Fantagiro di Nebe1980 (partenza sardegna)

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Nebe1980
00mercoledì 26 ottobre 2016 17:03
Posto un fantagiro che ho creato quando annunciarono la partenza di uesta edizione dalla Sardegna.
Visto che è stato svelato il percorso ieri comincio a postare oggi quelo che avevo disegnato io e invito chi vorrà a fare oltre che commenti anche raffronti con quello realmente proposto da RCS (se ne avete voglia).
Il Fantagiro sarà composto di 21 tappe di cui 2 a cronometro.
Le tappe di alta montagna saranno 6 equamente divise nel senso che 3 di esse avranno l'arrivo in salita, mentre 3 avranno l'arrivo in discesa.
Naturalmente ci saranno varie tappe di mezza montagna di cui alcune dure e altre semplici e tappe pianeggianti o comunque per velocisti.

La partenza è dalla Sardegna che ospiterà 2 tappe, la terza tappa sarà in Corsica (trasferimeto semplice dato che la seconda tappa arriverà a Santa Teresa di Gallura, porto con imbarco diretto per Bonifacio, località di partenza dela terza tappa).
La terza tappa sarà appunto da Bonifacio ad Ajaccio, dall'aeroporto Napoleone Bonaparte la corsa si sposterà in continente con partenza da uno degli ex comuni (Nicastro) che costituiscono oggi quello di Lamezia Terme sede di un importante aeroporto calabrese nell'intento di diminuire al minimo i trasferimenti.
Le sei tappe di montagna saranno 2 nella prima settimana, 2 nella seconda e 2 nella terza mentre le crono saranno 1 nella prima settimana e 1 nella terza.
Nella seconda settimana non ci sarà la crono ma ci saranno due tappe di media montagna davvro molto insidiose e difficili da interpretare.
Nebe1980
00giovedì 27 ottobre 2016 10:27
1 Tappa: Cagliari - Oristano 100 Km *
La prima tappa sarà una sorta di prologo in linea, solo 100 Km per far sfilare uomini e squadre ed inevitabile arrivo allo sprint

Nebe1980
00venerdì 28 ottobre 2016 09:54
2 Tappa Oristano - Santa Teresa di Gallura 233 Km **
La seconda tappa di questo fantagiro si snoderà da Oristano verso nord est, per raggiungere la bellissima località turistica di Santa Teresa di Gallura. Il tracciato, di elevato chilometraggio, è altresì nervoso con numerosi, seppur brevi, saliscendi.
L'unica asperità degna di nota è posta a 63 km dalla conclusione. Si tratta di un GPM di terza categoria la cui discesa conduce a Tempio Pausania capoluogo, insieme a Olbia, dell'omonima provincia. I 10 km al 4% che condurranno i girini a scollinare a quota 661 metri non fanno paura a nessuno e, se ci sarà qualche caparbio che vorrà evitare la volata in caso di disco rosso alla fuga, questi dovrà tentare l'azione da finisseur nel finale, anche se le blande pendenze rendono difficile una azione del genere.
La frazione è quindi aperta a 3 diverse soluzioni: fuga, volata, azione da finisseur.
Dopo la tappa, i corridori si imbarcheranno sul traghetto che, in circa un'ora di navigazione, li porterà a Bonifacio, dall'altra parte delle omonime bocche, per la frazione corsa, che sarà la prima a presentare delle difficoltà altimetriche di un certo livello.

GPM Valico di Tempio Pausania 3 cat 661 mt 10,8 Km al 4% Km 169,7
Tv1 Borsa 346 mt Km 59
Rif Mores 339 mt Km 120
Tv2 Tempio Pausania 546 mt Km 181

Nebe1980
00domenica 30 ottobre 2016 11:59
3 Tappa Bonifacio - Ajaccio 190 Km ***
La terza tappa avrà come teatro la Corsica, che anche se politicamente appartenente alla Francia per via degli accordi preso nel Trattato di Versailles ma geograficamente parte dell'Italia. Per questo motivo il Giro passa in Corsica anche per omaggiare l'esperienza della Repubblica Corsa del 1755 che fu la prima forma di Stato dotata di una costituzione (tra l'altro scritta in italiano) paragonabile per struttura a quelle moderne e la prima repubblica a riconoscere il diritto di voto alle donne.

A livello tecnico la frazione sarà di mezza montagna.
I primi 95 Km saranno completamente pianeggianti mentre subito dopo si avranno 3 salite in sequenza. La prima Il col de Sorba è la più dura sia per lunghezza che per pendenze, quasi 10 Km al 7,2% ma se si considera anche il tratto precedente di avvicinamento i chilometri di salita sono quasi 20. Per questo il GPM è considerato di seconda categoria mentre le successive salite brevi e con pendenze relativamente più dolci sono di terza categoria. Dallo scollinamento dell'ultimo GPM mancheranno poco più di 40 Km al traguardo di Ajaccio. La frazione è l'ideale per fughe a lunga gittata tuttavia se la fuga non dovesse essere pericolosa e se il gruppo dovesse affrontare le salite a ritmo blando non è escluso che qualche atleta come Sagan riesca a resistere per poi trionfare allo sprint.
Se invece le andature saranno elevate sarà difficile.
Attenzione alle strade corse spesso strette e tortuose, occhi bene aperti in discesa per evitare incidenti che potrebbero compromettere il giro già alla terza tappa.
Dall'aeroporto Napoleone Bonaparte di Ajaccio si prenderà l'aereo per volare alla volta di Lamezia Terme da dove ripartirà la quarta tappa

GPM Col de Sorba 2 cat 1309 mt 9,3 Km al 7,2% Km 115,5
GPM Col de Vizzavona 3 cat 1171 mt 5 Km al 6% Km 132
GPM Col de Gravona 3 cat 896 mt 3,6 Km al 6% Km 148,9

Tv1 Santa Lucia di Portovecchio Km 41
Rif Sant'Antonio Km 90
Tv2 Ponte d'Ucciani 161

Nebe1980
00lunedì 31 ottobre 2016 22:06
4 Tappa Nicastro (Lamezia Terme) - Maratea 213 Km ***
La quarta tappa ripartirà di Nicastro uno dei comuni che si sono uniti sotto il nome di Lamezia Terme. I corridori oltre al volo dall'aeroporto di Ajaccio non dovranno affrontare ulteriori chilometri per raggiungere la sede di partenza.
La tappa non è semplice da interpretare perché i primi 80 Km sono un su e giù nel primo entroterra calabrese con 4 GPM, in particolare con i Valico di Aiello Calabro affrontato da una strada secondaria stretta e con pendenze che arrivano anche al 18%. Dopo la discesa dell'ultimo GPM si approda ad Amantea per seguire la litoranea per oltre 100 Km. Bisognerà capire come saranno stati affrontati i primi 80 Km e quali saranno le squadre con uomini in fuga e quali i velocisti rimasti non troppo attardati per provare a capire lo sviluppo della frazione. Non è però finita perchè dal chilometro 190 inizia una salita di 9 Km impegnativa nella prima parte e molto facile nella seconda che terminerà a 13 km dall'arrivo tutti in discesa abbastanza tecnica.
Ci potrebbe stare sia l'arrivo della fuga che l'azione del finisseur mentre i velocisti che potranno giocarsi la tappa saranno davvero pochi e soprattutto non saranno quelli puri tipo Gripel Cavendish o Kittel ma solo quelli resistenti come Sagan o Degenkolb.
La frazione si inserisce nella filosofia di questa prima settimana di gara che è quella di offrire un terreno il più possibile variegato.

GPM San Mazzeo 2 cat 940 mt 11,3 Km al 6% Km 11,4
GPM Conflenti 3 cat 777 mt 6,9 Km al 6,3% Km 34,2
GPM Valico Aiello Calabro 2 cat 794 mt 6,8 Km all'8,5% (max 18%) Km 58
GPM Terrati 4 cat 455 mt 4 Km al 4% Km 71,3

Tv1 Amantea Km 80
Rif Cetraro Matina Km 125
Tv2 Tortora Marina Km 180

Nebe1980
00martedì 1 novembre 2016 15:06
5 Tappa Polla - Lucera 179 Km **
La quinta tappa sarà mossa con continui saliscendi ed i corridori troveranno la pianura solo negli ultimi 15 Km. Tuttavia ancora una volta la parte più difficile della tappa sarà la prima con un muro al 12,5% dopo 7 Km e poi i corridori affronteranno due salite di circa 10 Km con pendenza media intorno al 5%. Successivamente inizierà un lungo tratto mosso ma senza asperità di rilievo. A 40 Km dal traguardo inizierà una salita di terza categoria di 5,2 Km al 5,3% medio. la discesa termina a 30 Km dal traguardo, parecchi per sperare in una sortita vincente ma ancora una volta l'arrivo potrebbe sorridere ai fuggitivi. Non è escluso il colpo di un velocista resistente alla Degenkolb sempre che la prima parte non sia stata corsa a tutta.

GPM Muro di Caggiano 4 cat 678 mt 1,1Km al 12,50% Km 7,6
GPM Varco di Ripe 3 cat 838 mt 9,2 Km al 5,9% Km 23
GPM Monte Carnuozzo 2 cat 1127 mt 11,7 Km al 5,6% Km 56
GPM Anzano di Puglia 4 cat 920 mt 4 Km al 5,9% Km 114,1
GPM Orsara in Puglia 3 cat 714 mt 5,2 Km al 5,3%

Tv1 Ponte Giacoia Km 37,3
Rif Andretta Km 82,3
Tv2 Panni Km 129,6

Nebe1980
00domenica 6 novembre 2016 01:12
6 Tappa Lucera - Atessa 165 Km ***
Tappa insidiosa alla vigilia del trittico che chiuderà la prima settimana.
I primi 120 km della frazione sono tranquilli senza alcuna asperità.
Poco dopo aver puntato dal mare adriatico verso l'entroterra cominceranno i problemi. Dalla fondo valle Treste si prenderà la scorciatoia che in 3 Km porta ai 541 metri di Furci con pendenze che arrivano anche al 20%. Un vero e proprio muro. Dopo la discesa verso la fondo valle sinello si affronterà la scorciatoia di Gissi. Anche in questo caso in poco meno di 3 Km la strada che raggiunge pendenze del 20% porterà la corsa a scollinare nel paese di Gissi.
La dolce ascesa di Carpineto non è considerata GPm ma poco dopo ci sarà la salita di Tornareccio, qui non ci sono pendenze impossibili ma si tratta di 5,6 Km al 6,3% che nel finale di tappa potrebbero rappresentare il trampolino per qualche bravo cacciatore di vittorie parziali mentre i big penseranno a risparmiarsi in vista dei tre giorni che chiudono la prima settimana che saranno impegnativi.

GPM Furci 3 cat 541 mt 3,3 Km al 10,5% (max 20%) Km 123,8
GPM Gissi 3 cat 428 mt 2,7 KM al 10% (max 20%) Km 134,5
GPM Tornareccio 3 cat 679 mt 5,6 Km al 6,3% Km 154,6

Tv1 San Paolo di Civitate Km 33
Rif Petacciato Marina Km 95
Tv2 Carpineto Sinello 143,8
Nebe1980
00domenica 6 novembre 2016 12:46
7 Tappa Atessa - Costa dei Trabocchi (Cron ind) 33 Km ****
Siamo al primo vero appuntamento per i big.
Una cronometro per specialisti che porterà la corsa da Atessa sede dell'arrivo di tappa di ieri prima sul mare adriatico attraversando il fondo valle del fiume sangro e quindi lungo la statale adriatica attraversando la bellissima costa dei trabocchi che da qualche anno sta cercando di frenare le velleità edilizie di certuni attraverso l'istituzione del Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi.
Ovviamente quando ci sono di mezzo i quattrini le operazioni di tutela delle bellezze naturalistiche sono sempre difficili e pertanto il parco nazionale non è stato ancora istituito ma l'interesse che porterebbe una tappa importante del giro d'Italia potrebbe aiutare coloro che lottano per la tutela del territorio
Dal punto di vista tecnico la crono è per specialisti. La prima parte (23 Km) è molto filante su lunghi rettilinei spesso esposti al vento, mentre una volta arrivati sulla costa la seconda parte della tappa (10 Km) seguirà ad essere per specialisti ma i corridori troveranno anche punti tortuosi con carreggiata ristretta.
Si tratta comunque di una tappa dedicata ai passistoni mentre gli scalatori dovranno cercare di limitare i danni pensando che comunque sia domani che dopodomani ci sono tappe ad essi dedicate anche se quella di domani non appare come idonea per creare distacchi tra gli uomini di classifica più importanti.

Primo intertempo: Sevel Km 11,3
Secondo intertempo: Fossacesia innesto ss 16 Km 23,5


Nebe1980
00lunedì 7 novembre 2016 12:10
8 Tappa Ortona - Fonte Cerreto (L'Aquila) 190 Km ****
Prima tappa di montagna.
Non si tratta di un tappone nel vero senso della parola ma di una tappa con tre GPM che anche se non impossibili impègneranno non poco i corridori e soprattutto prepareranno il terreno per la più dura tappa di domani.
La frazione odierna vedrà i suoi punti chiave sul massiccio del Gran Sasso anche se non si arriverà al proverbiale piazzale sopra campo imperatore. Il piazzale sede dell'albergo dove fu tenuto prigioniero Benito Mussolini è impropriamente chiamato Campo Imperatore dato che tale nome è attribuito alla sottostante enorme spianata a circa 1600 metri di altitudine mentre il piazzale con l'albergo la chiesetta e l'osservatorio si trova ad oltre 2100 metri di altitudine.
Nella frazione odierna si partirà da Ortona, nota località portuale e turistica e (off topic piccante) patria di Rocco Siffredi, sita a pochissimi chilometri da San Vito Chietino sede di arrivo di ieri.
Da Ortona si raggiungerà con percorso mosso da facili saliscendi la località di Farindola da dove inizierà l'ascesa più dura della giornata, l'unica di prima categoria, l'interminabile ascesa al Vado di Sole, quasi 20 Km di salita per un dislivello di oltre 1100 metri.
la lunghissima discesa porterà i corridori nella parte bassa del territorio comunale di Ofena per risalire verso Calascio (la stessa salita che avevo messo nella crono di Barisciano in un fantagiro precedente ma mentre in quella occasione erano tagliati gli ultimi 2 km questa volta la salita verrà affrontata interamente).
Da Calascio si continuerà a salire in falsopiano verso Santo Stefano di Sessanio anche se il GPM sarà posto a Calascio per via di una discesina da percorrere prima del falsopiano.
Dopo la discesa a Barisciano breve tratto pianeggiante e risalita via Pescomaggiore verso quello che ho impropriamente chiamato valico di Monte Cristo. In realtà per il valico si dovrebbe girare a destra ma i corridori svolteranno a sinistra e proprio i prossimità della svolta c'è l'indicazione per raggiungere in due chilometri il piazzale di Montecristo.
Come si diceva però i corridori svolteranno a sinistra per scendere fino alla località Fonte Cerreto nel territorio comunale di L'Aquila e sede della partenza della funivia del Gran Sasso.
L'arrivo sarà collocato nella piazza centrale mentre la logistica nell'enorme parcheggio cui si accede 50 metri dopo la linea del traguardo.
L'ultima salita presenta una pendenza media molto bassa ma un tratto di circa 3 chilometri al 10% medio (eccetto un tratto di respiro di 300 metri al 4%) e lì si potrebbe anche tentare di far la differenza tra uomini importanti tuttavia dalla fine del tratto duro mancheranno ancora 3 chilometri in falsopiano per scollinare e 7 chilometri di discesa quindi non sarà facile andare all'arrivo-

GPM Vado di Sole 1 cat 1632 mt 18 km al 6,3% (max 12%) Km 90
GPM Calascio 2 cat 1194 mt 12 Km al 6,4% Km 139,4
GPM Valico Montecristo 2 cat 1437 mt 15,5 Km al 5% Km 183

Tv1 Pianella Km 45
Rif Ofena Km 120
Tv2 Barisciano Km 155

Nebe1980
00lunedì 7 novembre 2016 12:21
Dettagli tecnici ottava tappa
Foto 1 Altimetria Vado di Sole
Foto 2 Castello di Rocca Calascio
Foto 3 Altimetria Calascio
Foto 3 Altimetria Montecristo
Foto 4 Rettifilo di arrivo
Foto 5 Parcheggio a 50 metri dalla linea di arrivo per logistica e mezzi della televisione.

Foto 6 Vista di Calascio e della soprastante Rocca Calascio dal GPM.
Purtroppo non è possibile salire alla Rocca per via della strada stretta con strapiombo da una parte e roccia dall'altra perché la strada finisce alla Rocca dove non c'è nemmeno uno spiazzo (d'estate non si può salire in auto perché manca il parcheggio). metto la foto perché il panorama da su è spettacolare, si è a oltre 1500 metri d'altitudine completamente scoperti, se osservate dalle feritoie del castello (fate attenzione) è ancor più bello. la salite è molto faticosa ed esposta al precipizio (anche se di recente hanno asfaltato la strada con asfalto nuovissimo ma le condizioni atmosferiche della zona potrebbero averlo già rovinato). Quando la percorsi in auto da bambino la prima volta rimasi impressionato perché era brecciata e senza guad rail, ora è una strada normale ma strettissima (è coperta da street view). L'ho segnalata qui perchè se qualcuno dovesse capitare da quelle parti è uno spettacolo da non perdere, tra l'altro il castello è talmente maestoso che si vede già da Bussi.

Nebe1980
00giovedì 10 novembre 2016 13:47
9 Tappa Santuario San Gabriele dell'Addolorata - Monte Prata 188 Km ****
Seconda tappa di alta montagna e primo arrivo in salita. La crono avrà sicuramente emesso verdetti sulle condizioni di forma dei big e la tappa di ieri in caso di corsa dura potrebbe aver detto qualcosa ma sarà la tappa di oggi a confermare o smentire quanto emerso nella prova contro il tempo.
Si tratta di una tappa appenninica che partirà dal territorio comunale di Isola del Gran Sasso d'Italia e precisamente dal piazzale del famoso santuario di San Gabriele dell'Addolorata protettore dei giovani. Il santuario dista pochissimi chilometri dall'arrivo di ieri. E' infatti sufficiente percorrere il traforo del Gran Sasso.
la frazione sarà caratterizzata dai primi 110 chilometri molto mossi con continui saliscendi ma senza sostanziali difficoltà. Giunti a Sarnano non si prenderà la via classica per salire a Pizzo Meta ma si seguiterà ancora sulla strada principale per salire dal più duro versante di Carsoducci caratterizzato da 6 Km con pendenza media superiore al 10%. Nei chilometri successivi le pendenze sono estremamente più agevoli ma la zona scoperta è soggetta quasi sempre a forte vento e quindi la diminuzione di inclinazione è ampiamente compensata dal vento. A questo punto io volevo inserire la salita alla Forcella del Fargno, a oltre 1800 metri, strada carrozzabile più alta della Marche ma il problema è che anche la discesa è sterrata e andrebbe asfaltata per permettere i passaggio di una corsa come il giro. L'asfaltatura di un versante tra l'altro risolverebbe i problemi di accesso che si verificano dopo l'inverno con le intemperie che danneggiano seriamente lo sterrato tanto da renderlo a volte non percorribile con normali automobili. Tuttavia i recenti gravi movimenti tellurici non consentono certamente di spendere quattrini per asfaltare strade sterrate e quindi ho rinunziato al passaggio sul fargno e la discesa dal Pizzo di Meta sarà quella verso Bolognola.
ci sarà quindi un tratto intelocutorio anche se caratterizzato da lunghi pezzi in salita e quindi la ascesa a Frontignano. Dopo la discesa senza spazi di recupero si salirà a Monte Prata dalla strada che arriva a Passo Gualdo e poi invece di ridiscendere a Castelluccio si prende la deviazione che porta al parcheggio dei campi da sci di Monte Prata.
Ora è vero che la faglia che ha generato il terremoto è proprio luno il Monte Prata però non mi risultano gravi danneggiamenti di strade quindi secondo me si può salire tranquillamente.
La salita di Pizzo Meta così dura servirà a far stancare i corridori così che sulla salita finale chi è più brillante possa fare la differenza. Anche la salita finale infatti è dura, ha una pendenza media dell'8% e misura oltre 10 Km.

GPM Croce di Casale 3 cat 731 mt 7,8 Km al 4,7% Km 83
GPM Pizzo di Meta 1 cat 1513 mt 11,1 Km all'8,4% (max 18%) Km 125
GPM Frontignano 2 cat 1202 mt 7 km al 6,5% Km 172
GPM Monte Prata 1 cat 1635 mt 10,7 Km all'8,2% (arrivo)

Tv1 Ascoli Piceno Km 57
Rif Sarnano Km 109


Tv2 Cupi Km 153
Nebe1980
00giovedì 10 novembre 2016 13:52
dettagli tecnici nona tappa
Foto 1 Altimetria Pizzo Meta
Foto 2 Piazzale dell'arrivo (direzione corsa)
Foto 3 Piazzale dell'arrivo (direzione telecamera)
Foto 4 Altimetria Monte Prata
Foto 5 Immagine della salita del Fargno che avrei voluto inserire ma alla quale ho rinunziato
Nebe1980
00giovedì 10 novembre 2016 13:53
Fine prima settimana
Con questa tappa dominicale si chiuderà la prima settimana, domani giorno di riposo con trasferimento a Firenze.

Commenti fin qui?
Nebe1980
00lunedì 14 novembre 2016 18:00
10 Tappa Firenze - Ferrara 166 Km **
Con l'inizio delle seconda settimana tornano di scena i velocisti con questa frazione che ha 2 stelle sia perché presenta 2 asperità nella parte iniziale la seconda delle quali ha un coefficiente di difficoltà non trascurabile dato che la salita verso il Passo del Giogo misura più di 8 Km e presenta una pendenza media superiore al 7%.
Dalla cima di questo valico dell'Appennino tosco . emiliano mancheranno ancora oltre 120 Km all'arrivo e pertanto l'arrivo allo sprint è scontato ma visto che molti atleti non sono brillantissimi dopo il giorno di riposo, il giogo potrebbe portare qualcuno a dover inseguire il gruppo ed arrivare allo sprint senza la necessaria freschezza.

GPM Pratolino 4 cat 445 mt 7 Km al 4,7% Km 12,7
GPM Passo del Giogo 2 cat 862 mt 8,2 Km al 7,1% km 41,2
Tv1 Moraduccio Km 66
Rif Imola Km 97
Tv2 Molinella Km 135

Nebe1980
00martedì 15 novembre 2016 19:56
11 Tappa Ferrara - Portogruaro 239 Km **
La seconda stelletta a questa tappa va per il chilometraggio in quanto dopo la brevissima tappa da Cagliari a Oristano questo è il secondo tavolo da biliardo di questo Fantagiro ed è anche la penultima occasione per le ruote veloci che dopo questa tappa avranno solo la tappa conclusiva per tentare uno sprint vincente.
L'unica possibile difficoltà è data appunto dal chilometraggio che potrebbe essere il fattore determinante per la vittoria dell'uno e dell'altro velocista dato che le possibilità che la fuga (che pure si formerà) riesca ad andare al traguardo sono davvero minime.
La tappa attraverserà il Parco del Delta del Po per cui dal punto di vista paesaggistico la prima parte sarà interessante.K
Da domani si entra nel vivo con una frazione di media montagna molto insidiosa e difficile da interpretare che potrebbe anche causare distacchi non indifferenti tra i big in caso di errori tattici.

Tv1 Parco Delta del Po Km 91
Rif Chioggia Km 130
Tv2 San Donà di Piave km 207

Nebe1980
00venerdì 18 novembre 2016 00:10
12 Tappa Portogruaro - Feltre 160 Km ****
Tappa di mezza montagna molto impegnativa, insidiosa ed imprevedibile.
Sono previsti due GPM entrambi molto duri ed il secondo che presenta pendenze estreme termina a 33 Km dalla conclusione di cui i primi 10 in una discesa dalla strada molto stretta e le pendenze molto ripide e i successivi 23 in pianura.
Partenza da Portogruaro, sede dell'arrivo di tappa di ieri e oltre 70 Km di pianura prima di affrontare il primo GPM verso Malga Budui nel bosco del Madean 10 Km con pendenza media superiore al 9%. La discesa dal primo spauracchio di questa frazione porterà i girini a Valdobbiadene sede storica di tappe del giro. Da qui partirà un tratto interlocutorio di circa 20 Km prima di iniziare l'ascesa verso il Salto della Capra con pendenze terribili.
La discesa presenta pendenze altrettanto aspre ed una carreggiata ristretta, tuttavia solo in alcuni punti della prima parte sarà necessario collocare reti di protezione. La discesa non è pericolosa, ovviamente presentando pendenze forti non è possibile affrontarla a rotta di collo ma di questo i professionisti sono consapevoli. In ogni caso è una discesa molto meno pericolosa di quella del Fauniera e infinitamente meno pericolosa di quella del Gavia "al contrario" che fecero nel 2010 al giro. Una salita estrema come quella del Salto della Capra seguita da una discesa come appena descritta potrebbe provocare notevoli sconquassi in generale ma attenzione perchè dal fondo della discesa mancheranno 23 Km pianeggianti per raggiungere il traguardo di Feltre e pertanto le carte potrebbero nuovamente rimescolarsi. in una tappa come questa il più piccolo errore tattico potrebbe portare con sé conseguenze tutt'altro che lievi.
Domani tappone dolomitico.

GPM Malga Budui 1 cat 1221 mt 10,4 Km al 9,2% Km 83,8
GPM Salto della Capra 1 cat 1398 mt 10 Km al 10,6% max 21% Km 127,1

Tv1 Oderzo Km 31
Rif Valdobbiadene Km 99
Tv2 Fener Km 140

Nebe1980
00venerdì 18 novembre 2016 00:14
Dettagli tecnici dodicesima tappa
Foto 1 Altimetria Malga Budui
Foto 2 Altimetria Salto della Capra (in realtà l'altimetria qui caricata arriva fino a Monte Archeson ma arrivati al salto della capra che è segnato sull'altimetria, i corridori invece di svoltare a sinistra per andare Monte Archeson, gireranno a destra per iniziare subito la discesa verso Alanno di Piave).
Foto 3 l'ultimo tratto di salita verso il Salto della Capra (pendenza 21%)
Foto 4 Tratto di discesa dal salto della Capra in cui sarà necessario mettere le reti di protezione (come vedete il fondo stradale è perfetto)
Nebe1980
00lunedì 21 novembre 2016 01:11
13 Tappa Feltre - Selva di Val Gardena 204 Km *****
Prima tappa da cinque stelle di questo fantagiro è il tappone dolomitico.
Non ci sarà l'arrivo in salita ma il finale ricalcherà la tappa del 98 in cui Marco Pantani riuscì ad impossessarsi della maglia rosa ai danni di Alex Zulle al termine di un attacco sferrato sul Fedaia insieme a Tonkov (che poi cedette) ed a Guerini che vinse la tappa. L'arrivo sarà il medesimo del 98 a Selva di Val Gardena al termine della discesa dal Sella. La frazione qui proposta tuttavia è più dura di quella del 98 che prevedeva la scalata del Fedaia e del Sella dopo il Duran e la Forcella Staulanza.
Nella tappa di questo fantagiro infatti dopo 110 chilometri in cui sarà presente solo una asperità abbastanza semplice verso Tai di Cadore (frazione di Pieve di Cadore) si dovranno affrontare in rapida successione il Passo Tre Croci e il Passo Giau. Anche se il Giau verrà affrontato dal versante meno duro si tratta comunque di una salita dura con pendenze severe e con altitudine ben oltre quota 2000 (e noi che andiamo in bici sappiamo cosa vuol dire questo).
Inoltre dal tre croci in poi non ci saranno tratti interlocutori tra una salita e l'altra e pertanto se il Tre Croci e il Giau verranno percorsi a ritmi alti il Fedaia (con gli spettacolari Serrai di Sottoguda) potrebbe emettere verdetti severi in grado di mandare fuori classifica qualche blasonato pretendente che dovesse trovarsi in giornata non eccezionale. Il Sella poi potrebbe dilatare i distacchi come accadde nel 98
Se invece la tappa verrà affrontata con il timore di saltare ed il tatticismo allora è più probabile un attacco sul Sella o addirittura un nulla di fatto con tutti i big insieme con la battaglia rimandata alle montagne ancora da affrontare. Gli scalatori però non dovranno dimenticare che anche la cronometro della terza settimana sarà per specialisti e farsi sfuggire un occasione d'oro come quella offerta dalle pendenze della Marmolada sarebbe davvero un peccato.

GPM Tai di Cadore 3 cat 877 mt 7 Km al 4,5% Km 73,7
GPM Passo Tre Croci 2 cat 1811 mt 8,4 Km al 6,5% Km 118,7
GPM Passo Giau 1 cat 2236 mt 13,5 km al 6,9% max 14% Km 141,6
GPM Passo Fedaia 1 cat 2057 mt 12,1 km all'8,4% max 18% (Montagna Pantani) km 169,7
GPM Passo Sella 1 cat 2226 mt 10 Kmal 7,7% Km 193.1

Tv1 Ponte nelle Alpi Km 40
Rif Cortina d'Ampezzo Km 126,5
Tv2 Canazei Km 182

Nebe1980
00lunedì 21 novembre 2016 01:16
Non metto i dettagli tecnici perché si tratta di salite che tutti conosciamo per essere state affrontate moltissime volte al giro e che moltissimi di noi avranno anche percorso in bici.

La prossima tappa sarà di mezza montagna con due salite da non prendere sottogamba nel finale. Non sarà arrivo in salita ma la tappa sarà molto insidiosa e potrebbe causare distacchi tra i big se si deciderà di fare corsa dura.
Nebe1980
00giovedì 24 novembre 2016 17:46
14 Tappa Ortisei - Mori 170 Km ****
Tappa di mezza montagna estremamente insidiosa per la presenza di due salite dure nel finale.
Si parte da Ortisei e si scende fino alla valle poi pianura passando per entrambi i capoluoghi delle province autonome di Trento e Bolzano fino al km 115. Da lì inizia la parte finale caratterizzata da due salite. la prima breve ma cattiva verso Moietto. L'ho considerata di seconda categoria solo per la brevità (appena sopra i 6 Km) ma la pendenza media è dell'11% ed è quindi paragonabile ai 6 km duri del Mortirolo da Mazzo. La parte più dura è la prima che coincide anche con la prima parte del Monte Finonchio. la discesa è su strada stretta. Da Rovereto si arriverà a Villa Lagarina e si salirà poi al Passo Bordala, le pendenze sono più regolari ma comunque rilevanti (lunghi tratti oltre il 9%) e la lunghezza non trascurabile 8oltre 14 Km) rendono la salita di prima categoria. Lo scollinamento è posto a 18 km dalla conclusione.
Discesa a forte pendenza ma su strada comoda e larga porterà i corridori a Loppio, località dalla quale inizieranno gli ultimi 4 Km pianeggianti sino all'arrivo.
le due salite nel finale e la vicinanza all'arrivo dell'ultima salita rendono questa tappa adatta ad agguati anche ai danni dei big che potrebbero essere tentati a non forzare dato che questa tappa è posta a "panino" tra le due tape di montagna della seconda settimana. Ciò potrebbe favorire l'azione di qualche outsider messo bene in classifica generale per tentare il colpaccio.
Domani tappa di alta montagna che chiuderà la seconda settimana, si tratta di una tappa molto lunga con 4 gran premi della montagna.

GPM Moietto 2 cat 926 mt 6,3 km all'11% (max 15%) km 122
GPM Passo Bordala 1 cat 1259 mt 14,2 Km al 7,2% Km 152

Tv1 Bolzano Km 35
Rif Trento Km 93
Tv2 Rovereto Km 135

Nebe1980
00giovedì 24 novembre 2016 17:52
Dettagli tecnici quattordicesima tappa
Foto 1 Altimetria Moietto
Foto 2 altimetri Passo Bordala
Foto 3 Un tornante della salita di moietto con cicloamatore che sale faticosamente. questo cicloamatore è certamemte diretto al finonchio perchè attrezzato con mtb
Foto 4 Cartello prima dello scollinamento del Passo Bordala che segnala la pendenza del primo tratto in discesa
Nebe1980
00sabato 26 novembre 2016 11:58
15 Tappa Tione di Trento - Alta val Trompia (Collio) 191 Km *****
Tappa di alta montagna che chiude la seconda settimana .
Da Tione di Trento meno di 20 Km per scaldare i motori e si affronterà la salita al campo di Carlo Magno, salita abbastanza pedalabile con una punta del 13% solo in vista del valico.
dopo la discesa si affronterà il Tonale per il quale vale un po' lo stesso discorso del precedente valico con la differenza che qui le pendenze più severe si trovano nella prima parte della salita. Da qui lunghissima discesa prima vera poi in falsopiano per ridiscendere tutta la val camonica fino a Breno. Da qui le maggiori difficoltà odierne che rendono la tappa meritevole delle 5 stelle di difficoltà.
Si affronterà la interminabile salita al Goletto di Cadino meglio conosciuto con l'impropria definizione di Passo di Croce Domini. in effetti il passo Crocedomini si trova circa un chilometro prima dopo una deviazione che i corridori ignoreranno ed è posto a quota 1890 metri mentre il Goletto si trova a 1943. La salita è interminabile 20 km con pendenze costanti sempre intorno all'8% con punte al 14%. per pendenze altitudine e lunghezza assomiglia molto al Col de la Madeleine in Francia ma qui la strada è stretta e le pendenze sembrano maggiori. La discesa è tecnica solo nella prima parte tortuosa e a carreggiata ristretta mentre la seconda è molto più lineare con strada abbastanza larga. Arrivati a Bagolino i corridori dovranno affrontare lo spauracchio Maniva molto più breve della salita precedente (9,3 Km) con lunghi tratti a forte pendenza specialmente nella prima e nell'ultima parte mentre la parte centrale consente di rifiatare. Discesa nella Val Trompia fino al traguardo di Collio che dista 12 Km dallo scollinamento del Maniva in cima al quale verranno posti i mezzi della televisione (dato l'immenso spazio esistente sul valico) mentre a Collio (che è un piccolo paesino) per non bloccare tutte le strade verrà posto solo il resto della logistica (autobus delle squadre, ammiraglie, palco della premiazione). Attenzione al finale perchè gli ultimi 120 metri sono un rampone a forte pendenza su sanpietrini
Qui si può far male, un attacco dal Goletto di Cadino potrebbe provocare davvero danni enormi. le ultime due salite sono entrambe dure ma la prima è pure interminabile. l'attacco potrebbe essere sferrato anche sul Maniva facendo un ritmo impossibile sul Crocedomini, ma se si vuole far saltare completamente il banco bisogna provare dal crocedomini anche perchè nella terza settimana ci sono due tappe di montagna con arrivo in salita ma c'è anche una cronometro di 38 km che sorride agli specialisti. Gli scalatori quindi dovranno cercare di mettere più tempo possibile tra essi e i cronoman.

GPM Campo di Carlo Magno 2 cat 1680 mt 12,8 km al 6,3% Km 30
GPM Passo del Tonale 2 cat 1877 mt 13,9 km al 6,3% Km 70,8
GPM Goletto di Cadino 1 cat 1943 mt 20 km al 7,8% Km 151
GPM Giogo del Maniva 1 cat 1649 mt 9,3 km al 9% Km 179

Tv1 Dimaro Km 46
Rif Edolo Km 103
Tv2 Bagolino 169

Nebe1980
00sabato 26 novembre 2016 12:09
Dettagli tecnici quindicesima tappa
Foto 1) Altimetria Campo Carlo Magno
Foto 2) Altimetria Maniva
Foto 3) Altimetri Goletto di Cadino
Foto 4) Altimetria Tonale
Foto 5) Rampone ultimi 100 metri su sampietrini
Foto 6) Altimetria salita e discesa Goletto di Cadino
Nebe1980
00sabato 26 novembre 2016 12:14
Fine seconda settimana
Con questa difficile frazione si chiude la seconda settimana
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Nebe1980
00martedì 29 novembre 2016 09:40
16 Tappa Reggio Emilia - Varzi 183 Km ***
La terza settimana prende il via da Reggio Emilia dopo il giorno di riposo con una frazione ancora una volta tranquilla per molti km con finale insidioso.
i 130 Km iniziali che porteranno la carovana da Reggio Emilia a Bobbio sono infatti completamente pianeggianti; è quindi facile prevedere che eccetto l'andar via di unja fuga succederà davvero poco.
Arrivati a Bobbio tuttavia ci sarà da scalare il Passo Penice che presenta pendenze impegnative Dopo la discesa ed il primo passaggio dalla linea del traguardo si compirà un anello per andare ad affrontare la salita che in 4 km a forte pendenza (oltre l'8% medio) porterà la corsa al valico da cui si prende la strada che conduce all'Eremo di S. Alberto. Non si arriverà all'Eremo ma al bivio si prenderà a destra per salire alla località Casa Boscp dove sarà posto fisicamente il GPM Dall'ultimo GPM mancheranno 12 km all'arrivo di cui i primi il tratto pianeggiante a quote collinari e gli ultimi 5 in discesa verso Varzi. La discesa è tecnica, la strada è stretta e tortuosae non ci sono possibilità di recupero dato che la discesa finisce quasi dentro l'abitato di varzi
E' una possibile occasione per i big che potrebbero tentare la stoccata sull'ultima salita ma i 12 km per andare all'arrivo e le due tappe di montagna precedute dalla crono nel finale di giro potrebbero consigliare loro il risparmio energetico.
a Questo punto qualche forte cacciatore di tappe potrebbe avere la meglio


GPM Passo Penice 2 cat 1147 mt 12 km al 6,9% Km 142,7
GPM Eremo S. Alberto 3 cat 698 mt 4,1 Km all'8,3% Km 171

Tv1 Fidenza Km 50
Rif Podenzano Km 94
Bobbio Km 130

Nebe1980
00martedì 29 novembre 2016 10:15
Dettagli tecnici sedicesima tappa
Foto 1 Passo Penice (l'altimetria di sotto arriva fino alla vetta del Penice mentre in questa tappa di scollinerà il Passo senza arrivare in vetta. In conseguenza di ciò dovete considerare l'altimetria fino al Km 13 ove è posto il valico
Foto 2 Eremo S. Alberto (questa è l'altimetria corretta, in quella della tappa non mi ero accorto che avevo girato a sx verso l'eremo quindi ho tagliato l'ultimo tratto di salita che misura quindi in totale 6 km con una pendenza sempre intorno all'8,5%

Nebe1980
00giovedì 1 dicembre 2016 16:57
17 Tappa Varzi - Acqui Terme 182 Km ***
Altra tappa insidiosa prima di affrontare il terribile trittico finale che sarà composto da una cronometro di 38 km e due tapponi di montagna con arrivo in salita.
La tappa di oggi invece presenterà circa 100 km tranquilli mentre gli ultimi 80 presenteranno difficoltà
La prima asperità sarà rappresentata dal Passo del Faiallo a circa 1050 metri di quota. la strada offre uno scenario imperdibile ma il giro d'Italia affrontò una sola volta il Faiallo in accoppiata con i Monte Beigua nella La Spezia - Varazze nel 1995.
Dopo una prima discesa si riprenderà a salire per raggiungere il facile GPM di la Carta e quindi si percorrerà un lungo falsopiano in discesa Negli ultimi 30 Km sono presenti due salite di terza categoria, brevi ma arcigne e su strade a carreggiata ristretta con discese abbastanza tecniche.
si tratta dei GPM di Valico montechiaro e castelletto d'Erro che potranno rappresentare il trampolino di lancio per l'azione di qualche outsider.
La sommità dell'ultimo GPM è posta a 12 km dalla conclusione.
Da domani torneranno in scena i big per il finale di giro.

GPM Passo del Faiallo 2 cat 1051 mt 11,1 km al 5,6% km 108,8
GPM La Carta 4 cat 744 mt 3,5 Km al 4,9% Km 123,8
GPM Valico Montechiaro 3 cat 510 mt 3,4 Km all'8,3% Km 156,7
GPM Castelletto d'Erro 3 cat 482 mt 3,3 km al 7,9% Km 170,5

Tv1 Tortona Km 40
Rif campo Ligure Km 92
Arbiglia Km 146
Nebe1980
00mercoledì 7 dicembre 2016 14:15
18 Tappa Acqui Terme - Nizza Monferrato 38 Km cron. ind. *****
Anche in questo fantagiro c'è spaziop per la famosa wine stage, la crono dei vini che in questa occasione si snoda nel Monferrato zona di produzione di numerosi vini e spumanti tra i quali si ricordano il Dolcetto ed il Barbera
Tecnicamente si tratta di una cronometro per specialisti di lunghezza medio alta alla vigilia di due tapponi di montagna conclusivi con arrivo in salita.
La frazione è complessivamente per specialisti ma come la storia ci insegna arriva nella fase finale del giro e quindi un ruolo fondamentale lo giocheranno le energie rimaste e il fondo degli atleti. Neppure può trascurarsi il dato di fatto dei due tapponi di montagna che ancora devono essere disputati. Gli aspiranti alla vittoria finale potrebbero infatti non volersi giuocare eventuali possibilità di vittoria facendo il diavolo a quattro oggi per poi ritrovarsi senza benzina nei due tapponi. D'altro canto gli specialisti che dovrebbero aver guadagnato parecchio nella crono dei trabocchi potrebbero aver dilapidato la riserva di tempo in tutte le tappe di salita sinora percorse ed in particolare in quelle di Monte Prata, Val Gardena e Val Trompia.
Sarà quindi un esercizio in cui il sapiente equilibrio del dosaggio delle forze potrebbe essere la chiave di lettura vincente non tanto in chiave vittoria parziale quanto in chiave classifica generale.
La frazione è divisa in tre parti ben distinte tra loro.
la prima parte arriva sino al primo intertempo e propone 10 km di strada completamente pianeggiante.
La seconda parte che misura 18 Km è collinosa ma le salita da affrontare sono molto facili, le pendenze sono molto dolci e le salite brevi. Anche le discese non dovrebbero provocare problemi agli atleti. Viste le caratteristiche delle asperità anche la seconda parte dovrebbe sorridere agli specialisti delle lancette.
L'ultima parte anch'essa di 10 km torna ad essere pianeggiante.

GPM Montabone 3 cat 446 mt 4,4 Km al 4,8% Km 14
GPM Cassinasco 4 cat 415 mt 1 Km al 6% Km 23

Intertempo 1 Bistagno km 9
Intertempo 2 Rocchetta Palafea Km 18
Intertempo 3 Canelli Km 28

Nebe1980
00lunedì 12 dicembre 2016 01:08
19 Tappa Nizza Monferrato - Col du Granon 213 Km *****
Siamo al primo dei due tapponi finali prima della passerella milanese. Si tratta di due tapponi molto diversi tra loro in quanto nella giornata odierna poltre ad affrontare la Cima Coppi, tutte le tre salite presenti avranno quote abbondantemente sopra i 2000 metri mentre domani si supereranno i duemila in solo una occasione.
Altra differenza sta nel fatto che oggi si affronteranno tre salite che cominceranno dopo un lungo tratto di avvicinamento mentre domani si affronteranno 5 ascese la prima delle quali inizierà pochi chilometri dopo il via ufficiale.
Quanto alla frazione odierna avremo un tratto di circa 110 Km di puro avvicinamento alle pendici della Cima Coppi di questo fantagiro, il conosciutissimo Colle dell'Agnello. Non credo esista un appassionato che non conosce gli ultimi 10 terribili chilometri che da Chianale portano la strada sino a quota 2744 metri.
Dopo una discesa lunga e difficile (Kruijswick e Zakarin ne sanno qualcosa) si dovrà affrontare come accaduto più volte al giro anche l'Izoard con lo spettacolo della Casse Deserte e con le targhe infisse nella roccia alla memoria di due grandi corridori del passato, il transalpino Louison Bobet ma soprattutto il campionissimo Fausto Coppi che dopo l'omaggio della Cima che porta il suo nome al colle dell'agnello sarà ricordato anche su quest'altra leggendaria salita. Sebbene in cima all'Izoard siano passati per primi i più grandi scalatori della storia (Coppi, Bartali, Bahamomtes, Massignan, Merckx, Fuente, Pantani) solo il campionissimo è riuscito a transitare primo in vetta all'Izoard sia in una tappa del Giro d'italia che in una tappa del Tour de France (tra l'altro nello stesso anno: il 1949 quello della storica doppietta) anno nel quale una Italia uscita a pezzi della guerra trovava nelle imprese di Coppi e Bartali una coesione almeno sportiva.
Dopo la discesa dell'Izoard la corsa approderà a Briancon.
Fino a questo punto questa tappa era molto simile alle classiche tappe del giro con Agnello e izoard a cominciare da quella poi mutilata del 95 la Mondovì - Briancon che fu fermata a Chianale a causa della caduta di una slavina sul Colle dell'Agnello.
Anche in quei casi la corsa prevedeva una marcia di avvicinamento nella vallata per poi salire per i ripidi pendii. In questa occasione invece la corsa non terminerà a Briancon perchè c'è ancora lo spazio per affrontare l'ultima salita in cima alla quale sarà posto il traguardo: il Col du Granon. L'ultima volta il colle fu affrontato (se non vado errato) al Tour de France del 1986 con Greg Lemond che strappò la maglia gialla al compagno di squadra Bernard Hinault che cercava la sesta vittoria del Tour, impresa che in virtù della revoca dei titoli ad Armstrong non è mai riuscita a nessuno.
La salita finale assomiglia paurosamente agli ultimi 10 Km del Colle dell'Agnello: è lunga circa 10 Km e presenta pendenze sempre dure ma regolari, senza rampe assurde ma anche senza punti per rifiatare. Dopp Agnello e Izoard questi 10 Km al 10% medio saranno terribili da affrontare e potranno portare a distacchi davvero notevoli se si sarà fatta corsa dura su agnello e Izoard. In caso poi di pretendenti alla vittoria più attardati non è neppure impossibile vedere un attacco dall'Izoard anche se c'è ancora la tappa di domani che con le sue 5 salite potrà pronunciare definitivamente il nome del vincitore.

GPM Colle dell'Agnello 1cat 2744 mt 21 Km al 7% Km 140,4 CIMA COPPI
GPM Col d'Izoard 1 cat 2345 mt 12,2 Km al 7,6% Km 178,7
GPM Col du Granon 1 cat 2400 mt 10 Km al 9,7% Km 213

Tv1 Bra Km 53
Rif Sampeyre Km 112
Tv2 Chateau Queyras Km 164


Nebe1980
00lunedì 12 dicembre 2016 01:09
Dettagli tecnici diciannovesima tappa
Foto 1 Altimetria Colle dell'Agnello
Foto 2 Altimetria Col d'Izoard
Foto 3 Altimetria Col du Granon
Foto 4 piazzale in cima al Colle in cui sarà collocato l'arrivo

Qui trovate il video degli ultimi 30 minuti della tappa dell'86 del TdF che arrivò sul Granon
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