Filosofia di un'arancia

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kamo58
00martedì 17 maggio 2005 19:18
Mentre ero intenta nel preparare la marmellata di arance, mi sono venute in mente alcune considerazioni, che ho poi scritto.


La forma tonda, leggermente schiacciata, che richiama la vita, la dolcezza. Il ventre rigonfio di una donna incinta. E’ ruvida la pelle al tatto, preludio di segreti da scoprire. Forte ed acceso il suo colore: di vita e di calore.
Forte e pungente l’odore, porta alla mente ricordi lontani, infantili, gioiosi. Merende consumate al calar del sole, ancora rovente ed arrossato: lo stesso suo colore.
Messo lì sul tagliere, in attesa del gesto finale, sembra quasi che chieda il colpo di grazia.
La lama luccica, lucida e spietata. Colpisce seccamente, lo divide in due.
E’ come uno scrigno prezioso, si è aperto ed ora mostra i suoi segreti, i suoi gioielli. Tanti piccoli raggi succosi e profumati. Sembra il sole d’agosto, sfavillante sulla spiaggia assolata. Il profumo intenso penetra le narici, irresistibile.
Ha la forma di una gocciolina, ma è solido e giallo, è duro e sgradevole. Si toglie con stizza, è fastidioso e amaro, come un ricordo che si vorrebbe cancellare, allontanare. Lui è lì, spicca nel contrasto di colori. Un gesto ed è volato via.
Grande è la sete, secca è la gola che anela un po’ di frescura. Sete di conoscenza, d’amore, di carezze, di coccole e dolcezza. Mentre lo si assapora, si resta stupiti. E’ come la vita: un po’ dolce, aspra, con una punta d’amaro.
La filosofia della vita in fondo è assaporare uno spicchio d’arancia.
Preparo la marmellata, e penso che così conserverò nel tempo il suo spirito profumato, come un vivido ricordo da accarezzare e richiamare, quando si è giù di corda. Un cucchiaino di dolcezza spalmato sulla fetta di pane dei sentimenti. La punta d’amaro per non dimenticare gli ostacoli della vita, i semi da allontanare per scordare quello che non ci piace.
Taglio e sminuzzo. E’ una punizione che impartisco ai miei nemici. C’è qualcosa di liberatorio nel gesto. La coscienza però si risveglia, una punta di rimorso ed aggiungo zucchero a profusione, per farmi perdonare.
Il forte calore sterilizza tutti i sentimenti ed io mentre osservo la schiuma che affiora sulla superficie, sento di essere finalmente in pace con me stessa.



mmarkus
00martedì 17 maggio 2005 23:40
complimenti
e dire che finora io mentre sbucciavo un'arancia pensavo......
a non tagliarmi!!!!!!!!!!

ecco perchè a scuola andavo male in italiano
kamo58
00mercoledì 18 maggio 2005 11:53
Grazie. Mmarkus, a scuola neanche io ero un granchè. [SM=x89557] Adesso per caso ho scoperto questa mia nuova passione. La vita è sempre imprevedibile. Mi avvicino alla cinquantina e scopro che mi piace scrivere. [SM=x89586] [SM=g27789]
Airin.ro
00mercoledì 18 maggio 2005 16:25

Ciao,

E a me è piaciuto leggere cioò che hai scritto!

Scrivi ancora!!!

Salut
Airin
[SM=x89586]
mapos
00mercoledì 18 maggio 2005 20:59
Cara kamo
La marmellata di arance mi piace poco.
Le tue considerazione, invece, le trovo bellisime, toccanti e molto espressive.
Spero di poter leggere anche in futuro scritti simili.
Carissimi saluti mapos.
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