G8, 50 miliardi per l'Africa

mammola75
00venerdì 8 luglio 2005 17:20
Annunciati stanziamenti per i Territori e paesi in via di sviluppo
Sui problemi del clima parte "un nuovo dialogo internazionale"
G8, 50 miliardi per l'Africa
Nuovo impegno per la sicurezza
Il premier britannico: "Il terrorismo non ha speranza né futuro"

GLENEAGLES - Cinquanta miliardi di dollari per l'Africa, tre miliardi di dollari per l'Autorità palestinese, l'avvio di "un nuovo dialogo internazionale" sul clima, ma anche l'impegno a rafforzare la cooperazione tra tutti i Paesi per la tutela della sicurezza, contro il radicamento e lo sviluppo del terrorismo. Sono questi alcuni dei punti del documento finale siglato oggi dai leader del G8, il vertice dei Grandi sconvolto dagli attentati di Londra che si chiude oggi a Gleneagles, in Scozia. Una firma, quella dei leader dei paesi industrializzati, preceduta dall'intervento che Tony Blair ha pronunciato prima della "foto di gruppo", nel corso del quale il premier britannico ha ribadito che "la nostra politica porterà al trionfo contro il terrorismo", che non ha "né speranza né futuro".

L'impegno contro il terrorismo. I leader del G8 si
sono impegnati nel documento finale a "migliorare la condivisione di informazioni sul movimento dei terroristi attraverso i confini internazionali" e a promuovere migliori condizioni di sicurezza per i trasporti ed in particolare per i treni e le metropolitane. Lottare contro il terrorismo, si legge ancora nel documento, non significa soltanto "smantellare l'attuale attività terrorristica": è anche "ugualmente importante prevenire che nuove persone si dirigano verso il terrorismo".

Aiuti all'Africa. Il piano comprende interventi per 50 miliardi di dollari, la riduzione del debito (e l'azzeramento di quello di quattordici fra i paesi africani più poveri), la lotta contro l'Aids e le epidemie, la creazione di una nuova forza di peacekeeping. I leader africani - otto presenti oggi a Gleneagles - si impegnano a promuovere la democrazia e a combattere la corruzione. In quanto alle cifre, vengono riportate le stime dell'Ocse, che tengono conto degli impegni già presi non solo dai paesi del G8 ma anche da altri donatori. Il contributo dei paesi dell'Ue si attesterà nel 2010 allo 0,51 per cento del pil, per arrivare allo 0,7 per cento nel 2015. Ci sono poi gli impegni di singoli paesi - come gli Usa - a raddoppiare gli sforzi economici, e la volontà espressa dalla Russia in merito alla cancellazione dei debiti.

Medioriente. Il vertice, ha detto Blair, ha approvato "un sostanzioso pacchetto di aiuti" per un ammontare "fino a tre miliardi di dollari" a favore dell'Autorità nazionale palestinese nei prossimi anni, per rafforzare le prospettive di un accordo di pace in Medioriente.

Clima. Sui mutamenti del clima parte "un nuovo dialogo" internazionale fra i paesi industrializzati e quelli emergenti, come ha annunciato Blair. "Il G8 e i paesi emergenti hanno deciso - ha detto il premier inglese - di avviare un piano d'azione sui problemi del clima, con una conferenza che avrà luogo il prossimo primo novembre in Gran Bretagna".

Crescita economica. "Una forte crescita economica - si legge nel comunicato - è un elemento chiave per ognuno dei nostri paesi e per l'intero pianeta". Nel 2004 "la crescita è stata robusta, e si prevede che resti sostenuta anche se con un ritmo più moderato". Il comunicato richiama a "interventi concreti e credibili": in particolare, gli Stati Uniti devono proseguire sulla strada del consolidamento fiscale per aumentare il tasso di risparmio, mentre l'Europa deve accelerare sul terreno delle riforme strutturali per stimolare la crescita dell'occupazione e della domanda interna.

La sfida-petrolio. Preoccupazione del G8 per lo stato del mercato petrolifero, caratterizzato da prezzi alti e volatili, nel quale servono più investimenti e trasparenza. Nel documento finale, quella del petrolio viene definita "una sfida". Per soddisfare la domanda di greggio, che "continuerà a crescere in modo sostenuto", c'è la necessità "di investimenti significativi nelle attività di esplorazione" ed in questo senso il G8 lancia un appello ai paesi produttori, ai quali si chiede "di intraprendere tutte le iniziative necessarie per creare un clima favorevole agli investimenti, tale da supportare la crescita economica mondiale".

Sovvenzioni all'export. I capi di stato e di governo del G8 chiedono di "eliminare tutte le forme di sovvenzione all'esportazione di prodotti agricoli" entro "una data credibile", come si legge nella dichiarazione approvata a Gleneagles.

repubblica.it

e speriamo che queste decisioni facciano fare passi in avanti...

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