Poco prima della partenza le due Derbi capitanate da Pesek e Terol, son state dovute portare ai box per problemi al motore, ma questo non gli ha impedito una maestosa rimonta durante la corsa. Nel primo giro ci sono in pista 42 piloti.
Nel secondo giro si comincia a formare un quartetto nei confronti di Lai, che va quinto. Pasini fa il primo giro rapido a 1.46.1 ed arriva alla quinta posizione.
Magnifica corsa di Pasini che in linea di meta a 18 giri dalla fine è terzo.
Bautista, nello stesso giro, supera a Kallio...ok, la prossima volta prendo una penna che scrive, che dagli appunti che ho preso non ci capisco un belin!!! :b:
Quindi...copio incollo :loser:
Gara con finale al fulmicotone come solo Assen sa regalarle, in cui un determinatissimo Kallio ha fatto una gara di manico e testa. Il finlandese è un vero mistero: è capace di correre con la precisione di un computer come oggi, così come di errori marchiani come a Barcellona. Il pesante distacco che accusa da Bautista, oggi concreto anche se insolitamente un po’ sopra le righe, riflette purtroppo le “cappelle” commesse in questa prima parte di mondiale. Peccato, perché il campionato avrebbe potuto essere ben più movimentato. Non possiamo però certo fare una colpa ad Alvaro per essere, oltre che veloce, più solido di un monolite…
Terzo un ottimo Gadea, che non si è assolutamente lasciato intimidire dalle gerarchie di squadra (ammesso che ci siano), e ha lottato con una grinta che non gli si vede spesso fino al taglio del traguardo. Abbiamo spesso sottovalutato lo spagnolo, che invece sembra avviato ad una crescita decisamente concreta.
Ottima gara anche per Corsi, che ha purtroppo sbagliato la partenza abbandonando così la possibilità di lottare con il gruppetto dei primi. Stesso discorso – elevato a potenza – per Pesek. Assieme al compagno di squadra Terol, è rimasto vittima di uno stranissimo (nel senso che non lo si vedeva succedere da moltissimo tempo) imbrattamento della candela. Nico ha dovuto dare addio alla gara, mentre Lukas è riuscito a riavviare la moto e ad esibirsi in una delle sue solite, spettacolari, rimonte, che lo ha portato dal ventiquattresimo posto che occupava alla partenza fino a sfiorare il podio. Certo che al ceco non ne va bene una: se la partenza non la sbaglia da solo, ci pensa la sua moto a rallentarlo…
Grande rimonta anche per Luthi, che con la solita generosità ha portato al traguardo in buona posizione una Honda decisamente fiacca. Un vero peccato: il campione del mondo si meriterebbe la possibilità di difendere il titolo, se non ad armi pari, quantomeno con uno svantaggio minore. Alla casa di Tokyo, però, la 125 non interessa più di tanto, e chi corre con Honda deve barcamenarsi come può…