Chi puo', e chi ne ha voglia/tempo, corra a prendersi
"prima della tempesta" di giulietto chiesa.
sentito, ascoltato, applaudito.
ah! un'altra dritta...poi potete anche fucilarmi.
ho avuto
cinque minuti di intensita' con renato curcio, fondatore delle brigate rosse, attualmente direttore della casa editrice
"sensibili alle foglie".
E' una bella casa editrice, nel nome e nella sostanza dei contenuti.Progettano collane dove si indagano, a livello sociologico, i nuovi lavori, le nuove tipologie di cura, le questioni legate alle culture non occidentali,e la questione mai sopita, della documentazione sulla memoria del brigatismo.
Lo fanno perche' non si dimentichi nulla, dal primo all'ultimo di coloro che vi parteciparono, e' grandiosa testimonianza.
Soprattutto la collana sul lavoro, mi ha colpito. Hanno fatto indagini minute e particolari sui nuovi lavoratori precari, andando nei supermarket e nelle altre realta' dove il precariato e' un'eufemismo. Hanno intervistato, si son fatti raccontare dalla gente, cosa davvero vuol dire essere lavoratori precari.
Oggettivita' allo stato puro.
Renato Curcio dice: sono passati tanti anni, e non verrei mai a parlare in giro per l'italia dell'attualita' politica, o del mio passato brigatista.
Non serve.
Basta la testimonianza del lavoro certosino che poi si conclude nella creazione di queste collane.
Sta tutto la' dentro, il mio passato, e il nostro presente.
Minchia mi luccicavano gli occhi.
[Modificato da ongii 08/05/2006 13.13]