Fantatour 2018 di Nebe1980

Il mio Fantatour 2018 partirà del nord della Francia per vedere già alla terza tappa un passaggio (molto molto soft) sui Vosgi, la parte finale dei primi nove giorni invece andrà di scena sul massiccio centrale con il primo arrivo in salita dei tre previsti (uno sul massiccio, uno sui pirenei, uno sulle alpi).
Le tappe di montagna saranno sei, una sul massiccio centrale, due sui pirenei, tre sulle alpi, alle quali dovrà aggiungersi una cronometro di montagna al penultimo giorno sempre sulle alpi, di 36 Km con una salita di 20.
I chilometri contro il tempo saranno 80 con una prima cronometro di 44 Km per specialisti all'inizio della seconda settimana e la crono di montagna di 36 km al penultimo giorno.
Il Souvenir Henry Desgranges sarà sul Col de l'Iseran mentre il Souvenir Jacques Goddet sarà sul Port de Bales.
La tappa regina si svolgerà per metà in Italia e per metà in Svizzera senza toccare il territorio francese.
La prima parte oltre alla classiche tappe per velocisti proporrò numerose tappe insidiose.
Nei prossimi giorni posterò le altimetrie

Il mio Fantatour partirà dalla Piccardia e precisamente dalla bellissima cittadina di Saint Quentin per approdare a Verdun famosa sia per il trattato ivi siglato che divise il Sacro Romano impero sia per la sanguinosissima battaglia che vi ebbe luogo durante la Grande guerra.
L'arrivo sarà l'occasione per ricordare il numero impressionante di persone che vi persero la vita (circa 1 milione)
Tecnicamente il tracciato è completamente pianeggiante e la tappa dovrebbe essere facile preda dei velocisti anche se come tappa di apertura presenta un chilometraggio non trascurabile specialmente nei tempi attuali che a causa di un tendenza ad accorciare le corse vedono le nuove leve sempre meno abituate a chilometraggi stile antico.

Altra tappa completamente pianeggiante per velocisti, la breve discesa su strada larga che porta al secondo traguardo volnate non dovrebbe causare alcuna difficoltà
Domani tappa con finale sui Vosgi anche se si tratterà di Vosgi molto soft per via della collocazione già alla terza tappa

Prima tappa con difficoltà altimetriche collocata in mezzo ad un gruppo di cinque tappe le cui altre 4 saranno dedicate alle ruote veloci. per spezzare questa sequenza ho deciso di inserire una tappa con un breve passaggio su Vosgi con gli ultimi 50 Km abbastanza interessanti.
infatti dopo circa 140 km di pianura si inizierà a salire verso il Col d'Oderen, una salita di seconda categoria 6,8 km al 5,7% di pendenza media con punte del 7 in vista dello scollinamento. Questa salita non impoossibile sarà l'antipasto al più duro quanto noto Ballon d'Alsace. ) Km al 6,8% medio con punte dell'8% a quota 1171 metri. Sarà questo il punto chiave della tappe che probabilmente vedrà una fuga arrivare al traguardo mentre i big si limiteranno al massimo a provare la gamba senza affondi seri anche perché dalla vetta del Ballon d'Alsace mancheranno ancora 20 km al traguardo di Belfort i primi in discesa e gli ultimi in falsopiano discendente.

Dopo la tappe di ieri tornano di scena i vlocisti con un tracciato completamente pianeggiante privo di difficoltà

Ultima occasione per i velocisti in questa prima parte di tour dato che ora rimangono tre tappe di mezza montagna e una di montagna con arrivo in salita prima del riposo.
E' la più difficile delle tappe per velocisti sinora affrontate perchè presenta un tracciato collinare accidentato sino a 60 Km dalla conclusione quando tornerà la pianura a farla da padrone.
Oggi ci saranno tre GPM tutti molt facili. Il secondo GPM è di terza categoria solo perchè misura quasi nove chilometri ma le pendenze sono sempre molto molto blande.
Il tracciato è comunque caratterizzato a continui saliscendi e mangia e bevi fino 60 Km dall'arrivo. Questi chilometri finali saranno pianeggianti.
I velocisti possono certamente aggiudicarsi questo traguarod ma dovranno controllare bene la corsa e tenere gli occhi aperti perché una fuga ben strutturata potrebbe riuscire e beffarli.
Attenzione infine all'elevato chilometraggio

Comincia oggi la seconda parte della prima settimana che presenterà tre tappe di media montagna (compresa quella odierna) e una tappa di montagna con arrivo in salita.
Quella di oggi è la più soft delle tre di media montagna perchè è completamente pianeggiante sino ai - 22 dalla conclusione quando inzierà l'unica ascesa di giornata verso Ternant, una salita pedalabile che presenta 11 Km di ascesa di cui gli ultimi 6 sono costantemente al 6/7% di pendenza e pertanto i velocisti avranno disco rosso mentre i big resteranno coperti. E' possibile l'attacco di qualche seconda linea o l'arrivo di una fuga. Lo scollinamento è posto a 10 Km dalla conclusione.

Siamo alla seconda tappa di media montagna, oggi i corridori affronteranno 3 GPM tutti pedalabilissimi, l'ultimo addirittura un falsopianmo.
Le insidie meggiori veranno dall'elevato chilometraggio e dalla tortuosità del percorso.
Via libera ai cacciatori di tappe mentre i big dovranno tenere gli occhi spalancati per evitare le insidie

Tappa di media montagna.
In realtà ci sono solo due salite. La tappa corre per gran parte a quote mediomontane e le uniche salite degne d note sono il Col du Pranlet, di quasi 20 Km ma con pendenze molto blande e nella parte finale addirittura in falsopiano.
La seconda è il Col du Charpal di soli 4 Km ma con pendenze maggiori anche se comunque nn particolarmente arcigne.
La discesa finale su Mende è veloce, da pedalare e su strada molto larga. Altra tappa per cacciatori prima della prima vera tappa per i big che andrà in scena domani e vedrà il primo arrivo in salita di questo tour.

Siamo alla prima vera tappa di montagna con arrivo in salita.
Tappa sul massiccio centrale con arrivo sulla più alta cima delle Cevenne, una delle catene montuose della parte meridionale del massiccio centrale.
La frazione prevede quattro GPM, il primo dopo 38 Km è il Col de Finiels.
Nella parte centrale della frazione e cioè al Km 105 si passerà dal bivio in cui è possibile prendere la deviazione per la fine della strada verso il traguardo ma in questa occasione si proseguirà per la strada principale passano dalla stazione sciistica di Prat-Peyrot per scendere dalla strada del Col de minier verso le Vigan.
Da lì partirà la più impegnativa ascesa di giornata verso il Col de la Lusette con tratti imn doppia cifra e punte al 14%. Prima degli ultimi 2 Km facili ci sono 4 Km con una pendenza media del 10%.
Breve discesa e quindi l'ultima salita molto pedalabile verso i 1554 metri del piazzale in cui sarà posto l'arrivo.
La presenza di una salita arcigna come la Lusette prima della ultima salita finale pedalabile potrebbe creare quella combinazione per distacchi non indifferenti dato che per far davvero la differenza bisogerà attaccare dalla Lusette. da lì mancheranno 13 Km al traguardo di cui gli ultimi 4,5 in salita al 4/5%.
Primo appuntamento vero per big dato che questa non è la solita tappa di media difficoltà sul massiccio centrale ma una tappa di montagna in piena regola anche se non dura come quelle che ci saranno sui Pirenei e sulle Alpi.

Oltre al dettaglio della lusette ho messo anche il dettaglio degli ultimi 31 decisivi chilometri

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Nebe1980, 28/03/2017 12.39:

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Per adesso interessante e ben disegnato. Vediamo adesso come saranno le tappe decisive.

La prima tappa da cinque stelle di questo Fanttour sarà questa cronometro individuale per specialisti e dal chilonetraggio non trascurabile. Le difficoltà di questa tappa sono aumentate dal fatto che arriva dopo il giorno di riposo che per molti corridori rappresenta una giornata molto difficile nella quale si può perdere il ritmo e la concentrazione acquisiti.
Oltre 44 chilometri pianeggianti. Nella prima fase lunghissimi rettifili in cui spingere faccia al vento, nella seconda qualche curva in più ma nulla di chè, il percorso rimane per specialisti e gli scalatori potrebbero perdere molto pesantemente.
Domani e dopodomani due tappe per tirare il fiato e poi si entrerà nella fase calda con i Pirenei

Comincia la marcia di avvicinamento ai Pirenei con una tappa di ridotto chilometraggio e con innocui strappi che non costituscono GPM.
In ogni caso i velocisti dovranno tenere gli occhi aperti perchè il ridotto chiloemtraggio potrebbe favorire una corsa dura sin dall'inizio e non è escluso che dalla confusione nel finale non venga fuori qualche sorpresa

Questa è la penultima occasione per i velocisti i tutto il Fantatour.
Salvo la passerella finale parigina non ci saranno più occasioni per le ruote veloci.
Nessuna difficoltà da segnalare ma da domani iniziano i Pirenei con una tappa con arrivo in salita.

Ci siamo, è la prima tappa pirenaico di questo FantaTour e oggi si affronterà il primo GPM Hors Categorie.
Lo sviluppo della tappa è in realtà tranquillo per due terzi ma nel finale le difficoltà non mancheranno.
Prima della salita finale agli impianti sciistici di Les Agudes facendit parte del comprensorio di Peyragudes (che appunto ha unito le due località del Colle Peyresourde e di Les Agudes) bisognerà scalare il durissimo Port de Bales, una delle salite più toste dei Pirenei in vetta alla quale sarà posto il traguardo del Souvenir Jacques Goddet.
Sono quasi 20 Km di salita ma soprattutto gli ultimi 5 sono terribili, costantamente al 9/10%.
La salita finale misura 10 km anche se non è difficile come il Port de Bales è comunque costantemente sul 6,7,8%.
L'attacco dal Port de Bales è possibile specialmente per chi dovesse aver perduto molto tempo nella cronometro però bisognerà anche considerare che un attacco da lontano alla 13esima tappa potrebbe essere rischioso per un big ma qualche buona seconda linea potrebbe provare il colpaccio.
Sulla salita finale però la battaglia tra i big dovrebbe inevitabilmente scoppiare e se il port de Bales sarà stato affrontato a ritmo impossibile i danni potrebbero essere notevoli.
In ogni caso siamo solo all'inizio e da qui alla fine di salita i corridori ne troveranno da non poterne più

La salita finale va considerata dal quarto Km perchè venendo dal Port de Bales ci si immette all'altezza del quarto Km della strada che viene da Luchon

Tappa di mezza montagna nei pirenei aragonesi abbastanza tosta ma non tostissima a dividere le due tappe di montagna.
Il chilometraggio è ridotto ma non ridottissimo si tratta di percorrere 157 Km dei quali i primi 100 saranno più o meno pianeggianti mentre negli ultimi 60 sono previsti tre PM di econda categoria, i primi 2 sono brevi ma presentano pendenze severe mentre l'ultimo è un po' più lungo ma presenta pendenze pedalabili. Dalla cima del Col de Port (da non confondere con il Col de Porte mancheranno)18 chilometri alla conclusione tutti in discesa non particolarmente tecnica specialmente nella seconda parte.
E' tappa da seconde linee, difficile che qualche big tenti l'attacco anche perchè domani ci sarà il tappone pirenaico più adatto ai big. Certo che se qualcuno dovesse mostrare segni di una giornata no sulle arcigne pendenze dei due primi GPM ecco che potrebbero esserci accelerazioni per lasciarlo indietro. E' la classica tappa nella quale non si vince il Tour ma si potrebbe perderlo.