Ferrovie dimenticate

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lordtiranus
00venerdì 22 febbraio 2008 18:07
da Repubblica on line
DOMENICA 2 marzo 2008 è la prima Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. L'iniziativa, promossa dalla Confederazione per la Mobilità Dolce (CoMoDo), intende portare all'attenzione dell'opinione pubblica e degli amministratori l'importanza del patrimonio ferroviario minore, rivolgendo lo sguardo a quei binari che, un po' in tutta Italia, rischiano di venire soffocati delle erbacce. Invece potrebbero favorire il turismo nelle aree fuori dagli itinerari classici, incoraggiare la mobilità sostenibile, aiutare a conservare la memoria di territori e tradizioni.

"In Italia esistono 5700 chilometri di ferrovie abbandonate - ricorda l'urbanista Albano Marcarini, Presidente di CoMoDo - che potrebbero trasformarsi in piste ciclo-pedonali, sicure e protette. Ci sono decine di piccole linee ferroviarie - dal Trenino Verde in Sardegna alle ferrovie appenniniche abruzzesi, dalla rete delle Calabro-Lucane (oggi distinte in Ferrovie della Calabria e Ferrovie Apulo-Lucane, ndr) a quella delle Ferrovie Padane - che attendono un consistente rilancio come ferrovie turistiche. Ed esistono ancora altre ferrovie che, seppur smantellate, non sono decadute nel ricordo e nella voglia delle popolazioni di rivederle attive".

Secondo i dati delle Fs, le ferrovie regionali contano oggi 3.448 chilometri di linea, 12 mila addetti nel settore e circa 160 milioni di passeggeri trasportati all'anno. Essendo piuttosto diverse tra loro sul piano delle tecnologie, si distinguono in funzione dello scartamento, del sistema di trazione (elettrica o diesel) e della presenza del semplice o del doppio binario. Ciascuna di esse ha perciò una storia e una fisionomia proprie.

Marcarini ripercorre questa geografia, da Nord a Sud. Le Ferrovie Padane nacquero nel 1933 per gestire le linee Ferrara-Codigoro, Rimini-Mercatino Marecchia (chiusa negli anni '50) e la tramvia Ostellato-Porto Garibaldi. Nel 2002 sono confluite nella società Ferrovie Emilia Romagna.

Le Ferrovie della Sardegna sono invece, dopo le Fs, la più grande azienda ferroviaria d'Italia, forti di oltre 600 chilometri di linea distribuiti su Cagliari, Macomer e Sassari, e coordinate dalla Direzione Generale di Cagliari. Nata nel 1888, dagli anni '30 del Novecento l'azienda ha attivato corse automobilistiche a integrazione di quelle ferroviarie.

La Sangritana di Chieti, inaugurata nel 1912, effettua treni merci verso i maggiori raccordi industriali e portuali dell'Abruzzo, ma anch'essa ha visto fiorire un intenso traffico su gomma a scapito di quello su rotaia, nonostante la collaborazione con Trenitalia e Rfi.

Le Ferrovie della Calabria, infine, gestiscono soprattutto servizi su gomma, avendo relegato quelli su ferro ai treni turistici con locomotiva a vapore sulle linee Cosenza-Camigliatello Silano e Cosenza-San Giovanni in Fiore; in provincia di Reggio, la Gioia Tauro-Cinquefrondi funziona con una certa regolarità.

La giornata del 2 marzo 2008 sarà dunque dedicata a tutte le ferrovie minori d'Italia, da quelle abbandonate a quelle soppresse, a quelle dove i treni cominciano a scarseggiare. Ma soprattutto, sarà dedicata a tutti coloro che amano queste tratte e ci lavorano con passione.

L'organizzazione prevede più di 30 eventi in tutto il Paese, per alimentare nel pubblico la curiosità verso un preziosissimo patrimonio culturale: in programma escursioni guidate, viaggi con convogli speciali, visite a impianti e stazioni, incontri, mostre e convegni.

Con queste iniziative, il CoMoDo, intende tra l'altro sostenere un progetto di legge, presentato nel 2006 al Senato, teso al recupero e alla valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono. In questo senso, un primo passo è stato fatto con la Finanziaria 2008, che ha stanziato due milioni di euro per il recupero e la trasformazione in piste ciclo-pedonali di una decina di ex-ferrovie dalla Lombardia alla Sicilia.

Alla manifestazione del 2 marzo aderiscono associazioni come Legambiente, WWF, Italia Nostra, Federazione Amici della Bicicletta, Federparchi, Ferrovie Turistiche Italiane e molte altre. Tutte riunite dal CoMoDo attorno a un unico tavolo di lavoro nel segno della mobilità sostenibile.

Per ulteriori informazioni e il dettaglio degli eventi in programma vedi al sito www.ferroviedimenticate.it
em66
00venerdì 27 febbraio 2009 09:20
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