Libano, rotta la tregua
Il governo si spacca sul Libano. I Dl e l'Udeur contro D'Alema.
Cominciano a delinearsi i contorni della missione rafforzata dell'Unifil che dovrà pattugliare la frontiera sud del Libano e vigilare sulla fragile tregua tra Israele e Hezbollah. L'Onu ha annunciato le regole d'ingaggio che prevedono che i caschi blu in Libano potranno sparare per proteggersi e proteggere i civili, ma anche per far rispettare il proprio mandato.
Nel documento di 21 pagine illustrate da Vijay Nambiar, consigliere particolare di Kofi Annan, non é comunque previsto che sia l'Unifil a disarmare i miliziani del Partito di Dio nella zona cuscinetto. Le nuove regole di ingaggio autorizzano l'autodifesa, ma anche "l'autodifesa preventiva" contro un'aggressione prevedibile. Ma in molti casi, se le forze Onu non sono sotto attacco, l'uso della forza deve essere autorizzato da un ufficiale alto in grado.
Intanto, a due giorni dalla riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue che si terrà venerdì a Bruxelles con la partecipazione di Annan, la Francia non ha escluso l'invio in Libano di più soldati rispetto ai 200 gia' annunciati per la missione Unifil rafforzata. "Non si puo' decidere su due piedi l'invio di migliaia di uomini", ha affermato il ministro degli Esteri francese, Philippe Douste-Blazy in un'intervista a France 2. Fonti del governo francese hanno confermato che Parigi potrebbe decidere di partecipare alla missione con un numero superiore di soldati una volta che saranno definite le regole d'ingaggio. "Non abbiamo mai detto che quella fosse la nostra ultima parola", hanno spiegato queste fonti riferendosi ai 200 uomini già offerti, "speriamo di avere sufficienti chiarimenti per poter annunciare ulteriori rinforzi".
Nel pomeriggio a Bruxelles si riuniscono i rappresentanti permanenti dei Venticinque per preparare la riunione dei ministri degli Esteri richiesta dall'Italia, che potrebbe assumere la guida della missione. Il premier libanese, Fuad Siniora, ha sollecitato gli Stati Uniti ad aiutare il Paese dei cedri a uscire dalle difficoltà economiche causate dalla guerra. "Credo che gli Usa possano fare di piu' in termini di assistenza finanziaria e molto di piu' in termini di sostegno politico al Libano", ha affermato Siniora in una conferenza stampa, "credo che ci possano davvero sostenere nel mettere pressione su Israele perché tolga l'assedio e assicuri che altri Paesi ci sostengano, sul piano finanziario e politico". Anche Douste-Blazy chiedera' nell'incontro di oggi a Parigi con la collega israeliana Tzipi Livni la fine del blocco di Israele ai porti e aeroporti libanesi.
Ancora bombe israeliane. Ed è di nuovo guerra. L'artiglieria israeliana ha bombardato stamani la cittadina libanese di Shebaa, nel settore orientale della 'linea blu' che segna il confine tra Libano e Israele. Lo ha riferito la Tv libanese Lbc. L'evento, con tutta probabilità, segna la fine della tregua.
Shebaa si trova nel settore orientale della "linea blu" che segna il confine tra Libano e Israele. In precedenza un soldato israeliano era rimasto ucciso e altri due feriti nell'esplosione di una mina al passaggio del carro armato sul quale si trovavano, nel sud del Libano, fra il villaggio di Blida e il confine con Israele.
L'artiglieria israeliana ha aperto il fuoco contro la zona est della città, a un chilometro di distanza da una postazione dell'esercito libanese.
Alcuni soldati israeliani hanno catturato due cittadini libanesi nei pressi del villaggio di Rabb et-Talatin, a tre chilometri dal settore orientale della "linea blu", che segna il confine con Israele. militari israeliani provenienti dalla vicina cittadina libanese di confine di Aadaisse hanno allestito un posto di blocco volante lungo la strada per Rabb et-Talatin, dove hanno catturato i due.
L'esercito libanese ha rafforzato intanto il suo presidio al confine con la Libia, mentre i paesi della Unione europea discutono del loro possibile contributo alla forza dell'Onu, chiamata a prendere il controllo delle zone del sud dove Israele ha combattuto le milizie Hezbollah. Nel tentativo di rafforzare la tregua dell'Onu che ha messo fine a 34 giorni di guerra, alcuni contingenti militari libanesi si sono schierati ai posti di confine nella Valle della Bekaa, nel sud est, hanno detto fonti della sicurezza.
L'esercito ha già rafforzato i controlli alla frontiera in risposta ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiede la fine del rifornimento di armi a Hezbollah, i cui alleati principali sono Siria e Iran, nel quadro di un accordo generale per riportare la pace in Libano. Il ministro degli Esteri francese Philippe Douste-Blazy ha detto che uno dei compiti principali dellarafforzata missione dell'Onu sarà di far rispettare l'embargo sugli armamenti.
Il ministro ha ignorato l'avvertimento del presidente siriano Bashar al-Assad secondo cui il dispiegamento di truppe straniere al confine siriano libanese sarà preso come un atto ostile. "L'Unifil rafforzata avrà due compiti prioritari", ha detto Douste-Blazy alla televisione France 2. "Da una parte sarà là per permettere all'esercito libanese di schierarsi (nel sud) e dall'altra per garantire l'embargo sulle armi su tutti i confini, ripeto, tutti i confini".
Israele ha chiesto alle truppe Onu di pattugliare i valichi di frontiera tra Libano e Siria, per impedire che armi raggiungano Hezbollah, dicendo che proprio questa é la ragione per cui non ha levato completamente il blocco aereo e marittimo imposto al Libano da quando é iniziato il conflitto. L'Onu sta cercando di assemblare una forza di 15.000 soldati -- allargando quella già esistente, l'Unifil -- per monitorare la tregua in Libano.
L'inviato dell'Onu Terje Roed-Larsen ha detto ieri che ci vorranno tre mesi per colmare il "vuoto di sicurezza" post-bellico e che bastano incidenti casuali per riaccendere il conflitto.
L'esercito libanese ha già schierato 2.000 soldati al confine con la Siria e Roed-Larsen ha detto che il governo cercherà l'aiuto dell'Onu per controllare le frontiere. La Francia ha inviato soltanto 200 soldati invece degli oltre 2000 attesi, a rafforzamento della missione Unifil, ma Douste-Blazy ha indicato che altri potrebbero seguire, una volta che le regole della missione saranno chiarite. Israele si é rifiutata di ritirarsi completamente dal sud del Libano finchá non arriveranno altre truppe dell'Unifil, ma rimangono dei dubbi su quanti militari potranno giungere dai paesi dell'Unione europea.
L'Italia spingerà i partner europei a farsi avanti con la propria disponibilità in un vertice oggi a Bruxelles, che si terrà a livello di diplomatici, mentre venerdì si riuniranno i ministri degli Esteri alla presenza del segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan. Roma ha detto che potrebbe inviare fino a 3.000 soldati all'interno di un contingente europeo che ne conterebbe 9.000. Le Nazioni Unite hanno fatto circolare ieri sera un testo con nuove regole per le forze dell'Onu in Libano, che permettono ai soldati di sparare per autodifesa, usare la forza per proteggere i civili e resistere ai tentativi armati di interferire con i propri compiti, ha detto il documento dell'Onu.