Gaia, un satellite alla ricerca degli asteroidi.

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danielozma
00mercoledì 25 agosto 2004 10:25




Il programma dell'Esa partirà nel 2010


Gaia, un satellite alla ricerca degli asteroidi


Due telecamere molto sofisticate andranno alla ricerca delle stelle e dopo cinque anni sarà possibile ricostruire una nuova mappa della nostra Galassia



Un occhio sulla nostra Galassia. Un occhio attento che disegnerà la mappa dettagliata di un miliardo di astri, filmati da telecamere tecnologicamente avanzate, resistenti a un ambiente che non è proprio facile da filmare. Ma Gaia farà tutto questo, seguendo la via delle stelle e donandoci il sogno più grande che sia mai stato legato ad esse: conoscerle in maniera approfondita.





Bisognerà aspettare il 2010, ma dall’Esa sono carichi di aspettative: “E’ uno dei nostri progetti più ambiziosi”, ammettono. L’obiettivo è la rilevazione dei corpi celesti e per farlo il programma prevede cinque anni di lavoro.





E in quel tempo Gaia riuscirà a scrutare anche gli astri meno luminosi. “Altri tre anni –aggiungono dall’Agenzia spaziale europea- saranno poi necessari per la programmazione di un modello computerizzato tridimensionale di grandi dimensioni che non mostrerà soltanto la posizione aggiornata degli astri, ma anche la direzione del loro moto, il loro colore e la loro composizione chimica”.





Insomma, la Galassia non sarà più un mistero. Ogni corpo celeste verrà fotografato e si avrà finalmente una mappa stellare nuova e definitiva, una specie di catalogo degli astri da utilizzare anche durante le missioni spaziali. L’obiettivo dell’Esa è molto più ambizioso: “oltre alle stelle, la missione consentirà di individuare altri corpi celesti di luminosità molto debole, oppure situati in regioni della volta celeste ancora relativamente inesplorate”.





Per questo si andrà alla scoperta di quello che fino ad oggi era considerato il ‘punto cieco’, misterioso persino per gli esperti, quello presente tra il sole e l’orbita terrestre. Un’area, questa, che dalla terra può essere osservata solo di giorno e in cui tanti spazi sono rimasti ‘inesplorati’.





Gli asteroidi o tutti gli oggetti molto piccoli, resi invisibili dalla forte luce del sole, non sono mai stati conosciuti. Gaia andrà proprio lì, con le sue telecamere, e ci farà conoscere un altro pezzo di ‘spazio’. Certo non saranno poche le difficoltà e i pericoli, ma Gaia non avrà paura neppure di andare a puntare il suo occhio tecnologico sugli Aten, quel gruppo folto di asteroidi che trascorrono il loro tempo proprio tra l’orbita terrestre e il sole.





Filmare significherà anche studiare. Individuare i corpi celesti è solo il primo passo. Poi si procederà alla misurazione di posizione, moto e composizione di centinaia di milioni di astri della nostra Galassia. E solo così, alla fine di questo enorme giro nello spazio, si potranno finalmente formulare le ultime ipotesi sul ciclo vita di tutte le stelle. E sul loro, e nostro, futuro.
virtualy
00mercoledì 25 agosto 2004 10:26
Molto interessante[SM=g27961]
Ironbeast
00mercoledì 25 agosto 2004 20:57
Si, è vero, molto interessante...[SM=g27960]
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