Fuori dal quadro

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loulou_jq
00martedì 20 maggio 2008 10:46
spero che eri mi perdonerà il plagio...
Ripensavo a questo scritto di erika, e a ciò che sta fuori dalla scena inquadrata , quello che è lì mentre fai la foto a qualcos’altro, ma non è ripreso… mi ha colpito molto, perché mette afuoco una situazione che viviamo spesso, senza rendercene conto…
I nostri occhi inquadrano una scena, o anche molte scene in sequenza, un occhio allenato può avere un campo visivo più ampio, ma nessuno di noi è in grado di cogliere i legami tra noi e ciò che sta fuori dal quadro…
Due sguardi si incrociano nella penombra di una mattina fiorentina, la percezione distinta di un incontro, di una rivelazione… un istante soltanto, il tempo di passare oltre, quelle due persone non si incontreranno mai più e, forse, non si dimenticheranno mai più… nessuno saprà mai niente dell’altro, oltre quello sguardo durato pochi secondi…
tu che fissavi quella violetta sulle scale al duomo o io che ripercorrevo assorta la stradina verso il faro e intanto qualcuno ci passava accanto, con la sua storia, ma non lo vedevamo, non faceva parte della scena inquadrata…
così può essere capitato che correndo al fiume magari mi sia fatta da parte per lasciarti passare mentre portavi i tuoi bambini e il cane a passeggio… chissà quante storie e quanti destini ci scivolano accanto senza che possiamo fare niente per incrociarli…
ma poi, a distanza di tempo, sapere che qualcuno ha condiviso luoghi e spazi, crea una silenziosa e rispettosa intimità, fatta di ricordi sbiaditi, come i muri bianco-sporco-screpolato del faro e sensazioni labili - come la linea verde dell’erba alta al cimitero degli ebrei che si confondeva nell’azzurro del mare-, ma indelebili, come quelle pietre che fissavano il mare, rassegnate testimoni della nostra insensata solitudine….
(a L.)
Hermann Simon
00martedì 20 maggio 2008 11:35
triste ...
eclectic
00martedì 20 maggio 2008 18:17
... emozioni...
Una foto perfetta di quei momenti...
Quanti soggetti fuori dal quadro... e quante storie che inaspettatamente si incrociano...
La vita spesso gioca con noi... a volte ci beffa.. altre ci ricompensa...
E che bello ricordare anche se fa un po' male..
Pim.
00mercoledì 21 maggio 2008 10:57
Re: spero che eri mi perdonerà il plagio...
loulou_jq, 20/05/2008 10.46:

... I nostri occhi inquadrano una scena, o anche molte scene in sequenza, un occhio allenato può avere un campo visivo più ampio, ma nessuno di noi è in grado di cogliere i legami tra noi e ciò che sta fuori dal quadro…
Due sguardi si incrociano nella penombra di una mattina fiorentina, la percezione distinta di un incontro, di una rivelazione… un istante soltanto, il tempo di passare oltre, quelle due persone non si incontreranno mai più e, forse, non si dimenticheranno mai più… nessuno saprà mai niente dell’altro, oltre quello sguardo durato pochi secondi…
tu che fissavi quella violetta sulle scale al duomo o io che ripercorrevo assorta la stradina verso il faro e intanto qualcuno ci passava accanto, con la sua storia, ma non lo vedevamo, non faceva parte della scena inquadrata…
così può essere capitato che correndo al fiume magari mi sia fatta da parte per lasciarti passare mentre portavi i tuoi bambini e il cane a passeggio… chissà quante storie e quanti destini ci scivolano accanto senza che possiamo fare niente per incrociarli…
ma poi, a distanza di tempo, sapere che qualcuno ha condiviso luoghi e spazi, crea una silenziosa e rispettosa intimità, fatta di ricordi sbiaditi, come i muri bianco-sporco-screpolato del faro e sensazioni labili - come la linea verde dell’erba alta al cimitero degli ebrei che si confondeva nell’azzurro del mare-, ma indelebili, come quelle pietre che fissavano il mare, rassegnate testimoni della nostra insensata solitudine….
(a L.)


Le potenzialità inespresse di un mancato incontro…

loulou_jq
00mercoledì 21 maggio 2008 11:32
Pim., 21/05/2008 10.57:


Le potenzialità inespresse di un mancato incontro…




accidenti queste due righe vi hanno ispirato.. [SM=g7075]

ben: le parole curano la tristezza, a volte... [SM=g7073]


vitorok
00mercoledì 21 maggio 2008 18:25
Tutto molto zen, ma quando le donne diventano
troppo romantiche mi preoccupo.. [SM=g7066]
loulou_jq
00giovedì 22 maggio 2008 09:40
vitorok, 21/05/2008 18.25:

Tutto molto zen, ma quando le donne diventano
troppo romantiche mi preoccupo.. [SM=g7066]



gnegnegne... chi di spada ferisce.... [SM=g7075]
so che potrà sembrarti strano, ma c'è stato un tempo in cui sono stata timida e romantica e scrivevo poesie, anziché tremebonde cazzate per il forum! [SM=g7059]


verdoux47
00venerdì 23 maggio 2008 00:41
romantica non direi; sei una dadaista più fuori dal vasino [SM=g7059] che dal quadro [SM=g7075]
loulou_jq
00venerdì 23 maggio 2008 09:19
Re:
verdoux47, 23/05/2008 0.41:

romantica non direi; sei una dadaista più fuori dal vasino [SM=g7059] che dal quadro [SM=g7075]



sei tu che tiri fuori il trash che è in me! [SM=g7075]


erikaluna
00domenica 8 giugno 2008 10:39
.
quanti arretrati ;))

non hai niente da farti perdonare anzi il tuo scritto amplifica e va in profondità al sasso che ho lanciato e te ne ringrazio :))

Le potenzialità inespresse di un mancato incontro…

ogni volta che mi passa questo concetto mi viene in mente una raccolta di racconti di Sepulveda, non tanto per il conenuto ma proprio per il titolo: in italiano è " Storie d'amore in un paese in guerra" ( epico direi)...ma siccome son curiosa guardo sempre i titoli originali... in questo caso "Desencuentros"...il tema conduttore dei racconti...una parola molto musicale che potrebbe essere disincontri, una parola che in italiano sta in piedi ma che non si usa...di per sè una contraddizione di pensiero ( esiste il contrario di "incontro"?) ... secondo me si...forse perchè gli incontri mancanti son sempre accompagnati dalla malinconia...
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