seni ingrossati, nausea etc
- Visita interna mediante uso di speculo
- Ha consigliato l'assunzione di varie erbe per i sintomi e di pomate
per gli effetti della gravidanza:
Pomata all'erba di san giovanni per il mal di schiena, crema all'aloe per le smagliature , tisana alla malva e semi di lino per il bruciore allo stomaco, sciroppo alla mente per il senso di nausea e il vomito , succo di mirtillo per evitare varici ed emorroidi ed infine una tisana alla salvia per la spossatezza

SANITARIUM

GHADIA (Esterno)Piove e non è bello. Non è bello perchè troppo 'da superficie' quella sorta di vomito fuligginoso che Barrington lascia grondare dai tetti polverosi e quasi a infradiciare i vicoli per lavarne via l'olezzo strisciante di ratti schiacciati e di blatte che strafogano avanzi resta solo la consapevolezza che è il secondo giorno. Pioggia continua. Bella l'eterna primavera? Insomma, troppa>>
GHADIA luce. Mentre qui c'è tempo uggioso ma fradicio come non mai. Uno schifo. Ha addosso il mantello è totalmente ammantata e incappucciata e si sente umorale e scontenta. Bussa in quel modo infame che hanno i rivvil di fare casino quando arrivano e attende di presentarsi a voce a chi di dovere.

NEPHE §Corridoio > Ingresso§ Piove, e non c'è tempo che la mette più di buon umore di questo. Il cielo pulisce la terra, ecco come la pensa lei, pulisce i tetti delle case, la sporcizia delle strade, e l'animo degli uomini. Ancora attende l'arrivo del Rettore per completare il trasferimento della serra, ma chissà che fine ha fatto! Avrà molti impegni, pensa fra se, ma poi un tocco alla porta >>
NEPHE ed il pensiero va subito a lei. Abiti comuni indossa, una camicia color latte, un gilet e dei calzoni marroni, stivali neri alti fin le ginocchia. I capelli sono intrecciati in un unica treccia che parte quasi dalla fronte, ed al collo, risplende il medaglione d'oro (//vedi inventario). Si appresta a giungere alla lignea, ed una volta a circa 30 cm allunga la mancina, per aprirla. >>
NEPHE Passa poco, molto poco tempo, per il suo saluto, non riconosce nessuno, la figura dall'altra parte è completamente ammantata. ''Dia Abar et Mentis Vivacitatem'' direbbe gentile, ma prima di permetterle/gli di accedere continuerebbe in mancanza di Grant ''se avete armi vi prego di consegnarmele'', ora lo sguardo cercherebbe quello dello sconosciuto, difficile però.

EDAVE (stanza) Immersa negli ultimi bauli che contengono le sue cose, le vesti, i libri e gli oggetti personali che sono gli ultimi a lasciare la struttura. Canticchia la nordica, canticchia a voce bassa,la porta della sua stanza aperta mentre piegata sul letto si appresta a risistemare una tunica prima di riporla. La osserva con attenzione, una bella lavata con la cenere e tornerà bianca come>>
EDAVE un tempo. I rossi capelli sono accrocchiati in cima alla testa e appuntati. Di certo non intendono fare ciò che devono ma ciò che vogliono i suoi capelli. Ode chiaramente il bussare al portone ma sa con certezza che c'è anche nephe è li...devono mettere un bell'annuncio alla rocca..ormai il posto è vuoto, tutto ciò che serve è stato trasportato alla torre che fu degli arcani e >>
EDAVE se qualcuno avesse necessità di cure è meglio che si rechi li. Alzerebbe appena la testa..chissà se Dodaiux ha contattato l'architectus, l'inverno è alle porte, la pioggia scende e se non inizieranno in fretta i lavori il tutto sarà più complicato.

GHADIA (Esterno) Non avverte quelle nausee continue che si suole associare agli stadi iniziali del suo presunto stato, in compenso ha sbalzi di umore, fame di cose introvabili nell'underdark e una sorta di alternante malessere all'altezza dello stomaco. I suoi occhi rossi puntano la donna che si trova sulla porta e quella può vederle il volto ma non il resto del corpo. ''La mia arma è la lingua. >>
GHADIA Dubito di potervela consegnare. Ma non avendone altre di acciaio dovresti essere ragionevolmente al sicuro'' le dà del tu come fà spesso coi rivvil (//umani). Credo che tu possa aprire avendo concluso le formalità e se vorrai essere tanto cortese da condurmi all'asciutto sarò molto più lieta che al bagnato.'' commenta in un tono appena più edulcorato e solenne di quanto non risulterebbe se >>
GHADIA parlasse in tono neutro. Notare che non ricambia il saluto. Annusa e gli odori che sente non le sono poi così graditi. Ma quali lo sono? Di solito in superficie nessuno. Riconosce appena qualche vaga, lontana, forse anche nel tempo fragranza d'erbe.

NEPHE §Atrio§ Non si accorge minimamente di Edave, è convinta di essere sola, e la prudenza, non è mai troppa. La sconosciuta risponde al suo dire, e comprende che sia una donna, ma la voce non la riconosce ancora. Farebbe un passo, solo uno, indietreggiando, così che il ligneo possa aprire, che non si dica mai che le ospetaliere non sono gentili. ''Si può sempre tagliare'' direbbe, permalosa, >>
NEPHE riferendosi alla lingua ma subito il tono si farebbe gentile, ''prego'' direbbe indicando con la destra l'ultima panca rimasta nell'atrio ''potete poggiare il vostro mantello qui, non sò se siete a conoscenza del trasferimento...'' e scostandosi le permetterebbe di accedere nell'atrio della struttura, ''Gli Ospetalieri si stanno trasferendo alla Torre del Pellegrino, ex dimora degli Arcani>>
NEPHE per far sì che qui vengano realizzati dei lavori edili, dobbiamo ristrutturare questa struttura'' conclude. ''Cercate qualcuno in particolare? Vi sentite forse poco bene?''. Direbbe così, poco bene, proprio perchè dato il primo dire e la forma fisica che pare a prima vista buona, non crede stia tanto male. Cammina, parla, non sta morendo di certo!.

VARINIEL [Esterno - H]Piove,anzi,è proprio una tempesta di altri tempi che si abbatte sulla cittadina.Il lycan veste abiti semplici,coperti da un lungo mantello scuro con cappuccio.Indifferente al freddo,o all'acquan che gli scivola tra le pieghe del manto,risale quei pochi gradini,poi bussa,tre volte,alla porta in legno del sanitarium.Non porta armi con se,a parte il solito pugnale nascosto nello>>
VARINIEL >>stivale dx.Alla cintola,il medaglione del drago incastonato,al collo un laccio,con un dente di squalo.

EDAVE (stanza corridoio) Voci che si alternano in corridoio, di nuovo un bussare al portone e il viso della rossa che si volge, la schiena che si stira e la mano che si allunga sul letto ad accarezzare due palle di pelo acciambellate una sull'altra che dormono li, il suo gatto e quello di Variniel. Uno sbadiglio, la mano sulla bocca e il passi che ora la portano verso il corridoio, la testa>>
EDAVE piena di capelli che spunta e la sua voce che si leva ben udibile *Nephe qualcuno ha bisogno di noi?* domanderebbe ancora avanzando gettando una occhiata alla figura che si dovrebbe ergere al fianco di lei ma ancora senza riconoscerla *Bussano studentessa apri* aggiungerebbe senza fermarsi e sollevando appena gli occhi al cielo, possibile che non riesca mai a rimanere sola in quel posto il >>
EDAVE tempo necessario per riporre la sua biancheria da portare via...è un mese che ci prova ed ogni volta che prende in mano un paio di mutandoni da piegare qualcuno bussa...che si tratti di una congiura?

GHADIA (Atrio) ''Certo, potresti provare a farlo...'' risponde suadente, quasi l'idea di quel tentativo la allettasse per ragioni crudeli. ''Non poserò il mio manto, se non sarà tutto oscuro, temo che dovrò tenerlo.'' spiega aspettando di essere condotta altrove. ''Dovete ristrutturare? Capisco. La prossima volta andrò là.'' sussurra immaginando che anche questa in fondo sia una connessione. La sua men
GHADIA mente>>
GHADIA mente le colleziona come una rete di ragno. E' intenta a varcare la soglia quando, con sensi solo appena offuscati dalla pioggia ma di certo migliori degli umani avverte i passi e si volge nella direzione degli stessi. Sta rispondendo ''Ho bisogno di una visita ma non perchè io stia male... o meglio, sto male ma non per via del mio corpo.'' Lunga perifrasi. ''Sembra...'' sussurra piano ''...ch
GHADIA che abbiate altre importanti visite...'' sussurra voltato il viso a guardare indietro, facendo il suo ingresso e lasciando spazio. Il Governatore. Lo riconosce dall'odore, ma non è sicura così attende per stare a vedere.

NEPHE §Atrio§ Giunge Edave, ma quando è arrivata? Di notte?. Il volto della giovane è allibito, tutti ora arrivano, ed ecco che alla porta giunge un altro sconosciuto ammantato. Si scosterebbe lei, facendo passare Ghadia, così da portarsi di nuovo davanti alla porta, aprendola maggiormente. ''mentis Vivacitatem'' saluta, per l'ennesima volta, e chiede di nuovo ''portate armi con voi?''. Si volterebbe>
NEPHE appena con la nuca verso il primo ospite ed Edave, ''la prima a sinistra'' direbbe, e poi ancora ''in sala mortuaria Decano?'' domanda, per cominciare la visita, quella, dovrebbe essere l'unica stanza attualmente attrezzata. Solo ora ritornerebbe ad osservar il secondo ospite, parandosi davanti al portone con il proprio corpo, vuole sapere se è armato e cosa vuole. Avesse capito chi era, >>
NEPHE una parola non sarebbe stata scandita.

VARINIEL [Atrio - H]Fa il suo ingresso.Si toglie il mantello,mostrando anche il viso,dato che il cappuccio,scivola via inesorabilmente.Alza il viso,e lo sguardo fa a posarsi in quello di Nephe.''No.''Replica,facendo qualche passo in avanti.Poi,per un attimo sfuggente,osserva Ghadia,ma non aggiunge altro in sua direzione.La sua attenzione infine viene rivolta ad Edave.''Mors in voi Edave.''>>
VARINIEL >>Saluta nella vecchia maniera,poichè l'antica via arde sempre in cuor suo.''Sono venuto a prendere...il gatto.''.

EDAVE (atrio) Scuote appena il capo il Decano, lo sguardo si posa sulla figura incappucciata della drow, non è certa che si tratti della maga ma la sua voce non dovrebbe darle dubbio alcuno una volta che con la sua consueta grazia si esprimesse *Tu hai una cosa che mi appartiene* le direbbe puntandole l'indice contro rimanendo a 2 mt da quella scenetta che vista dall'esterno con le adeguate >>>
EDAVE conoscenze sarebbe decisamente ed impagabilmente assurda..una drow ladra e incinta, una umana che fronteggia un lycan e un mannaro che rivuole il suo gatto! Decisamente grottesca ma decisamente reale a quanto pare e quindi sarà un sorriso quello che si aprirà sul volto della rossa in direzione di Variniel *Lui nephe è il governatore, che sia armato o meno lui può entrare, se vai nella mia>>
EDAVE camera sopra il mio letto trovi palla di pello..non prendere Oibell ma l'altro, cerca di infilarlo in una cesta che trovi sotto il mio letto e torna da me* direbbe alla studentessa riportando gli occhi su ghadia *Oggi è giornata di scambi maga....tu mi ridai il mio trapano e io ti ridarò la salute* le direbbe con una occhiata prolungata e diretta *Diritta avanti a te* e si volgerebbe in >>
EDAVE un attimo verso il fondo del corridoio lungo circa 5 mt che si stende innanzi a loro *Trovi la sala mortuaria, li è buio a sufficienza perchè io e te si possa parlare e capire cosa ti porta qui..spero tu non abbia problemi nel merito* le direbbe usando quella voce persuasiva e decisamente talmente delicata da far cariare i denti, quella voce che cerca di sfiorare le corde della sua anima>>
EDAVE quella voce a cui si accompagna una espressione del viso talmente decisa ma talmente dolce da non far supporre possibile dirle di no. Non usa solo la capacità acquisita come medico (skill persuadere liv 3) ma anche la capacità ormai migliorata nel tempo di trattare le persone con quei modi decisi e diplomatici di cui spesso si fa vanto (diplomazia 3) per poi appena volgersi a Variniel con >>
EDAVE un soprriso..

GHADIA (Atrio) ''Sala mortuaria? Sembro COSì malata?'' domanda con un soffio basso e roco che sarebbe poi un pò la sua risata, un pò un accesso di divertimento sarcastico. ''Arcane Imperia'' rispondendo all'unisono sia a Variniel che a Edave e a quest'ultima risponde senza battere ciglio alla sua accusa, con una compostezza encomiabile. ''Davvero?'' come dubitando fortemente della cosa ''Che cosa >>
GHADIA avrei di vostro, sentiamo...'' prospetta un lungo dialogo al riguardo rifiutandosi di ammettere alcunchè, con tutta la calma perplessa di chi non è raro che menta e non è arduo che sia creduto. (//sotterfugio lv.3). Inarca le sopracciglia candide ma al riguardo della proposta di lei per ora resta sul vago. (//focus mentale 3, volontà ferrea 1) Prima è decisa a giocare a un gioco diverso,>>>
GHADIA dandole corda solo per metà. ''Non si tratta dei denti, ma del figlio del Ductor...'' riflette ''Credo.'' sì è altamente probabile sia lui. Non ne ha avuto altri amanti in quel periodo, i jaluk scarseggiano. ''Sempre che viva per vederlo, mi piacerebbe almeno poter dire lo stesso.'' spiega irritata dalle lungaggini. Non si cura che Variniel e Nephe sentano, non ha alcun interesse a tenere segre
GHADIA quella cosa. Anche se il connubio fra le strade scelte non c'è, è sicura che nascerà qualcuno in grado di rendere tributo alla casata. Tanto le basta.
GHADIA e si avvia a seguire Edave verso la camera.

NEPHE §Atrio > stanza Edave§ Ascolta tutto e tutti in quello strano caso di eventi che si è formato. Ora che l'ha sentita parlare riconosce Ghadia, e pensa fra se che avrà la sua vendetta, per avergli abbozzolato Kallagh. Il Governatore? Mancava solo lui, una persona davvero squisita! Potrebbe prenderlo a calci, lo farebbe senza pensarci due volte, ma non dice nulla, a nessuno. Giù la testa ed >>
NEPHE orgoglio sotterrato sottoterra. Il passo sarebbe rapido, prende il gatto, lo consegna e quel tipo pazzo e presuntuoso si leva dai piedi. ''Vieni micio'' direbbe, una volta dentro, provando ad acchiapparlo con delicatezza. ''Ahh'' sospira... ''sei tanto carino ed hai un guardiano così... muah.. il mondo cade a pezzi'' mormora, con sarcasmo, mentre il gattino verrebbe sollevato con la mancina. >>
NEPHE nella destra proverebbe a prendere la cesta, e poggiandoci sopra il gatto, comincerebbe a tornare indietro nel corridoio, mentre Ghadia ed Edave, si dovrebbero spostare nella sala mortuaria. Ha preso anche una pezza, l'unica che ha trovato. ''Copritelo bene o si prenderà un malanno, è davvero un bravo micino'' commenta, mentre nel corridoio, avanza verso l'atrio della struttura.

VARINIEL [Atrio - H]Mentre Ghadia si allontana con Edave,il lupo staziona in silenzio nell'atrio.Da un occhiata qua e la,per osservare come procedono i lavori.Non si azzarda a toccare niente,notando come si siano organizzati bene e senza troppi problemi.''Bene...ringraziate Edave da parte mia.''Replica,abbozzando un sorriso,ma non alla donna,bensì verso il gatto,che merita sicuramente.>>
VARINIEL >>''Vi saluto...buon lavoro.''Aggiunge,infilandosi il mantello e afferrando la piccola cesta.Infine,varcherà nuovamente la soglia,perdendosi tr ai vicoli che lo porteranno alla sua dimora.

NEPHE GDR PAUSA (//io torno alle 16, ho salvato fino a Vari)

NEPHE §Atrio>Sala Mortuaria§ Il Governatore prenderebbe il suo gatto e si dileguerebbe, per fortuna, è una persona che la infastidisce, a pelle. Edave la chiamerebbe, dunque si precipita la studentessa seguendo lei e Ghadia. Purtroppo deve lasciarle, dunque, entrando nella stanza farebbe cenno di accomodarsi ''per prima cosa, ditemi che sintomi avete'' chiede, con tono sereno.

GHADIA (Atrio) Osserva la curatrice che rimane, fissandola con quello sguardo calmo che cela un perenne sospetto quale è solita concedere a tutti gli umani che incontra. ''Sento disturbi allo stomaco, strane voglie di cibo ...umano...'' fà con una smorfia '' e credo di avere forti sbalzi di umore quindi se da cortese e aggraziata cerco di mordervi il collo sappiate che non sono >>
GHADIA affetta da licantropia, ma solo ....beh me lo direte voi.'' ironizza.

NEPHE §Sala Mortuaria§ ''Seguimi'' direbbe, e muoverebbe passo verso l'unico lettino rimasto per le visite, c'è un pò di confusione ma cerca di fare quanto meglio. ''Voglia?'' chiede incuriosita mentre con la destra indicherebbe il lettino. ''Sedetevi qui, dovremmo fare delle analisi alle vostre urine per prima cosa, per vedere se è un problema di stomaco, toglietevi il manto che passiamo alla visita'
NEPHE direbbe, consiglia, ''dopo, farete pipì in quel barattolo'' ed il suo sguardo andrebbe su di una mensola con dei barattolini di vetro vuoti. ''Se mi mordi, non è detto che non ricambi'' direbbe infine, come per smorzare quell'ansia che le preme in petto.>>
NEPHE ed ancora continuerebbe il dire ''hai detto che forse si tratta del figlio del Ductor, vieni sdraiati qui e vedremo se hai qualcosa in grembo'' commenterebbe, e nel frattempo si sarebbe lavata le mani, e sollevato le maniche ai polsi. Ora, sistemerebbe dei cuscini sul lettino ed attenderebbe che l'altra si sieda mentre in mano ha un lenzuolo per coprirla. ''Ti dovresti spogliare'' commenta.

GHADIA (Sala mortuaria)Fa un'espressione remota e neutra che poi sarebbe il suo modo di provare qualcosa di vicino a una certa reticenza nel parlare, unita a una profonda discrezione ''Fragole.'' spiega alla fine sussurrando come se ci fossero torme di spie nei dintorni pronte a carpire quel 'punto debole'. ''e mele candite, a volte.'' aggiunge in tono complice-per quanto si possa esserlo con una umana
GHADIA >>
GHADIA Dato che nella sala è buio a sufficienza si toglie cautamente il mantello e fissa il barattolo. ''Ah perfetto. Amo la scienza. Urinare dentro un barattolo, sì...'' commenta stizzita ''Così poi potrete innaffiarci l'orto. '' sospira irritata e rassegnata, se la Ilharess l'ha fatto toccherà anche a lei no? Non si era parlato di farla dentro i recipienti però. Si augura non sia uno strano feticismo
GHADIA da umani maniaci>>
GHADIA Invece sul denudarsi non commenta: toglie tutto rapidamente perchè il pudore per i drow non esiste e rimane con indosso il pentacolo. Non chiede, decisa dice ''Questo lo tengo.'' punto e basta.

NEPHE §Sala mortuaria§ ''In quel letto di solito ci stanno i morti'' commenta, e nota la pelle scura d'ei mentre si spoglia. Si vergogna un pò, lei, ha scoperto da poco la sua femminilità e quindi, questa cosa la mette un pò in imbarazzo. La osserva con accuratezza. I seni sembrano ingranditi, le aureole pure, e l'addome appare appena gonfio. ''Potrebbero venir fuori delle piante meravigliose'' >>
NEPHE commenta sarcastica. Al centro, fra i seni c'è il pentacolo, molto bello a suo parere, e chiede ''cosa rappresenta?'' la sua curiosità e la sua voglia di apprendere non hanno limiti. ''Io sono Nephe, gradirei che mi deste del tu, ditemi ora, avete sempre avuto il seno così grande? e se, non è un problema, quanto tempo è passato dal... possibile concepimento?'' e nel frattempo coprirebbe quel >>
NEPHE corpo con il lenzuolo, sui seni, e sull'addome. ''Dovreste aprire le gambe e sollevarle, così che possa... ecco, guardare''. Si volterebbe dandole le spalle, dirigendosi alle mensole dove prenderà lo speculo per la visita.

GHADIA (S.m.)''Tsk!'' commenta sulle piante meravigliose che a detta della curatrice dovrebbero spuntar fuori e si dedica anche lei a seguire il suo sguardo, si sente un pò più ...piena. Soprattutto alla pancia e sul petto. Ancora non rende meno agile il suo corpo ma forse così sarà quando ne avrà ingombro. ''Beh se proprio dev'essere spero siano Tutte di sesso femminile. Sono certamente più di una se
GHADIA o di uno, se voi conoscete la gestazione di una drow...e le femmine Valgono il piacere della mia dea Lolth...'' commenta. La osserva quando guarda il ciondolo ''E' un pentacolo,un simbolo. Ha 5 punte e ognuna è un punto di ancoraggio di una tela, l'arazzo che sorregge il mondo, ogni punta rappresenta le forze del mondo: terra, acqua, fuoco, aria, ombra e luce che si alternano e al centro....>>
GHADIA la pietra, è l'essere senziente che le governa tutte; il Mago. Arcane Imperia, Il mondo interiore è il mondo esteriore diciamo noi.'' conclude. Con parole atte a spiegarle come così per lei vada il mondo, senza arroganza, con equilibrio (//cap oratorie lv.4). Schiude le cosce e solleva le ginocchia appoggiando i piedi all'orlo del tavolo-da-morti come le ricorda poco simpaticamente Nephe.>>
GHADIA ''L'ultima volta che me l'ha chiesto una donna non ricordo quand'è stato...'' ironizza con voce bassa maliziosa e soffusa.

NEPHE §Sala mortuaria§ E' attenta e segue le parole di lei, sul pentacolo e su quella Dea sul quale prima d'ora non aveva mai sentito parlare. ''Tutte?'' quasi un sussurro il suo, in quel sobbalzo che la fa scattare un attimo, perchè i drow sono come i conigli? Pensa fra se, e sorride, cercando di non apparire buffa e di restar quanto più riesce seria. (//Sangue freddo +1). Guardandola sembra >>
NEPHE incinta, non che ne abbia mai viste di persone incinte, ma solo letto. I sintomi sembrano quelli, pesantezza, spossatezza, seni gonfi, stomaco... (//con. naturali +1) ''Vi avverto che non ho mai visitato una drow, per giunta incinta, ora vediamo'' e si abbasserebbe prendendo fra le mani lo speculo. E' un aggeggio che lei trova satico, metallo freddo che consente l'apertura della femminilità. Fa un gran respiro, >>
NEPHE e si abbassa ''cerca di rilassarti, parlami della tua Dea, se ne hai voglia'' e con molta cura e delicatezza cercherebbe di insinuare quell'aggeggio demoniaco fra le gambe della povera vittima. (//guarire 1).

GHADIA (S.m.)''Allora poichè forse non sapete, di solito è drow restano incinte di due figli alla volta ma accade quello che noi chiamiamo CHAD-ZAK...una scossa d'estasi. E' quando un figlio uccide l'altro nel ventre. Noi restiamo spesse incinte di due, anche tre o quattro figli ma la guerra inizia subito, l'omicidio è prima della nascita stessa e il feto viene riassorbito,senza tracce, senza nulla >>
GHADIA se non quella scossa di euforia. Per cui ora sono più d'uno ma alla fine sarà uno soltanto a prevalere.'' commenta ''Il più forte. Il destino dei drow è la vittoria. Persino prima di nascere la selezione è dei vincenti'' spiega. Resta ferma a parlare e non ha la minima tensione anche perchè irregimenta bene il proprio corpo secondo volere. ''Non ho 'voglia',io sono l'Alta Sacerdotessa. Se vuoi >
GHADIA sapere qualcosa della mia dea ragno dovresti chiedere. Inizierò col dirti che è una splendida femmina drow il cui busto posa su un corpo di ragno dalle otto zampe, è la regina del caos e della guerra. Sebbene io persegua l'equilibrio, la mia è una dea caotica e il caos per me fa parte del Tutto. E' la voragine dentro cui sprofonda chi non sa resistere.'' sussurra e la sua voce accompagna >>
GHADIA densa di nero splendore il fulgore dei suoi occhi rossi. Non fissa lo strumento che Nephe ha fra le mani ma il soffitto, si direbbe disinteressata ma è, semplicemente, dominio sul corpo completo. Finzione assoluta e perfezione nel sembrarlo tanto da...ESSERLO divenuta. (//sotterf. 3)

GHADIA Sorride e dentro di lei sente smuoversi qualcosa, forse solo la scarica di ormoni di gioia all'apprendere la crudele notizia di due morti nel suo grembo. ''D'accordo,non mancherò a meno che il Signore del Bosco Oscuro non mi rapisca ancora. Lord Kubren è un convivente difficile...'' sussurra maliziosa. ''Per mia fortuna, ottimo. '' commenta e Nephe inizia già ad andarle più a genio di >>
GHADIA prima. Non che lei ricambi un gesto umano come l'occhiolino che neppure comprende, pensando forse abbia qualcosa in un occhio (//malus sul diverso)

NEPHE §Sala Mortuaria§ ''Kubren?'' domanda, ''è il padre di questi piccoli assassini?'' domanda, curiosa, e poi continua, se, riuscisse a comprendere la mancanza di Ghadia in quel gesto umano ''questo'' e farebbe l'occhiolino ''è un gesto di complicità che di solito, si fa tra amici'' commenta, sempre se noterebbe il dubbio sul suo viso. ''Per il resto, prima di andare, ti darò qualcosa per la nausea,
NEPHE le smagliature e qualche sintomo fastidioso come quello allo stomaco'' e si scosterebbe verso i ripiani più in la per prendere alcune boccette. Le prenderebbe tutte per poi spiegare ''intanto, abbiamo finito per ora, puoi ricoprirti'' ed il tutto verrebbe detto con dolcezza e gentilezza, infondo, le piacciono tanto i bimbi, seppur crudeli creaturine ''queste sono due pomate, all'aloe per le >>
NEPHE smagliature ed all'erba di san giovanni per il mal di schiena che se non hai adesso, sopraggiungerà presto con il peso'' farebbe un sospiro per poi continuare ''tisana alla malva e semi di lino per il bruciore allo stomaco, sciroppo alla mente per il senso di nausea e il vomito , succo di mirtillo per evitare varici ed emorroidi ed infine una tisana alla salvia per la spossatezza'' conclude,>>
NEPHE '' dovrebbe essere tutto'' direbbe infine ed attende che si sistemi comodamente. (//con. naturali +1 - guarire +1)

GHADIA (S.m.) ''Tsk....no di certo. Lord Kubren è uno Spettro. E' morte e la morte non genera figli...solo Servi. Come gli zombie che popolano il bosco. Il Ductor è un drow, come me e le drow si accoppiano solo con i drow...mi sarei pugnalata il ventre se non fossi stata incinta di un sanguepuro.'' ribatte. >>
GHADIA ''I drow non hanno amici, solo alleati.'' puntualizza senza poter capire ''A un amico perchè dovreste far vedere che siete mezza cieca? Mah..strani proprio i rivvil...'' bofonchia. E si riveste su suo invito. Ascolta tutta la robaccia che dovrà bere e a osserverà prepararla cercando di disvelare i materiali che usa perchè ha sempre il timore di essere avvelenata (//malus paranoia, >>
GHADIA skill con nat. lv.1) Sì sembra non siano veleni ma proprio le cose che dice di usare. Meglio, o la rivvil sarebbe morta per quell'onta. ''Che bello, una drow coi reumatismi...'' ironizza. Annusa la menta...aaah squisita. Le si illuminano gli occhi ''Bene. Mi piace questa.'' dirà non vedendo l'ora di avere la nausea SOLO per bersela. Gola, vizi e drow vanno in coppia.
GHADIA >>
GHADIA ''Tornerò al mio primo Chad-zak...'' sussurra con un sospiro di sollievo e si allontana. Il mondo avrà il figlio di una maga e di un ductor. Chissà chi e cosa uscirà fuori??

NEPHE §Sala Mortuaria > Atrio§ Certo che fino ad adesso ha vissuto nel mondo delle favole. Zombie, drow, spettri. Un brivido le percorre la schiena. ''Allora dovrai essere mia alleata per i prossimi mesi'' e questa non è una domanda. Il tono è freddo, austero, quasi un ordine quello verso la drow. (//Sangue freddo 1). Comprende che lei è una rivvil, e quel soprannome le piace, ma non dice nulla >>
NEPHE in merito, piuttosto ironizza un pò ''è menta presa dalla nostra serra, e sai cosa abbiamo usato come fertilizzante? pipì di drow'' e ci riderebbe su, il sorriso, non gli e lo leva nessuno nonostante sia una nordica. ''Avevo pensato di farti uno scherzetto, di far finta di spaventarmi non appena ti avessi visitata, spaventata, per via di strani tentacoli che ti uscivano dalla vagina'' e sorride
NEPHE >>
NEPHE ''ti ricordo sai, mi hai abbozzolato il cane'' mormora, ''ma poi, ho pensato ai morsi, avrò altre occasioni per prendermi gioco di voi'' e se fino a quel momento Ghadia l'avrebbe trovata almeno un pò simpatica, ora è certa che se ne pentirà. ''Ditemi una cosa e poi vi lascio andare, perchè una stanza buia?'' non insiste però, ne usa particolari doti diplomatiche, è una sua scelta risponderle e
NEPHE poi è convinta che quella li, potrebbe mentirle e raggirarla quando vuole. Povera sciocca studentessa. Di certo, al bosco, non ci metterà più piede.

Erranhe
00martedì 22 aprile 2014 11:21

RIASSUNTO

Ghadia dopo il suo Chad azad (o come si chiama... non me lo ricordo mai)
si reca in Torre dove viene subito accolta da Nephe. Si recano in
sala visite e la drow mostra il suo pancione... (//patataaaaa *__*)
Nephe procede con la visita, controlla i piccoli, i seni, ed
ancora se siano nella posizione corretta per la nascita o se ci siano
problemi e malattie in corso. Sembra tutto nella norma.
Nel frattempo si parla del Gobbo, e Ghadia percepisce nell'aura di
Nephe preoccupazione ma voglia di fare (se non ricordo male).
In fine, Ghadia viene accompagnata nella sua stanza

COMMENTO

Stanno per uscire!!!
Dovevano nascere a metà gennaio e mò siamo a Maggio quasi! [SM=g27828]
Bella role, scorrevole e moooolto istruttiva!
Si è parlato di tanto, e non vedo l'ora che quei piccoletti
mi chiamino (stupida zietta rivvil u.u [SM=g27822] )

DA APPROVARE

***Visita 2/3 a Ghadia
***Ghadia ha una descrizione fisica approssimativa di Salazar (il gobbo)

EX TORRE ARCANA

GDR PLAY Turni Ghadia, Nephe

GHADIA (Vicoli->Torre) Nella sua mente tornano tutti gli incontri e ogni volta si sente più distaccata dal suo corpo, che ha sempre ambito a dominare e controllare. Alla resa dei conti c'è chi svanisce, chi fa ritorno e chi è perduto per sempre. Non a lei causa nessuna emozione e non perchè non ne possieda. Come solo dopo centinaia di anni le ha mostrato Goffredo.>>
GHADIA Anzi....ha compreso quanto profonda sia la fossa che loro stessi si scavano. Da Matrona appena rieletta ha inteso quale sia il crudele assaggio della legge di Lolth, della stilla di totale diversità fra i drow e le razze inferiori: il controllo. Così come ha sempre controllato l'Ars, la magia ed ogni suo effetto, così come ha sempre saputo che solo la volontà poteva superare e vincere in>>
GHADIA ogni malizia, ogni piano, adesso sa anche che è semplicemente il fulcro di tutto. Non rinnega se stessa, ma ora comprende più a fondo. Opera una scelta andando da quegli orribili rivvil che assaggiano urine e simili, con i quali ha scherzato mostrandosi pari a un comandante di avalon. Ha....sarebbe davvero curiosa di scoprire che faccia ha fatto quello. Ma non lo domanderà certo, ora il suo>>
GHADIA obiettivo primario è creare altri drow, rinforzare,crescere. Che sia dal frutto del ventre o dalle braccia immerse nel peggiore degli abissi. Bussa alla porta e si presenta al custode così com'è: in tunica da maga, senza armi, con il pentacolo al collo.

NEPHE |Giardino| Grant è occupato chissà dove, ed allora tocca a lei andare alla porta. Un enorme porticato di legno che protegge i malati e gli infermi dai pericoli esterni. Ha i capelli legati con una coda alta, indossa stivaletti scuri, calzoni neri ed una semplicissima camicia color cenere con le maniche arrotolate ai gomiti. Ha fatto ritorno solo ieri in torre e già bussano? Pensa fra se, >>
NEPHE mentre si dirige al portone che non manca di aprire. Vedrebbe prima un enorme pancione che pare stia scoppiando da un momento all'altro, ed ingenuamente guarderebbe anche sotto, onde controllare che nella breve attesa non sia uscito nulla. ''Mentis Vivacitatem, seguitemi, la primavera non fa bene a tutti...'' mormora, riconoscendola per gilda e pancia. Forse non avrà certezza sia Ghadia ma >>
NEPHE il viso dovrebbe vederlo, almeno in parte, e poi si sa, ogni pancia ha la sua forma... Sorride la nordica e si appresta a far accomodare la drow, indicandole con il braccio destro sollevato la traiettoria verso l'interno. ''Entrate su, che richiudo'' mormora, attendendo che ella faccia il suo ingresso al sicuro.

GHADIA (Esterno)''Arcane Imperia e Venduì'' saluto stigmatizzato negli anni nei quali infierisce con entrambe le sue identità a vessare chiunque si ponga dinnanzi e possa anche solo sentirsi minacciato o colpito da entrambe le sue identità o a maggior ragione una più completa forma di se stessa, maggiore di quanto aveva quando soleva portare in viso una maschera. Fino a che non è stata messa dalla >>
GHADIA (Esterno)''Arcane Imperia e Venduì'' saluto stigmatizzato negli anni nei quali infierisce con entrambe le sue identità a vessare chiunque si ponga dinnanzi e possa anche solo sentirsi minacciato o colpito da entrambe le sue identità o a maggior ragione una più completa forma di se stessa, maggiore di quanto aveva quando soleva portare in viso una maschera. Fino a che non è stata messa >>
GHADIA dalla magia nemica dinnanzi al suo peggior terrore e ha imparato a dominare anche quello. ''Il vostro saluto è decisamente quello più strano. Non sempre corrisponde comunque.'' caustica risponde in maniera senza dubbio distaccata. ''Richiudete, se avete paura del mondo. Per quel che mi riguarda a protezione ho il mio manto che basta e avanza.'' risponde ma compie dei passi osservando la faccia >
GHADIA sorridente della ragazza. ''Vi vedo sempre più....Gioviale. Siete davvero una creatura per me lungi dalla comprensione. Qualcosa di positivo o siete voi che tendete ad esserlo?'' le chiede con un sorrisetto saccente come se essere gioviali sia un difetto non una virtù. ''Magari avete amanti molto soddisfacenti. O qualche infuso miracoloso. Altrimenti no, non me lo spiego.'' ironizza a prenderla
GHADIA giro oppure seria sta all'altra deciderlo. Sfiora appena la pancia che ora è molto più visibile della volta prima ''Sono qui perchè ho avuto il mio Chad-azad. Ricordate, nevvero? Ve ne parlai...'' e la fissa come a dire che lei DEVE ricordarlo!

NEPHE |Cortile > Sala visite| Richiede la porta. Si, ha paura e questa è l'unica cosa che odia di se, ed alla quale, deve al più presto rimediare. ''Avere paura non per la propria vita può anche essere una virtù per i rivvil'' le spiega, saccente il tono mentre si volta verso di lei e la osserva con la mano che le sfiora il pancione. ''Amanti'' risponderebbe al plurale per poi continuare in risposta>>
NEPHE al suo dire ''e la vita che cresce in voi''. Si, questo è il vero motivo che la mette di buon umore, la vita, per qualunque motivo essa sia stata creata, è pur sempre qualcosa di stupefacente. A lei, farebbe impressione aver qualcosa che si muove dentro, ma questo pensiero se lo tiene per se, piuttosto è interessata al suo Chad-Azad. ''Lo ricordo si, solo uno? Sembra quasi che stia nascendo >>
NEPHE da un momento all'altro, andiamo su, seguitemi dentro'' direbbe infine e comincerebbe a camminare lentamente verso l'atrio, accertandosi che l'altra spiritosona la segua all'interno della torre sino alla Sala Visite. Pensa ad ogni parola, detta anche durante la prima visita, ha un aria pensierosa e la coda le va a destra e sinistra come un cavallo. ''Volete raccontarmi del vostro, di saluto?''>>
NEPHE domanda, con tono abbastanza persuasivo, ma senza usare modi e toni particolari, non le va di obbligarla a fare qualcosa di cui non è in vena, non si scherza con queste creature, ed a proposito, le chiede ''conoscete il nome di ogni vostro parirazza?'' una domanda, che... un senso per lei ce l'ha.

GHADIA (Cortile->Sala visite)''Ospitalieri. Di che cosa avete paura?'' domanda chiedendosi se la sua congrega ha mai avuto davvero problemi con qualcuno ''..chi mai si inimicherebbe i guaritori, gli unici di Barrington?''domanda con costrutto e questa volta è una domanda seria. ''Un pò folle. Come inimicarsi gli Ancestrali, solo che noi abbiamo anche una certa...potenza di fuoco.'' commenta e non a cas
GHADIA caso. ''I rivvil? Fanno sempre bene ad avere paura. '' come i ratti, questo pensa la Ilharess. ''Amanti?'' ascolta e fa un sorrisetto compiaciuto. ''Molto bene. Vi rende merito. Uno solo non basta a soddisfare una femmina, occorrono almeno tre o quattro maschi. Così è più sicuro di non restare mai senza. Vedo che avete cognizione della vita.'' se le sentisse parlare Gheof probabilmente si >>
GHADIA strapperebbe i suoi brizzolati capelli. ''Ancora solo uno ma non è mai detto.'' annuisce. E la frase della donna le causa un eccesso divertito di ormoni ''Quasi per nascere? Splendido.'' sogghigna. Nel frattempo ha improvvisamente un'estrema voglia di una di quelle erbe assurde di cui sente il profumo, ha voglia di bere Aloe vera. D'accordo anche le jalil hanno questi problemi. Forse dovrebbe>>
GHADIA chiedergliene se ne ha un pò o correre a smaltire la scorta della serra alla fortezza ancestrali!! ''Il mio saluto di razza è Venduì. Un semplice salve, diverso da quello che si usa per andare via, se ben ricordate. Ma un maschio o una sottoposta drow non lo usano spoglio, aggiungono il titolo onorifico di norma. Invece l'altro è di congrega, è latino come il vostro. Significa che >>
GHADIA è il mistero a dominare ogni cosa, che solo chi sa disvelarlo e scorgerlo può controllarlo e raggiunge la sapienza. '' risponde conscia di aver analizzato ogni termine usato in latino (//compr arcano lv.5) Inarca le sopracciglia all'ultima domanda, sospettosa ''Naturalmente.''.

NEPHE |Sala Visite| L'accompagnerebbe garbata e gentile sino ad un lettino, dove farebbe cenno di venire a sedersi ed andrebbe a chiudere la finestra così che ella possa spogliarsi comodamente. Era certa che l'avrebbe trovata concorde al fatto degli amanti, ed effettivamente si è trovata ad esser concorde anche lei. Dapprima credeva nell'amore, poi... ha imparato che, la libertà è più piacevole>>
NEPHE senza ombra di dubbio. Impara una lezione nuova sui saluti dei drow, e dei maghi, e vedendola sorpresa di quella domanda andrebbe a spiegare. ''Non siete l'unica drow che ha...'' non vorrebbe dirlo, ma la frase lo necessita ''bisogno dei nostri servigi'' e la osserva come a dire, non ammazzarmi. Non con paura, ma piuttosto con rispetto, sà bene che, non deve istigar il cane che dorme. ''Donna >>
NEPHE anche lei, con una passione per gli occhi... '' mormora, ripensando a quanto detto da quest'ultima, sul cavare i suoi per collezionarli. ''Ha provato a spaventarmi con dei ragni, non sapeva che... a me piacciono'' ed il tono sarebbe sarcastico e divertito allo stesso tempo. ''Accomodatevi, sdraiati, ti racconto una storia che potrebbe interessarti'' e coglierebbe l'occasione, per parlare del >>
NEPHE l'uomo serpente se ella ne avrebbe voglia.

GHADIA (Sala visite) Non annuisce che è un gesto umano ma fa un cenno secco con la mano a lasciarla proseguire nelle parole e attende la fine dei suoi discorsi. ''Sì, credo di sapere di chi si tratta.'' questo perchè non vi sono poi molte drow in fin dei conti, ma è meglio non rivelarlo. '' Anche alla nostra dea piacciono e molto. Sono predatori perfetti, agilissimi, sono letali e nascondono mille >>
GHADIA sorprese e misteri, per l'appunto. Ma prego, narratemi pure questa storia.'' dirà sdraiandosi con lentezza manierata, slacciando il manto sul davanti celando l'irritazione nel farlo ''Io ascolto sempre le storie, dalle quali vi è molto da imparare'' o le quali possono comunque sempre essere usate, in fondo. Da supina il suo ventre si rivela, più corposo e tondeggiante, quasi appoggiato come una
GHADIA culla.>>
GHADIA Un nido di ragni, nel suo corpo. Un rilievo più forte ancora del suo seno giunonico rispetto agli standard drowish. Lei è forte, rabbiosa, orgogliosa,ma anche astuta. Non si mostra nemica di colei che - seppure per qualche istante- avrà fra le mani il suo corpo e la sua vita.

NEPHE |Sala Visite| Non è fondamentale nessuno, su questa terra, ma un aiuto può sempre rivelarsi utile. Questo pensa lei, mentre ascolta il dire dell'altra che spera non aver fatto infuriare. La osserva sdraiarsi e se le fosse concesso l'aiuterebbe a prendere la posizione più corretta. Sdraiata con le gambe appena piegate vero l'alto, non aperte, non ancora. Solo dopo che la posizione sarà >>
NEPHE ottimale, proverebbe a toccare con gentilezza il pancione d'ella, provando a percepire con le mani quanti e come sono posizionati i suoi piccoli. (//Ostetricia +1). ''Devi scusarmi se ti dò fastidio, è la prima volta'' direbbe con tono fermo ma allo stesso modo pacato, mentre i polpastrelli e poi i palmi andrebbero a premere il pancione, in diversi punti e angolazioni. ''Sono due stavolta''>>
NEPHE spiega, per poi raccontarle di colui che, le mette paura. ''E' venuto a farmi visita un uomo una volta, che poi si è dimostrato essere altro. Una forza immane... voi che siete maga, avete mai letto di serpenti...'' e farebbe una pausa, palesando la sua curiosità ''mezzi umani?'' domanda, curiosa, forse, con lei, avrà un riscontro. Per adesso tiene per se i particolari, attende.

GDR PAUSA

Gdr Play, riposto la mia ultima azione :D Salvo io con Shu ^^

NEPHE |Sala Visite| Non è fondamentale nessuno, su questa terra, ma un aiuto può sempre rivelarsi utile. Questo pensa lei, mentre ascolta il dire dell'altra che spera non aver fatto infuriare. La osserva sdraiarsi e se le fosse concesso l'aiuterebbe a prendere la posizione più corretta. Sdraiata con le gambe appena piegate vero l'alto, non aperte, non ancora. Solo dopo che la posizione sarà >>

NEPHE ottimale, proverebbe a toccare con gentilezza il pancione d'ella, provando a percepire con le mani quanti e come sono posizionati i suoi piccoli. (//Ostetricia +1). ''Devi scusarmi se ti dò fastidio, è la prima volta'' direbbe con tono fermo ma allo stesso modo pacato, mentre i polpastrelli e poi i palmi andrebbero a premere il pancione, in diversi punti e angolazioni. ''Sono due stavolta''>>

NEPHE spiega, per poi raccontarle di colui che, le mette paura. ''E' venuto a farmi visita un uomo una volta, che poi si è dimostrato essere altro. Una forza immane... voi che siete maga, avete mai letto di serpenti...'' e farebbe una pausa, palesando la sua curiosità ''mezzi umani?'' domanda, curiosa, forse, con lei, avrà un riscontro. Per adesso tiene per se i particolari, attende.

GHADIA (Sala visite)Sudice mani contro la sua bella, splendida, perfetta pelle levigata! Che cosa è costretta a subìre. Ma se ce l'ha fatta Ilyth e se ce l'ha fatta Alexandra ce la PUò fare anche lei. Aspetta di venire toccata e forse anche lei si è accorta di quei due bozzi. Spera siano entrambe femmine ma un maschio e una femmina potrebbero sempre andare, anzi meglio a dire il vero, se il >>

GHADIA destino lo vorrà! Ascolta per distrarsi, per pensare ad altro la storia di Nephe. “Non ne ho mai sentito parlare. Nelle leggende umane tuttavia esistono le lamie. Che sono donne con la parte inferiore del corpo da serpente ma anche capaci di mutare a loro piacimento. Ti parlerò di ciò che possono fare, fra cui bere sangue, avvelenare, ingoiare bambini interi….se tu mi dirai come era fatto >>

GHADIA questo essere…e che cosa voleva. La conoscenza ha un prezzo, Curatrice. Io pagherò il mio pegno per il tuo.” Propone. “Anche perché devo sapere di più per capire se parliamo di qualcosa di uguale. Cosa ti fa credere che sia mezzo serpente?” domanda stavolta con vivo interesse,gli occhi rossastri su di lei. Sdraiata,ma all'apparenza potente,solenne.

NEPHE |Sala visite| Mentre la drow parla di donne mezze serpenti se le immagina non tanto come quello che ha conosciuto lei, ma come delle sirene, che invece della coda di pesce, hanno quella di serpente. ''Mmm'' farebbe ''certamente'' replica, con un bel sorriso sul volto. Ama imparare e quando si parla di creature diverse da quelle umane, la sua mente impazzisce, si apre ad ogni possibilità e >>

NEPHE curiosità. Con le mani, entrambe, proverebbe a scendere sino all'intimità d'ella, provando ad aprirla leggermente (//maròòòòò mi devi un favore u.u) ed insinuare la mancina, con estrema delicatezza. (//ostetricia +1). Nel frattempo, i ricordi spazieranno nel tempo e nello spazio, e direbbe lei, come se stesse ancora li, davanti a quell'essere. ''La pelle era come quella dei serpenti o dei >>

NEPHE draghi. Squamata'' replica, per poi continuare ''Aveva delle unghie lunghissime, gli occhi gialli, senza naso, solo una piccola apertura e poi la lingua... o... la lingua era come quella di un serpente, viscida e lunga, me l'ha infilata in un orecchio prima di scaraventarmi al suolo''. Tiene per se nome ed altri piccoli dettagli, fra cui Isatis, attende che lei, si rilassi. ''Devi rilassarti ora

NEPHE devo controllare la posizione dei piccoli''. (//persuadere +3).

GHADIA (Sala visite)I drow non curano, possiedono né contemplano il senso del pudore, che è una debolezza. La vergogna è per qualcosa che non appartiene al corpo, la vergogna sarebbe tagliare i capelli, non mostrare la propria bellezza. Per cui non prova nulla di simile a un umano rossore, ma anzi, un lieve fastidio paradossalmente legato all’umorismo che la situazione provoca in lei. Umane che >>

GHADIA che si occupano di compiti così grevi possono solo essere schiavi. Se avesse degli schiavi tuttavia li userebbe per ben peggio che per toccare il proprio corpo, il tempio di Lolth. Nei suoi occhi c’è la superiorità che si legge in una Dea che concede all’aurea pelle di venire toccata da un eroe al termine delle sue fatiche. Mantiene le gambe nella posizione schiusa in cui l’altra l’ha >>

GHADIA lasciata per consentirle di concludere quanto prima l’opera di controllo dei suoi futuri drow. Inspira ed espira. Ha una capacità di concentrazione perfetta e anche se rilassarsi è contro ogni comandamento drowish. “I drow non si rilassano. I drow attendono pazienti come i ragni.” Replica cercando quello stato mentale>>

GHADIA che le consente di migliorare la prestazione contro la tensione (//malus paranoia) (Skill volontà ferrea lv.2, skill focus mentale lv.4).

NEPHE |Sala visite| Con le dita della mancina andrebbe a toccare i due piccoletti. Sono proprio due, significa che, o nasceranno due bambini, o uno nascerà morto al secondo chad azad. Ci pensa, ma non dice nulla, il suo volto è imperturbabile (//sangue freddo +3). Prova imbarazzo, paura, ma tutto ciò non dovrebbe raggiungere la drow che, replica polemica come al solito. (//Ostetricia +1). Piano >>

NEPHE piano riuscirebbe a tirar fuori la mano, ed a ripulirla immediatamente in una tinozza con acqua e limone. Solo ora si volterà verso la drow dicendo con tono un serio ''Nasceranno da un momento all'altro. In questi giorni, massimo una decina. Resta qui, devo visitarti ancora per controllare che la posizione di uscita sia corretta'' direbbe (//persuadere +3) avvicinandosi ad ella, accanto al >>

NEPHE lettino. ''Puoi ricomporti, per oggi abbiamo concluso... con la visita'' precisa, visto che ne vuole sapere di più di quelle donne citate dalla maga.

GHADIA (Sala visite)Annuisce e resta immobile come prima. Non ha idea di cosa significhi la posizione di uscita ma suppone si tratti di qualcosa di curativo. Non ha mai visto partorire niente e nessuno. Le jalil si nascondono quando devono farlo e le rothen non erano abbastanza interessanti. Ma sa che di parto qualcuno muore e “Sarebbe ironico non essere morta per nessun nemico”….pensa anche, e>>

GHADIA aver ucciso una matrona “….salvo poi crepare come una vacca mentre sgravo. Fa pure.” E quando avrà concluso si rivestirà. Fisserà negli occhi la curatrice e senza alcun preambolo riprenderà a parlare del discorso precedente come se nulla fosse. “Se sembravano draghi cosa ti fa credere che siano serpenti?” chiede con quelle poche nozioni che conosce di ambedue le razze (// con naturali lv.1) >>

GHADIA della seconda sa che sono anche velenosi. Come i ragni… ''Le lamie sono derivate da una leggenda. Ma in ogni leggenda c’è un sorso di verità. Lamia era una donna splendida della quale persino un dio si innamorò. Ma la moglie di Zeus fu gelosa di lei e le uccise i figli e da allora Lamia divora quelli delle altre donne, beve sangue umano, seduce gli uomini per concupirli e suggere la loro >>

GHADIA vita. “ le ricorda qualcuno. “La sua metamorfosi che la trasformò da donna splendida a mostro fu anche corporea, donandole artigli e coda lunghissima senza piedi, che mostrava dopo aver attirato un mortale fra le coltri.” Inclina il viso “Hanno la coda? '' chiede con calma e dopo quelle opulente informazioni che possiede dopo aver letto infiniti tomi chiede, stavolta attenta che il suo tono >>

GHADIA sia piacevole, veritiero,degno di una fiducia che si ripone nella logica trattativa, dove il Precettore ha messo ciò che conosce al servizio degli ospitalieri,ma è disposta,forse, dicono le sue parole,a concedere anche altro ancora a Nephe. ''Come ancestrale posso aiutarti, se vorrai rispondermi. Perchè a volte le informazioni sono frastagliate e spezzate e occorre ricongiungerle da molte >>

GHADIA fonti. Forse noi sappiamo o possiamo scoprire qualcosa. Se sei disposta a raccontarmi.....perchè cercasse proprio te. Non userò questo contro te o la tua congrega. E' un desiderio di saziare la mente che già certamente anche tu provi, ma anche di collaborazione. Farai nascere vivi due drow, due figli di una Matrona e di un Ductor, forse una o uno di questi sarà mago...se lo farai io saprò>>

GHADIA dimostrarti tutta la mia soddisfazione e lo farò anche per questo, che sembra essere per te così importante.'' promette e non è riconoscenza che nei drow è disprezzata, ma un patto. Fà nascere vivi i miei figli e io ti sommergerò di quello che vuoi. Dimmi come ringraziare, perchè in drowish la parola grazie non esiste. Non ha motivo di esistere, perchè si Dimostra (//Capacità oratorie lv. 4)

NEPHE |Sala visite| Si ferma poggiandosi con la schiena sul davanzale della finestra, ed osserva l'altra rivestirsi, con quel pancione ingombrante che le trasmette molta tenerezza nonostante ci siano dentro due piccoli assassini che da grandi la faranno fuori possibilmente. Riconoscenza non è una parole del vocabolario drownish ma uno scambio di informazioni è sempre allettante. ''Come per le >>

NEPHE sirene'' mormora, quasi sottovoce, una riflessione la sua, sulle leggende che, hanno sempre un filo di verità. ''Perché non avevo mai visto draghi prima di lui, ma adesso, a pensarci bene, era simile ad un grosso serpente. I draghi hanno le scaglie, quelle erano squame sisi'' direbbe, convincendo anche se stessa di questa ipotesi. Pensa a quel giorno, al coraggio che le è uscito fuori, ed >>

NEPHE al bambino che, proteggerà a costo della sua vita come Ghadia, farebbe con i futuri nascituri. ''Non mi è parso di vedere una coda, piuttosto una grossa gobba, considera che era mostruosamente alto ed imponente, la pelle era verdastra'' ricorda bene, che attraverso il mantello ha potuto vedere un riflesso verde. Proverebbe a pensare ad altri aspetti fisici, ma non gli vengono in mente molte >>

NEPHE altre infrmazioni, ''Se vuoi posso farti un disegno più tardi'' mormora, ed ancora pensa fra se, che forse, con la botta di quel giorno, ha dimenticato qualcosa. ''Si fà chiamare Salazar, ma credo sia un nome inventato, sarebbe stato sciocco dirmi il veritiero..'' pensa, a voce alta, per poi continuare ''non cercava me, cercava un bambino. Un bambino con la lingua blu che non pare essere umano''

NEPHE spiega ''almeno, questo è quanto detto da lui, credo.. siano della stessa razza ma è solo una mia ipotesi...'' perplessa, in viso, chiedeebbe all'altra ''voi maghi avete modo di leggere la mente? Scavare nei ricordi?'' attende ora, osservando l'altra che, ha completato la vestizione.

GHADIA (sc) Si risolleva e restando seduta con le gambe incrociate ascolta quanto dice lei riabbassando e lisciando la tunica.''Ho capito. Ho ascoltato tutto e me ne ricorderò. '' nessuno ricorda meglio dei maghi e nei maghi nessuno ricorda meglio di un Precettore dedito al sapere anche se lei una volta era un artiglio. ''Un disegno sarebbe visivamente molto utile allo scopo. Ti esorto a farmene avere

GHADIA se ne sei in grado. E se mi darai il tuo consenso riferirò anche agli altri Ancestrali.'' attende un diniego o un'approvazione di questo. ''Hai fatto nascere un bambino con la lingua blu?'' chiede semplicemente andando alla risposta più semplice. Forse lo cercava perchè loro lo avevano visto. In fondo non sa che età abbia quel bimbo che la creatura cerca. Fissa Nephe negli occhi e decide di>>

GHADIA cercare di fare quello che le riesce meglio. Studiare questa donna alla quale affiderà la sua vita non le sembra una cattiva idea. Così abbassa il velo sui propri pensieri e rispondendo come in trance chiudendo gli occhi e fingendo una fitta al ventre o magari uno dei calci che di solito sente, se lo sfiora e prova a concentrarsi. (//Foc. ment. lv.4+ perc. aur. lv.5 1/2) Tanto sono vicine. >>

GHADIA Nè disdegna tuttavia quella semplice risposta per lei è come parlare a voce alta,così dovrebbe dire ai suoi pensieri. °0o°Non possiamo. Ma possiamo capire molte cose, Nephe. Molte più di chiunque. Inoltre esistono cose per far parlare gli altri che basta bere.°0o° (Telepatia lv.5)

NEPHE |Sala visite| ''Si, certo, lo farò nel meriggio'' esclama, riferendosi al disegno che farà quello stesso pomeriggio, se non avrà impegni più urgenti. Ma cosa può essere più urgente di trovare e comprendere Salazar? ''No, lo hanno abbandonato e ce ne siamo presi cura noi'' noi. Resta silente, pensando a quel noi che le è uscito dalla bocca senza che neppure ci abbia fatto caso, una questione tutt

NEPHE da risolvere ancora. ''Potresti prestarmi qualche libro che parla di queste creature?'' chiede, come se avesse di fronte a se, una maestra, una figura che le è venuta a mancare in questi ultimi mesi. Poi la vedrebbe piegarsi toccarsi la pancia, e chiudere gli occhi, ed immagina, ingenuamente che sia una specie di contrazione, o che semplicemente i piccoli si muovano, ma arriva qualcosa, nella>>

NEPHE sua testa, che non si aspettava. Parole. Osserva la bocca di Ghadia che è chiusa, e resta immobile, sconvolta in vero, e neppure prova a nascondere tale stato d'animo. Sarà un potere magico o una dote degli drow? ''Riesci a parlare nella mente dei tuoi figli?'' la prima cosa che le viene in mente è quella.. Curiosità. Scienza. ''Ci sono pozioni che possono ricomporre i ricordi?'' domanda >>

NEPHE infine, per poi accettare quel patto. ''Puoi parlarne con gli Ancestrali, puoi avvisare chi vuoi, anche le guardie sono state avvertite, quell'essere, chiunque sia, è un pericolo per la popolazione'', serio il dire, preoccupato. Attenderà ancora qualche minuto, poi, se ella la seguirà, sarà ora di accompagnarla al suo nuovo alloggio.

GHADIA (Sala visite) Ascolta di nuovo �Non siamo una biblioteca ti suggerisco di cercare da chi vende tali libri. Se avrò il permesso di prestartelo lo farò.� Conclude spiccia. Solleva lo sguardo a osservarla �E� una splendida proposta. Ma loro non possono gestire autonomamente il sapere ha bisogno dei suoi superiori. Quando adesso ascolta quelle parole aggiunge del suo attendere il frutto.>>
GHADIA La sua mente si aprirebbe alla vista di un'aura che avvolge la giovane. Umana senza dubbio e senza dubbio dedita al sapere. Di una sorta di guaina di emozioni indistinguibile ma che rasenta la sola dote che ha nel carpire emozioni d'altri. Preoccupazione. Il sentore che la vicenda abbia viva importanza adesso è chiaro. Non coglie molto altro ma da oggi saprà trovare Nephe se mai occorresse >>
GHADIA senza ausilio degli occhi. Non è un paladino della giustizia ma è una di quelle donne che gli umani conoscono per non fare mai male a nessuno inoltre trova personalmente che sia meglio. Meglio che la sua aura non scintilli del baluardo di un ideale estremo per il suo dovere o interferirebbero. Meglio così. C'è forza e fede ma non un cieco virtuosismo. (//perc aur lv.5 2/2) ''Sento che>>
GHADIA questo ti preoccupa. La tua aura vibra. Non sono solita promettere aiuto ma farò sì che questa creatura nel non passare inosservata, possa se possibile essere contrastata e vinta. Un pericolo per tutti è tale per poco, se non è davvero forte perirà. Se lo è...troveremo il modo di vincerlo. Tutti hanno punti deboli. ''La tua proposta di parlare con i pargoli è interessante, ma io trasmetto >>
GHADIA parole, fosse anche immagini che non gli è ancora dato di comprendere. lasciamo che associ la sola sensazione della mia voce. '' conclude.

NEPHE |Sala Visite > Stanza Ghadia| Ascolta e non si muove, come se, ha quella sensazione che muovendosi spezzerà quel contatto. Osserva lei che ha ancora gli occhi chiusi, che parla di un aurea, e di un nemico da vincere in qualche modo. Farebbe cenno di si con la nuca, concorde a ciò che l'altra commenta. ''Ser whuldorf mi ha proposto di far da esca al mercato'' speiga, una volta che le parole di >>
NEPHE Ghadia avrebbero trovato fine. Non è male come idea, ma non vuole neppure rimetterci le penne. ''Una guardia'' replica ancora, nel caso non lo conoscesse personalmente. Abbassa le spalle, respira profondamente e si dirige verso la porta che dalla visite porta al corridoio ed ancora alle stanze private. ''Seguimi, ti accompagno nella tua stanza'' direbbe cercando di persuaderla a seguirla senza>>
NEPHE polemiche varie (//persuadere +3) è calmo il tono, dolce, pacato, amichevole quasi come i suoi passi, che neppure risuonano nella torre, sono lenti, diretti alla stanza che sarà della drow fin dopo la nascita dei pargoli assassini. Sorride a tal pensiero. Una volta giunta alla camera, aprirebbe la porta con la destra, e mostrerebbe la camera alla drow, dirigendosi verso un candelabro..

GHADIA (stanza) ''Se fai da esca, rivvil, portati una potenza di fuoco che non sia un solo uomo a controllarne uno che sembra quasi imprendibile.'' chiosa con logica inoppugnabile ''Non lo conosco ma le guardie girano sempre in due e non a caso.'' sogghigna. ''Va bene ma sappi che non starò qui troppo....IO SONO UNA MATRONA. Non c'è nemmeno una stalattite qua. Il posto è quello che è e il mio regno mi
GHADIA attende con artigli affilati, zanne e veleno...sarà meglio eredi o no che io torni. Presto. '' specie visto che secondo i suoi calcoli c'è una ex matrona in giro....forse. La segue e aggiunge ''Fammi avere il disegno, lo mostrerò anche alla Fortezza e ai drow.'' conclude.
NEPHE GDR END

Erranhe
00mercoledì 14 maggio 2014 18:23

III VISITA

RIASSUNTO

Ghadia si reca in Torre e la riceve una Nephe furiosa per quell'uscita non permessa!
La drow partorirà a giorni, anzi, ad ore.
Come promesso Nephe passa a lei il ritratto di Salazar e procede con la visita, controlla i seni ed i drow nel panzione, ed infine le fà un bel massaggio mentre Ghadia la maledice in mille lingue [SM=g27822]

COMMENTO

Lei sà quanto ami giocarci e si approfitta!!! [SM=g27828]
Mi sono divertita moltissimo, grazie e alla prossima!
Famoli nascere sti due marmocchi! [SM=g27822]

VISITA EFFETTUATA

Visita generica esterna
Visita generica interna
Arnica per la schiena
Massaggio rilassante

DA APPROVARE

***Passaggio del ritratto di Salaza a Ghadia;
***Visite Ghadia

TORRE


[GDR PLAY Ghadia e Nephe vai con l'ultima visita panzona!!!]

GHADIA ( Esterno->Soglia) Oramai il sole è più debole e lei può permettersi di muoversi. Indossa dei bellissimi guanti appena arraffati con un ragno cucito sopra. La proteggono dalla fobia del sole che fa parte del suo stesso essere paranoica. Lei Odia il sole. Il sole la rende...debole. La debolezza non è contemplata per una creatura del caos, nè per una drow anche se appartiene a quella fazione di>
GHADIA cerchio dagli infiniti raggi nella ruota. Le sue iridi argentee pulsano di un giallo dorato venato dal rosso. La malattia di solito cambia gli occhi degli elfi oscuri in un colore spiazzante. I drow devono sapere quale preda è ferita e zoppica. Per sbranarla. Ma il caso vuole che lei sia comunque la più potente, il caso vuole che lei sia comunque tanto antica e tanto prescelta dalla dea ragno>
GHADIA da non dover temere nulla...in apparenza. Così oltre l'apparenza sotto al manto che non nasconde più il ventre turgido, si trovano il pentacolo e i veleni. I suoi passi lenti ma silenziosi, più per abilità che per reale peso oramai, raggiungeranno la torre. Bussa e si annuncia. ''Sono Ghadia, la Ilharess e voglio la curatrice di nome Nephe. E nessun altro rivvil.'' ringhia.

NEPHE |Cortile| E' furiosa, va avanti e indietro per il cortile in attesa che quella matta di una drow torni in Torre. ''Come ti è saltato in mente di uscire?'' domanda, a se stessa più che altro, potrebbero uscire da un momento all'altro e lei si fa le passeggiate! Sbuffa e non nasconde per niente la sua preoccupazione. Sente bussare e si lancia di corsa verso il portone che subito apre, >>
NEPHE ritrovandosi quella grassa balenottera nana davanti a lei. ''Per lo meno potresti avvisarmi prima di uscire, potresti partorire anche qui fuori, e se i tuoi figli nascevano alla luce del sole?'' domandi, con tono arrabbiato, mentre le mostri come sempre la via per la Torre. Capirà lei, visto che non hai mai osato alzare la voce che la cosa è parecchio grave, non tanto per lei, ma per i >>
NEPHE futuri nascituri. Un irresponsabile, pensi, sbuffi, sbattendo gli stivali al suolo. Indossi un corpetto bianco e dei calzoni, i capelli sono legati alti, con una bella coda di cavallo.

GHADIA (Soglia) Serra gli occhi vedendo l'ospitaliera giungere rabbiosa al suo cospetto. ''Comprendo la tua agitazione, significa anche quella per la vita dei miei figli. Che è anche la tua vita.'' rimarca e le ricorda come siano legati. Perchè se Loro Muoiono, Lei Muore. ''Ma I miei figli nascono quando lo decido io.'' la sua forza d'animo nell'essere un leader nato le fa dire certe cose. La sua total
GHADIA totale>>
GHADIA mania del controllo. Comunque quelle parole hanno modo di farle scorrere un brivido sulla schiena. Oppure è il calcio nel ventre di uno dei due che si agita, prossimi alla nascita. Due? Si chiede se Lolth non voglia aiutarla a rimpinguare la casata aggiungendo nuovi membri contro la tradizionale omicida tendenza.

NEPHE |Cortile > Sala vsite| Ha qualcosa in tasca, qualcosa che aveva proprio scordato di darle. La prende e una volta giunti in sala visite la porgerebbe alla Maga. ''Ecco, non è proprio uguale, ma è lui...Salazar'' mormora, il ritratto non sarà perfetto nei lineamenti né avrà colori o corrispondenze riconducibili a quello specifico essere, tuttavia rende un'idea di come dovrebbe essere un >>
NEPHE serpente, senza troppe pretese. A tratti ci sono cancellature evidenti e il tratto è sbavato. (//Link te lo passo su fb). ''I tuoi figli nasceranno domani, o dopodomani al massimo... su dai, sdraiati che diamo un ultima occhiata'' ed andrebbe a lavar le mani fino ai gomiti.

GHADIA (Sala visite) I suoi passi non più tanto leggiadri e decisamente affaticati seguono quelli della curatrice, di sicuro più leggera anche se mai silenziosa. Fissa la mano che lei infila in tasca rasentando un sospetto esagerato fino a che non vede che si tratta solo di un disegno. Quello che aveva promesso di fornirle e che, grossomodo, fornisce anche un'idea di come >>>
GHADIA dovrebbe essere questo nemico. Osserva attenta il disegno e poi lo accetta, riponendolo fra i seni. ''Uno strumento adeguato per poter far fronte a questa nuova minaccia. Si spoglia completamente dietro la tenda, lasciando che ora che il sole è sicura non può arrivare nè così sguardi indiscreti, possa essere visitato il suo corpo. Sente il seno dolente e il ventre scalciato rigonfio ormai è>>
GHADIA +disceso verso le ultime ore prima del momento. Sa che cosa la attende, la fatica che impernierà il suo corpo levigato e nero. L'ha visto già molte volte nelle sue parirazza. Il sangue le scorre rapido dentro ora che è in attesa. Si sdraia e mette in posizione per la visita che ormai conosce fin troppo. Nascondendo un moto di stizza e disgusto per tutta la faccenda.

NEPHE |Sala visite| La lascia spogliare per poi avvicinarsi con sguardo dolce ''ci siamo eh, ti senti pronta ad essere madre?'' domanda, con ingenuità, non sapendo nulla di come le drow crescono i loro figli, lei è stata abbandonata e cresciuta da altri, ed ancora non comprende come sia per gli umani questo intenso momento, figuriamoci per un altra razza, così strana ai suoi occhi, ed allo stesso >>
NEPHE tempo affascinante. La destra andrebbe con leggerezza sul pancione, come per sentire i calci e le dita dei piedi premere contro la membrana ed ancora direbbe ''dovresti aprire le gambe come l'altro giorno, controllo solo se i tuoi figli siano pronti ad uscire e poi, ti farò un bel massaggio rilassante, per i drow è importante vista la vostra struttura scheletrica'' (//con. naturali +1 - >>
NEPHE persuadere +3). Attenderebbe ora, e nel frattempo andrebbe a toccare i seni d'ella, gonfi e con i capezzoli turgidi, chissà se anche i drow allattano. E' curiosa.

GHADIA (Sala visite) Lo sguardo edulcorato dell'ospitaliera la schifa profondamente. ''Come ti permetti di farmi una domanda del genere? Ti credi forse una dea? Sono stata Scelta da Lolth, ho governato un'intera casata e la mia razza....due cuccioli da allattare non sono certo un problema...io sono UNA ILHARESS!'' ringhia contro di lei. Il respiro sale rapido adesso che la pancia grava su di lei con >>
GHADIA tutto il peso del suo contenuto. Fà ciò che è necessario per avvantaggiare la visita,schiudendo le cosce. Sbuffa irritata all'idea di un tocco delle mani più intenso, se è quello che ha capito. ''Non vedo che problemi ci siano con la mia struttura fisica. i drow figliano da secoli prima che tu nascessi, razza di umana dai capelli slavati e gli occhi diluiti!'' ringhia fra i denti. Calcetto di >>
GHADIA uno dei due. Reagiscono alla voce. In ogni caso cercherà di annegarlo nel latte se non smette di infastidire mia madre. ''Basta calci o giuro che quando uscite vi sacrifico a Lolth!'' parla con la propria pancia. Decisamente non è bello vedere un drow snervato.

NEPHE |Sala visite| Decisamente la obbligherà a bere quella bevanda ai papaveri che sta stordire, perché è matta da legare, più del solito, e non vorrebbe che sotto schock le faccia qualche incanto, come al suo adorato cane al bosco! Sospira, (+//Sangue freddo +3) ed il suo volto **slavato** diventa serio, si concentra e gentilmente allo stesso tempo entrambe le sue mani (//alla facciazza tua) >>
NEPHE penetrano l'intimità d'ella (//ambidestria medica +3) che è già abbastanza dilatata. Si abbassa a quel'altezza e riesce a toccare la testa di uno dei drow, che probabilmente sta pensando di addentarla! ''Bene'' direbbe, con tono austero mentre ancora lei si lamenta dei calci e parla con i piccoli assassini. Uh che felicità, due nemici in più, pensa lei, con un bel sogghigno in volto. >>
NEPHE ''Su adesso voltati e non fare storie, non dovevi uscire, Ilharess o no, DEVI STARE FERMA A LETTOOO'' le ordina con tono secco e intransigente (//persuadere +3 - sangue freddo +3). Andrebbe verso il mobile con gli sportelli, cercando l'arnica per il massaggio.

GHADIA (Sala visite) Non ha mai conosciuto due mani più anguille suicide di quelle. ''Che Lolth ti maledica e ti faccia venire i reumatismi, l'artrite e la gotta maledetta sciagurata ninfomane che non sei altro dalle tendenze spiccatamente saffiche...che se non stessi rischiando di morire adesso io ti farei la stessa cosa ma con una stalagmite di roccia, brutta malefica assatanata.'' che tradotto dal >
GHADIA drowish suona come un simpatico ringraziamento alle cure e premure della ospitaliera. ''Sei comunque più gentile dei miei ultimi 12 amanti.'' protesta moderatamente. Ovviamente i figli drow mordono già la placenta in cerca di carne rivvil per pasteggiare, è chiaro. Li immagina lì tutti belli neri e lucidi. ''Non potrei partorire in una bella vasca da bagno o dentro a un catino o seduta su una>>
GHADIA sedia con il buco? Per forza stesa come una bestia morta devo stare? Dillo che ti fa male la schiena e mi vuoi tenere qui relegata alla tua mercè, malefica bastarda figlia di infedeli! '' fa come chiesto però.

NEPHE |Sala visite| La guarda e si le viene da ridere, ha anche pensato di addormentarla, bloccando la circolazione del sangue a livello della spalla, ma così poi, sarebbe stroppo facile ed a lei piacciono le cose difficili. Ascolta e farebbe cenno di si con la testa, come a volerle dare ragione. ''Hai finito?'' domanda, mentre poi la vede voltarsi sistemarsi per procedere al massaggio. E' brava in >>
NEPHE questo, e una volta spalmata la crema, le mani con cura e gentilezza accarezzerebbero la pelle di lei, nera come la pece, spostando il crine argenteo, sfiorando la colonna vertebrale ed ancora ogni costala e la parte lombare sulla quale si soffermerebbe, dovrebbe risultare al quanto piacevole, alla drow.

GHADIA (Sala visite) Chiudendo gli occhi continua a imprecare in drowish ''Oloth'dos! Fingerò che tu sia una delle mie rothen, una schiava designata per questo dalle abilità non certo impeccabili e peggio ancora le maniere. Io sono una Regina! E quelli che stanno dentro di me sono altri due future regine stanne certa! Oppure saranno guerrieri micidiali. Che se sbaglierai qualcosa ti cercheranno per >>
GHADIA strapparti gli occhi e farteli ingoiare, per estrarti il midollo dalla schiena e succhiarlo come una mela sciroppata! Apri bene le tue orecchie tozze, mortale: TU farai nascere VIVI i miei figli e farai sopravvivere me oppure il mio spettro infesterà tutte le tue dimore da qui alla tua triste precoce vecchiaia! '' qualche timore pre parto, chiamiamolo così. ''Quelle tue dita non sono abbastanza
GHADIA scure per poter danzare sulla mia pelle, ma almeno sono piacevoli...e fà che siano anche abili o sai cosa ti aspetta!'' esclama e fra un ringhio e l'altro geme di piacere sordo. Massaggio . tecnica interessante tuttavia.

NEPHE |Sala visite| Preme con le dita sulla pelle altrui, (//ringoooo) bianche contro nera pelle di lei, certo non si può dire che sia razzista, tutt'altro la trova affascinante creatura, seppur maledettamente paranoica, ma quello lo sa ormai, che è nel carattere dei drow. O forse è solo questa che è particolarmente esasperante. ''Abbiamo quasi finito, mia Regina'' mormora, e piano piano finirebbe di
NEPHE far assorbire l'arnica. ''Va a riposare ora, nasceranno fra pochissimo'' ed un sorriso, seppur inquieto in certi frangenti, si apre sul suo volto. [//uscita]

[GDREND]






Gildor86
00sabato 17 maggio 2014 09:03
Approvato. Proseguite pure senza problemi
Erranhe
00lunedì 26 maggio 2014 12:44
I PARTE DEL PARTO

GDR PLAY turni: Ghadia, Dodaiux, Nephe e Ty se viene

GHADIA ( S.d.) I drow non godono dei benefici del sonno, per cui ognuna di quelle ore la maga ancestrale l'ha passata in meditazione, cercando una concentrazione che potesse darle anche quel minimo di resistenza agli urti ormonali ed emozionali che sta vivendo a causa della gravidanza. Ogni sospiro desiderato di fragole o del vino umano è andato assopendosi così come la nausea fino a che negli ultimi>>

GHADIA mesi non le sono rimasti che movimenti e calci. E infine, nelle ultime fasi, le contrazioni addominali. Come avere il proprio corpo e ventre colmo che si ribellano al contenuto o viceversa. Sa che erano dei gemelli come sempre accade alle drow. Sa che il chad azad non è stato concluso e che la Dea Lolth ha optato per due anzichè uno. E la curatrice ha promesso di far sopravvivere lei e i suoi>

GHADIA eredi a prezzo della vita perchè in caso i due cuccioli subiscano altro fato.....i suoi occhi si arrossano al pensiero divenendo come braci. Ha i capelli legati in una treccia morbida. Una semplice tunica sottile sollevata ed è sdraiata con un telo di traverso su ventre e gambe che suppone presto sarà tolto. Non sa come si muoveranno attorno questi...ospitalieri. In questo luogo che a lei >>

GHADIA piace per quanto a un drow l'architettura umana sembri sempre carente di stalattiti e ragnatele: non sembra un ospedale anche se è come tale attrezzato,ma bensì le ricorda il luogo del sapere. La Precettrice pensa sia un ottimo posto per generare eredi. Non dentro ai contagi dei malati, ma là dove per secoli Barrington ha visto i propri libri del sapere stiparsi e frusciare. Sì, quello è un >

GHADIA buonissimo segno.

DODAIUX (sala degenze) nell’angolo più remoto della stanza il bracere riscalda l’acqua e inevitabilmente anche l'aria, l'incenso diffonde un profumo calmante, le tende sono chiuse, così che la luce non disturbi la partoriente, accanto al letto sul lato destro ci sono coperte e lenzuola, mentre nel lato sinistro si trovano bacinelle con acqua calda, tele di lino sono ai piedi del letto e unguenti e >>>>

DODAIUX strumenti sono in bella vista sul carrellino. una rapida occhiata verrebbe concessa per controllare che tutto sia in ordine, è stata avvisata da Nephe della vicinanza del parto drowish, conscia della precedente esperienza si sarebbe presa qualche minuto per bere la dose di calmante necessaria per non farle saltare i nervi, tanto più che questa femmina non è abituata a lei, per quanto una drow>>>

DODAIUX possa abituarsi ad un’umana. Ne avrebbe lasciato anche una dose per nephe, nel caso volesse usufruirne, qualcosa che possa renderle più presenti a loro stesse. Ha raccolto i capelli in una crocchia e su essi ha posto una rete, indossa una veste bianca come spesso avviene durante i parti. Avrebbe predisposto tre fasce pronte ad accogliere i nuovi nati, una drow è facile partorisca dei gemelli,>>

DODAIUX così si sarebbe portata avanti con il lavoro, anche eccedendo di certo. Resterebbe in silenzio, in attesa della congregata, lasciando che sia lei a parlare con l’altra, visto che ne ha seguito la gestazione.

NEPHE |Sala Degenze| E' preoccupata e spaventata, quasi le tremano le mani se non fosse che, si impegna con tutta se stessa a non far trasparire tali sensazioni. E' una giornata davvero importante questa, è giunta l'ora che i due piccoli assassini escano da quel pancione rotondo. Sà bene quanto sia scontrosa già di suo la madre, e si preoccupa che le faccia qualche incanto involontario durante>>

NEPHE il parto. Ha disinfettato ogni parte del corpo, indossa pantaloni e maglia bianchi, ed ha i capelli sollevati in una treccia arrotolata sulla nuca, nella parte posteriore. Gli occhi cercano Dodaiux in segno di conforto quasi, ma è felice, pronta, e curiosa più che altro. Si avvicina con passo lento, per poi copiare il Rettore e bere quella bevanda calmante, subito dopo, rivolgerebbe dire>>

NEPHE alla drow ''ci siamo Ghadia, sta tranquilla...'' ed il tono sarebbe calmo e sereno, quasi ammaliante a suo modo, mentre ora cerca l'altra, e direbbe come un soldatino sull'attenti ''Dimmi come posso aiutarti''.

Vai Ghadia :D

GHADIA (S.d)Quell'odore che sa di riti, incenso, un aroma che una sacerdotessa della dea ragno conosce come esotico ma noto. La fioca luce le permette di stare a suo agio e il fatto che la sua pelle sia così protetta salverà sia il suo aspetto che quella stessa vita di infanti, al sole non esponibili, troppo delicati. Ha già fatto intessere ai ragni e ai drow inferiori della casata i piwafwi che >>

GHADIA spetteranno ai suoi eredi perchè già sin da subito ne possiedano. Tutto attorno è pronto per garantire l'igiene, ma lei sa per il fatto che i parti dei drow non siano poi tanto misteriosi e di solito circondati da un normale andirivieni come se nulla fosse, salvo quelli delle matrone....sa che un parto è tanto sangue e tanto dolore. E' preparata o almeno lo spera e il suo spirito no,non >>

GHADIA vacillerebbe neppure ora. Ora che i sussulti sul suo ventre si avvicinano nel tempo e si fanno più forti di ora in ora. (//vol. ferrea lv.2) ''Se fossi più tranquilla sarei morta.'' risponde in un sibilo fra i denti che cela bene il dolore, anche se un pò di lucida patina imperla il suo viso nero come onice. L'altra donna non la conosce con uguale familiarità. ''Sappi che non ci saranno >>

GHADIA responsabilità singole....se succede qualcosa entrambe pagherete. '' e guarda ora in viso Dodaiux, forse se riesce a vedere il simbolo che porta addosso potrà capire anche chi sia qui dentro. ''Ma in caso contrario vi prometto di contribuire al vostro...nuovo luogo di cure. Questo potrebbe non piacere a un assassino, o a un caotico ma a un'ancestrale come me sembra certo suggestivo...per >>>

GHADIA quello che i secoli della mia memoria ricordano che fu. Peccato che ora....'' si interrompe ''....non sia abbastanza nulla a placare questo dolore.'' ringhia. ''I miei drow sanno....dove sono e perchè.'' conclude con un sussulto di sofferenza, bassa e ritmica, ormai quasi cronica in quelle ultime sabbie di clessidra.

DODAIUX (sala degenze) farebbe cenno alla congregata di avvicinarsi al carrellino, ndosi rapida verso il carrellino, la mancina prenderebbe una ciotola di coccio scuro dalla forma quadrata dove ha preparato l'unguento a base di mirra e malva (prep. Medicamenti 3) e lo porgerebbe a Nephe, lasciando che sia la nordica a occuparsi di questa cosa, una questione di rispetto sia per l’ospitaliera che per >>>

DODAIUX l’ancestrale. Si rivolgerebbe quindi alla drow ''Il dolore del parto è un dolore vivo, intervallato.. deduco questa sia la vostra prima volta, cercate di concentrarvi sulla vostra pancia, la sua percezione ed il modo di manifestarsi sono ovviamente soggettive, e solo voi potrete sentire veramente quando spingere. Ad ogni modo noi siamo qui, per voi'' (persuadere 3), le parlerebbe calma, >>>

DODAIUX cercando di non distogliere lo sguardo, per farla sentire sicura, e quell’ultima frase non sarebbe altro che una conferma alle parole appena udite, sa cosa significa, e non si tirerà indietro. 'Nephe si preoccuperà di passare un medicamento sul vostro ventre, conoscete lei, io eviterò per quanto mi sarà possibile di toccarvi, ma dovrò farlo per qualche istante, devo controllare se il nascituro>>

DODAIUX è realmente pronto... quando sarete pronta dovreste allargare le gambe al resto penseremo noi.” Le viene naturale parlare al maschile, e proprio per questo ricorderebbe quanto avrebbe mandato sulle furie Ylith questo, i maschi drow non sono ben visti, così cercherebbe di controllare il respiro e riprenderebbe parola, forse inutlmente “Non dimenticate che se vi saranno maschi non sarà per >>>

DODAIUX scelta mia, tanto meno nostra…” sorriderebbe a Nephe, facendole un cenno con la testa che quando vuole può procedere, sempre se Ghadia acconsente.

NEPHE |S.d.| Sorride, non può fare a meno di essere entusiasta per ciò che sta per accadere. I due figli di Ghadia fra poco vedranno la luce, seppur molto lieve. Prenderebbe in mano, nella dx, l'unguento che le porge il Rettore, per poi avvicinarsi con cautela alla Drow e dire ''adesso spalmo questo unguento, lei è Dodaiux, il Rettore di noi ospetalieri'' mormora, presentandole la consorella per >>

NEPHE fare in modo che la drow si senta più a casa, anche se ciò sarebbe impossibile a suo parere. Non ci sono ragnatele etc ovviamente. Ascolta ed ogni parole è una lezione per lei che non ha mai assistito ad un parto, ne ha solo letto, per le procedure nel caso Dodaiux non ci fosse stata, oggi. ''Sono due Doda, ha avuto un solo chad azad'' direbbe, avvicinandosi ora alla matrona. Piano piano >>

NEPHE comincerebbe a spalmare l'unguento sulla pancia se l'altra le farà fare, e poi ancora sull'interno delle cosce, con cura e attenzione. ''Adesso Dodaiux dovrà visitarti, come ho fatto io ieri''... Posizione dei piccoli e dilatazione. Pronte?...

GHADIA ''!Certo che mi ricordo, non sono una deficiente. Non parlarmi mai più come se stessi interloquendo con un troll.'' allarga le gambe piegando le ginocchia nella posizione più regale anche se forse di regale non ha assolutamente nulla, di disinteresse che le possa riuscire. Sente tutto il peso della pancia spostato verso il basso e il liquido chiaro che usciva adesso è un presagio. Il suo sangue>

GHADIA leggermente viola rende la pelle scura ancora più tetra e quando sarà uscito per il parto sarà anche stranoforse da guardare per chi non l'abbia mai visto. ''Voi potete toccarmi. Conoscete già cosa sarà altrimenti.'' la sua non è rabbia manifesta ma livore a malapena contenuto, cui segue uno sguardo sospettoso a quelle mani esperte ma sempre troppo audaci per i gusti drowish. (//paranoia malus)>

GHADIA Osserva fra un affanno silenzioso e l'altro quelle due e arriccia le labbra. ''Lolth tlu malla. Ogni cosa è la Dea Scultrice di carni, a decidere.'' sentenzia a quelle frasi. Sempre se la tizia non intende lanciare maledizioni varie ma lei, crede, sentirebbe qualsiasi incanto nell'aria. No,di certo non è con un veleno che potrebbero determinare il sesso. Però quel sospetto non sarebbe stato >>

GHADIA indegno dei rivvil a ben pensarci, solo, che lei, crede che sia solo la sua dea a scegliere. ''Il rettore saprà chi sono. Ghadia Eshial Nhildja della omonima casata, Ilharess dei drow e Precettore dei Maghi ancestrali. Pessimo ....'' ansima sofferente ma se il viso non mostra dolore è solo inganno e della mente forza (//vol ferrea 2 , sotterfugio 3) ''il momento delle presentazioni ma...aiuta...

GHADIA a non pensare...'' sentenzia serrando la mandibola.

DODAIUX (sala degenze) respira, sorride, respira, non dice nulla, cercando di mantenersi concentrata, che si tratterà di un parto gemellare ne avrebbe quasi certezza, e non sarebbe neanche corretto affermare che siano due, giacché questo è un dato che non possono sapere, potrebbero essere anche tre o quattro, e la sola idea di trovarsi di fronte a uno scenario simile le farebbe ringraziare la prudenza>>

DODAIUX di aver ingerito il calmante. Cercherebbe con lo sguardo il lenzuolo posto in terra sopra un tappeto, sorriderebbe, e si rivolgerebbe alla maga ''potete scegliere dove mettervi, per esperienza vi consiglio di restare in piedi, o accovacciarvi, sarà più facile il parto… poco distante da voi potrete vedere un lenzuolo, se sollevate lo sguardo noterete che sopra ci sono delle corde, quasi al >>>

DODAIUX centro del tappeto coperto dal lenzuolo, potrete usarle se aveste bisogno di far forza'' prima di avvicinarsi provvederebbe a lavarsi le mani, disporrebbe una pezza di lino imbevuta d'acqua calda sulla mancina, lasciando all’altra il tempo di posizionarsi come meglio crede, quindi le parlerebbe serenamente ''Ora cercate di restare ferma, si sono rotte le acque, siete pronta, comunque, userò>>>>

DODAIUX due dita della mandritta per capire quanto siate dilatata, non spingete ora, dovete solo respirare con regolarità'' Prima osserverebbe la dilatazione con il solo sguardo, si sfregherebbe le dita per scaldarle perché il contatto non sia troppo freddo, poi gentilmente e con delicatezza le inserirebbe tra le grandi labbra per capire se la cervice sia pronta. (ostetricia 3). Non parlerebbe solo>>>

DODAIUX alla drow, ma anche alla congregata, così che possa seguire meglio i gesti. Pochi istanti e saranno tre le dita che riuscirebbe ad inserire, mentre il panno umido verrebbe posato delicatamente sul ventre della maga, proprio il culmine della rotondità così da aiutarla a spingere qualora ce ne fosse bisogno. La conosce, non crede che l’altra si sia dimenticata del loro incontro nel loro… regno…>>

DODAIUX del tempo che il rettore ha trascorso quasi prigioniera per poter mettere in atto una ‘scultura’ un trofeo… ma forse non è così, forse i drow non hanno molta memoria, così come non hanno pazienza. “vieni” direbbe sorridente verso Nephe, per far sì che l’altra possa assistere nel modo più partecipe possibile. Di fronte hanno dunque la nuova matrona, e non osa chiedere dove sia finita l’altra,>>>>

DODAIUX non chiede nulla, spera solo che questa volta il suo tono di voce non sia considerato come il precedente, non considera l’ancestrale una stupida.

NEPHE |S.D.| Del liquido comincerebbe ad uscire e questo sarebbe come un segnale da interpretare come l'inizio dei giochi. Dodaiux appare calma, sà cosa sta facendo e consiglia all'altra la migliore posizione per lei, e crede anche per i nascituri. Si avvicina e prova a passare bende e quant'altro serva a Dodaiux, mentre osserva con attenzione ogni gesto, sia della madre che dell'ospetaliera. >>

NEPHE Ciò che fa con le dita, dove guarda, e proverebbe quasi ad entrarle nella testa per conoscere curiosa ogni suo pensiero. Impara, ogni minuto qualcosa di nuovo. Non appena Dodaiux le dirà di avvicinarsi, lo farà senza pensarci due volte, provando ad esserle quanto più vicino possibile ed allo stesso modo, senza darle impaccio. Resta zitta e silenziosa, vuole aiutare ma non disturbare.

[ATTENDERE]

Scusate l'off in on, ho salvato fino a qui e sto postando in apposita cartella. Usate Nephe come PNG grazie mille e buon parto :D

Vai GHADIA








dodaiux
00giovedì 5 giugno 2014 11:54
seconda parte parto


GHADIA Ascolta le parole e osserva le corde. Ah beh ne vorrebbe una da mordere semmai più che da aggrapparcisi. Si attacca a queste come un ragno strascinando i piedi e appesantita dal pancione colossale per la sua statura. Sopra a quel lenziolo si accovaccia serrando la bocca ''La gravità aiuta.'' risponde, lei che della terra è signora, come se la vibrazione stessa del suolo lei la sentisse costante, come se il contatto con la terra sotto i piedi la rendesse più forte e più indebolita solo perchè le contrazioni si susseguono. Sì userà le dannate corde. Userà tutto quello che occorre per sfogare dolore e fatica.(//res 0). ''Avete mai partorito, Dodaiux?'' domanda salace. Ma prima si lascia toccare e respira scandita come quando prepara gli incanti. (//vol ferrea 2) Il dolore forse le ha tolto memoria e lucidità tanto da scordare volti e nomi, ma non le toglierà quella specie di concentrazione che serve a ignorare le fitte feroci. Lolth fa che sia presto! Non sarà esaudita, questo è certo. Due figli, due nuove forze al suo regno....e doppia la fatica che sopporterà.


DODAIUX (sala degenze) altro liquido trasparente simile ad acqua scorrerebbe lungo le cosce della drow, è pronta, farebbe cenno a Nehe di passare uno dei legnetti dal carrellino alla maga per far si che possa morderlo, se vorrà, e prontamente l’altra le sarebbe accanto, pronta e collaborativa. “no, mai” risponderebbe sincera, evitando di dire che non ha neanche fatto in modo che potesse succedere, non si è mai accompagnata ad un uomo, pertanto le parrebbe davvero impossibile. ''durerà poco questo dolore e poi tornerà, spasmi, questo sentirete, cercate di non contrastarli, e ricordate le corde'' direbbe verso l’ancestrale preparandola per quanto può alle sensazioni del parto, la mancina masseggerebbe il ventre in senso circolare spingendo verso il basso, non curandosi delle urla che potrebbero seguire a quel contatto. Il calmante precauzionale fa effetto, e questo le basta. Dovrebbe durare meno del solito questo parto, a giudicare dalla risposta della matrona, per quanto non ha idea del tempo che trasscorrerà prima che anche il secondo gemello venga al mondo, la pancia, la spinta, tutto farebbe supporre che saranno due, e fortunatamente, non di più. le mani dell'ospitaliera sul ventre e sulla testa insaguinata e coperta di viscido liquido del drow (percepire equilibrio 3). Farebbe cenno nuovamente a Nephe, di chinarsi per poter meglio raccogliere il nascituro della drow, e si chinerebbe a sua volta lasciando che la mancina scivoli verso il basso fino a sembrare di sostenere la pancia, e la mandritta si posizionerebbe a cucchiaio per poter raccogliere la testa. ''avete pensato a come chiamarla, o chiamarlo?'' domanderebbe iniziando a sbuffare e respirare, seguendo il ritmo delle contrazioni uterine, quasi fosse lei a dover partorire, quindi sbufferebbe più forte cessando del tutto di respirare buffamente. Sarà nephe a prenderlo poi, mentre lei taglierebbe il cordone, non prima di averne udito il vagito. tira i dadi: sarà maschio da 0 a 50, femmina da 51 a 100. vai...
GHADIA ha ottenuto: 17

DODAIUX già chiamarlo, si tratterebbe di una maschio, e il rettore si sforzerebbe di non pensare a questo. Ma non c’è neanche tempo per pensare, la pancia continuerebbe a muoversi, e deve disporsi ad accogliere la bambina più grande, la prima concepita, perché l’eventualità che si tratti di due maschi non è contemplata, sarebbe molto meglio non fosse contemplata. ''manca poco, ancora qualche respiro ancora qualche spinta'' il tono sarebbe fermo e sicuro, per dar sicurezza alla drow e incoraggiarla (persuadere 3) per quanto non sembra averne bisogno. Ci saranno altri vagiti, e si dovrà sistemare la sala da lì a poco, lasciando poi l'ancestrale libera di riposare e riprendersi. chissà se anche stavolta sentirà parlar male dei nuovi arrivati.


GHADIA (S.d.)Non accetta quell’ambito dono per sfogare le proprie sofferenze. Una regina non mette il morso in bocca come un cavallo degli umani, quadrupedi da soma, né si lascia imbrigliare. La sua più alta concessione è già quella di dover partorire un figlio non nato nell’Underdark e i suoi timori più immensi sono che per questo la dea la punisca con dei rinnegati. Ma non accadrà. Li ucciderebbe piuttosto con le sue mani,non come fece la prima matrona che creò una mezzosangue….intollerabile. Accarezza le corde cui appigliarsi restando accucciata anche se non tanto da flettere l’addome dolente. Annuisce serrando i denti. Soffiando come se anche il respiro fosse qualcosa che può non controllare ma domare nel lasciarlo scorrere senza voce. Ci sono donne che urlano, ma non questa drow. Lei ha sempre preferito il SILENZIO. Anche nel dolore per questo, tace. Nessun ansito, mentre ansima, nessun gemito, mentre sente le contrazioni farsi susseguire rapide. “Non si dà nome ai figli prima del loro terzo anno. Porta sfortuna.” Respira a fatica fra quelle vampe di bruciante dolore “---Anche perché spesso prima muoiono e come monito a ricordare a tutti che sono solo carne cucciola …non so il termine umano….e non ancora utile. Sopra i quattro iniziano a fare cose utili e quindi meritarsi un nome. Almeno così era nel clan da cui venivo che non è più degno di venire ricordato. E così sarà nel mio.'' intende la casata ma perchè sprecarsi a usare termini appropriati con gli umani...meglio lasciare che solo vaghe cose le sfuggano mentre la sua volontà di restare forte viene messa a tanto dura prova da un dolore sordo e cronico (//foc. ment lv.4, vol. ferr.lv.2)


DODAIUX (ghadia) resta affascinata, come ad ogni incontro con una drow, affascinata dalla loro compostezza, dalla loro eleganza, anche in situazioni come questa. Consapevole che non si tratta propriamente di eleganza, quanto di un freddo distaccom, di un controllato odio verso tutto il resto del mondo, forse il colore della pelle, forse quello dei loro capelli, certo a prima vista non è mai l’odio o la diffidenza ad esser notato, le parole, quando arrivano, provvedono a chiarire il concetto, e quel chiarimento è efficace ed esplicito. Ma anche per questo pensiero non c’è spazio. le mani del rettore si porterebbero sotto le parti intime pronte ad accogliere la prossima neonata, mentre gli occhi si solleverebbero a cercare quelli dell’altra, facendole segno di divaricare le gambe in modo che il collo dell'utero spinga ancor di più, comprimendo i muscoli addominali per aiutare l'espulsione della gemella. (ostetricia 3, percepire equilibrio 3) lo sguardo si sposterebbe poi verso le parti basse dell'ancestrale riuscendo ad osservare la piccola laniccia dei capelli venir fuori. le mani ora pronte a prendere le piccole spalle nere e tirar fuori la nuova giunta. liquido amniotico bagnerebbe le cosce della drow e le braccia dell’ospitaliera, la bimba è fuori (ostetricia 3). Non sembrerebbe vagire inizialmente, piuttosto due occhi grandi la fisserebbero quasi con alterigia, scuoterebbe la testa la mediterranea, chiarendo a se stessa che si tratterebbe di una propria suggestione. Taglierebbe il cordone, mostrerebbe la piccola alla matrona, per poi dirigersi verso il fratello, la posizionerebbe a testa in giù, così che possa piangere, attimi più che secondi, e una volta udita la voce, inizierebbe a lavarla (ostetricia 3).



GHADIA (S.d.)Al posto del sangue della morte tanto prossimo a questa, quello della vita fluisce da lei in un liquido più chiaro e sinistro. Sa che quanto accade è naturale e rientra nel ciclo delle cose ma non può fare a meno di subire una visione fatalista, come hanno sempre le partorienti. Serhlis è morto. Lei anche? Quale prezzo le strapperà Lolth dal ventre, per questo dono che le ha fatto, poiché la loro dea anche nel ricevere è avida? Quelle mani a coppa le danno un singulto strano. Quello che lei non capisce. Accudire solo per piacere nel farlo, non è un concetto drowish e fatica a credere nelle buone intenzioni….preferisce e trova assai più credibile che ne abbiano di un qualche compenso. E’ troppo alieno il concetto che Dodaiux agisca così per una passione. Persino quando è fruitrice dell’Ars è il potere che la permea il suo desiderio e nel risultato sta il fine, correlato a ciò che prova,sì, ma anche questo era una scoperta per la sua stirpe. Nessun drow fa qualcosa che non sia enormemente piacevole senza un guadagno. Le gambe sono allargate quanto più le è possibile conservando l’equilibrio e la sua flessibilità fisica la dovrebbe aiutare di molto in questo doppio parto. Perché lei è sempre stata molto snodata e leggera,prima di restare appesantita dei due feti. Sente l’addome contrarsi ancora. Sente un peso affacciarsi al varco fra le cosce. “Nhhhhhhrrr…” solo un sibilo, quasi un ansito spezza il suo respiro. Urlare come una rothe scannata? Non se ne parla.Domina se stessa e cancella ogni dolore fisico nei limiti del possibile. Ed eccola...lei ha gli occhi socchiusi....in modo che solo ora spalancandoli veda quel che il Rettore tiene fra le mani e le sue pulsazioni già rapide accelerano un poco chiedendosi ...'' è sana? è robusta?'' che stia bene. Che è poi una preoccupazione del tutto femminile, di tutte le razze e che nel suo caso significa nuova forza per la sua razza. Uno strillo a confortarla. Urla tu che puoi, pensa la matrona.Lei che ancora può farlo senza che l'underdark ti uccida. Imparerà presto come anche precoci sono i cuccioli di drow, a restare zitta dopo quei primi gridi di vita a sbloccare i polmoni. Sì, perchè è innato, il silenzio. La discrezione. Il lampo di odio per colei che la tiene fra le mani che è diversa da colei che l'ha generata. Anche quell'odio è innato. Quanto forte è un rinnegato per >vincerlo, la jalil non se lo domanda. Lei sa solo che quella è la via dei puri. E la purezza della razza ha creato una nuova linea di sangue. (Vol ferrea 2)


DODAIUX (sala degenze) “so… è sana, sta bene” non è neanche stupita del fatto che quella domanda arrivi solo per la drow e non per il gemello, è maschio… ma d’istinto stava per dirle che stanno bene entrambi, subito si sarebbe corretta, in quanto a impartire ordini, a pretendere, non le sembra poi così diversa da ilyth, per quanto poteva sembrarlo, più docile… ma è solo un frangente. I neonati sono stati puliti ed accuditi e ora riposano nelle loro culle, protetti da coperte calde e luci basse. Si avvicinerebbe alla puerpera, offrendolo un camice bianco, pulito, “troverete acqua calda e unguenti per potervi lavare nella stanza dove siete stata finora, ma se vorrete, potrete lavarvi anche qui, dietro il paravento è pronta una vasca e dei catini. Tornerò più tardi da voi, per controllare come state.” Solo un istante… ricorda bene il carattere dell’ancestrale, l’ha incontrata nell’underdark, nel loro mondo, forse ora è solo istintio materno quello che mostra, ed è certa che durerà poco, è una drow, no, chi ha di fronte è la matrona, cosa ben diversa. “dovrete bere succo di mirtillo, per ripristinare il flusso del sangue, e la mattina prima di alzarvi bevete una tazza dall’ampolla che trovate vicino al vostro letto ricordate di mescolare l’acqua calda con quella fredda, in modo che sia tiepida e piacevole, se vorrete mi occuperò io stessa della cosa”. L’ampolla, acqua decantata mista ad argilla ventilata, argilla in polvere finissima, mescolata per bene con un cucchiaio di legno, coperta con garza e lasciata riposare per tutta la notte (preparare medicamenti 3, guarire 3), chissà cosa penserà l’indomani la drow nel guardare il liquido nella tazza, piuttosto simile ad acqua sporca. “dovete riposare”.

GHADIA (Sg)Nelle sue lunghe frequentazioni ormai Dodaiux ha appreso bene o male quanto occorre a un ospitaliere sapere non solo per sopravvivere ma anche per cooperare rispetto alla cultura drowish. E’ chiaro il suo quasi completo disinteresse per il jaluk che potrebbe diventare anche fastidio se mai creasse problemi. Comunque non passerà certo il suo tempo con i due vermetti. Si concede un respiro fremente, toccando la pancia che è ancora tesa dallo sforzo “Sembra che sappiate far bene il vostro dovere rivvil. La qual cosa sarà ricompensata.” Dirà in quello strano modo di essere grata che è immancabilmente acido nei drow e carente di cortesia. Si sciacqua a fondo dietro il paravento, prima di recarsi nella ‘sua’ stanza. “Intesi. Berrò il succo di quella bacca.” Non è che l’abbia mai>assaggiato lei un vero mirtillo, però sa che è dolce il suo nettare. Così come dolce è quella vittoria completa, quella di avere ora una stirpe sua. Si sistema di nuovo lentamente sul letto e fa un cenno col capo. Ma riposerà davvero solo dopo aver di nuovo fra le mani le due creature.







dodaiux
00giovedì 5 giugno 2014 12:01
RIASSUNTO
Ghadia è già ospite degli ospitalieri nella torre degli arcani. la sala degenze è pronta per il parto, e l'ancestrale sarà assistita dal rettore e da Nephe. Nasceranno due gemelli drow, un maschio e una femmina.

PRECISAZIONE
In un parto gemellare il primo nato è l'ultimo concepito, quindi il gemello maschio è il più piccolo tra i due. Per stabilire questa cosa, abbiamo tirato i dadi. Non si sanno i nomi dei nascituri.

CURE PRESTATE
- Ricostrituente per le fatiche del parto a base di mirtillo e nocciolo
- Disinfezione parti intime e uso unguento emoliente e disinfiammante a base di mirra e malva
- Infuso per favorire la montata lattea
- Calmante per Rettore e Tirocinante
- Soluzione di acqua e argilla per la puerpera

MOTIVO ASTERISCHI
- Valutazione del parto
- Trattandosi di un parto gemellare, stablire eventuali role di riposo per Ghadia
dodaiux
00giovedì 5 giugno 2014 12:58
benvenuti... Senza Nome


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MasterPsycho
00martedì 10 giugno 2014 12:34
Cosi piccoli e gia con i capelli bianchi.

Per me 2 role di riposo vanno bene.La madre è un drow,mica una fanciulla che ha paura di spezzarsi le unghie [SM=g27830]
Detto questo,come nomi consiglio Genoveffa e Milziade.
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