Fuori dal quadro.

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
erikaluna
00venerdì 16 maggio 2008 19:22
Fuori dal quadro.

" Il quadro non è altro che una parte di quello che non è nel quadro, il fuori quadro, quello che c'è subito prima, non soltanto nella durata, ma anche nell'immagine. Bisogna dare allo spettatore la possibilità di immaginare quello che non vede" ( A. Varda)


Erika, Isola d'Elba, Maggio 2008

Fuori dal quadro. Fuori dal quadro ci sono due amanti che stanno per salpare lasciandosi tutto alle spalle: rischiano di non avere la terra sotto ai piedi pur liberi piuttosto che impolverati. Fuori dal quadro sta approdando una piccola barca da dove scenderanno padre e figlia: finalmente si sono incontrati e parlati e soprattutto compresi , ci sono voluti ben 5 lustri. Fuori dal quadro c'è un gatto che specchiandosi nell'acqua del porto ha finito per farsi un bel bagno, inatteso. Fuori dal quadro c'è un pittore che scruta il cielo: vuole fermare in acrilico il volo del gabbiano, gli occhi sono umidi, lui si racconta che è colpa del libeccio, ma il cielo non si inganna e quella luce ha la forza delle lacrime. Fuori dal quadro c'è un giovane che corre veloce col fiatone, ma ha sbagliato pontile e l'amico che disperatamente insegue per spiegargli tutto è dalla parte opposta del mare, forse urlerà per farsi sentire. Fuori dal quadro un bambino impara a giocare a campana: gli sembra un gioco nuovo e fantastico, mentre salta di numero in numero e immagina di essere nella foresta, poi nel deserto e perchè no persino a cavallo di una nuovola, infondo immaginare non costa niente. Fuori dal quadro c'è un vecchio rom con la sua fisarmonica , intona canzoni senza inizio nè fine amabilmente confuse e mischiate tra di loro, anche se per la giovane donna dagli occhi lucidi sulla cima del porto la melodia di una vecchia canzone popolare ebraica si distingue e si eleva fin sopra le onde del mare. Fuori dal quadro e negli abissi un sub ha trovato una collana di vetro e perline, vorrebbe sentirne l'odore e le vibrazioni in quell'attimo amniotico che è il mare. Fuori dal quadro c'è un fotografo solitario che immagina un mare di inchiostro in cui selezionare il suo presente, e, sorridendo mentre scatta quanto basta per non tremare pensa " Non è il futuro che mi spaventa, ma il passato e il fatto che mi sfugge e che probabilmente non l'ho compreso". Mentre pensa scatta, deciso, come per immergersi nel presente, l'unica dimensione in cui si sente un po' padrone, un po' protagonista, un po' vero. Fuori dal quadro ci sono due occhi neri e delle spalle femminili coperte da una stola di seta blu petrolio, occhi che pensano a tutte queste vite bisbigliare fra le onde, e che si sente fortunata di essere qui, in questo rocambolesco maliconico meraviglioso atto unico che è la vita.
verdoux47
00lunedì 19 maggio 2008 20:14
Re:
erikaluna, 16/05/2008 19.22:

" Il quadro non è altro che una parte di quello che non è nel quadro, il fuori quadro, quello che c'è subito prima, non soltanto nella durata, ma anche nell'immagine. Bisogna dare allo spettatore la possibilità di immaginare quello che non vede" ( A. Varda)




si adatta alla perfezione al cinema di Manoel de Oliveira


erikaluna
00martedì 20 maggio 2008 07:54
.
Mi sono chiesta se tutti i frammenti fossero contemporanei. No, la mia mente li vedeva come alternative....

bisogna che recuperi manuel..... [SM=g7075]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com