Re:
Carissimo,
erevnitis, 16/02/2017 18.11:
Salve a tutti
L'apostolo Paolo dice in
GALATI 6:14
"Non avvenga mai che io mi vanti, se non del palo di tortura del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo è stato messo al palo per me e io per il mondo".
In che senso Paolo si vantava del palo di tortura?
Potrebbe trattarsi semplicemente di una sineddoche in realtà il sacrificio e non l'oggetto in se stesso?
Se avreste qualche commento su questo versetto sono i benvenuti.
Il passo va letto nel suo contesto (Galati 6:12-14): poiché dichiarava che la morte di Gesù sullo
stauros era l’unico mezzo per avere la salvezza, Paolo fu perseguitato dagli ebrei.
In conseguenza di tale dichiarazione il mondo era per l’apostolo come qualcosa di messo allo
stauros, condannato, morto, mentre il mondo considerava Lui con odio, come un criminale messo allo
stauros.
Il "vanto" paolino consisteva non nello
stauros in se, ma perchè per mezzo del sacrificio di Cristo il mondo precedente era stato "
messo allo stauros", cioè non esisteva più, in questo consisteva il "vanto" paolino......