Fantagiro 2018 dalla Polonia di Nebe1980

Posto anche io il mio fantagiro con partenza polacca.
Sarà caratterizzato da 21 tappe di cui 6 per velocisti, 6 di media montagna, 6 di alta montagna e 3 cronometro individuali.
La frazioni contro il tempo sono collocate alla prima alla settima ed alla diciannovesima tappa e saranno rispettivamente di 11 km di 43 km e di 27 Km. le prime due crono saranno pianeggianti mentre la terza sarà una crono di montagna per un totale di 81 Km di cui 54 per specialisti e 27 di montagna.
Gli arrivi in salita seri in linea saranno 3 a cui dovrebbe aggiungersi quello della cronometro. La Cima Coppi andrà in scena già alla nona tappa e sarà posta a Campo imperatore a 2138 metri di quota. In tutto gli over 2000 saranno 3.
Non ho messo il Colle Basset mentre ci sarà l'arrivo sullo Zoncolan che verrà però affrontato dal versante parzialmente inedito di Priola dato che gli ultimi 3 Km di quel versante sono già stati affrontati nel 2003 ma allora si saliva da Sutrio.
Da segnalare infine che le 3 delle tappe di mezza montagna della prima settimana potrebbero finire anche nel carniere di qualche velocista resistente alla Degenkolb a patto che non ci sia bagarre nelle battute finali (cosa abbastanza difficile visto che tali tappe presentano insidie nel finale.

Cronometro d'apertura stile prologo all'interno della capitale polacca per la prima maglia rosa e per i primi distacchi tra scalatori e passisti. La prima maglia rosa si sa è molto ambita ma chi la conquista deve poi sobbarcarsi insieme alla squadra il compito di controllare la corsa.

Planimetria e dettaglio ultimi chilometri

Tappa completamente pianeggiante. Sul traguardo sarà sfida tra velocisti

Questa sarà l'ultima tappa polacca e sarà dedicata alla memoria di Giovanni Paolo II. Si partirà infatti dal Santuario della Madonna Nera di Czestochowa uno dei luoghi di clto più importanti del mondo, ove nel 1936 Wojtyla appena sedicenne si recò in pellegrinaggio a piedi partendo da Cracovia. La tappa passerà poi per Wadowice città natale di Wojtyla ove ci sarà anche un traguardo volante. L'arrivo sarà invece a Cracovia città della quale Giovanni Paolo II fu arcivescovo per moltissimi anni prima di salire al soglio Pontificio.
Tecnicamente si tratta di una tappa per velocisti senza alcuna difficoltà.
Domani riposo e trasferimento in Italia a Palmi località dallaquale partirà la quarta tappa per iniziare a risalire lo stivale.

Prima tappa italiana in Calabria da Palmi a Crotone in cui si cominciano a vedere le prime difficoltà altimetriche.
L'unica salita vera e propria sarà quella verso Serra San Bruno che è però molto lontana dall'arrivo. nel finale tuttavia sono presenti due brevi strappi il secondo dei quali presenta anche un tratto di circa 500 metri in doppia cifra ed è collocato a soli 13 Km dalla conclusione. Può essere una ghiotta occasione per un finisseur ma i chilometri tra lo scollinamento ed il traguardo potrebbero favorire rientri e nel grosso del gruppo ci saranno sicuramente i velocisti più resistenti come Degenkolb e uomini come Sagan.
Se si dovesse invece sviluppare una fuga con un buon vantaggio lo strappo nel finale probabilmente deciderà la corsa

La quinta tappa è la prima con coefficiente di difficoltà pari a 3 stelle per via di tre fattori. il primo è il chilometraggio dato che con i suoi 255 Km questa è la tappa più lunga del fantagiro. Il secondo è rappresentato dal fatto che il 90% del tracciato si svolgerà sul mare ed il vento potrebbe pertanto essere presente in modo importante. L'ultimo fattore è rappresentato dal finale che vede due brevi ascese prima di affrontare il traguardo sul mare.
La salite non sono impossibili ma la seconda presenta un chilometro tutto intorno al 9/10% che potrebbe rappresentare il trampolino per andare a cercare la vittoria di tappa anche se quella di oggi è comunque una tappa per velocisti da disputarsi allo sprint. Questa ultima opzione sembra più probabile vista la distanza di 30 Km della salita dall'arrivo che permetterà sia rientri di velocisti eventualmente staccati sullo strappo sia alle squadre di riorganizzarsi
In ogni caso i corridori dovranno tenere gli occhi ben aperti vista la possibilità della formazione di ventagli e alcuni velocisti dopo 255 Km potrebbero non essere tutti in grado di mantenere la giusta dose di concentrazione e di esplosività

Tappa con finale insidioso, sul breve strappo finale infatti una rasoiata di qualche uomo esplosivo potrebbe infatti sfilacciare anche il ruppo de migliori facendo registrate qualche secondo di distacco.
Il rsto della tappa è tranquillo, col solo pedalabilissimo GPM di Monteleone d Puglia far diventare la silhouette di questa tappa un pochino irregolare.
la salita finale che termina nel centro di Ariano Irpino invece presenta una punta di inclinazione del 12% conla ascesa che termina a 900 metri dalla conclusione.

Siamo alla tappa a cronometro per specialisti. La collocazione alla settima tappa, il chilometraggio e le caratteristiche del tracciato faranno molto male agli scalatori e a coloro che ancora cercano la condizione. Si parte da Grottaminarda e si pedalerà nelle terre dei famosi e pregiati vini Taurasi e Aglianico Beneventano con arrivo a pochi metri dal famosissimo Arco di Traiano considerato per perfezione delle decorazioni ancor meglio di quello di Roma collocato vicino al Colosseo. Proprio ai piedi dell'Arco verrà allestito il palco della premiazione. Sarà l'ultima prova per specialisti dato che la cronometro collocata alla diciannovesima tappa sarà una crono di montagna, tuttavia una tappa a cronometro come quella odierna potrebbe per le già ricordate ragioni scavare un solco che costringerà l'uomo in rosa a spremere le energie della squadra per controllare la corsa a meno che non si decida a lasciare andare una fuga che nelle prossime tappe potrebbe regalare la maglia a un comprimario in cerca di gloria effimera.
Il tracciato minimamente ondulato si presenta un pochino tortuoso (ma non troppo) nella parte centrale mentre risulterà decisamente più filante nella prima e nell'ultima, si tratta comunque di una cronometro per specialisti, le pendenze dei tratti ondulati sono favorevoli ai passistoni potenti più che agli scalatori.
Se prendesse la maglia un uomo forte a crono e in salita come Froome potrebbe veramente risultare difficile levargliela da parte degli scalatori e per questo dopo una prima settimana tutto sommato soft (anche se manca ancora il tappone appenninico di dopodomani) avremo una seconda settimana zeppa di tappe trabocchetto in cui il controllo potrebbe risultare difficile e una terza settimana terribile con tre tappe di montagna e la crono di montagna. Se si esclude appunto l'ultima prova contro il tempo i chilometri a cronometro per specialisti sono 55 di cui 43,3 in questa crono e 11,8 in quella iniziale di Varsavia

Tappa di media montagna con finale insidioso. Il tracciato è molt mosso con vari GPM lungo il tragitto. Gli unici degni di ta saranno quelo di Carovilli posto dopo 120 km di corsa e quello di Agnone che ha la sommità ad un chilometro dal'arrivo.
Si tratta di salit pedalabili che non dovrebbero causare alcun distacco tra i big ma che comunque impediranno ai velocisti di annoverare questa tappa nel loro palmares salvo uomini come Sagan o degenkolb che potrebbero anche restare con i primi.
Due i momenti archeologic, il primo al traguardo volante di Altilia ove è presente un sito archeologico dell'antica Saepinum e l'altro al tatro Sannita di Pietrabbondante che costituisce anche GPM di quarta categoria.
L'arrivo nel centro di Agnone famose per la produzione di campane per le chiese
Domani il finale della prima parte del giro con il tappone appenninico e l'arrivo sulla Cima Coppi

Tappone appenninico. Unica tappa di montagna di questa prima parte del giro. In questa frazione gli scalatori potranno cercare di iniziare a rifarsi del tempo perduto nella lunga cronometro di Benevento.
Ci sono sette salite anche se le ultime due sono quasi un unicum. Le salite sono tutte abbastanza pedalabili anche se in certi punti ci sono pendenze più esigenti ma sono tutte abbastanza lunghe ed il chilometraggio potrebbe fare il resto per offrire una giornata spettacolare.
L'ultima ascesa presenta poi i 4 Km finali verso la Cima Coppi davvero impegnativi, gli stessi sui quali Pantani staccò tutti nel 99 andando a prendersi la maglia rosa.

Commenti fin qui?

Ah dimenticavo. per le tappe di montagna metterò anche il dislivello e la nona tappa ha un dislivello di 6322 metri

Dopo il giorno di riposo la corsa riprende con una tappa per velocisti dal chilometraggio ridotto che non dovrebbe perciò causare problemi alle ruote veloci del gruppo.
Da domani però inizia una girandola di difficoltà con due tappe di media montagna, una pianeggiante con insidia nel finale e due tappe di alta montagna

Cominciano le difficoltà della seconda settimana.
La tappa di oggi è di media montagna e presenta 3 GPM di terza categoria ed uno di seconda. L'ultimo scollinamento è posto a 4,6 Km dalla conclusione e questo potrebbe anche provocare il tentativo da parte di qualche big in ritardo di dare la bottarella per scollinare con qualche secondo da conservare nel tratto successivo. La discesa termina all'ultimo chilometro che sarà pianeggiante. Per il discorso vittoria di tappa probabilmente vedremo una fuga di buoni outsiders.

Tappa quasi interamente ligure con una serie di asperità delle quali l'ultima davvero molto dura anche se collocata a 50 Km dalla conclusione. Si tratta di una tappa di media montagna che vedrà la pianura della prima parte di gara spezzata da 3 asperità delle quali due di seconda categoria ed una di quarta. Poco prima del Km 180 inizierà lo spauracchio di questa frazione: la salita al monte Beigua dal versante di Varazze.
Si arriva dal mare sino agli oltre 1200 metri del Rifugio Monte Beigua in 15 Km con una pendenza media che sfiorà l'8% e lunghi quanto frequenti tratti in doppia cifra. Si tratta di una salita che potrebbe fare molto male se percorsa ad andatura sostenuta anche se difficilmente vedremo i big in azione data la collocazione della sommità di questo GPM a circa 50 Km dalla conclusione. Tale distanza sarà caratterizzata da una lunghissima discesa interrotta da due tratti in contropendenza (anche abbastanza lunghi) mentre il traguardo sarà posto a Savona, località dalla quale partirà la tappa di domani che invece vedrà probabilmente i big cominciare a provare la febbre agli avversari.
In ogni caso un Beigua percorso ad elevate velocità potrebbe "pasar factura" (come dicono gli spagnoli) nella tappa di domani.

Per adesso niente male... l'unica lato negativo sono i profili della Flamme Rouge, sono peggio definiti rispetto a quelli di cronoescalada

mauro facoltosi, 20/02/2017 20.24:

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Per adesso niente male... l'unica lato negativo sono i profili della Flamme Rouge, sono peggio definiti rispetto a quelli di cronoescalada

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da un certo punto di vista è vero però c'è la possibilità di fare i profili 3D come nell'oriinale e la possibilità di avere il simbolino della cima Coppi e soprattutto si riescono a fare percorsi automatici su strade sulle quali cronoescalada non lo permette come il lato italiano del piccolo san bernardo e diverse altre strade