Festival della Filosofia 16-17-18settembre Modena-Carpi-Sassuolo

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selvadega
00venerdì 15 luglio 2005 20:29




festival filosofia
5a edizione
tre giorni alla scoperta dei sensi

www.festivalfilosofia.it


metto i link per il programma completo dei dibattiti, concerti, letture, e molto altro di venerdì 16 - sabato 17 -
domenica 18

(ricordo che sabato 17 a Sassuolo ci sarà lo spettacolo di Giovanni Lindo "allevare menti, pascolare pensieri")

meravigliosamente meraviglioso [SM=g27823]

[Modificato da selvadega 27/07/2005 15.18]

bradiporosso
00sabato 16 luglio 2005 20:00
filosofia...

si può morire di troppa luce?
febit
00sabato 16 luglio 2005 20:24
A proposito del rapporto musica-filosofia...si vociferava sulla presenza al festival della Filosofia di Manlio Sgalambro (paroliere di Battiato)con un particolare tipo di spettacolo teatrale ma ancora non si sa nulla di certo,vedremo...
mant(r)a
00sabato 16 luglio 2005 22:17
uh!

magari ci fo un salto
se posso
se sono qua
selvadega
00domenica 17 luglio 2005 09:23
Se passando per di lì
vedete una pazza in bicicletta
carica di borse,
di libri
di quaderni
con zaino enorme
che corre
corre
corre a più non posso
corre tra carpi e modena
tra modena e sassuolo
cantando a squarcia gola...
bene, sappiate che non è pericolosa

è solo un po' selvàdega [SM=g27823]
kinrosso
00domenica 17 luglio 2005 13:37
Re:

Scritto da: selvadega 17/07/2005 9.23
Se passando per di lì
vedete una pazza in bicicletta
carica di borse,
di libri
di quaderni
con zaino enorme
che corre
corre
corre a più non posso
corre tra carpi e modena
tra modena e sassuolo
cantando a squarcia gola...
bene, sappiate che non è pericolosa

è solo un po' selvàdega [SM=g27823]




uh, ma che festival interessante ptrei proprio farci un giro, e poi ho visto nel programma un paio di appuntamenti che mi atirano molto, sperando di non essere investito da una pazza in bicicletta[SM=g27823]
bolormaa80
00martedì 19 luglio 2005 17:20
Uh Sassuolo...direi che ci sono quasi sicuramente...
[SM=g27811]
militanza
00martedì 19 luglio 2005 18:14
ma festival e filosofia sono parole che possono accostarsi?
io devo ancora capire se la filosofia la adoro o la odio...
frammentario
00martedì 19 luglio 2005 21:46
Re:

Scritto da: militanza 19/07/2005 18.14
ma festival e filosofia sono parole che possono accostarsi?
io devo ancora capire se la filosofia la adoro o la odio...




Non c'è niente che si odia o si ama tout court
febit
00mercoledì 20 luglio 2005 11:31
Re:
ma festival e filosofia sono parole che possono accostarsi?
io devo ancora capire se la filosofia la adoro o la odio...

Ormai il concetto di disciplina elitaria è morto è sepolto,tutto è show,tutto è spettacolo e quindi, sic stantibus rebus, non vedo nulla di scandaloso fare un festival della filosofia, non sono un ossimoro le due parole di questi tempi, be quiet!
militanza
00mercoledì 20 luglio 2005 11:35
Re: Re:

Scritto da: febit 20/07/2005 11.31
ma festival e filosofia sono parole che possono accostarsi?
io devo ancora capire se la filosofia la adoro o la odio...

Ormai il concetto di disciplina elitaria è morto è sepolto,tutto è show,tutto è spettacolo e quindi, sic stantibus rebus, non vedo nulla di scandaloso fare un festival della filosofia, non sono un ossimoro le due parole di questi tempi, be quiet!



mica dico che è scandaloso
era una domanda...
di questi tempi mah...
selvadega
00mercoledì 20 luglio 2005 11:54
Re: Re:
filosofia non è mai stata cosa elitaria
non potrà mai esserlo
monos.84
00giovedì 21 luglio 2005 10:07
Re: Re:

Scritto da: febit 20/07/2005 11.31

Ormai il concetto di disciplina elitaria è morto è sepolto,tutto è show,tutto è spettacolo e quindi, sic stantibus rebus, non vedo nulla di scandaloso fare un festival della filosofia, non sono un ossimoro le due parole di questi tempi, be quiet!



Febit, davvero ti spiace che la filosofia abbia perso il suo carattere "elitario"?
A mio parere, il fatto che la filosofia sia oggi fruibile da tutti è oltremodo positivo poiché ciò ha consentito di svecchiarla, di eliminarne il marciume: finché era appannaggio di pochi è stata bistrattata al punto da considerare filosofia e metafisica la stessa identica cosa, mentre è ovvio che la metafisica è solo una delle tante branche filosofiche(probabilmente la più inutile).
Ritengo che si possa parlare di Filosofia con la F maiuscola indicativamente a partire dall'inizio del 1800: da Comte e dal positivismo, insomma. In precedenza ne hanno dette e scritte di tutti i colori: dalla dottrina delle idee di Platone al teismo di Cartesio, dalla scolastica al "migliore dei mondi possibili" di leibniziana memoria...

Per quanto riguarda il binomio festival/filosofia preferisco non esprimermi, non sapendo com'è strutturato il festival. Dico solo che il nome "festival della filosofia" appare alquanto aberrante...
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 11:48
Re: Re: Re:

Scritto da: monos.84 21/07/2005 10.07


Febit, davvero ti spiace che la filosofia abbia perso il suo carattere "elitario"?
A mio parere, il fatto che la filosofia sia oggi fruibile da tutti è oltremodo positivo poiché ciò ha consentito di svecchiarla, di eliminarne il marciume: finché era appannaggio di pochi è stata bistrattata al punto da considerare filosofia e metafisica la stessa identica cosa, mentre è ovvio che la metafisica è solo una delle tante branche filosofiche(probabilmente la più inutile).
Ritengo che si possa parlare di Filosofia con la F maiuscola indicativamente a partire dall'inizio del 1800: da Comte e dal positivismo, insomma. In precedenza ne hanno dette e scritte di tutti i colori: dalla dottrina delle idee di Platone al teismo di Cartesio, dalla scolastica al "migliore dei mondi possibili" di leibniziana memoria...

Per quanto riguarda il binomio festival/filosofia preferisco non esprimermi, non sapendo com'è strutturato il festival. Dico solo che il nome "festival della filosofia" appare alquanto aberrante...



come se fosse un bene di consumo... "fruibile"

la metafisica inutile... ho sempre pensato il contrario, ché sia l'unica, di per sé, a portare uno sguardo nuovo e non classificabile sulle cose

Filosofia a partire dall'800... certo: platone, eraclito, socrate, pitagora (per fare esempi "famosi")... tutti mentecatti!, figuriamoci poi gli orientali!: figuriamoci!, vuoi fidarti di gente con gli occhi a mandorla?

carattere elitario... capisco che pensare alla realtà delle cose, o pensare in generale, per alcuni sia impresa ardua, ma affermare che sia, nei secoli, cosa addirittura elitaria...





[Modificato da mant(r)a 21/07/2005 11.57]

monos.84
00giovedì 21 luglio 2005 12:02
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: mant(r)a 21/07/2005 11.48


come se fosse un bene di consumo... "fruibile"

la metafisica inutile... ho sempre pensato il contrario ché è l'unica, di per sé, a portare uno sguardo nuovo e non classificabile sulle cose

Filosofia a partire dall'800... certo: platone, eraclito, socrate, pitagora (per fare esempi "famosi")... tutti mentecatti!, figuriamoci poi gli orientali!: figuriamoci!, vuoi fidarti di gente con gli occhi a mandorla?

carattere elitario... capisco che pensare alla realtà delle cose, o pensare in generale, per alcuni sia impresa ardua, ma affermare che sia, nei secoli, cosa addirittura elitaria...





[Modificato da mant(r)a 21/07/2005 11.49]




Hai frainteso di tutto e di più.
1) Non ho detto che la filosofia è un bene di consumo. Per fruibile intendo accessibile: è ovvio che con la diffusione dei libri si è diffuso tra le masse anche il pensiero filosofico.
2) La metafisica è inutile dal punto di vista pratico. La metafisica non porta da nessuna parte. E' solo dialettica, nient'altro. Meglio il positivismo, ad esempio.
3) La filosofia ante-1800 non è fatta di mentecatti, come hai scritto. Il mio non è un giudizio antistorico, però credo che la filosofia moderna abbia più valore "pratico" di quella antica (o classica). E non vemirmi a dire che il pensiero di Platone o di Aristotele abbia una qualche valenza al giorno d'oggi.
4) Quello del "carattere elitario" non è un mio concetto. L'ho soltanto utilizzato come spunto.

Putroppo sono sempre molto conciso e ciò dà adito a fraintendimenti. Ma tant'è.
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 12:14

Scritto da: monos.84 21/07/2005 12.02


Hai frainteso di tutto e di più.
1) Non ho detto che la filosofia è un bene di consumo. Per fruibile intendo accessibile: è ovvio che con la diffusione dei libri si è diffuso tra le masse anche il pensiero filosofico.
2) La metafisica è inutile dal punto di vista pratico. La metafisica non porta da nessuna parte. E' solo dialettica, nient'altro. Meglio il positivismo, ad esempio.
3) La filosofia ante-1800 non è fatta di mentecatti, come hai scritto. Il mio non è un giudizio antistorico, però credo che la filosofia moderna abbia più valore "pratico" di quella antica (o classica). E non vemirmi a dire che il pensiero di Platone o di Aristotele abbia una qualche valenza al giorno d'oggi.
4) Quello del "carattere elitario" non è un mio concetto. L'ho soltanto utilizzato come spunto.

Putroppo sono sempre molto conciso e ciò dà adito a fraintendimenti. Ma tant'è.


visto che ti garbano i numerini:
1, fruibilità porta ad accessibilità che porta a più facile consumo: no?

2, comprendo. siccome vedo che parli di meglio e di peggio mi rendo conto che della metafisica non ci dovresti aver mai capito niente: buon per te.

3, quando avrai riletto i "classici" o qualche trattato di buddhismo o zen o affini ne riparleremo (e se mi dici che li hai letti ci credo, purtroppo)

4, e che c'entra che non sia un tuo concetto?

aggiungo a posteriori il 2bis,:
certo, la metafisica è soltanto dialettica... il fatto è che siccome alle persone colte non piace spettegolare si mettono a cianciare a caso su quella che sia la realtà delle cose e su come e se poterla carpire, anche solo per un istante.
quanti soldi buttati nelle università, eh?
o forse sono solo esercizi di buona dizione... tipo quelli di amici della defilippi

[Modificato da mant(r)a 21/07/2005 12.21]

mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 12:18
ad uso e consumo di chi non si senta in un'élite
esmpio pratico di metafisica spiccia in tre piccole pagine di forum
http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=36187&idd=649&p=1


(avevo messo il link della pagina due, adesso dovrebbe essere della pagina uno)

[Modificato da mant(r)a 21/07/2005 12.27]

zaren1
00giovedì 21 luglio 2005 12:32
Alla fine lo scopo del filosofeggiare è la ricerca della verità.
Ognuno filosofeggia a suo modo, magari non sfiorando minimamente la grandezza di Kant o Hegel, magari andando oltre....
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 12:40
posso, za'?:
la verità, oramai, compreso cosa sia in sé, la si trova facile.
la realtà sta un pochinino più in là, ché con la verità (che è dell'uomo) ha poco a che vedere.

o meglio:
la verità suppongo sia il giudizio che ha l'uomo sugli eventi, il valore che si assegna loro (di verità, dunque, o meno);
la realtà è quella che appartiene alle cose in sé, che esistono in quanto tali, agli eventi di per sé, senza giudizi fra le scatole, ma solo coi valori che una evento assume in sé per portare, poi, allo sviluppo del divenire dell'occhio (e della persona) che lo osservi:
la via verso l'illuminazione dice sia lunga, ma come tutte le vie, se possa davvero avere un punto d'arrivo, beh, man di mano s'accorcia
buona cosa
edorian
00giovedì 21 luglio 2005 12:42
Re:

Scritto da: mant(r)a 21/07/2005 12.40

la verità suppongo sia il giudizio che ha l'uomo sugli eventi, il valore che si assegna loro (di verità, dunque, o meno);
la realtà è quella che appartiene alle cose in sé, che esistono in quanto tali, agli eventi di per sé, senza giudizi fra le scatole, ma solo coi valori che una evento assume in sé per portare, poi, allo sviluppo del divenire dell'occhio (e della persona) che lo osservi




nn mi chiedete più perchè adoro quest'uomo!!!!!!
selvadega
00giovedì 21 luglio 2005 12:44
ho un crampo allo stomaco
vado a sedermi
bevo un caffè
rileggo
e poi vediamo se sono in grado di esprimere in modo razionale il mio pensiero a riguardo
zaren1
00giovedì 21 luglio 2005 12:57
Re:

Scritto da: mant(r)a 21/07/2005 12.40
posso, za'?:

o meglio:
la verità suppongo sia il giudizio che ha l'uomo sugli eventi, il valore che si assegna loro (di verità, dunque, o meno);
la realtà è quella che appartiene alle cose in sé, che esistono in quanto tali, agli eventi di per sé, senza giudizi fra le scatole, ma solo coi valori che una evento assume in sé per portare, poi, allo sviluppo del divenire dell'occhio (e della persona) che lo osservi:



ma se la realtà appartiene alle cose in quanto tali, l'uomo la vede e quindi ne dà un giudizio, dà la sua verità....

in queste cose io vedo sempre un cerchio,[SM=g27819] mattia
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 13:03
questo sì
ma

l'illuminazione, grazie alle possibilità che l'uomo ha, dovrebbe esser proprio l'esulare da questo
e ridivenire la natura, parte d'essa ed essa stessa, rinnovata, migliorata dall'esperienza
zaren1
00giovedì 21 luglio 2005 13:05
dici questo perchè credi che la natura non sia "corrotta", cioè non è ancora o non sarà mai soggetta ad artifizi?
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 13:17
anche se lo fosse non m'interesserebbe granché.
la relatà osservabile è quella che è, e mi basta.
o meglio: non m'interessa di pensare se sia corrotta o no, è quella che è, buona in quanto tale, dalla quale non ho che imparare;
imparare ad annullare differenze e distanze
per guardare senza opposti, senza punti di vista

uno sguardo (ancor) più puro sul mondo
zaren1
00giovedì 21 luglio 2005 13:20
ok, io scendo sul banale.....

la natura è quella. Ha la sua realtà. L'uomo la vede e ne raccoglie verità. Ma se io cambio prospettiva?
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 13:21
trovi un'altra verità, al pari della precedente;
ma non vai oltre, rimani sul medesimo piano di prospettive

[Modificato da mant(r)a 21/07/2005 13.22]

zaren1
00giovedì 21 luglio 2005 13:24
no, questo non mi torna.
se cambi prospettiva hai più visioni della realtà...ma non può essere la stessa.
Come le opinioni sulle persone...
mant(r)a
00giovedì 21 luglio 2005 13:26
cambi prospettiva
cambi visione
hai due visioni distinte (che stanno al solito livello)
poi tre
quattro
eccetera

ma tutti i plausibili e possibili punti di vista, sì, fanno la tua verità
non la realtà
alla quale, suppongo, s'arrivi necessariamente per altre vie
zaren1
00giovedì 21 luglio 2005 14:10
questo si.[SM=g27823]
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