ambra e altro
Cari Amici,
due cose:
1) Su Ambra si può dire tanto ma la si può anche definire in poche parole: fortunata [sì, perché la fortuna ci vuole sempre soprattutto nello show-business...] e brava [strepitosa nel "tradurre" le parole dette dal Bonco all'auricolare, nessuna era così sveglia]. Personalmente dubito che molte altre avessero le qualità per sfondare... O meglio, alcune hanno avuto la fortuna, la costanza e la bravura di affermarsi (Lucia Ocone e Sabrina Impacciatore, se la vogliamo considerare una ragazza di NèlR...). Sulla Gollini e la Ghinazzi e qualche altra potrei essere d'accordo, ma che Alessandra Cotta (!) o Michela Bernardoni sarebbero potute essere delle showgirls di successo dubito fortemente...
2) Copio e incollo un breve messaggio che avevo già postato mesi fa nella cartella "piccola rivalutazione", dato che alcuni hanno nominato la quarta (catastroficaaaa!!!) edizione:
Rispetto l'opinione di chi afferma che la regia e la fotografia dell'ultima edizione erano addirittura meglio delle altre.
A mio avviso la struttura schematica e lo sfondo bianco delle scenografie, esprimono invece un netto regresso rispetto ai colori dinamici degli sfondi, e alla plasticità degli spazi osservabili nelle precedenti edizioni. Che tecnicamente sia la regia che la fotografia fossero impeccabili è indiscutibile, ma come qualcuno ha detto ciò non basta a compensare i grossi limiti dell'originalità di ispirazione (già in netto calo, a mio avviso, nella terza edizione, soprattutto verso la fine), e gli spaventosi limiti del casting, che sembrava essere stato selezionato apposta per far calare l'audience. Le coreografie poi, mamma mia! Il Bonco non capì, o finse di non capire, che se far condurre ad Ambra era stato un esperimento di successo, lo era stato sì per la bravura di Ambra, ma anche grazie all'auricolare. Mandare la povera Pamela, allora neanche maggiorenne, a fare la coreografa, era un esperimento destinato a dare mediocri risultati (a lei i consigli per auricolare su come far fare le coreografie non glieli poteva dare!). come risultato, le coreografie della quarta edizione mi sembrano, più che coreografie vere e proprie, dei movimenti stile esercizi di educazione fisica delle scuole medie (le ultime che, almeno allora, la Pam avesse frequentato, prima di mollare la scuola...).
La freddezza delle scenografie cui ho accennato sopra riflette secondo me lo spegnimento della fiamma dell'ispirazione del Bonco.
Ciao!