Fantatirreno 2017 by Mauro Facoltosi

Ecco la mia FantaTirreno

Ho scelto la partenza a sud per diminuire la possibilità d’incappare nella neve. Niente cronometro a squadre d’apertura e una solo crono individuale lunga di una ventina di chilometri. Previste tre frazioni per velocisti, concentrate nella prima parte della corsa, una tappa di media montagna (Taranta) con l’arrivo posto in cima ad un breve muro, cronometro in quota, una frazione d’alta montagna con arrivo in salita e, dulcis in fundo, al posto della solita crono di San Benedetto, una tappa di media montagna lunga 240 Km, quasi interamente disegnata sulle colline dell’entroterra e caratterizzata da tre muri nel finale. In tutto 1142 Km

1a tappa: circuito di Praia a Mare (95 Km)
2a tappa: Lagonegro – Venosa (208 Km)
3a tappa: Melfi – Piedimonte Matese (227 Km)
4a tappa: Alife – Grotta del Cavallone (Taranta Peligna) (188 Km)
5a tappa: Rivisondoli – Roccaraso (cronometro individuale, 23 Km)
6a tappa: Popoli – Prati di Tivo (161 Km)
7a tappa: San Benedetto del Tronto – circuito del Piceno (240 Km)

La prima tappa è costituita da un circuito di una trentina di chilometri da ripetere tre volte. Altimetricamente, la prima parte dell'anello è nervosa, tracciata lungo la vecchia strada statale tirrenica che, superando anche qualche tornante, collega Praia a Mare a Scalea passando per San Nicola Arcella. Nell'itinerario di ritorno a Praia si percorre, invece, la nuova e veloce strada statale, rettilinea e priva di difficoltà altimetriche

mauro facoltosi, 3/17/2016 8:09 PM:

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Ecco la mia FantaTirreno
na tappa di media montagna (Taranta) con l’arrivo posto in cima ad un breve muro,

4a tappa: Alife – Grotta del Cavallone (Taranta Peligna) (188 Km)

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Il breve muro di cui parli è certamente quello che porta al piazzale della cabinovia. Non sono certo che sia agevole per ospitare gli ultimi 500 metri di una tappa (più o meno il muro è lungo 500 mt) Forse per una Tirreno lo spazio nel piazzale è sufficiente ma la strada è stretta e soprattutto completamente addossata alla parete a strapiombo che domina il vallone di Taranta quindi l'afflusso di pubblico anche se ridotto potrebbe essere un problema.
Comunque si tratta di 500 metri molto duri

Una tantum si può fare anche un finale senza pubblico, tanto solo solo 500 metri.

mauro facoltosi, 18/03/2016 08.05:

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Una tantum si può fare anche un finale senza pubblico, tanto solo solo 500 metri.

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Sì certo che si può fare, dicevo solo perché conosco la strada

Seconda tappa destinata ai velocisti. Grosso modo può essere paragonata a quella di Montalto di Castro dell'ultima Tirreno, con la differenza che in questa frazione la fase montagnosa è più impegnative. Le salite sono comunque lontane dal traguardo, posto al termine di un tratto in ascesa di 700 metri, pedalabile.

L'ultima occasione per i velocisti arriva al termine di una frazione di 227 Km che prevede un colle di 2a categoria a 83 Km dall'arrivo. Il finale è in circuito, un anello di 14,5 Km del quale dovranno essere percorse due tornate e che nel tratto conclusivo sale progressivamente senza, tuttavia, assumere caratteristiche di salita vera e propria.

Prima delle due tappe di media montagna della mia FantaTirreno, con il traguardo posto al termine di un'ascesa breve ma arcigna, 1,8 Km al 10,2%. In precedenza si deve affrontare la salita di 1a categoria del Valico di Gamberale (9,2 Km al 6,4%), che ha l'unico neo di trovarsi a 60 Km dalla conclusione ma che potrebbe rimanere nelle gambe al momento d'affrontare la rampa finale.

L'unica prova contro il tempo va in scena nel magnifico scenario dell'Altopiano delle Cinquemiglia, percorso prima in direzione di Sulmona per poi tornare verso sud con un giro di boa rappresentato da una curva strettissima che costituisce l'unica insidia del tracciato. L'alta quota, il percorso pianeggiante e la presenza di lunghi tratti in rettilineo dovrebbero particolarmente favorire i passisti e velocità di gara piuttosto elevate

E' la tappa "regina" della mia FantaTirreno, che ripropone l'arrivo ai Prati di Tivo, già traguardo alla corsa dei due mari nel 2012 e nel 2013, nelle edizioni vinta da Nibali.

Se la tappa dei Prati di Tivo non avrà chiuso i giochi per la classifica, a decidere la corsa sarà la tappa di San Benedetto, che ho disegnato in maniera diversa dal solito. Non si tratterà, infatti, nè della tradizionale cronometro dell'ultimo giorno, nè della passerella per velocisti vista fino a qualche stagione fa. Invece, si dovrà affrontare una lunga cavalcata sui colli dell'entroterra, che culminerà con l'ascesa a 3 muri inseriti nelle battute conclusive, quello di Petrella prima e quello di Contrada Barattelle poi (cliccare qui per le altimetrie), quest'ultimo da ripetere due volte

Commenti?

Bel percorso aperto a tanti

Un bel percorso, mi piace sia l'idea di partire da sud sia l'ultima tappa disegnata molto bene e credo sia anche un percorso equilibrato con la cronometro per passisti bilanciata dalle due tappe di media montagna e dalla tappa con arrivo ai prati di Tivo