Nacqué a Pisa dove il padre gestiva un piccolo negozio di tessuti e al tempo stesso si dilettava a comporre musica. Scienziato, filosofo e scrittore con idee rivoluzionarie, dal carattere ironico e caustico, durante la vita ebbe non pochi nemici.
Verso la fine del '500, quando lavorava all'università di Padova, sembra si sia occupato anche di meccanica e gastronomia. In una sua officina, con l'aiuto di un fabbro, si dilettava a costruire strumenti matematici, mentre presso la sua casa allestita ad osteria, eccelleva nelle qualità di cuoco.
Si devono a lui l’invenzione del primo cannocchiale, la legge del pendolo e la macchina per alzare l’acqua, ma Galileo è passato alla storia anche per avere abbracciato la teoria copernicana: «non il sole gira intorno alla terra, ma la terra e gli altri pianeti girano attorno al sole».
Nonostante fosse sincero cattolico e amico di Papa Urbano VIII, fu processato per eresia dal Santo Uffizio e costretto a presentarsi all’udienza indossando un sacco in segno di umiltà. Condannato all'abiura ed al carcere, pena commutata nel confino, finì completamente cieco i suoi giorni.
Il suo allievo Vincenzo Viviani ricorda che durante la permanenza nella villa del Chianti, il grande scienziato usava “dilettarsi nella delicatezza de' vini e delle uve e del modo di custodire le viti, ch'egli stesso di propria mano potava e legava nelli orti".