Frammenti da Museo Egizio di Anna Maria Donadoni Roveri

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roberta.maat
00martedì 11 gennaio 2011 17:52
Un frammento del testo dal quale spiare, se volete, un aspetto della vita quotidiana di Kemet :

..............-Tra i prodotti dell'agricoltura,un posto a parte detiene la coltivazione del lino, che forniva l'unica fibra usata nella tessitura durante l'età faraonica.
La pianta del lino è una erbacea annuale, alta circa un metro, contraddistinta da piccoli fiori azzurri. Una volta giunto a maturazione lo stelo viene strappato (non mietuto come il grano), poi raccolto in mannelli, messo a macerare, battuto per separare le fibre dall'involucro legnoso, cardato e infine filato con l'aiuto di fusi di legno.
Si procedeva poi alla tessitura su telai dapprima orizzontali e successivamente (a partire dal Nuovo Regno) verticali, facendo scorrere la trama dal basso verso l'alto ( contrariamente agli altri popoli antichi che invece usavano telai a pesi in cui la trama si svolgeva dall'alto al basso).
I tessuti sono sempre a trama semplice (il filo di trama passa alternativamente sotto e sopra il filo dell'orditoe, a seconda dello spessore del filo usato, si possono ottenere tessuti più o meno spessi, dai finissimi bissi * ai tessuti più pesanti e grossolani. Ottenute le pezze, che potevano raggiungere dimensioni considerevoli, si passava al taglio e alla cucitura di abiti, biancheria, lenzuola, tovaglie, asciugamani, tende ecc.
Tutta questa produzione è ampiamente documentata, dal tessuto preistorico con scene dipinte (sala III) ai lenzuoli funerari della tomba degli Ignoti, alle tuniche pieghettate da Assiut e Gebelein della fine dell'antico regno, alla varietà straordinaria degli esemplari della tomba di Kha. In questa tomba è rappresentata tutta la gamma dei prodotti tessili usati da un personaggio autorevole della metà della XVIII dinastia. Le cassette di legno contenevano lenzuola asciugamani, coperte e inoltre tuniche più o meno pesanti, triangoli da annodare alle reni, pezze che probabilmente dovevano servire come gonnellini. Tra le tuniche una è particolarmente interessante perchè formata con un tessuto più pesante e adorna di galloni colorati allo scollo e ai lati.
Le coperte sono rese più pesanti da fiocchi intessuti con una lovorazione "a spugna", ma i pezzi più straordinari sono due tappetini ornati di fiori e boccioli di loto lavorati ad arazzo con fili di colore bruno, azzurro e rosa. Sono tra i più antichi esempi di questo tipo di lavorazione e tra i meglio conservati.-..................

L'immagine degli abiti di Kha :
roberta.maat
00martedì 11 gennaio 2011 21:21
Scusate, avevo asteriscato la parola "bissi"* perchè ho pensato che l'autrice volesse intendere una lavorazione leggera tipo mussola e non quel particolare prodotto che invece è notoriamente marino.
-Kiya-
00martedì 11 gennaio 2011 22:27
Grazie, Roby, per avermi concesso di respirare un po' del profumo di casa....

Man mano che le parole scorrono sul monitor, davanti ai miei occhi prendono forma le immagini dell'esposizione, nella piccola saletta che precede quella della scrittura, al primo piano del Museo Egizio.
Chissa se quei tessuti pregiati si trovano ancora lì o hanno trovato, come molti reperti, una nuova collocazione.
roberta.maat
00martedì 11 gennaio 2011 23:41
Il piacere è stato mio e non sai che desiderio ho di tornare là !
pizia.
00giovedì 13 gennaio 2011 22:56
Uno degli aspetti che mi ha sempre affascinata è proprio questa singolare scoperta del lino.
Nel periodo in cui si sviluppano i rudimenti per la trasformazione della pianta in fibra tessile le civiltà coeve hanno a disposizione solo pelli e lana.
Anche l'Egitto vanta ascendenti pastorali, e rispetto al Vicino Oriente sembra in posizione subordinata nell'introduzione dell'agricoltura, in quanto le varietà di cereali più nutrienti e redditizie sembra siano state selezionate nell'area mesopotamica e da lì diffuse verso sud, penetrando in Africa attraverso il Delta del Nilo e la Valle.
Invece i popoli egizi del periodo Neolitico misero a punto le tecniche per questa straordinaria lavorazione della fibra vegetale e per primi al mondo!
Il clima sempre più caldo richiese certo vestiti sempre più leggeri, al di là dell'aspetto simbolico di cui abbiamo parlato in un altro topic, inoltre il lino, per alcune sue caratteristiche, potrebbe essere più igienico della lana e richiedere una lavorazione più semplice...
Merytaton62
00venerdì 14 gennaio 2011 15:02
Dicono che l'intero corredo della tomba dei due coniugi abbia trovato una collocazione che la valorizza maggiormente.
-Kiya-
00venerdì 14 gennaio 2011 18:05
Si, esatto.
Ora si trova a piano tera, nella prima sala (ingresso), quella che in precedenza era dedicata al Predinastico.
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