Fine di un'epoca

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smeegol
00sabato 29 gennaio 2011 19:11
salve, quanto secondo voi ha segnato la fine di un'epoca la fine del nazismo in europa?
io vedo una profonda scissione tra il mondo prima e dopo il 1945: prima legato a vecchi valori, ad un mondo con ancora qualche rimasuglio di '800, mentre dopo inizia la metà di secolo della modernizzazione, della globalizzazione e di tutti i problemi del mondo moderno..
quanto ha segnato a vostro parere la guerra? si può parlare di un prima e di un dopo non solo a livello meramente storiografico ma anche sociale e culturale?
forse la prima guerra mondiale ha segnato molto di più il passaggio dell'epoca. infatti lo storico Hobsbawm ha scritto 'il secolo breve 1914-1991' che appunto nota come fino al 1914 si vivesse ancora nell'800 come mentalità e costumi e come la guerra ha spazzato via la vecchia nobiltà e la società che esisteva prima..

inoltre qualcuno conosce testimonianza di diari, libri o quel che sia in cui vengono espresse riflessioni di tedeschi sulla fine del nazismo? su ciò che ha significato nello spirito di una germania ormai disillusa la capitolazione del terzo reich?
grazie
Pius Augustus
00sabato 29 gennaio 2011 20:09
Pare che i tedeschi ancora dieci anni dopo la fine della guerra pensassero ad hitler in maniera positiva, quindi tanto disillusi non erano.
In generale hobswabn che citi sostiene che la fine la guerra segnò la fine dell'"era della catastrofe" e l'inizio dell'"era dell'oro", che sarebbe durata fino agli anni 70 (ovviamente in europa e usa).
BJB FabioMassimo
00sabato 29 gennaio 2011 21:44
io concordo comunque con hobsbwan e con la sua idea che l'epoca sia cambiata nel 1914(o meglio nel 1917,che però è diretta conseguenza del 1914)con la rivoluzione sovietica,che ha abbattuto tutto,fatto tabula rasa del Lungo Ottocento e generando anche le rivoluzioni "conservatrici",ovvero i fascismi.

Secondo me nel 1945 è terminato il periodo di dolorosa frattura fra ottocento e novecento ed è cominciata un'epoca nuova,ma l'epoca vecchia era finita nel 1914.


Epoca nuova che è finita appunto nel 1991..
TGD5511
00martedì 1 febbraio 2011 16:30

Vedo una scissione maggiore tra prima guerra mondiale e dopoguerra rispetto alla seconda guerra mondiale. La Grande Guerra ha permesso agli Stati Uniti di ergersi a Grande Potenza e ha distrutto l'Impero Austroungarico, l'Impero Russo e l'Impero Tedesco, mutando effettivamente gli equilibri che si erano mantenuti pressoché intatti fino al 1914 e che vedevano la Germania come maggiore potenza.
La II WW ha annientato i sogni di rivalsa delle potenze geograficamente ridotte (Italia con gli ideali dell'Impero, la Francia con l'assurda pretesa di essere egemone sul continente, la Germania con la follia del nazismo e la Gran Bretagna con la speranza di poter mantenere intatto anche nella seconda metà del secolo il suo immenso impero coloniale), dando il definitivo impulso a Stati Uniti e Unione Sovietica che negli anni precedenti si erano già potenziati a dismisura.
Xostantinou
00martedì 1 febbraio 2011 17:42
La fine di un'era ce l'abbiamo con il crollo di imperi (Austro-Ungarico, Tedesco, Russo, Ottomano) che erano praticamente la continuazione di imperi sorti nel medioevo. Dal 1918 in poi l'unica costante è il declino dell'Europa e l'inarrestabile ascesa degli USA, con i nazionalismi ruggenti che non nascono e muoiono con la parabola nazifascista, ma continuano fino all'ultimo scontro balcanico degli anni '90. Secondo me quello 1918-1995 è un periodo sé stante, che ha visto la fine della millenaria egemonia mondiale Europea, le grandi dittature nazionaliste, la lunga parabola comunista, nata e finita nel sangue, ed il trionfo del modello Americano.
Pius Augustus
00martedì 1 febbraio 2011 17:46
Re:
Xostantinou, 01/02/2011 17.42:

nata e finita nel sangue




dov'è che sarebbe finita nel sangue? non certo in russia.

Comunque direi che il diciannovesimo secolo stesso era stato parecchio cambiato nei suoi ultimi anni dall'inizio dell'avvento delle masse nella vita politica, fenomeno velocizzato dalla ww2.
Xostantinou
00martedì 1 febbraio 2011 18:43
rivolta di Poznań, rivoluzione ungherese, primavera di Praga, rivoluzione romena del 1989, rivolta di piazza Tien An Men, guerra di Yugoslavia...non esiste solo la Russia.
Pius Augustus
00martedì 1 febbraio 2011 21:10
Re:
Xostantinou, 01/02/2011 18.43:

rivolta di Poznań, rivoluzione ungherese, primavera di Praga, rivoluzione romena del 1989, rivolta di piazza Tien An Men, guerra di Yugoslavia...non esiste solo la Russia.




per i primi tre casi non parliamo della "fine del socialismo", ma di piena guerra fedda. Per il quinto parliamo di una cosa che certo non ha significato la fine del comunismo cinese (che teoricamente esiste ancor oggi e praticamente non esiste più da molto prima di tien an men). Solo per ceausescu si può parlare di fine violenta del comunismo (in maniera davvero irrisoria però) e per la jugoslavia...più che la fine del comunismo centra la fine dell'unità jugoslava.
Sertorio64
00mercoledì 2 febbraio 2011 05:21
Re:
smeegol, 29/01/2011 19.11:

salve, quanto secondo voi ha segnato la fine di un'epoca la fine del nazismo in europa?
io vedo una profonda scissione tra il mondo prima e dopo il 1945: prima legato a vecchi valori, ad un mondo con ancora qualche rimasuglio di '800, mentre dopo inizia la metà di secolo della modernizzazione, della globalizzazione e di tutti i problemi del mondo moderno..
quanto ha segnato a vostro parere la guerra? si può parlare di un prima e di un dopo non solo a livello meramente storiografico ma anche sociale e culturale?
forse la prima guerra mondiale ha segnato molto di più il passaggio dell'epoca. infatti lo storico Hobsbawm ha scritto 'il secolo breve 1914-1991' che appunto nota come fino al 1914 si vivesse ancora nell'800 come mentalità e costumi e come la guerra ha spazzato via la vecchia nobiltà e la società che esisteva prima..

inoltre qualcuno conosce testimonianza di diari, libri o quel che sia in cui vengono espresse riflessioni di tedeschi sulla fine del nazismo? su ciò che ha significato nello spirito di una germania ormai disillusa la capitolazione del terzo reich?
grazie




I tedeschi, (a differenza degli italiani con Mussolini) sono stati con Hitler fino alla fine. E' normale che i suoi contemporanei tendano a giustificare più o meno esplicitamente, le loro azioni; un cambiamento significativo è avvenuto con i nati dalla metà degli anni '60 in poi. Il nonno di un mio parente tedesco non giustifica apertamente il nazismo però è sempre un po' ambiguo ...
smeegol
00lunedì 7 febbraio 2011 18:51
grazie delle risposte! ho avuto la certezza che il vero cambiamento è avvenuto dopo la prima guerra mondiale, mentre con la seconda terminano solo gli strascichi del desiderio dell'europa di tornare egemone del mondo come un volta..
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